Toscana

 

2014

Una targa ricorda a Pistoia  Bianca Bianchi e Teresa Mattei

 

Prima di concludere il proprio mandato, la Provincia di Pistoia -e in particolare la Commissione Pari Oppor-tunità-  ha voluto lasciare alla cittadinanza un segno tangibile  del  lavoro svolto e un simbolo  dei  propri obiettivi.  Attraverso una idonea procedura , che ha visto il coinvolgimento anche della sottoscritta come collaboratrice del  sito “Toponomastica femminile”,  è stato deciso che una sala del  Palazzo della Provincia - situata in piazza San Leone, proprio nel cuore della città - avrebbe preso il nome  dalle due costituenti elette nel collegio Pistoia - Firenze nel lontano 1946; le due giovani donne erano Bianca Bianchi e Teresa Mattei. Il 9 giugno 2014 si è svolta la cerimonia di scopertura della targa, preceduta da un breve momento commemorativo nei locali di Sala Nardi. Erano presenti fra gli altri : Federica Fratoni, presidente della Pro-vincia; Daniela Belliti, vicesindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provin-ciale; Marianna Menicacci, presidente Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della Consulta degli studenti, con una delegazione.

Ma chi erano Bianca e Teresa?  La motivazione recita : “prime donne deputate, che rappresentarono il nostro territorio  nell’assise parlamentare, impegnate nella lotta di Liberazione e nella Resistenza, pro-motrici dei diritti delle donne e di battaglie d’avanguardia per i tempi e i temi affrontati” .                         

Bianca Bianchi era nata a Vicchio ( Firenze ) dove morì  nel luglio del 2000. Insegnante, membro  attivo della Resistenza, quando fu eletta aveva 32 anni e la sua elezione nelle file del Partito Socialista fu un vero plebiscito, avendo ottenuto un numero di preferenze doppie rispetto a quelle di Sandro Pertini.  Contemporaneamente fu eletta anche al Consiglio comunale di Firenze. Parlando del suo ingresso a Monte-citorio, il 25 giugno 1946, quando si aprirono i lavori della Costituente, Bianca scriverà :  “mezzo migliaio di uomini, tra cui una ventina di donne, stabiliranno in legge le regole della nostra umana esistenza, le regole dell’esistenza di quaranta milioni di persone”. Rieletta nel 1948, si impegna soprattutto a favore di una legi-slazione non discriminatoria nei confronti dei figli nati fuori dal matrimonio, facendo propria la battaglia con-dotta dal femminismo di inizio secolo contro il divieto di ricerca della paternità. Aldilà dell’impegno politico si è dedicata allo studio di problemi educativi ed all’attività di scrittrice.

Teresa Mattei aveva 25 anni quando fu eletta nelle liste del PCI all’Assemblea Costituente e fu la più gio- vane fra le deputate, tanto che fu soprannominata “la ragazzina di Montecitorio”. Laureata in filosofia, nel 1938 era stata espulsa da tutte le scuole per essersi rifiutata di assistere alle lezioni sulla difesa della razza. Aveva partecipato attivamente alla lotta di Liberazione con il nome di battaglia di Chicchi.

E’ stata fra le fondatrici dell’UDI (Unione Donne Italiane) e costantemente impegnata nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini sia durante che dopo l’impegno politico diretto, che si concluse nel 1955. Dall’unione della sua grande passione per il cinema e della sua lotta per i diritti dei bambini nacque, negli anni ’60, la Cooperativa di Monte Olimpino; risale, invece, al 1987 la fondazione della “Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione” attraverso cui sono state intraprese numerose iniziative a favore di un rapporto corretto dell’infanzia con i mezzi di comunicazione e di un’educazione diffusa alla pace ed al dialogo fra i popoli. Fu lei ad introdurre la mimosa come simbolo della giornata della donna. La sua scomparsa nel marzo 2013 all’età di 92 anni segna il decesso dell’ultima donna vivente fra coloro che erano state elette all’Assem-blea Costituente.

di   Laura  Candiani


Gli studenti pistoiesi coinvolti nella scelta di una “donna esemplare”

 

Durante lo scorso anno scolastico la sottoscritta ha offerto la propria disponibilità alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pistoia come  docente  e  toponomasta  e da questa collaborazione è nata una interessante iniziativa, che ha visto vari momenti e varie tappe fino alla conclusione,il 9 giugno 2014. La Provincia ormai stava concludendo il proprio mandato e pareva opportuno lasciare un segno destinato al presente e alle future generazioni, nella continuità con il passato; non potendo operare nella toponomasti-ca cittadina, era possibile però ricordare una figura significativa  di donna attraverso una dedica speciale.

