Africa

- A -

 

- Edna Adan Ismail: la prima donna somala a studiare in Gran Bretagna, la prima infermiera-ostetrica qualificata della Somalia e la prima donna somala a guidare.

 

- Diezani Alison-Madueke: la prima donna a capo dell'Opec (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio). L'elezione è avvenuta il 27 novembre 2014.

Laureata in Architettura a Washington, dal 2010 è Ministra del Petrolio del suo paese, prima donna con questo ruolo in Nigeria.

- Rebecca Alitwala Kadaga: la prima donna a diventare, nel maggio 2011, Presidentessa del Parlamento in Uganda.

Anousheh Ansari: prima astronauta egiziana nel 2006.

 

- Maryam Askala: è stata nel 1916 la prima donna africana ad assumere la guida di un Paese con il nome di Imperatrice Zeweditu I di Etiopia, fino al 1930.

Africa

- B -

- Joyce Banda: prima donna Capo di Stato del Malawi. Joyce era già stata Ministro delle Finanze e delle Pari Opportunità e Vicepresidente. E' la seconda Capo di Stato nel continente africano dopo la liberaria Sirleaf.

- Habiba Belijam: prima donna autista di autobus a Mogadiscio in Somalia a febbraio 2013.

- Fatima Bennadi: nel 1991 è la prima donna tassista in Marocco, precisamente a Casablanca. Quando il marito perse il lavoro iniziò a fare la tassista. In un'intervista ha dichiarato: "Non mi piacciono i barbuti che pensano che le donne dovrebbero restare a casa con le braccia conserte. La donna ha bisogno di lavorare per fare le cose che vuole: uscire, viaggiare, come fate voi in Europa".

- Hassiba Boulmerka: la prima donna algerina a conquistare una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. 

America

- F -

- Micaela Feldman Etchebéhère: prima e unica donna comandante di una milizia antifranchista durante la Guerra civile spagnola.

- Ivis Fernandez Pegna: prima donna Delegata del Ministro del Turismo a rivestire questo ruolo a Cuba. In un'intervista ha dichiarato:"Prima le donne a Cuba svolgevano quasi esclusivamente compiti domestici,oggi il corpo professionale del Paese ha una rappresentanza molto forte nel genere femminile...il nostro esempio può essere una guida, una meta per altri Paesi. A Cuba si è dimostrato che con l'inserimento attivo delle donne nel cambiamento e nello sviluppo nel mondo del lavoro ,i risultati sono più sostenibili e durevoli,per gli stessi sentimenti e valori di cui le donne sono portatrici".

- Geraldine Ferraro: prima donna a concorrere per la Vicepresidenza Usa nel 1984.

 

- Carly Fiorina: la prima donna a candidarsi con i Repubblicani americani nel 2016.

- Aretha Franklin: è stata la prima donna ad entrare a far parte della "Rock and Roll Hall of Fame". Questo museo, a Cleveland nell'Ohio, è dedicato ad alcuni tra i più importanti artisti, produttori e personalità del mondo della musica. Aretha, nel 2004, si piazzò al quinto posto nella classifica stilata dal "Rolling Stone", il posto più alto x una donna fra i 100 artisti più grandi della storia.

- Margaret Fuller: prima donna giornalista del "The New York Tribune". Scrittrice, giornalista e patriota statunitense, nacque a Cambridge il 23 maggio 1810 e morì a Fire Island il 19 luglio 1850 (Wikipedia).

America

- A -

 

- Margaret Abbott: la prima campionessa olimpica di golf, ma morì senza saperlo.

- Jill Abramson: la prima donna direttora del New York Times.

- Jane Addams: prima donna americana a vincere nel 1931 il nobel per la Pace. Sociologa e pacifista, nacque a Cedarville nel 1860 e fondò il più grande istituto di educazione socialpopolare negli Stati Uniti d’America. Grazie a lei nacquero in questa nazione l’Ispettorato del Lavoro, il Tribunale dei Minori e le leggi per la regolamentazione del lavoro minorile. Fu una donna colta ed a disagio in una società che non sapeva “collocarla”, da alcuni fu addirittura considerata una santa. Durante la prima guerra mondiale scelse di intraprendere una campagna che la porterà ad essere additata come la “donna più pericolosa d’America”. Scelse di non usare alcuna mezza misura nei confronti della guerra: nessuna guerra, diceva, può mai essere definita “giusta”. La giustizia tra uomini o tra nazioni può essere ottenuta soltanto attraverso la comprensione e la comunione dei sentimenti. Nel 1915 fu una delle protagoniste della Conferenza per la pace e contribuì alla realizzazione di una tra le imprese non violente più belle e meno conosciute della storia. Tra aprile e giugno del 1915 un gruppo di sole donne attraversò l’Europa in fiamme allo scopo di essere ricevuto da capi di Stato e ministri delle nazioni europee per proporre l’istituzione di una Commissione Internazionale per far cessare la guerra non per armistizio ma per mutuo accordo. Jane fondò la Women’s International League for Peace and Freedom. Morì a Chicago nel 1935, quattro anni dopo l’assegnazione del Nobel.

