Calendaria 2023 - Betty Williams

Betty Williams
Kay McCarthy






Tonka Uzu

 

«Ogni due o tre ore resuscitiamo il passato, lo rispolveriamo e lo gettiamo in faccia a qualcuno. Io stessa preferisco domani a ieri. Questo premio non è stato assegnato per ciò che si è fatto ma per ciò che si spera di fare in futuro». (Betty Williams)

Elizabeth ("Betty") Smyth era nata il 22 maggio 1943 a Belfast nell'Irlanda del Nord, da una famiglia mista cattolica-protestante-ebrea, ma fu allevata ed educata da cattolica. Il background di Elizabeth era alquanto insolito per una donna che, a quei tempi e in quei luoghi, sviluppasse un'identità cattolica abbastanza convenzionale. Sua madre proveniva da un grande famiglia cattolica sebbene il padre fosse ebreo. Il padre di Betty, macellaio, era invece protestante. Il suo matrimonio con la futura moglie causò l’aggressione e il ripudio da parte del suocero nel cantiere navale di Belfast dove lavorava. Betty frequentò le scuole cattoliche e, come Mairead Corrigan, terminati gli studi, lavorò come segretaria. Nel 1961 sposò Ralph Williams, un presbiteriano inglese impiegato nella marina mercantile che doveva trascorrere lunghi e frequenti periodi lontano dalla famiglia. Betty apprezzava molto l'ottimo stipendio del marito (una cosa rara per quei tempi e per i quartieri di West Belfast) mentre lei stessa svolgeva un secondo lavoro di sera. I suoi due figli avevano cinque e dodici anni quando la famiglia di Mairead Corrigan fu colpita dalla tragedia che le unì e le condusse lungo la strada che valse loro il Premio Nobel per la Pace. Tre nipoti di Mairead furono infatti investiti e uccisi da un'auto il cui guidatore, militante dell'esercito repubblicano, era stato colpito dal fuoco di un soldato. Nonostante le atrocità terroristiche che segnarono mesi di attività aggressiva da parte dell’esercito nelle zone cattoliche, seguite da ulteriori efferatezze, Williams arrivò gradualmente a vedere i partecipanti al conflitto ― soldati, paramilitari e le loro vittime ― come esseri umani sfortunati intrappolati in una tragedia con radici che risalivano ad un periodo precedente alla loro nascita.


Diversi anni prima della tragedia della famiglia Corrigan-Maguire, Williams era rimasta inorridita dal graduale abbandono da parte dei suoi vicini di qualsiasi rispetto per la vita degli altri esseri umani. I paramilitari, per quanto indegni come persone e per quanto discutibili fossero le loro motivazioni, erano diventati eroi presso gran parte del popolo; assiomaticamente tutta la polizia e i soldati erano allora diventati nemici anonimi da annientare a vista. Vivendo in prossimità al cuore della lotta ad Andersonstown, fu sconvolta dalla vacuità degli slogan tribali dei paramilitari e dall'aggressività cieca e sconsiderata delle loro tattiche. Come Corrigan, Williams non proveniva da una famiglia dalla forte tradizione repubblicana per cui aveva la capacità di leggere tra le righe delle parole d'ordine degli uomini armati e vedere oltre le loro facili giustificazioni anche delle barbarie più atroci. A differenza di Corrigan, la cui mente le consentiva di lavorare ancora in stretta armonia con la Chiesa cattolica, la profonda fede in Dio di Betty Williams era caratterizzata da una visione alquanto disillusa della Chiesa nella quale era stata allevata. Era turbata dall'apparente incapacità della Chiesa di stare al passo con i bisogni della gente comune e dal suo rifiuto di opporsi con maggiore chiarezza al comportamento moralmente discutibile sia dei paramilitari che dell'establishment. Era sdegnata dalla prevalenza della tradizione patriarcale evidente anche nella Belfast tormentata dal conflitto, dagli onnipresenti doppi standard e dall'accettazione passiva da parte delle donne di questa situazione. Il movimento per la pace e i suoi obiettivi, tuttavia, nonostante la sua leadership e i membri fossero prevalentemente femminili, non era femminista. Era stato fondato e promosso a causa di una urgenza ben diversa.

