Italia

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- Margherita Sabatin: torinese, è stata la prima donna nel 1959 ad attraversare a nuoto lo Stretto di Messina.

 

- Maria Sacco: la prima donna fantino italiana

http://danielaedintorni.com/2013/07/30/maria-sacco-la-prima-donna-fantino-italiana/

 

- Patrizia Saias e Valentina Zurru: sono le prime ed uniche donne italiane che lavorano nelle miniere di carbone della Sardegna.

Tutt'e due figlie di minatori, lavorano nella miniera di Carbosulcis di Monte Sinnu vicino a Portoscuso.

Un mestiere durissimo e pericoloso, storicamente riservato agli uomini.

Amano il loro lavoro ed hanno dichiarato di essere orgogliose di appartenere all'ultima realtà produttiva della tradizione mineraria sarda.

Entrambe residenti ad Iglesias, Patrizia Saias ha 52 anni e Valentina Zurru 46.

A giugno di quest'anno a loro due è stato assegnato il Premio "Minatore d'oro 2013".

 

- Vittorina Sambri: la prima donna italiana campionessa di motociclismo

http://danielaedintorni.com/2013/07/18/vittorina-sambri-la-prima-donna-italiana-campionessa-di-motociclismo-di-alessandra-antinori/

- Enza Sampò: prima donna a condurre un telegiornale nella fascia pomeridiana. È nata a Torino il 14 febbraio 1939.

- Chiara Samugheo: la prima donna in Italia a diventare fotografa professionista. Nel 2012 è stata allestita una mostra su di lei al Museo del Cinema di Torino.

 

- Maria Rosaria San Giorgio: prima e unica donna togata nel Consiglio Superiore della Magistratura.

  

- Santa Caterina da Siena: prima donna, insieme a Santa Teresa di Gesù, ad essere proclamata Dottore della Chiesa da Papa Paolo VI.

  

Santa Chiara: fu la prima donna nella storia della Chiesa a scrivere una sua propria Regola. 

 

- Santa Rita: la prima donna ad essere canonizzata nel Grande Giubileo dell'inizio del ventesimo secolo. 

  

- Santa Teresa di Gesù: prima donna, insieme a Santa Caterina da Siena, ad essere proclamata Dottore della Chiesa da Papa Paolo VI.

  

- Nadia Santini: è stata nel 1996 la prima donna chef italiana ad ottenere tre stelle Michelin.

 

- Clelia Sarnelli Cerqua: arabista e islamista italiana è stata la prima Preside della Facoltà di studi arabo-islamici. 

 

- Emilia Sarogni: la prima donna a ricoprire nel 1967 la carica di Direttora al Senato della Repubblica. E' nata il 28 maggio 1937 a Piacenza. E' una scrittrice, saggista e consigliera parlamentare italiana (Wikipedia).

 

 

- Lucia Sarzi: la prima donna arrestata dal regime fascista il 25 luglio 1943. 

 

- Elisabetta Satta: è la prima donna operatrice di volo della Guardia Costiera. E' nata nel 1984. Sin da ragazza si è distinta nella sua città per l'impegno prestato nella Protezione Civile.

 

- Rosa Scafa: la prima donna italiana in Polizia

http://danielaedintorni.com/2013/07/05/rosa-scafa-la-prima-donna-italiana-in-polizia/

 

- Francesca Scanagatta: prima donna italiana ufficiale dell'esercito.

 

- Maria Fiorella Scandurra: prima Prefetta di Siracusa nel 2007. 

- Caterina Scarpellini: è stata la prima donna ad ottenere dallo Stato italiano una medaglia d'oro per il valore delle sue ricerche.

Nacque a Foligno nel 1808 e a 18 anni si trasferì a Roma come assistente dello zio Feliciano Scarpellini, famoso astronomo e direttore dell’Osservatorio del Campidoglio. Con passione e preparazione si dedicò a osservare stelle ed eclissi, fino a scoprire la cometa che prese il suo nome.

Curò il primo catalogo sugli sciami di meteore e scrisse trattati sull'influsso lunare, sui terremoti e sulle eclissi. 

Fondò la "Stazione meteorologica Scarpellini", prima in Italia a fornire osservazioni idrotermiche e idrometriche sul Tevere, e il periodico “Corrispondenza Scientifica” cui contribuivano scienziati di tutta Europa.

Fu socia delle Accademie dei Georgofili, dei Quiriti, di Storia Naturale di Dresda e lo zar di Russia la nominò membro ordinario della Società Imperiale dei Naturalisti di Mosca. Anche lo Stato italiano la insignì nel 1872 di una medaglia d’oro per il valore scientifico delle sue ricerche, mentre non venne mai ammessa far parte dell’Accademia dei Lincei.
Nello spazio celeste esiste un cratere del pianeta Venere intitolato a Caterina Scarpellini, una delle maggiori astronome italiane, e c'è una stella cometa da lei segnalata nel 1854 che è rimasta legata al suo nome. Sulla Terra, invece, sia Foligno, che le diede i natali, quanto Roma, sede della sua attività scientifica, sono ancora in forte ritardo nel rendere omaggio al suo intelletto. Il gruppo di Toponomastica femminile ha proposto al Comune di Roma un'intitolazione nell'ex XX municipio, attuale XV.