- Frances Allen: è stata la prima donna, nel 2006, a ricevere il Premio Turing Awards. Tale premio viene anche chiamato "Nobel dell'Informatica" e prende il nome dal matematico britannico che, durante la seconda guerra mondiale, progettò il computer con il quale si riuscì a violare la cifratura nazista nota come Enigma. Il premio è stato assegnato a Frances Allen per il suo lavoro sui "compilatori di codice", dopo 40 anni di assegnazione solo ad uomini. Frances è nata nel 1933, ha trascorso la sua vita a lavorare all'IBM, è andata in pensione nel 2002, ma è rimasta "attiva" in tutti quei programmi che mirano ad incoraggiare le donne a studiare la scienza dei computers. E' stata anche la prima donna ad essere nominata "IBM Fellow", il grado più alto come tecnico dell'azienda.

- Stacy Allison: americana, è stata la prima donna a raggiungere la vetta dell'Everest.

- Eve Arnold: è stata la prima donna fotografa della celebre agenzia Magnum. Nata in Pennsylvania nel 1912, fu la fotografa di molti personaggi famosi e fu anche uno dei primi fotografi americani ammessi in Cina. Sono passati alla storia anche i suoi scatti in Afghanistan e negli Emirati Arabi Uniti. E' morta nel 2012 a 99 anni.

- Barbara Askins: prima donna nominata Inventrice dell’anno.

 

- Alia Atkinson: prima donna di colore a vincere un titolo mondiale di nuoto 100 metri rana femminile, ai campionati mondiali in Qatar nel dicembre 2014.

 

America

- B -

- Michelle Bachelet: primo Presidente donna del Cile.
E' nata nel 1951 a Santiago del Cile. Eletta nel 2006 è stata anche Ministra della Sanità e della Difesa. Durante il governo di Salvador Allende suo padre morì a causa delle torture subite. Nel 1974 anche il suo fidanzato venne imprigionato, torturato, entrando nel novero dei Desaparecidos. Nel 1975 Michelle e la madre vennero arrestate, detenute e torturate ma fortunatamente non morirono e vennero esiliate in Australia. Nel 1979 Michelle tornò in Cile si laureò in Medicina specializzandosi in Pediatria. Tornò così all'attività politica impegnandosi per il ripristino della democrazia.
 

- Anna Bancroft: è la prima donna che riuscì a completare con successo una serie di difficili spedizioni nell'Antartide e nell'Artide. Esploratrice e scrittrice è nata nel Minnesota nel 1955. Nel 1992 attraversò con gli sci tutta la Groenlandia,guidando una squadra tutta al femminile. Un anno dopo, guidò una spedizione di quattro donne, sempre con gli sci, al Polo Sud. Quest'ultima è stata la prima spedizione tutta al femminile. Nel 1995 è stata inserita nella National Women's Hall of Fame. Nel 2006 ha partecipato attivamente ad una campagna di protesta contro la proposta di un emendamento alla Costituzione del Minnesota che vietava il riconoscimento legale di matrimoni ed unioni civili fra persone dello stesso sesso. I risultati della sua spedizione sono stati usati come strumenti pedagogici per promuovere la conoscenza sull'ambiente.

 

- Laurie Barra: la prima sindaca di Pechino nel 2011.

- Mary Barra: prima donna al mondo a guidare una grande società produttrice di auto, la General Motors.

- Norma Enriqueta Basilio: la prima donna ad accendere il braciere olimpico nel 1968. È accaduto a Città del Messico ai Giochi della XIX Olimpiade. Nata il 15 luglio 1948, è un’ex atleta messicana.

Patricia Bath: la prima dottoressa afro-americana a brevettare un’invenzione medica.

- Catharine Esther Beecher: (1800-1878) si occupò di economia domestica e di educazione femminile; fu la prima donna a organizzare la cucina delle abitazioni americane in modo razionale e pratico, alla metà dell'Ottocento.

- Joan Benoit: la prima donna a vincere l’oro olimpico nella Maratona.

- Bigelow Kathryn Ann: è stata la prima donna a vincere il Premio Oscar migliore regia, nel 2010, con il film "The Hurt Locker". Nata in California nel 1951 è una regista,sceneggiatrice e produttrice cinematografica.

- Elizabeth Blackwell: prima donna medico in America. Nacque a Bristol nel 1821 e morì in Scozia nel 1910. Fu la prima donna dei tempi moderni a laurearsi in medicina e ad esercitare questa professione negli USA. 

