Progetto Sui Generis

Nell’ambito del progetto Sui Generis, primo vincitore nazionale del bando emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per progetti di didattica e pari opportunità, nel 2008/2009, due istituti professionali della periferia romana (Giovanni Falcone e Carlo Urbani), coordinati da Maria Pia Ercolini e Mauro Zennaro, hanno realizzato 20 uu.dd. pluridisciplinari, distribuite a oltre 200 docenti di scuola superiore.

Valore aggiunto del suddetto bando è stato quello di mettere in relazione insegnanti di aree geografiche diverse che ancora oggi, in questo contesto di toponomastica femminile, collaborano attivamente perché la scuola sia terreno fertile per una educazione alle pari opportunità (Zinetta Cicero, Maria Pia Ercolini, Mauro Zennaro; Pina Arena, Catania; Danila Baldo, Lodi; Maria Grazia Anatra, Viareggio).

Si ritiene utile pubblicare su questa pagina la struttura portante dell’unità relativa al sessismo linguistico, realizzata da Aureliana Di Rollo.
Per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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Il sessismo nella lingua italiana
di Alma Sabatini (1922-1988)

...non siamo sempre noi a parlare la lingua,
ma è la lingua stessa che ci parla.

 

Da Introduzione alla ricerca (p. 19)

La lingua italiana, come molte altre, è basata su un principio androcentrico: l'uomo è il parametro, intorno a cui ruota e si organizza l'universo linguistico. Esempio paradigmatico: la stessa parola "uomo" ha una doppia valenza, perchè puó riferirsi sia al "maschio della specie" sia alla specie stessa, mentre la parola "donna" si riferisce soltanto alla "femmina della specie". [...] In poche parole l'uomo è la specie, la donna la sottospecie. [...] Il problema non sono le differenze, ma le valenze che esse esprimono: o nozioni stereotipate, riduttive e restrittive della immagine della donna, o il riterato e pervasivo concetto base della centralità e universalità dell'uomo e della marginalità e parzialità della donna. La falsa "neutralità" del maschile, che spaccia per umano ciò che è solo dell'uomo è emblematica di tutta la cultura. [...] Lo stereotipo è un'arma subdola e pericolosa; esso contiene un grano di verità, un dato riconoscibile, che viene però estrapolato dal contesto dinamico e contraddittorio, viene generalizzato e congelato e diventa «ovvio». [...] Lo scopo fondamentale di questo lavoro è di stimolare la presa di coscienza che la lingua non è né "neutra" né "neutrale" e che essa influenza fortemente i comportamenti umani e sociali.

 

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Fonte: funzionepubblica.gov.it.