TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 75
INTITOLATE A UOMINI: 20
INTITOLATE A DONNE: 7
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):                       3
Madonna del Piano
Madonna della Fontana
Madonna del Carmine
Sante, beate, martiri: 3
Santa Rosa
Santa Cecilia
Santa Rita 
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: --
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): --
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...):

1

Lina Cavalieri

Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):                  -- 
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --


Censimento a cura di : Livia Capasso

 Fonte: dati gentilmente forniti dal Comune di Onano (VT), verificati sugli Archivi dell'Agenzia del Territorio

 

“Tra i personaggi illustri va annoverata anche Lina Cavalieri, la "donna più bella del mondo": sua madre, Teonilla Peconi, infatti, aveva origini onanesi; così come il suo primo agente Romeo Giuliani.

 Natalina (questo il suo nome di battesimo) nacque a Roma il giorno di natale del 1874 e dopo umili lavori, a soli quattordici anni cominciò a calcare le scene.

Con il repertorio di tre canzonette e un abito di stoffa celeste esordì nell'aprile del 1894 a Roma in un teatrino di piazza Novara, con un compenso di una lira al giorno. Il successo fu immediato e nello stesso anno partecipò a diversi spettacoli all'Eden, al Circo delle Varietà e all'Eldorado di Napoli con un repertorio di canzoni partenopee tra le quali Ninuccia (di cui fu la prima interprete) e le famose Maria Marì, 'O sole mio, Marechiaro e Luna Nuova.

Quasi di colpo si trovò all'apice della notorietà debuttando alle Folies-Bergère e ottenendo un grandissimo successo oltre che per la limpida e giovane voce anche per la bellezza e l'intelligente idea di farsi accompagnare sulla scena da un'orchestrina di dame con chitarre e mandolini.

Da Parigi passò a Berlino, Londra e San Pietroburgo dove sposò il suo primo marito, il principe Bariatinskij (tanto ricco da regalarle, tra l'altro, una splendida collana di smeraldi già appartenuta a Lady Hamilton).

Ma Lina non poteva resistere al richiamo del palcoscenico. Ottenne il divorzio, tornò in Italia, studiò canto lirico con Mariana Masi, e dopo appena un anno di tirocinio debuttò al teatro San Carlo di Napoli nella Bohème di Puccini,replicando uno strepitoso successo.

Ebbe così inizio per lei una lunga serie di trionfi in tutto il mondo accanto a celebri nomi della lirica quali Caruso e Tamagno.

Si sposò nuovamente (e nuovamente divorziò) prima con un milionario americano e poi con un tenore francese, interpretò alcuni film, incise dischi e mise a frutto la sua straordinaria avvenenza aprendo una "Maison de beautè" in Avenue Victor Emmanuel, a Parigi, frequentatissima dalla migliore nobiltà di Francia e dell'intera Europa.

Visitò Onano, il paese della madre, nel 1912, in occasione della festa della patrona, Santa Colomba. Fu allora che donò alla comunità alcuni dei suoi abiti di scena per vestire la statua della Santa.

Fu definita dalla stampa dell'epoca "la donna più bella del mondo", dotata di una voce incantevole e di un grande fascino e lo stesso Gabriele d'Annunzio le dedicò una copia del romanzo Il piacere (1899) definendola la massima testimonianza di Venere in Terra.

Poi, quando il suo viso non serbò più tracce del passato splendore, si nascose nella sua villa di Fiesole.

Una cartomante parigina gli aveva predetto che un giorno sarebbe morta di morte violenta. Così infatti accadde: in un attacco aereo nemico del 6 Marzo 1944 su Firenze, una bomba distrusse la sua villa seppellendola sotto le macerie.

In uno scritto di Gustavo Traglia (ricordato dal De Mura) si legge:

"Dietro al suo carro, in quei giorni tristi e dolorosi, c'erano un prete,

sei persone, ed una folla di ricordi che però nessuno vide".

La sua vita fu rievocata da Gina Lollobrigida nel film La donna più bella del mondo (1955)”

 

Notizie tratte da:

"Viaggio nei sapori e nelle tradizioni dell'alta Tuscia e dei paesi del lago di Bolsena" di Andrea Viaggiante - Annulli Editore