 

- Francesca Schiavonela prima donna italiana ad aver vinto il Rolland Garros, nel 2010.

 

- Giovanna Scicolone: è stata la prima donna pastora valdese in Italia. E' stata consacrata nel 1967.

 

- Antonella Scolamiero: prima donna Prefetta di Viterbo nel 2011.

   

- Maria Scutti: prima donna italiana medaglia d'oro alle Paraolimpiadi, nel 1960.

  

- Celina Seghi: sciatrice, la prima donna italiana a vincere un titolo mondiale (anche se non è mai stato omologato a causa della seconda guerra mondiale).  

  

- Liliana Segre: nata a Milano il 10 settembre 1930, fu deportata ad Auschwitz-Birkenau il 30 gennaio 1944 dal binario 21 nei sotterranei della Stazione Centrale, insieme al padre e ai nonni (in totale 605 persone). Fu l’unica bambina a sopravvivere fra i 22 reduci di quel convoglio, nell’estate del ’45. Vive a Milano e dal 1990 ha deciso di essere testimone della Shoah.

 

 

- Elisabetta Serafin: la prima donna a ricoprire l'incarico di Segretaria Generale del Senato (febbraio 2011).

 

- Matilde Serao: la prima donna alla direzione di un quotidiano
(Patrasso, 07.03.1856 – Napoli, 25.07.1927)

 di Anna Paola Franzì

Prima in tanti campi, Matilde Serao, battagliera ed intraprendente innovatrice della cultura italiana: prima donna redattrice nella storia del quotidiano romano Capitan Fracassa, prima donna fondatrice di un giornale, anzi di due: Il Mattino, insieme al marito Edoardo Scarfoglio nel 1892, e Il Giorno nel 1904. Nuovo è anche il suo modo d’intendere il giornalismo: “Il giornalista é l’apostolo del bene – afferma - e  il giornale è la più nobile forma del pensiero umano”.
L’impegno di giornalista, centrale nella sua vita, si associa a quello di scrittrice, di animatrice di  progetti culturali, di madre di quattro figli, di moglie di un uomo discusso e prepotente. Lodata da Carducci come “la più forte prosatrice d’Italia”, si definisce, con l’umiltà che segna  il suo temperamento di donna e scrittrice, “fedele cronista della memoria”.
Nasce a Patrasso da Paolina Borely, nobildonna impoverita di origine greca, e da Francesco Serao, avvocato e giornalista antiborbonico esule in Grecia. Tornata in Italia, dopo l’Unità, vive prima a Carinola e poi a Napoli e lì Matilde compie i propri studi. Pare che avesse appreso tardivamente a scrivere e a leggere e solo per riempire il tempo e la tristezza durante la malattia della madre. Terminati gli studi, trova impiego presso i Telegrafi di Stato, anche perché la famiglia era in grande difficoltà economica. Esuberante, indipendente di spirito e “nemica di ogni convenzione”, abbandona  l’impiego per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura, passione coltivata nel silenzio: scrive  articoli e novelle sui poveri di Napoli che le aprono anche le porte delle redazioni giornalistiche a Roma, dove si trasferisce nel 1882 collaborando con Il Corriere di Roma e con  Il Capitan Fracassa.  Al giornalismo Matilde affianca un’intensa e multiforme attività di scrittrice che l’accompagna per tutta la vita; pubblica, per ricordare alcuni tra i suoi titoli più significativi, Cuore Inferno, Il ventre di Napoli, La conquista di Roma, Il romanzo della fanciulla, Vita e avventure di Riccardo Joanna, Addio amore, Il paese di cuccagna.  
Alle sterili critiche di un pubblico borghese che non apprezza lo stile aspro e scabro dei racconti napoletani o trova affettato lo stile dei racconti borghesi, risponde con la rubrica satirica Api, mosconi e vespe, che smonta la perfidia delle dame imbellettate e salottiere e conduce con titoli diversi, su differenti testate, per circa 40 anni.
Ritrasferitasi a Napoli insieme alla famiglia, sarà l’animatrice del neonato Corriere di Napoli, sulle cui pagine scrivono anche Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio.  
Gli scandali che sconvolgono la sua vita familiare e professionale - la morte tragica della cantante Gabrielle Bessard e l’infamante e infondata accusa di corruzione nel caso Saredo - portano Matilde alla separazione da Edoardo ma non l’ “atterrano”. Ancora una volta, trova energie nuove e con il giornalista Giuseppe Natale inizia una nuova positiva stagione letteraria e giornalistica e una nuova convivenza.  Nel 1926 riceve la candidatura a premio Nobel per la Letteratura e, l’anno successivo, si spegne a Napoli, a 71 anni: era al suo tavolo di lavoro, scriveva e, raccontano, non s’accorse che la morte la portava via.
Matilde Serao ha segnato il nostro immaginario. Lo confermano anche le tante strade che le sono state dedicate  in tutto il Paese: da Nord a Sud, passando per il Centro, sia nelle grandi città - nella sua Napoli e a Roma, a Palermo e a Milano, a Padova e a Bari, a Torino e a Pescara, a Grosseto e a Caserta, a Perugia e a Parma, a Venezia e a Grosseto - che in oltre un centinaio di  piccoli centri.
Fonti:
A. R. Pupino, Matilde Serao, le opere e i giorni, Napoli, Liguori 2006
www.treccani.it\matilde serao
http://www.enciclopediadelledonne.it
http://www.instoria.it