A differenza di Corrigan, che aveva esperienza di lavoro intercomunitario in una associazione cattolica, Betty era incerta se assumere un ruolo attivo e quale forma dovesse assumere la sua eventuale partecipazione. Tuttavia, non fu meno colpita di Corrigan o della popolazione di West Belfast dal conflitto e dalle condizioni che i troubles (disordini) creavano. In un ambiente di tale instabilità, molte persone, Betty compresa, agivano e reagivano secondo le circostanze contingenti piuttosto che in base a nozioni ideologiche e princìpi astratti. Prima di entrare a far parte del movimento pacifista, fu brevemente membro dell'Ira (1972). Successivamente riuscì a convincere diversi uomini ad abbandonare il repubblicanesimo, trasportò un paramilitare ferito in salvo nella Repubblica irlandese, pregò e confortò un soldato britannico morente. Conobbe anche un periodo di ribellione quando scagliava insulti contro i giovani soldati inglesi in servizio nella città. Durante i disordini settari dell’estate del 1969 la casa nuova di sua sorella era stata incendiata da una folla protestante, e lei stessa erroneamente arrestata e detenuta come terrorista (un'esperienza piuttosto frequente in Irlanda del Nord). Durante i disordini due dei suoi cugini furono uccisi, uno dai repubblicani, l'altro dai lealisti. . Con Mairead Corrigan fondò e si impegnò nel movimento Peace People. Nel 1976 il Premio Nobel per la Pace fu assegnato congiuntamente a lei e a Mairead Corrigan «per i coraggiosi sforzi nel fondare un movimento per porre fine al violento conflitto in Irlanda del Nord».

Quando il suo matrimonio con Ralph Williams fu sciolto nel 1981, si trasferì in Florida, dove sposò un uomo d'affari, James Perkins, nel dicembre 1982. Negli Stati Uniti fu a capo della Global Children's Foundation e presidente del World Center of Compassion for Children International. È stata anche presidente dell'Institute for Asian Democracy di Washington DC. e membro del Peace Jam. Ha tenuto numerose conferenze su temi di pace, istruzione, comprensione interculturale e interreligiosa, antiestremismo e diritti dell'infanzia. È stata membro fondatrice del Nobel Laureate Summit, che si tiene annualmente dal 2000. Nel 2004 è tornata a vivere a Belfast e due anni dopo ha fondato la Nobel Women's Initiative insieme alle altre premiate per la pace Mairead Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Jody Williams e Rigoberta Menchú Tum. Queste sei donne, in rappresentanza dell’America del Nord e del Sud, del Medio Oriente, dell'Europa e dell'Africa, hanno messo le loro esperienze a disposizione di una lotta congiunta per la pace, la giustizia e l'uguaglianza. L'obiettivo è di contribuire a rafforzare il lavoro svolto a sostegno dei diritti delle donne in tutto il mondo. Nella sua città d'origine è morta il 17 marzo 2020, all'età di 76 anni.

Sua Santità il Dalai Lama e Betty Williams al XI ... Pace a Roma, in Italia, il 14 dicembre 2014   Progetto della Città della Pace per bambini in Basilicata - Copia



Traduzione francese

Guenoah Mroue

« Toutes les deux ou trois heures, nous ressuscitons le passé, nous le dépoussiérons et nous le jetons au visage de quelqu’un. Je préfère moi-même demain à hier. Ce prix n’a pas été décerné pour ce que vous avez fait, mais pour ce que vous espérez faire à l’avenir». (Betty Williams)

Elizabeth ("Betty") Smyth est née le 22 mai 1943 à Belfast, en Irlande du Nord, d’une famille mixte catholique-protestante-juive, mais a été élevée et éduquée par des catholiques. Le contexte d’Elizabeth était assez inhabituel pour une femme qui, à l’époque et dans ces lieux, développait une identité catholique assez conventionnelle. Sa mère venait d’une grande famille catholique bien que son père fût juif. Le père de Betty, boucher, était protestant. Son mariage avec sa future épouse a provoqué l’agression et la répudiation de son beau-père au chantier naval de Belfast où il travaillait. Betty fréquente les écoles catholiques et, comme Mairead Corrigan, après ses études, travaille comme secrétaire. En 1961, elle épousa Ralph Williams, un presbytérien anglais employé dans la marine marchande qui devait passer de longues et fréquentes périodes loin de sa famille. Betty appréciait beaucoup l’excellent salaire de son mari (ce qui était rare à l’époque et dans les quartiers de West Belfast) alors qu’elle-même faisait un second travail le soir. Ses deux enfants avaient cinq et douze ans quand la famille de Mairead Corrigan fut frappée par la tragédie qui les unit et les conduisit sur le chemin qui leur valut le prix Nobel de la Paix. Trois petits-enfants de Mairead furent en effet renversés et tués par une voiture dont le conducteur, militant de l’armée républicaine, avait été abattu par un soldat. Malgré les atrocités terroristes qui marquèrent des mois d’activité agressive de l’armée dans les zones catholiques, suivies d’autres atrocités, Williams arriva progressivement à voir les participants au conflit soldats, les paramilitaires et leurs victimes en tant qu’êtres humains malheureux pris au piège dans une tragédie dont les racines remontent à une période antérieure à leur naissance.

