Madri costituenti in mostra al palazzo comunale


Ventuno nomi da ricordare, ventuno modelli di grande impegno civile da offrire alle nuove generazioni. Si tratta delle Madri Costituenti, le 21 donne che hanno dato un fondamentale contributo alla redazione della Carta Costituzionale Italiana, da Giovedì 27 Ottobre protagoniste di una mostra che ospiterà il Comune di Calcinaia.

rassegna stampa

Toponomastica femminile. Le vie della parità.

Roma e il Friuli Venezia Giulia

 

- UNAR - sede del Fogolar Furlan, 17 - 23 dicembre 2013 
 

copertina mostra Fogolar UNAR

Storie di donne friulane e romane attraverso le targhe stradali.
La mostra, organizzata nella sede romana del Fogolar Furlan all’UNAR, ha voluto imbastire un intreccio di memorie, un gemellaggio ideale fra due realtà geografiche lontane eppure inaspettatamente vicine.
Roma e le città del Friuli Venezia Giulia ci restituiscono storie femminili dimenticate o non raccontate e contribuiscono a mantenere vivo il ricordo di grandi donne per le nuove e future generazioni. Alcune tra le figure commemorate dall’odonomastica romana aspettano ancora che la terra di origine si ricordi di loro e intitoli uno spazio pubblico significativo, una piazza, una via, un’area verde alla loro memoria.
 

 

 

 


Le donne del Novecento sulle strade di Roma

 

Mostra itinerante. Sezione didattica
 
Il progetto didattico romano ha preso in esame quasi 200 intitolazioni (sul totale di oltre 600 strade femminili presenti nel comune di Roma), classificate secondo categorie piuttosto ampie (figure storiche e politiche, donne presenti negli diversi ambiti letterari – dal giornalismo alla critica, dalla pedagogia alla letteratura - donne dello spettacolo e dell’arte intesa in senso lato, della scienza ecc).
Si è partiti dalla consultazione del Viario di Roma Capitale attraverso "S.I.TO. Sistema Informativo di Toponomastica"; dall’elenco ufficiale di tutte le strade denominate nel territorio capitolino, è stata poi redatta una mappatura completa delle intitolazioni femminili nei diversi municipi.
Alunne e alunni hanno fotografato le strade intitolate a donne e redatto con mezzi espressivi differenti, le biografie delle donne studiate.
Per curare l’elaborazione delle immagini è stato organizzato un corso di Photoshop (18 ore) in modalità blended learning, aperto a docenti e studenti.
 
Il frutto delle ricerche condotte è confluito in diverse mostre biografiche e fotografiche, esposte nei seguenti luoghi:
 
  
19 - 21 febbraio 2013
 
 
 
 
  
 
8 marzo 2013
 
 
 
 
 
 
9 - 17 marzo 2013
 
 
 
 
 
 
19 marzo – 18 aprile 2013 
 
 
 
 
 
 
6 - 20 aprile 2013
 
 
 
 
 
 
 
13 - 19 aprile 2013
 
 
 
 
 
 
 11 aprile -18 maggio 2013
 
 
 
 
 
 
24 maggio – 2 giugno 2013
 
 
La mostra fotografica, inoltre, ha partecipato al concorso Pari e Diversi 2013. Le risorse delle diversità come diritto umano, indetto dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, conseguendo il secondo premio ex aequo della sezione artistica.
Dopo mesi di ricerche e di attività sul territorio cittadino il progetto Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma si è concluso con un bilancio molto positivo tanto per le classi quanto per la cittadinanza, che ha avuto numerose occasioni per conoscere storie e figure femminili, presenti nella toponomastica capitolina ma spesso ignorate.
Quando al termine dell’anno scolastico si è chiusa l’ultima esposizione, nella sede dell’UNAR, Toponomastica femminile si è vista aprire nuovi spazi di collaborazione.
Gran parte delle foto scattate da ragazze e ragazzi, vanno ad arricchire oggi le mostre itineranti esposte nelle altre città.

 

Le strade: luoghi di memoria non di violenza

 

miniatura palermo

Le strade: luoghi di memoria non di violenza è stato il tema del II Convegno Nazionale di Toponomastica Femminile, svoltosi presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, ed è stato anche il leitmotiv della mostra fotografica organizzata durante le giornate palermitane.

L’intento della mostra è stato quello di raccontare, ancora una volta, le storie di alcune donne che hanno contribuito, attraverso le loro attività e la loro vita, a costruire la storia della società.

Il percorso fotografico è stato suddiviso in due sezioni: l’uno dedicato agli scatti realizzati sul territorio italiano ed esposto in una delle cosiddette Botteghe dei Cantieri Culturali, l’altro, con fotografie scattate in Sicilia, ha fatto da cornice al Convegno all’interno della Sala De Seta.

