Toponomastica femminile

  di Agnese Onnis, 8 settembre 2014

Convegno, Torino 3-4-5 Ottobre 2014 “Strade maestre: un cammino di Parità “. Strade maestre: un cammino di parità è il titolo del Terzo Convegno Nazionale di Toponomastica Femminile che quest’anno si terrà dal 3 al 5 di Ottobre a Torino, nella Sala Polivalente di via Leoncavallo.  Le tre giornate di attività del suo meeting “Strade maestre:un cammino di Parità” propone tavole rotonde e seminari, spazi e tempi di un ricco programma articolato su diverse tematiche che vedono protagoniste le donne.
Nella prima giornata verrà dato ampio spazio alla Sintesi delle Attività del Gruppo di Toponomastica Femminile così pure a Sguardi di genere verso la Scuola , sono previsti Laboratori Didattici su percorsi culturali e museali torinesi insieme alle Visite Guidate e le passeggiate di Genere in città al Quadrilatero, alla Villa della Regina e alla ex Manifattura Tabacchi. Seguiranno nelle altre due giornate diversi approfondimenti delle toponomaste provenienti dalle varie zone d’Italia su temi e argomenti con riferimento a Spazi,Tempi e Linguaggi urbani, Oltre Confine, La Rete per la parità, Omaggio a Torino con personaggi e culture di genere femminile, fino a Tracce femminili in città “Dalla Sardegna all’Italia: giudicesse, patriote risorgimentali, regine, donne di potere e di corte, tra storia e arte” . Le strade si raccontano attraverso le intitolazioni, le targhe nelle strade possono ritenersi fonti storiche..
Le intitolazioni del territorio sardo, ad esempio, sono di tipo celebrativo: numerosi i protagonisti uomini ed eroi della storia nazionale anche se in numero ridotto i personaggi della storia locale dei sardi, ma soprattutto poche le presenze delle donne. Fa eccezione nella città di Cagliari una singolare presenza di targhe delle vie intestate ai Giudicati: Giudici e Giudicesse del sardo medioevo condividono la loro intitolazione nello spazio urbano del quartiere Fonsarda della città.
La giudicessa Eleonora d’Arborea mantiene il primato sardo di intitolazione di genere nelle strade e piazze insieme all’altra donna sarda, la scrittrice Grazia Deledda premio Nobel per la letteratura. Nella memoria storica dei sardi Eleonora ‘jughissa de Arbaree’ è ampiamente nota e nella Toponomastica le viene senza dubbio riconosciuto il primato nelle intitolazioni di strade al femminile.
Nel lavoro di ricerca per Toponomastica Femminile si parlerà delle donne nei Giudicati sardi le‘giudichesse’, un viaggio a ritroso nella Sardegna giudicale per meditare sulle donne nel sardo medioevo, con le giudicesse al comando e al potere senza la tutela di un marito, di un padre o di un figlio, Giudicesse reggenti o ‘portatrici di titolo’’, prerogative di governo nei regni giudicali del medioevo sardo, ciascuna giudicessa con la sua storia pubblica e privata è protagonista nel contesto storico del suo territorio.
Nell’isola di Sardegna Eleonora d’Arborea’juighissa de Arbaree’, considerata la giudicessa per eccellenza, è la legislatrice che promulga la Carta de Logu, il codice di leggi del Giudicato di Arborea, nel quale si intravvede una modernità di norme rispetto ai rigidi canoni medievali riservata al mondo della famiglia, il diritto di famiglia: l’istituto del matrimonio, la comunione dei beni tra i coniugi; la tutela della donna, lo stupro, il matrimonio riparatore… Originalità di presenza femminile da considerarsi certamente un unicum negli avvenimenti storici che vedono le donne protagoniste.
Senza dubbio le targhe e intitolazioni delle strade quali fonti storiche sono documenti da interrogare, utili a ricostruire identità di donne troppo spesso ignorate dalla Storia.