- Paola Severino: è la prima donna Ministra della Giustizia nel 2011. Giurista ed accademica italiana, è nata a Napoli il 22 ottobre 1948 (Wikipedia).

 

- Assunta Signoracci: la prima donna becchino

http://danielaedintorni.com/2013/08/14/assunta-signoracci-la-prima-donna-becchino/

 

 

- Graziella Simbolotti: prima donna ambasciatrice italiana insieme a Jolanda Brunetti Goetz (marzo 2005). Dirige la nostra sede diplomatica in Oman.

 

- Sara Simeoni: la prima donna a superare i 2 metri nel salto in alto alle Olimpiadi di Mosca del 1980.

  

Emilia Simoncioni: una delle dieci maestre marchigiane prime elettrici d'Italia nel 1906.

 

- Aurelia Sole: prima Rettora dell'Università degli Studi della Basilicata (giugno 2014).

  

Laura Solera Mantegazza: (Milano 1813-1873) patriota attiva durante le 5 giornate, fu una emancipazionista ed educatrice. Fondò il primo ricovero italiano per lattanti (Milano, 1850) e la prima scuola professionale femminile laica e con finanziamenti pubblici (Milano, 1870); fu la prima donna a comparire nella lista dei “cittadini benemeriti nella storia patria”.

 

- Alga Soligo: prima ufficiale donna della Marina Mercantile. A lei è stata intitolata una piazza a Viareggio.

 

- Annamaria Sorge: prima donna Prefetta di Trieste nel 2005.

 

- Monica Specogna: la prima donna a scendere dal Monte Bianco in snowbike. L’impresa è stata compiuta il 20 marzo 2014 partendo da Courmayeur ed arrivando a Chamonix.

- Fiamma Spena: è stata, nel 2011, la prima Prefetta di Imperia. E' stata più volte componente di Commissioni straordinarie presso vari comuni sciolti x infiltrazioni mafiose.

 

Settimia Spizzichino: unica donna sopravvissuta (insieme a 15 uomini) degli oltre 1000 ebrei romani prelevati dal ghetto il 16 ottobre 1943 e deportati ad Auschwitz. Ha dedicato poi la vita alla testimonianza; era nata a Roma nel 1921 ed è morta nel 2000.

Antonella Stasi: la prima donna della storia alla guida della Regione Calabria, dopo aver trascorso 4 anni nella Giunta Regionale da Vice Presidente. Imprenditrice di successo, è crotonese ed ha 47 anni. E' sposata con due figli, laureata in Architettura ed esercita la professione di architetto dal 1992 nella Provincia di Crotone, collaborando con prestigiosi enti ed aziende del territorio. Dirige insieme al marito una holding di famiglia a cui fanno capo un gruppo di aziende ed oltre 160 collaboratori. Dal 2007 al 2012 è stata anche Presidente di Confindustria Crotone. 

 

- Maria Elena Stasi: prima donna Prefetta di Caserta.

- Alfonsina Strada: la prima donna a competere in gare maschili di ciclismo su strada (Castelfranco Emilia, 16.03.1891 – Milano, 13.09.1959).

 

- Emma Strada: è stata la prima donna ad ottenere il titolo di ingegnere in Italia. Risulta pure la prima laureata in Europa.

Si laureò a pieni voti e con lode il 5/9/1908 al Politecnico di Torino in Ingegneria Civile e, oltre ad esercitare la professione, fu assistente alla cattedra di Ingegneria Sanitaria.

E' stata inoltre la prima donna a presiedere l'AIDIA. Quest'ultima è l'Associazione Italiana Donne Ingegneri/e Architetti/e che è nata per volere di un'altra donna, l'ing. Maria Artini.

A Moncalieri c'è una scuola elementare intitolata ad Emma Strada. 

 

- Giuseppa Strano Materia: prima donna Prefetta di Pavia nel 2011. 

  

Sulpicia: la prima importante poetessa romana.

  

- Suor Maria Cleofe e Suor Maria Innocenza: sono le prime suore a prendere nel 1953 la licenza di volo per portare aiuti ed assistenza ai bisognosi in India e in Pakistan.

 

- Suor Mary Melone: la prima donna che diventa Rettora di una Università Pontificia della città eterna, l’Antonianum. 

- Suor Plautilla Nelli: la prima pittrice di Firenze. 

- Suor Raffaella Aleotti: la prima donna a pubblicare composizioni di musica sacra.