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La mostra Le Madri della Repubblica nasce a 70 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, per ricordare il contributo delle donne alla costruzione della Carta e della società odierna.

Il 25 giugno 1946, nel Palazzo di Montecitorio, l’Assemblea Costituente si riunì in prima seduta per redigere la nuova Costituzione, ratificare i trattati internazionali, votare la fiducia al governo e approvare le leggi di bilancio.

Al suo interno erano presenti ventuno donne, accomunate dalla volontà democratica di contribuire attivamente alla vita politica. Insieme segnarono una tappa indimenticabile nella storia italiana: la loro presenza fu determinante per fare della Carta costituzionale lo strumento di parità tra i sessi e una garanzia di emancipazione per le donne italiane.

L’intitolazione di vie, piazze e giardini dedicati, in diverse città, oltre a rendere merito alle protagoniste della neonata Repubblica e al loro impegno ai più alti livelli delle istituzioni, consente alle giovani generazioni di percepire, assimilare e ritrasmettere il valore di una cittadinanza paritaria.

                                    

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Solo negli ultimi tempi gli storici hanno ampliato lo sguardo per comprendere gli sforzi scientifici compiuti dalle donne e le conquiste ottenute nonostante gli ostacoli e gli impedimenti che hanno dovuto superare per farle accettare. Escluse dalla formazione scientifica formale, hanno cominciato a essere ammesse prima in società erudite e di studio, poi nelle Università solo negli ultimi secoli. Eppure hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico fin dall'antichità, dalla medicina alla matematica, dalla botanica all’astronomia, dalla zoologia alla fisica, non c’è stato campo della conoscenza umana che non le abbia viste studiose interessate e acute osservatrici.

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Le Giuste

In ogni tempo e in ogni luogo molte donne, anche a rischio della vita, hanno salvato esseri umani oggetto di persecuzione, hanno denunciato e lottato contro soprusi e ingiustizie, in difesa di un ideale superiore di dignità e umanità.

La mostra raccoglie quaranta di questi nomi, scelti tra i tanti da ragazze e ragazzi in età scolastica, e ne racconta il coraggio, l’ambito, il contesto geografico e temporale, per offrire alle giovani generazioni modelli di valore e di coerenza.


Toponomastica femminile a Bruxelles
con una sezione della mostra sulle musiciste.

               



Note femminili 
illustra, nei suoi pannelli biografici, una parte significativa del mondo musicale cancellata dalla storiografia europea dell’Ottocento. Compositrici e musiciste sono infatti indicatrici di un’identità sociale discriminatoria e misogina che ha negato alle figure femminili ogni visibilità e memoria. Eppure le donne sono state attive nelle arti, autorevoli e stimate.


   
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La mostra ripercorre i secoli, a partire dal tempo lontano delle trovatrici, per arrivare ai nostri giorni, restituendo i dovuti onori a centinaia di artiste; attraversa i territori europei, seguendo la lenta e discontinua evoluzione della civiltà musicale che muove i suoi centri nevralgici di città in città, di Paese in Paese; sconfina oltreoceano, dove le musiciste del Novecento trovano finalmente un terreno fertile, e raggiunge il continente nero, in cui le grandi protagoniste dell’emancipazione musicale femminile hanno ottenuto anche un peso politico e un ruolo attivo all’interno delle società di appartenenza.

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DONNE DI PENNA E PENSIERO SULLE STRADE DEL MONDO 

La mostra intende testimoniare la dimensione storica del pensiero e della scrittura femminile, dell’emancipazione della donna, del suo coraggio e della sua intelligenza. E racconta la chiarezza e, nel contempo, la complessità dei linguaggi da loro usati, il loro impegno civico, la loro sensibilità. Lo sguardo di donna testimonia un modo differente di abitare e raccontare il mondo, uno sguardo non neutrale, sganciato dai canoni dello sguardo maschile, desideroso di superare il varco che la cultura di una sola parte dell’umanità ha voluto imporre.