In questa stessa occasione Toponomastica Femminile ha aderito a Posto Occupato.            

 

Donne & mafie - 150 anni di Storia Italiana attraverso il percorso dell’antimafia femminile

 

top udi 2

Toponomastica femminile a Catania accoglie l’invito delle donne dell’UDI e partecipa alla mostra “Donne & mafie - 150 anni di Storia Italiana attraverso il percorso dell’antimafia femminile”. La mostra  si è tenuta al Palazzo della Cultura a Catania, dal 15 dicembre 2013 al 15 gennaio 2014, ed  è stata organizzata in collaborazione con il Comune e la Provincia regionale di Catania.  Racconta  la storia di tante donne che hanno fatto dell’impegno contro le mafie la ragione della loro vita e anche di quelle che hanno scelto e scelgono di non abbandonare la cultura e la pratica della violenza e della morte.

I ragazzi e le ragazze dell’IIS”Vaccarini” di Catania, coordinati dalla prof. Pina Arena,  hanno raccolto su quattro pannelli fotografie di insegne stradali dedicate su tutto il territorio nazionale a  Rita Atria, Emanuela Loi, Emanuela Setti Carraro, Francesca Morvillo, Graziella Campagna.  Ma non solo: un pannello è stato dedicato alle donne per le quali vorrebbero intitolazioni: Giuliana Saladino, Rita Bartoli, Felicia Impastato, Giovanna Giaconia Terranova.   Una mostra che  rende visibile la lunga strada percorsa dalle donne,  fatta di dolore, di fatica, di impegno, per contrastare violenza, sopraffazione, indifferenza. Una mostra che  rinnova la memoria e indica strade ancora drammaticamente  aperte.

Sono  stati più di 1.000 le ragazze e i ragazzi che l’hanno visitata : è un segno del bisogno di continuare a combattere insieme -scuole, associazioni , istituzioni-   per la legalità,  contro le mafie.

Mostra sulle vie della parità, le madri della Repubblica

 

04 dicembre, Pesaro ore 16.00 - Provincia di Pesaro e Urbino, via Gramsci 4, sala Adele Bei. In occasione del Convegno: "Adele Bei. Partigiana, Costituente, Senatrice, Sindacalista attualità del pensiero e dell'azione", è stata allestita la mostra Sulle vie della parità, le madri della Repubblica.  

 

  

   

 

Udine. Estate-autunno 2014. Mostra itinerante

 

In occasione della conferenza sul valore della diversità, il 15 maggio, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, è stata esposta per la prima volta la carrellata di immagini voluta dalla Commissione cittadina per le Pari Opportunità, per mettere in luce le figure femminili della toponomastica locale.

Sui pannelli esposti, curati dalla toponomasta Bruna Proclemer, oltre a madonne e sante intitolate,  si incontrano la scienziata Margherita Hack, due benefattrici - Anna Muratti Moretti e Cecilia Gradenigo Sabbadini, diverse artiste -  Tina Modotti, Irene di Spilimbergo, Alice Dreossi e Dora Bassi – alcune donne dello spettacolo - Adelaide Ristori, Romilda Pantaleoni, Carla Minen ed Ella Von Schultz Adejewsky – giornaliste, letterate e umaniste - Caterina Percoto, Lea D’Orlandi, Maria Luisa Astaldi, Jeda Iacolutti e Ilaria Alpi – figure storico-politiche - Cecilia Deganutti, Rosa Cantoni,  Jole De Cillia, Virginia Tonelli, Niva De Ponti, e Anna Frank, a cui si aggiungono le intitolazioni collettive alle partigiane e alle portatrici carniche. 

 

A partire dai primi di giugno, e fino al 29 agosto, la mostra è stata trasferita  negli uffici demografici del Comune di Udine, in via Beato Odorico da Pordenone,  scelta non casuale sia per la specifica competenza in materia di toponomastica, sia per l’altissima frequentazione della sede.

Una terza tappa della mostra ha raggiunto in autunno la Casa delle Donne, spazio dedicato dal Comune espressamente alle tematiche di genere e intitolato a Paola Trombetti, dove il 27 ottobre, la vicepresidente della sezione udinese dell’Anpi, Antonella Lestani, ha parlato di Le vie di Udine dedicate alle donne della Resistenza e il 31 dello stesso mese la giornalista e scrittrice Elena Commessatti  ha conversato su Udine, città delle donne, dalla beata Elena Valentinis alla sarta Aminta Flebus.

 

 Pannello 1 - intro Pannello 2 - Tina  Pannello 3 - dati 
 Pannello 4 - donne friulane  Pannello 5 - benfattrici  Pannello 6 - le rotatorie

Sottocategorie

 

 

 Wikimedia Italia - Toponomastica femminile

    Logo Tf wkpd

 

CONVENZIONE TRA

Toponomastica femminile, e WIKIMEDIA Italia