- Louise Blanchard Bethune: prima donna americana a lavorare come architetta professionista.

 

- Bessie Blount Griffin: prima donna afro-americana a lavorare a Scotland Yard. 

 

- Nellie Bly: nel 1888 fu la prima donna a circumnavigare il mondo in 72 giorni.

- Roberta Bondar: è stata la prima donna canadese nello spazio nel 1992.

- Margaret Bourke White: prima fotografa straniera ad avere il permesso di scattare foto in URSS. E' stata anche la prima donna fotografa per il settimanale Life e la prima donna fotografa della rivista Fortune. Pioniera della fotografia documentarista del ventesimo secolo, le sue foto hanno immortalato la Grande Depressione, l'industria moderna ed i movimenti sociali e politici dal 1920 al 1930. E' nata a New York nel 1904 ed è morta nel 1971.

- Harriet Boyd: prima archeologa ad organizzare in proprio uno scavo in terra ellenica. Nata a Boston. Conclusi gli studi classici, si reca in Grecia ad effettuare scavi. È stata anche crocerossina nelle file della Union Greek Women. Ha ricevuto una decorazione al valore da parte della regina Olga di Grecia. 

 

- Jamie Brewer: la prima modella con la sindrome di Down (febbraio 2015).

 

 

- Grace Brewster Murray: la prima donna esperta di computer science a conquistare nel 1969 il titolo di "Man of the year".

 

- Ruby Bridges: fu la prima allieva nera a frequentare una scuola interamente composta da bianchi nel sud degli Stati Uniti. Dopo la sua iscrizione i genitori bianchi ritirarono i propri figli da scuola, gli insegnanti si rifiutarono di insegnare e lei dovette essere scortata da casa a scuola e viceversa da sceriffi federali a causa delle minacce di morte ricevute.

 

- Georgia Tiny Broadwick: californiana, è stata la prima donna a lanciarsi da un aereo con il paracadute nel 1913. Cinque anni prima, a soli 15 anni, si era lanciata da "un pallone ad aria calda". Nel 1914 effettuò cinque lanci dimostrativi alle autorità militari americane. Nella sua vita effettuò più di mille lanci. E' morta nel 1979 all'età di 86 anni.

- Rosemary Brown: la prima donna nera eletta in Canada nel 1972. Nel 2009 le è stato dedicato un francobollo commemorativo. Si impegnò per eliminare comportamenti di discriminazione razziale. E' morta nel 2003.

- Pearl Buckla prima donna americana a vincere il Premio Nobel per la Letteratura. 
(Hillsboro, 1892 – Danby, 1973)
di Agnese Onnis

