Italia

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- Daniela D'Addeo: è stata la prima donna gruista a partecipare alla gara per il titolo di migliore gruista del 2012.
Dopo la laurea all'Accademia di Belle Arti, ha fatto svariati lavori: insegnante, progettista per i servizi sociali, assistente commerciale in una palestra.... Poi ha scoperto di essere bravissima a manovrare la gru.
Nella gara a cui ha partecipato i suoi avversari erano tutti uomini ma lei li ha battuti e dalle semifinali di Piacenza è arrivata alla finale di Milano. Alla fine ha perso ma anche se il premio l'ha vinto un uomo per lei è stata una bella soddisfazione.
La sua partecipazione al concorso, spiega, "è stata più che altro simbolica". L'obiettivo era "incoraggiare il mondo femminile a considerare l'edilizia come un settore accessibile".
All'inizio non è stato facile. "Sia durante il corso sia in cantiere mi sentivo isolata", ammette Daniela, "è un ambiente di lavoro molto maschile". 
Sebbene nei corsi di formazione del settore edile negli ultimi anni si sia registrato un boom della presenza femminile, passata da circa 6 mila unità del 2009 alle quasi 15 mila del 2011, in cantiere le donne sono ancora poche. E quelle al comando di una gru davvero rare.
In un'intervista ha dichiarato: "Quando sono arrivata gli altri operai erano incuriositi ma anche infastiditi perché hanno una visione machista di questo lavoro e quando arriva una donna pensano che sia incapace, così la osservano e aspettano che sbagli". Alla fine però anche i colleghi hanno riconosciuto le capacità di Daniela e l'hanno considerata una di loro.
Quello che lei ama di più in questo lavoro è il gioco di squadra. "Ci si aiuta a vicenda, si condividono rischi e pericoli". Anche perché "se si ferma uno si fermano tutti".
Essere responsabili è una delle qualità "più importanti, quando comandi un macchinario di quel tipo non puoi distrarti un attimo né essere approssimativa, la sicurezza di tante persone è nelle tue mani". Per questo imparare a "sentire la macchina è fondamentale, devi diventare un tutt'uno con lei. Devi comandare la macchina in maniera precisa e manovrare una gru è un lavoro di precisione e le donne sono bravissime".
Per essere gruista non servono quindi i muscoli. "Ci sono tante donne più esili di me che fanno lavori anche più usuranti". Lavorare sotto il sole cocente, la pioggia o la neve non è certo una passeggiata ma, secondo Daniela, il vero ostacolo da superare "è la mentalità". 
 

- Emanuela D'Alessandro: la prima donna a ricoprire l'incarico di consigliera diplomatica del Presidente della Repubblica italiana (2015). E' stata anche la prima (e unica) donna a dirigere, tra il 2008 e il 2011, la scuola di formazione del personale diplomatico italiano.

 

- Anna Maria D'Ascenzo: è stata la prima donna in Italia a dirigere una prefettura, nel 1993, a Grosseto.
Era già stata nominata prefetto nel 1990 ma senza incarico effettivo.
Nata ad Asmara è stata anche Direttore Centrale del Personale della Protezione Civile e del Servizio Antincendio e Capo Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione.
Ha dichiarato in un'intervista: "Coniugheremo al femminile i problemi di questa provincia.... sono ottimista, credo molto nel dialogo e nella collaborazione con tutti".

- Martina Dainelli: prima donna italiana a diplomarsi in tromba e attualmente l'unica ad avere la cattedra per l'insegnamento al Conservatorio "Frescobaldi" di Ferrara. E' nata nel 1964 a Castelfiorentino.

- Dalida: fu la prima donna a vincere il disco di Platino nel 1964. Il vero nome è Iolanda Cristina Gigliotti. Cantante e attrice francese di origine italiana. È nata a Il Cairo nel 1933 ed è morta a Parigi il 03-05-1987 (Wikipedia). 

- Antonella Dallari: prima donna dirigente di una federazione CONI.