Plusieurs années avant la tragédie de la famille Corrigan-Maguire, Williams avait été horrifiée par l’abandon progressif par ses voisins de tout respect pour la vie des autres êtres humains. Les paramilitaires, bien qu’indignes en tant que personnes et aussi discutables que fussent leurs motivations, étaient devenus des héros auprès d’une grande partie du peuple; axiomatiquement toute la police et les soldats étaient alors devenus des ennemis anonymes à anéantir à vue. Vivant à proximité du cœur de la lutte à Andersonstown, elle fut bouleversée par la vacuité des slogans tribaux des paramilitaires et l’agressivité aveugle et inconsidérée de leurs tactiques. Comme Corrigan, Williams ne venait pas d’une famille à la forte tradition républicaine pour laquelle elle avait la capacité de lire entre les lignes des mots d’ordre des hommes armés et de voir au-delà de leurs justifications faciles même des barbaries les plus atroces. Contrairement à Corrigan, dont l’esprit lui permettait encore de travailler en étroite harmonie avec l’Église catholique, la profonde foi en Dieu de Betty Williams était caractérisée par une vision quelque peu désenchantée de l’Église dans laquelle elle avait été élevée. Elle était troublée par l’incapacité apparente de l’Église à suivre les besoins des gens ordinaires et son refus de s’opposer plus clairement au comportement moralement discutable des paramilitaires et de l’establishment. Elle était indignée par la prédominance de la tradition patriarcale évidente, même dans la ville de Belfast tourmentée par le conflit, par les doubles normes omniprésentes et par l’acceptation passive de cette situation par les femmes. Le mouvement pour la paix et ses objectifs, cependant, malgré son leadership et ses membres majoritairement féminins, n’était pas féministe. Il avait été fondé et promu en raison d’une urgence bien différente.

Contrairement à Corrigan, qui avait une expérience de travail intercommunautaire dans une association catholique, Betty était incertaine de savoir si elle devait jouer un rôle actif et quelle forme devait prendre sa participation éventuelle. Cependant, elle n’a pas été moins touchée que Corrigan ou la population de West Belfast par le conflit et les conditions que les troubles créaient. Dans un environnement aussi instable, beaucoup de gens, y compris Betty, agissaient et réagissaient selon des circonstances contingentes plutôt que sur des notions idéologiques et des principes abstraits. Avant de rejoindre le mouvement pacifiste, elle fut brièvement membre de l’IRA (1972). Elle réussit ensuite à convaincre plusieurs hommes d’abandonner le républicanisme, transporte un paramilitaire blessé à l’abri dans la République d’Irlande, prie et réconforte un soldat britannique mourant. Elle connut également une période de rébellion lorsqu’elle lança des insultes contre les jeunes soldats anglais en service dans la ville. Pendant les troubles sectaires de l’été 1969, la nouvelle maison de sa sœur avait été incendiée par une foule protestante, elle-même arrêtée à tort et détenue comme terroriste (une expérience assez fréquente en Irlande du Nord).

