Roma.

Percorsi didattici per le scuole di Roma Capitale. 

“Orienteering: lungo sentieri di parità”: è il progetto rivolto ad alunne e alunni delle primarie. Attraverso il trinomio gioco-sport-cultura bambine e bambini sono stati portati ad acquistare consapevolezza di quanto le donne hanno ideato, inventato, realizzato, e a sviluppare un pensiero critico alternativo ai modelli maschili o a quelli femminili stereotipati e conformisti.

Attraverso incontri condotti da esperte di Fnism, Toponomastica femminile e Federazione italiana sport Orientamento, si è proceduto alla formazione di insegnanti, che hanno poi lavorato con le loro classi sulla toponomastica femminile e sulla biografia delle donne cui sono intitolati i viali di Villa Pamphilj. Giornata conclusiva con attività di Orienteering lungo i percorsi femminili della Villa e premiazione. Partecipano oltre 500 studenti.

I bambini e le bambine hanno potuto confezionare un gioco didattico dedicato alle ultime classi delle scuole primarie, il Memory Street, che ha l’obiettivo di educare al rispetto delle differenze di genere e scoprire – attraverso la toponomastica – le donne che hanno rivestito ruoli di primaria importanza nel corso della Storia. Il kit distribuito alle classi consiste in una serie di fotografie a colori che ritraggono i volti di donne celebri, cui sono allegate le targhe a queste dedicate. Ciascuna foto, inoltre, è stata ritagliata personalmente dalle classi coinvolte, in un lavoro di gruppo inteso a favorire la collaborazione e la riuscita del collettivo. E a ognuna di esse è riservato un cartoncino specifico: rosso, per le letterate e le scrittrici; giallo, per le scienziate e le artiste; bianco, infine, per le politiche, le regnanti e le principesse, per cimentarsi in una gara di squadra che vene l’assegnazione di diplomi di “supertoponomasta” (per la squadra vincente) e “toponomasta” (per le altre due squadre). L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza delle grandi donne della Storia, facendo comprendere quanto la componente femminile abbia contribuito alla costruzione della nostra nazione. 

“Sulle vie della parità @ Roma”è il titolo della proposta che Tf, con il patrocinio dell’Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale e in collaborazione con Legambiente e FNSIM, ha rivolto agli istituti di istruzione secondaria di secondo grado della capitale nell’a.s. 2014/2015.

Attraverso l’osservazione della città e dei suoi luoghi le/gli studenti hanno potuto riflettere sulla presenza e sull’assenza delle donne nell’odonomastica e riscoprire coloro che si sono distinte per le azioni, l’attività letteraria, artistica e scientifica, l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti e indicarle come modelli di valore.

Le classi coinvolte hanno proposto l’intitolazione di 14 tratti di 2 piste ciclabili (Ponte Milvio-Castel Giubileo e Monte Mario-Monte Ciocci) a gruppi omogenei di donne di valore, decedute da oltre un decennio e assenti dalla toponomastica cittadina, che avevano avuto un legame con la città. Sono state coinvolte nell’iniziativa quaranta classi che hanno presentato diverse proposte d’intitolazione. 

Per la pista Ponte Milvio-Castel Giubileo sono state scelte sette partigiane proposte dal liceo Socrate (Adele Bei, Egle Gualdi, Adele Maria Jemolo, Laura Lombardo Radice, Marisa Musu, Laura Garroni, Maria Teresa Regard); per la pista Monte Mario-Monte Ciocci sono state scelte sette donne che hanno fatto parte dell’Assemblea Costituente, proposte dall’IIS Pertini-Falcone (Bianca Bianchi, Laura Bianchini, Rita Montagnana, Maria Maddalena Rossi, Teresa Noce, Angelina Merlin ed Elettra Pollastrini).

Le classi partecipanti hanno prodotto testi biografici delle donne scelte che sono stati inseriti nei pannelli didattici posti lungo le piste.

Le piste sono state inaugurate rispettivamente a giugno e a ottobre del 2015 da rappresentanti delle istituzioni e alla presenza delle associazioni e delle classi interessate.

L’azione didattica si è avvalsa del metodo della didattica laboratoriale finalizzata alla destrutturazione di stereotipi sessisti, al recupero di genealogie femminili al coinvolgimento in un’esperienza di cittadinanza attiva.