- Ester Danesi Traversari: è stata la prima giornalista italiana inviata di guerra, corrispondente de "Il Messaggero" durante la prima guerra mondiale. Fu anche capo redattrice della rivista italiana "La Donna" che era il supplemento femminile illustrato de "La Stampa" di Torino e de "La Tribuna" di Roma. Questo supplemento raccontava il mondo e le città attraverso l'attività delle donne italiane. E' morta nel 1965 a Roma.

- Emma Dante: è la prima donna a vincere, per l'anno 2014, il prestigioso premio UBU con "Le sorelle Macaluso" (doppio premio: miglior spettacolo e migliore regia). L'UBU è il più importante riconoscimento del teatro italiano, nato 37 anni fa dalla mente del grande critico Franco Quadri.

 

- Saverina Davoli: la prima e unica donna gruista italiana

 Laura De Benedetti: prima donna generale delle Forze Armate

 - Fiorenza De Bernardi: la prima donna italiana pilota di un volo di linea

 

Myriam De Cesco: nel 1992 è stata la prima (e unica) giornalista donna a diventare direttrice

dell’ “Europeo” (dal 28-2-1992 all’11-10-1993).

 

- Fèlicie De Fauveau: la prima donna artista a partecipare all'esposizione al Salon di Parigi nel 1827. 

 - Maria Teresa De Filippis: la prima donna pilota in Formula 1
 
 - Concita De Gregorio: la prima donna direttrice de "l'Unità" nel 2008.

Anna De Maria: prima sindaca eoliana negli anni '60. 

- Virdimura De Medico: prima donna medica sicula-ebrea nel 1376.

- Antonella De Miro: prima donna Prefetta di Benevento nel 2008e prima donna Prefetta di Reggio Emilia nel 2009.

- Christine De Pizan: la prima donna scrittrice di professione

 

- Daria De Pretis: prima donna rettrice dell'Ateneo di Trento. È nata a Cles (Trento) il 31 ottobre 1956. Si è laureata in Giurisprudenza nel 1981.

- Properzia De Rossi: la prima donna scultrice d'Europa

 
- Trotula De Ruggiero: la prima ginecologa della storia

Margherita De Simone: prima donna preside di una facoltà universitaria. E’ stata eletta preside della facoltà di Architettura di Palermo nel 1981. Prima direttrice del Dipartimento di Rappresentazione, ha fortemente incentivato le attività e le ricerche al suo interno, anche attraverso confronti con realtà internazionali, e ciò ha permesso al Dipartimento di raggiungere un’ottima visibilità pure all’estero.   

Livia De Stefani: la prima donna che scrisse di mafia con il romanzo "La vigna di uve nere". Nata a Palermo nel 1913, con questo romanzo nel 1953 conseguì il premio “Salento”. E’ morta a Roma nel 1991.

- Anna De Toni: è stata la prima donna arbitro in Italia a dirigere un incontro di calcio tra squadre professionistiche.
E' nata a Schio 36 anni fa e di professione è medico ginecologo.

- Paola Del Din: è stata la prima ed unica donna a lanciarsi con il paracadute il 19 aprile 1945 durante la Liberazione. Nacque a Pieve di Cadore nel 1923. Staffetta partigiana è stata premiata con una Medaglia d'Oro al Valor Militare.

 

- Marisa Del Frate: la prima showgirl italiana (anni '50 - '60). 

 

- Maria Del Zompo: prima donna Magnifica Rettora a Cagliari dopo 60 uomini (marzo 2015).

- Grazia Deledda: è stata la prima donna italiana a ricevere il Nobel per la letteratura. Nacque a Nuoro il 27 settembre 1871 e morì a Roma il 15 agosto 1936.

- Donna Lucia Delitala Tedde: è stata la prima banditessa di Sardegna di cui abbiamo notizie certe.

