TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 250
INTITOLATE A UOMINI: 120
INTITOLATE A DONNE: 9
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

--

Sante, beate, martiri: --
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: --
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): --
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

9

 

Lucrezia Romana, Principessa Pignatelli, Irma Marchiani, Giuditta Levato, Angelina Mauro, Vincenza Messina, Onofria Pellicceri, Giuseppina Valenza, Rosa La Barbera 

 

 

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

  Censimento a cura di: Anna Altobelli

Fonte: Agenzia del Territorio.

 

Né Madonne, né Sante, molti toponimi geografici.  Irma Marchiani è stata una partigiana fiorentina, Giuditta Levato una contadina calabrese vittima nel 1946 della lotta contro il latifondismo, Angelina Mauro, anche lei contadina calabrese,  morì  il 29 ott. 1949 nella strage di Melissa,quando la polizia sparò, senza motivazione, sulla gente che rientrava nelle proprie case, dopo l'occupazione delle terre.  Vincenza Messina, Onofria Pellicceri, Giuseppina Valenza, Rosa La Barbera sono tutte e quattro donne siciliane, rimaste uccise durante manifestazioni popolari di protesta nel dopoguerra. Il 17 febbraio 1954 a  Mussomeli (CL) nel corso di una manifestazione popolare di protesta per la cronica mancanza di acqua potabile e la pretesa dell'Ente acquedotti di riscuotere comunque le bollette, le forze di polizia aprono il fuoco sulla folla, uccidendo Onofria Pellicceri, Giuseppina Valenza, Vincenza Messina e un ragazzo di16 anni. Numerosi i feriti. L’8 luglio 1960 a  Palermo durante una manifestazione di protesta per i fatti di Reggio Emilia il corteo operaio viene caricato dalla polizia. Rosa La Barbera viene uccisa mentre sta chiudendo la finestra del suo appartamento.