 Con una conferenza stampa  -il 4 marzo- venne lanciata l’iniziativa: “  “Nome singolare femminile. Pistoia ieri e oggi: una sala nel ricordo, un ricordo nella sala”.Commissione Provinciale Pari Opportunità e Consulta Provinciale degli Studenti promuovono latoponomastica di genere. E’ questo lo scopo dell’iniziativa:richiamare l’attenzione sulla parità di genere anche in termini di topo-nomastica, per l’attribuzione dei nomi a strade e luoghi pubblici delle nostre città.”

Fu stabilito di apporre una targa ricordo  ad  una sala del palazzo della Provincia - situato in piazza San Leo-ne, a pochi passi dalla splendida piazza del Comune e della Cattedrale (fino dal Medioevo eccezionale coabitazione fra potere politico e potere religioso);  la scelta tuttavia non doveva avvenire dall’alto, ma es-sere promossa dagli studenti dell’intera Provincia. E’ stato così avviato un processo che ha coinvolto diret-tamente  la Consulta provinciale degli studenti e poi le scuole superiori che hanno deciso di aderire; le sin-gole classi avevano lo scopo di individuare una figura di donna -possibilmente locale - dalla vita piena e  interessante, che potesse essere ancora oggi un modello di altruismo, di valori etici e civili, di dedizione ad una causa. Erano da escludere figure troppo note o già ricordate nella toponomastica pistoiese o membri di famiglie illustri. Le ricerche sono state impegnative e la  scelta successiva  non è stata facile per il valore delle tante figure emerse; anche  dall’ Istituto in cui insegno (ITC “F. Forti” a Monsummano Terme)sono partite due proposte interessanti : Italia Donati (giovane maestra   vittima dei pettegolezzi  di un ambiente ottuso e bigotto, suicida per dimostrare la propria innocenza) e Giuliana Benzoni (nobildonna antifascista, attiva nella Resistenza e attenta ai bisogni del Sud più misero e dimenticato).

Fra tutte le biografie pervenute,  il 9 giugno - con la scopertura della targa - è stata celebrata finalmente la figura prescelta dagli stessi studenti: Maria Luisa Palandri Reali; pistoiese, rimasta madre e vedova nella II Guerra mondiale a soli 23 anni, fu insegnante per 40 anni  e attiva in particolare nei confronti degli orfani e delle vedove di guerra. Fondatrice dell’associazione “Famiglie caduti e dispersi in guerra”, è stata fra i pro-motori del pietoso compito di rimpatriare le salme dei militari  brasiliani caduti per la liberazione dell’Italia che a Pistoia avevano il loro cimitero. Si è impegnata tutta la vita a favore delle donne, dei loro diritti e del loro ruolo sociale; ha fondato la sezione pistoiese del MOICA (Movimento  Italiano Casalinghe) e ha partecipato attivamente alla vita politica locale,venendo eletta consigliera comunale per ben 4 volte nelle file della DC.

Alla cerimonia erano presenti: Federica Fratoni, presidente della Provincia; Daniela Belliti, vice-sindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provinciale; Marianna Menicacci, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della  Consulta degli stu-denti, con una delegazione ; Franco della Latta e Giancarlo Brusoni, rispettivamente presidente regionale e provinciale dell’ ANFCDG; Anna Maria Michelon Palchetti, presidente del MOICA; Mario Pereira, responsa-bile del Monumento votivo militare brasiliano; le rappresentanti della famiglia Reali (la nuora Edgarda e le nipoti  Ilaria, Francesca, Camilla e Giulia, con le figlie).

 di   Laura  Candiani


  • Monsummano Terme (PT)

Una esperienza didattica sulla “toponomastica femminile”

Cogestione ITS F.Forti Martedì 25 marzo 2014 – presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Forti” a Monsummano Terme (Pistoia) - si è svolta una mattinata di lezione diversa dal solito: gli studenti hanno organizzato una “cogestione”  con il contributo di alcuni docenti e la partecipazione di esperti esterni.