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L’UNIVERSO FEMMINILE TRA STORIA E POLITICA 

Il nostro passato, così come il presente, è ricco di donne che hanno contribuito a scrivere pagine importanti della storia dell’umanità, offrendo il loro genio per il progresso sociale, partecipando attivamente alla vita politica, lanciandosi in imprese rivoluzionarie. Questa mostra vuole rendere omaggio alle tante donne, spesso sconosciute, che hanno lasciato il segno, sia in Italia che nel mondo, contribuendo a cambiare il corso degli eventi: protagoniste indiscusse, accanto a figure rimaste nell’ombra, oscurate dalla presenza ingombrante di notevoli compagni. Donne forti, coraggiose, che attraverso le loro azioni hanno influenzato le sorti di nazioni e popoli, donne sicure di sé, che hanno affrontato pericoli e talvolta la morte, pur di difendere i loro ideali, improntati sempre ai valori della solidarietà, della tolleranza, dell’impegno civico.

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DONNE E ARTI 

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Questa mostra va a contrastare un’immagine della donna non rispondente alla realtà, solitamente confinata allo stereotipo che la lega al mondo domestico o al ruolo seduttivo. Vuole invece diffondere una rassegna della ricchezza di risorse che le donne hanno apportato in tutti i settori dell’arte con la loro creatività. I valori, le immagini, le sensazioni che le donne hanno prodotto e producono attraverso l’arte non sono ancora oggi abbastanza conosciuti. E’ necessario, dunque, favorire la diffusione dell’arte delle donne, promuovendone la visibilità; sia per offrire alle nuove generazioni modelli reali in cui riflettersi, per rafforzare la stima di sé e del proprio genere, sia per dare vita a un nuovo immaginario femminile, che ci faccia comprendere la particolare visione del mondo offerta dagli occhi delle donne.

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Le donne stanno pagando le conseguenze della pandemia ricevendo nuovi carichi di lavoro familiare che si sommano a quelli lavorativi e, come avviene in ogni periodo di crisi economica, saranno soprattutto loro a perdere il lavoro. Ricordarne la costante presenza aiuterà ad alimentarne l’autostima e la forza, necessarie a credere ancora e a voler rinfittire le maglie di una rete sociale che appare a volte slabbrata.

Rendere evidente il contributo femminile, ogni giorno dell’anno, in ogni contesto, a partire dalle giovani generazioni, argina e riduce stereotipi di genere, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori; combatte le dinamiche di segregazione di genere nell'istruzione, nella formazione e, di conseguenza, nel mercato del lavoro; sviluppa il rispetto di ragazzi e uomini verso un sesso non più debole e l’autostima nelle ragazze; favorisce l’ampliamento di prospettive per le giovani, la ricerca di competenze e occupazioni altamente qualificate, la determinazione nel voler raggiungere posizioni dirigenziali, il coraggio di affrontare esperienze imprenditoriali e la promozione delle parità di genere nei processi decisionali.

        

 

Il calendario, edito da Matilda editrice e già presentato alle istituzioni europee, è trilingue: italiano, francese, inglese.

Calendaria 2021 nasce da un'idea dell'associazione Toponomastica femminile . Il progetto editoriale è di Maria Pia Ercolini, Donatella Caione, Gabriella Valentini. Il progetto grafico è di Livia Fabiani. Lo spunto progettuale è stato condiviso con entusiasmo da Matilda Editrice.

L'associazione Tf ha radunato (online, perché abbiamo lavorato durante il lockdown caricando ulteriormente così il progetto di valore simbolico) una squadra di 12 illustratrici (Valentina Bartolotta, Giulia Capponi, Maddalena Chelini, Rosalina Collu, Silvia Dell’Orco, Monica Fabbri, Viola Gesmundo, Giada Ionà, Eleonora Nascimbeni, Katarzyna Serkowska, Giulia Tassi, Martina Zinni) , cui si aggiungono le redattrici delle mini biografie, le traduttrici e le curatrici dei racconti biografici su tutte le 60 donne, che verranno pubblicati in italiano sulla testata giornalistica on-line Vitamine vaganti nelle settimane del 2021 a loro dedicate.