Nacque nel maggio del 1705 a Nulvi.
Quella dei Delitala, nel Regno di Sardegna, era una famiglia nobile divisa, separata in due fazioni, paragonabile ai Guelfi e Ghibellini.
Lucia affermava che non si era voluta sposare per non dipendere da un uomo. Così viene descritta: "Ha due mustacchi da granatiere e usa le armi e il cavallo come un gendarme".
Si tramanda pure che disprezzava le "nobilotte vanitose" che indossavano vestiti attillati e le inseguiva fin dentro la chiesa riducendo a brandelli con le forbici i loro vestiti.
Giovanissima capeggiò una banda di malviventi che si facevano chiamare "combattenti contro l'autorità piemontese". Spesso in coppia con un'altra donna, Chiara Unali, seminava il terrore tra le milizie regie.
Arringava le popolazioni a non pagare le tasse al Re e dopo queste arringhe spesso gli altri "banditi" venivano arrestati, trasferiti a Sassari e impiccati. A quelli più fortunati veniva mozzata la lingua con tenaglie roventi, ma Donna Lucia riusciva sempre a sfuggire agli arresti, muovendosi tra gli impervi boschi della Gallura. Una volta "si fece beffa" di ben duemila uomini del Vicerè che le davano la caccia.
Sulla sua morte non si sa nulla di preciso, si presume sia avvenuta dopo il 1767: nessuna lapide la ricorda nella tomba di famiglia.
Acerrima nemica dei Savoia, per il governo piemontese era una banditessa, per molti altri era una partigiana e patriota.
Bandita? Patriota? Ribelle? Per l'opinione popolare di quei tempi fu un'eroina e lo stesso popolo ne esaltò le gesta e ne pianse la triste fine.
 
Manuela Di Centa: la prima donna in cima all'Everest. 
 

- Patrizia Di Dio: la prima donna alla guida della Confcommercio di Palermo (giugno 2015).

 

- Claudia Di Luca: la prima donna a dirigere una capitaneria di porto a Torre Annunziata.

 

- Donna Eleonora Di Mora: fu la prima e unica donna Vicerè di Spagna in Sicilia nel 1677. Fu destituita dopo solo 28 giorni in quanto non poteva assumere l'autorità di Legato Papale (titolo indivisibile da quello di Vicerè), a causa del suo sesso femminile.
Per disposizione testamentaria succede, nella carica, al marito Angel de Guzmàn.
Non si trova traccia di lei nelle "Cronologie dei Vicerè di Spagna", dove c'è un vuoto di 28 giorni, ma nel "Dizionario delle figure delle istituzioni e dei costumi della Sicilia storica" e nel terzo volume della "Storia cronologica dei Vicerè" troviamo il suo nome ed i suoi provvedimenti.
Fu una donna dalle doti politiche e umanitarie estremamente eccellenti. "Fece cose più e meglio degli altri Vicerè", pur avendo contro funzionari e cortigiani corrotti.
Una femminista ante litteram: ripristinò (chiuso prima per mancanza di fondi) il Conservatorio per le "Vergini pericolanti", il ricovero per le vecchie prostitute, la Dote Regia da devolvere alle donne più povere e istituì il Conservatorio delle "Maddalene pentite".
E' a lei che si deve la riduzione delle tasse per chi aveva una famiglia numerosa, la legge per abbassare il prezzo del pane, la creazione del Magistrato del Commercio che riuniva le 72 maestranze palermitane.
Lo scrittore Andrea Camilleri ha scritto un romanzo, "La rivoluzione della luna", unendo la storia documentata all'invenzione narrativa, su questa donna Vicerè che governò l'isola per 28 giorni "come il ciclo della luna, pianeta femminile per eccellenza". 

 

Giuseppina Di Rosa: prima donna Prefetta di Lecco nel luglio 2000.

- Marianna Candida Dionigi: fu la prima donna ad occuparsi di archeologia. Nacque a Roma ma la data è incerta, o nel 1756 o nel 1757. La sua casa di via del Corso fu un importante salotto letterario. Scrisse un trattato sulla prospettiva e sulle regole del paesaggio. Morì a Lanuvio il 10 giugno 1826.

- Bruna Dradi: prima donna Sergente dell’Esercito Italiano.

 

- Ruth Dureghello: la prima donna alla guida della Comunità ebraica di Roma (giugno 2015).

Eleonora Duse: fu la prima donna ad apparire sulla copertina del "Time".