Molti e vari gli ambiti di riflessione e di confronto nei “forum”: dagli approfondimenti sulla Shoah  alle informazioni più aggiornate sulle Cellule staminali e le Nuove tecnologie,da  Omofobia e Bullismo a prevenzione Incendi e Sicurezza, dalla visione  commentata di film ad alcuni aspetti dell’Educazione sessuale curata da una psicologa; una novità è stata quest’anno l’introduzione di una lezione-laboratorio sulla “Toponomastica femminile” curata dalla prof.ssa Laura Candiani.
Attraverso immagini, statistiche, analisi di dati e la consultazione del sito, le studentesse presenti (non a caso tutte ragazze) hanno preso coscienza, forse per la prima volta, del fatto che intorno a loro ruota un universo di nomi maschili, in cui le donne rappresentano un’eccezione. E’ stato interessante fare un esame della toponomastica dei paesi  e cittadine di provenienza delle studentesse, notando soprattutto le “as-senze”. La riflessione si è allargata anche ai possibili interventi e alle azioni che sarebbero auspicabili: il coinvolgimento delle commissioni Pari Opportunità e di Toponomastica dei vari Comuni, le proposte dei cittadini stessi, la mobilitazione delle donne per fare sentire - anche in questo ambito - la propria voce.
La prof.ssa Candiani ha riferito di esperienze interessanti come il referendum popolare svoltosi lo scorso anno a Pistoia per dare il nome a tre piccoli parchi, conclusosi con l’intitolazione rispettivamente ad Anna Magnani, Ilaria Alpi, Ipazia; ha poi raccontato progetti in atto, come quello della Provincia di Pistoia di dare nomi femminili a due sale del palazzo con il contributo degli studenti  delle Scuole superiori. Anche l’ITC “Forti” parteciperà al concorso fornendo le proposte emerse dal lavoro di alcune classi che hanno indivi-duato nomi e biografie di donne meritevoli di essere ricordate come esempi di vita e di coscienza civile.
Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)

2013

  •  Pistoia

Tre parchi intitolati a tre donne, scelte attraverso un referendum: insieme a Ilaria, la filosofa Ipazia e l'attrice Anna Magnani. Il comunicato della rete 13 Febbraio.

 

29.04.13 PISTOIA | Documentario a cura della Rete 13 febbraio Pistoia e del Comune di Pistoia. Regia di Daniele Lazzara.

La Rete 13 Febbraio rende noti i nomi delle vincitrici del referendum Tre donne per tre parchi, realizzato con il sostegno del Comune di Pistoia:

"La filosofa e matematica Ipazia, l'attrice Anna Magnani e la giornalista Ilaria Alpi sono le donne che hanno ricevuto il maggior numero di voti nell'ambito del referendum aperto a tutta la città Tre donne per tre parchi.

Le votazioni si sono chiuse il 30 aprile e il 2 maggio le donne della Rete 13 Febbraio hanno scrutinato le 1220 schede che erano state depositate nei punti di raccolta sparsi per la città o inviate on-line, per un totale di 3552 voti.

Questo risultato arriva alla fine di un percorso di sensibilizzazione sulla toponomastica femminile che abbiamo intrapreso nel mese di Aprile e che ha visto tra le sue tappe l'incontro, all'interno della manifestazione Leggere la città, con Maria Pia Ercolini, ideatrice del gruppo nazionale Toponomastica Femminile, e Laura Candiani, responsabile del censimento in Toscana per Toponomastica Femminile, e la realizzazione, grazie al contributo del Comune e dell'assessorato alla cultura, del docu-corto Strade: femminile, plurale" (che pubblichiamo in questa pagina).

 


 2012

  • Monsummano Terme (PT)

Istituto Tecnico ad indirizzo Amministrativo e Turistico "Francesco Forti"

Attività didattica (A.S. 2011/12) svolta dalla classe IV sez. B ERICA coordinata dalla prof.ssa Laura Candiani

Partendo dallo studio del Risorgimento, abbiamo verificato il ruolo essenziale delle donne e la loro quasi totale assenza nella toponomastica locale. I due temi si sono dunque intrecciati: da un lato la scoperta (o riscoperta) di personaggi come Bianca Milesi, miss Uragano, Rosalia Montmasson, dall'altro la verifica sulle mappe comunali della nostra Valdinievole.
La ricerca si è sviluppata partendo da figure più lontane (Eleonora de Fonseca Pimentel) per arrivare al XX secolo (Alda Merini,Teresa Noce), fino al recupero di due storie di "ordinario eroismo" femminile: una balia toscana che lascia la figlioletta neonata per dare il suo prezioso latte ad un bambino più ricco e fortunato, una povera contadina albanese che, dopo l'8 settembre, rischia la vita per nascondere tre soldati italiani sbandati.
I testi realizzati dagli studenti sono divenuti un numero monografico del giornalino di Istituto Voci dal corridoio che si occupa spesso di tematiche storiche e che questa volta ha avuto il titolo "Dalle strade alla storia: toponomastica al femminile".
Dal punto di vista didattico è stato un lavoro interessante e coinvolgente, gestito in modo autonomo e originale dalla classe. Speriamo possa dare anche dei frutti concreti: è stato infatti consegnato all'Amministrazione comunale di Monsummano Terme, accompagnato da una serie di suggerimenti per rinnovare la toponomastica locale.

Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)