Nel 1938 viene assegnato a Pearl S.Buck il premio Nobel per la Letteratura, per la prima volta ad una donna statunitense.
Pearl Comfort Sydenstrickerl, nata in Virginia a Hillsboro, più nota come Pearl S. Buck, è stata una famosa scrittrice americana del ventesimo secolo. Malgrado i suoi numerosi libri siano stati tradotti e letti in tutto il mondo, il suo nome non è citato negli USA tra i grandi scrittori  americani del Novecento, probabilmente anche la sua vita viene considerata ’doppia’ in quanto vissuta per metà tra la Cina e l’America. Un’operazione di damnatio memoriae ad una scrittrice americana che ha combattuto i pregiudizi culturali delle potenze coloniali. Molti autori occidentali  ed orientali si sono espressi sulla produzione della Buck , Kang Liao la considera “un ponte umano tra le civiltà dell’Oriente e dell’Occidente”.
Pearl trascorre la sua infanzia in Cina con i genitori missionari presbiteriani a ChingKiang, a Shanghai studia la dottrina di Confucio e il cinese di Pechino. La sua cultura americana viene influenzata dalla cultura cinese “Così sono cresciuta in un mondo doppio: quello presbiteriano dei miei genitori, piccolo bianco e pulito, e quello grande affettuoso allegro e non pulitissimo dei cinesi.. Tra i due non c’era comunicazione: quando ero nel mondo cinese ero cinese, parlavo cinese, mi comportavo da cinese, mangiavo come loro e condividevo i loro pensieri e i loro sentimenti”.
Frequenta gli studi superiori negli Stati Uniti fino alla laurea in letteratura inglese a Lynchburg in Virginia. Nel 1917 sposa un insegnante di economia agraria, John L.Buck, col quale ritorna in Cina nelle zone rurali povere da cui Pearl prende in seguito spunti e materiale per il suo famoso romanzo The Good Earth, che uscirà negli USA nel 1931 e riceverà il premio ambito statunitense Pulitzer.
Pearl ha pubblicato circa settanta libri, tradotti in occidente ma alcuni anche in Cina dove è conosciuta e apprezzata col nome cinese di Sai Zhenzhu.
Pearl insegna letteratura inglese all’università di Nanchino fino al 1927 ma per le ritorsioni xenofobe è costretta a rifugiarsi in Giappone, paese di cui studierà la lingua e le tradizioni. Un back-ground prezioso che permette a Pearl di capire negli anni ’30 il contesto storico dell’area orientale e vivere quello americano roosveltiano del New Deal.
Pearl è una donna occidentale che attraverso le figure femminili cinesi racconta l’amore per la terra quale fonte di vita ma non nasconde le contraddizioni del mondo femminile cinese. Ritrae storie di donne, di dolore e di solidarietà, evidenzia le tradizioni che le opprimono: bambine vendute come schiave o spose a dodici anni o la tradizione del concubinato. Riesce a trascrivere nei racconti la vita reale del mondo cinese della tradizione e della lunga parentesi rivoluzionaria. Fu precorritrice dei rapporti multiculturali e fautrice dell’umanitarismo internazionale ed è considerata una anticipatrice in qualche modo delle teorie femministe e degli studi di antropologia culturale.
Nel 1931 divorzia dal primo marito e sposa il suo editore Richard J.Wash .
La pubblicazione dei libri le assicura il sostegno alle spese sanitarie per la malattia di sua figlia Carol, a cui nel 1950 dedica un lungo racconto The Child Who Never Grew.
Coerentemente alle sue idee nel 1949 istituisce The Welcome House Inc. una fondazione per ospitare i bambini di provenienza asiatica cresciuti in attesa di adozione presso le famiglie americane. A conferma del suo impegno civile e umanitario, Pearl in prima persona prende in adozione nella sua famiglia alcuni bambini emigrati nel grande continente.
Durante la seconda guerra mondiale prende posizione contro l’internamento dei residenti giapponesi  in America.
Sempre impegnata sul fronte delle ingiustizie sociali e razziali fonda insieme al marito la “East and West Association” per favorire nel territorio statunitense gli scambi culturali e sociali delle minoranze etniche.
Si schiera contro le dittature europee e, con le sue dichiarazioni sulle libertà democratiche, viene considerata eccentrica e radicale. Intransigente e indipendente partecipa alle battaglie per i diritti civili delle donne soprattutto sul piano legislativo. E’ commissaria AAUW (American Association of University Women) per la parità di diritti nella Costituzione americana nel 1942, studia e discute temi quali la parità salariale e di rango per le donne nelle forze armate, lotta per abrogare pratiche di lavoro discriminatorie nei confronti delle donne sposate.
Nel 1950 entra a far parte dell’American Academy of Arts and Letters e, con un documento pubblico, denuncia le difficoltà di integrazione e le misere condizioni di vita degli emigranti una volta entrati negli Stati Uniti. Subisce forti critiche dal mondo politico e accademico statunitense per il suo dichiarato impegno di intellettuale radicale che dissente le scelte politiche americane del nuovo ordine mondiale durante la ‘guerra fredda’. Viene messa sotto controllo tutta la sua produzione letteraria e la sua partecipazione di attivista pacifista al punto di sfiorare l’accusa di attività antiamericana.
Nel 1959 partecipa attivamente alla politica sociale che si concretizza anche attraverso la sua campagna pacifista contro le armi atomiche.
Scrive anche sulle tematiche di genere, come nella raccolta di nove saggi Di uomini e donne.
Pearl S. Buck  conclude la sua lunga e intensa vita negli Stati Uniti  il 6 marzo 1973 e nel 1983 viene dato riconoscimento al suo impegno civile per i diritti delle donne con l’emissione di un 5 ¢ Grandi americani serie francobollo.
Una piazza a Rotterdam porta il suo nome e sempre nei Paesi Bassi la città di Dordrecht  le ha dedicato una strada.
Negli Stati Uniti in Pennsylvania a Levittown una strada porta il suo nome ed una scuola elementare è a lei intitolata; a Bristol le hanno dedicato una via ed un’area verde; a Niceville, in Florida, è a lei intitolata una strada.

 

Fonti
Introduzione al testo  Cielo cinese, ed. Mondadori
Biografia dal testo La buona terra, ed. Mondadori
Claudio Ciccotti, Pearl S. Buck, in The Good earth alla ‘scoperta’ della Cina,  Canada Usa.Net-Letterature Angloamericane, Università di Bologna, 2014
Valeria Gennaro, prefazione al libro La conquista dell’Est, Aracne ed. 2009
Valeria Gennaro, L'oppio, l'onore e il libero commercio: la Cina imperiale di Pearl S. Buck, in IPERSTORIA,  1977




America

- U -

- Salomé Urena de Henriquez: (1850-1897) la prima donna sulle banconote della Repubblica Dominicana.