Ecco i loro nomi: Antonella Algeri, Marina Antonelli, Barbara Appiano, Moira Azzopardi, Danila Baldo, Sara Balzerano, Patricia e Michel Bedu, Barbara Belotti, Laura Bertolotti, Elena Branca, Eleonora Camilli, Loretta Campagna, Francesca Campanelli, Laura Candiani, Irene Cardani, Nadia Cario, Stefania Carletti, Stefania Cavagnoli, Giovanna Ceccarelli, Rosa Maria Clemente, Laura Coci, Martina Colombi, Monica Crisci, Gabriella de Filippis, Eleonora Dragoni, Silvia Enzi, Daniela Fusari, Artur Gałkowski, Milena Gammaitoni, Laura Gelati, Ioana Niculina Ghilvaciu, Loretta Junck, Valla Kalfa, Katerina Kapernarakou, Maria Lucia Lalatta, Ina Macina, Alexandra Makowska-Ferenc, Paola Malacarne, Virginia Mariani, Sara Marsico, Emilia Martorana, Kay McCarthy, Adriana Migliucci, Sara Molinari, Luisa Nattero, Giovanna Nastasi, Yana Nekula, Alessandra Paci, Cristina Pagetti, Antonella Palermo, Valeria Pilone, Graziella Priulla, Ester Rizzo, Madli Rohtla, Giusi Sammartino, Angela Scozzafava, Claudia Speziali, Paola Spinelli, Antonella Traverso, Daniela Troni, Elisabetta Uboldi, Derya Ulubatli, Nadia Verdile, Alice Vergnaghi, Ester Vitale, Momo Zucca, Anne Marie Østergaard.

Calendaria 2021 - Presentazione
Calendaria 2021 - Anna Siemens
Calendaria 2021 - Eliane Vogel-Polsky
Calendaria 2021 - Louise Weiss
Calendaria 2021 - Fausta Deshormes La Valle
Calendaria 2021 - Charley Toorop
Calendaria 2021 - Lily Unden
Calendaria 2021- Lydia Mei
Calendaria 2021 - Slava Raskai
Calendaria 2021 - Astrid Lindgren
Calendaria 2021 - Lili Novy

Calendaria 2021 - Margita Figuli
Calendaria 2021 - Mary Meilak
Calendaria 2021 - Sophia De Mello B. Andersen
Calendaria 2021 - Elena Lagadinova
Calendaria 2021 - Inge Lehmann
Calendaria 2021 - Lise Meitner
Calendaria 2021 - Ľudmila Pajdušáková
Calendaria 2021 - Rózsa Péter
Calendaria 2021 - Alyne Mayrisch de Saint Hubert
Calendaria 2021 - Cristina di Svezia
Calendaria 2021 - Clara Campoamor
Calendaria 2021 - Eleonora d'Arborea
Calendaria 2021 - Olympe de Gouges
Calendaria 2021 - Kaiti Paparriga Kostavara
Calendaria 2021 - Irena Sendler
Calendaria 2021 - Mary Grant Rosetti
Calendaria 2021 - Melina Mercouri
Calendaria 2021 - Milada Horakova
Calendaria 2021 - Miina Sillanpää
Calendaria 2021 - Amália Rodrigues
Calendaria 2021 - Magdalena-Anca Manole
Calendaria 2021 - Grażyna Bacewicz
Calendaria 2021 - Kamran Aziz
Calendaria 2021 - Clara Josephine Wieck Schumann
Calendaria 2021 - Carmen de Burgos
Calendaria 2021 - Lilli Suburg
Calendaria 2021 - Milena Jesenskà
Calendaria 2021 - Marija Jurić Zagorka
Calendaria 2021 - Emilija Benjamina
Calendaria 2021 - Daphne Caruana Galizia
Calendaria 2021 - Beatrix de Rijk
Calendaria 2021 - Hélène Dutrieu
Calendaria 2021 - Ida Laura Pfeiffer
Calendaria 2021 - Margaret Ann Bulkley
Calendaria 2021 - Marija Gimbutas
Calendaria 2021 - Aspazija
Calendaria 2021 - Karen Blixen
Calendaria 2021 - Magda Szabó
Calendaria 2021 - Minna Canth
Calendaria 2021 - Žemaitė
Calendaria 2021 - Michaelina Wautier
Calendaria 2021 - Ivana Kobilca
Calendaria 2021 - Loukia Nicolaidou
Calendaria 2021 - Mary Swanzy
Calendaria 2021 - Elizaveta Konsulova Vazova
Calendaria 2021 - Ada Rossi
Calendaria 2021 - Ursula Hirschmann
Calendaria 2021 - Marga Klompé
Calendaria 2021 - Simone Jacob Veil
Calendaria 2021 - Marcelle Lentz Cornette

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