Pendant les troubles, deux de ses cousins ont été tués, l’un par les républicains, l’autre par les loyalistes. . Avec Mairead Corrigan, elle fonde et s’engage dans le mouvement Peace People. En 1976, le Prix Nobel de la Paix lui a été décerné conjointement avec Mairead Corrigan «pour ses efforts courageux pour avoir créer un mouvement pour mettre fin au violent conflit en Irlande du Nord». Lorsque son mariage avec Ralph Williams a été dissous en 1981, elle a déménagé en Floride, où elle a épousé un homme d’affaires, James Perkins, en décembre 1982. Aux États-Unis, elle dirige la Global Children’s Foundation et préside le World Center of Compassion for Children International. Elle a également été présidente de l’Institut pour la démocratie asiatique de Washington DC. et membre du Peace Jam. Elle a tenu de nombreuses conférences sur les thèmes de la paix, de l’éducation, de la compréhension interculturelle et interreligieuse, de l’anti-extrémisme et des droits de l’enfant. Elle a été membre fondatrice du Nobel Laureate Summit, qui se tient chaque année depuis 2000. En 2004, elle revient vivre à Belfast et, deux ans plus tard, fonde la Nobel Women’s Initiative avec les lauréates du prix Mairead Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Jody Williams et Rigoberta Menchú Tum. Ces six femmes, représentant l’Amérique du Nord et du Sud, le Moyen-Orient, l’Europe et l’Afrique, elles ont mis leurs expériences à la disposition d’une lutte commune pour la paix, la justice et l’égalité. L’objectif est de contribuer à renforcer le travail accompli en faveur des droits des femmes dans le monde entier. Dans sa ville d’origine, elle est décédée le 17 mars 2020, à l’âge de 76 ans.

Sa Sainteté le Dalaï Lama et Betty Williams au XI... Paix à Rome, Italie le 14 décembre 2014   Projet de la Cité de la Paix pour les enfants en Basilicate - Copie



Traduzione inglese

Syd Stapleton

«Every two or three hours we resurrect the past, dust it off and throw it in someone's face. Myself, I prefer tomorrow to yesterday.This prize was not awarded for what one had done but for what one hopes to do in the future».

Elizabeth (“Betty”) Williams, née Smyth, born on the 22nd of May 1943 in Belfast Northern Ireland into a mixed Catholic-Protestant-Jewish family, was raised as a Catholic. The background of Elizabeth Smyth, was somewhat unusual for a woman who developed a largely conventional Catholic identity. Her mother came from a large Catholic though her father was Jewish. Betty's father, a butcher, was a Protestant. His marriage to Betty's mother led to his father being attacked and ostracized in the Belfast shipyard where he worked. Betty attended Catholic schools and, like Mairead Corrigan, left to become a secretary. In 1961, she married Ralph Williams, an English Presbyterian who worked in the merchant marine. His job required him to spend long and frequent periods away from his family. Betty appreciated the excellent salary (a rare thing in West Belfast) her husband earned and, fond of variety as she was, she took evening work in addition to her regular daytime job. Her two children were five and twelve at the time when Mairead Maguire’s family was struck by the tragedy which brought Mairead Corrigan and Betty Williams together and led them down the pathway that won them the Nobel Peace Prize. Despite the never-ending pattern of terrorist atrocity followed by months of aggressive army activity in the locality, followed by a further atrocity, Williams gradually came to see the participants in the conflict—soldiers, paramilitaries, and their victims—simply as unfortunate human beings caught up in a tragedy that had largely been made before any of them had been born.

Several years before the Maguire tragedy, Williams had become horrified at the gradual abandonment by her neighbours of any regard for the lives of fellow human beings. Paramilitaries, however personally unworthy and however questionable their motives, had become heroes; axiomatically all police and soldiers had become anonymous enemies to be destroyed on sight. Close to the localized heart of the struggle in Andersonstown, she was dismayed at the emptiness of the paramilitaries' tribal slogans and the blind unthinking aggression of their tactics. Like Corrigan, Williams came from no strong Republican family tradition and so had the ability to see through the theoretical catchwords of the gunmen and beyond their facile justifications of even the most heinous atrocities. Unlike Corrigan, whose critical mind yet allowed her to work in close harmony with the Catholic Church, Betty Williams' deep faith in God was qualified by a somewhat disillusioned view of the Church in the teachings of which she was reared. She was disturbed by the apparent failure of the Church to keep pace with modern human needs, and by its refusal to be more vocal in opposing the morally questionable behaviour of both the paramilitaries and the establishment. She was irritated by the prevalence of patriarchalism even in strife-ridden Belfast, by the ubiquitous double standards, and by women's passive acceptance of this state of affairs. The peace movement and its aims, however, despite its mainly female leadership and predominantly female membership, transcended feminism. Survival made for a different kind of urgency.

Unlike Corrigan, who had experience of cross-community work through her religious affiliations, Betty was uncertain whether to take an active role in events and what form that activity should take. She was, however, no less affected than Corrigan or anyone else in West Belfast by the conflict and the conditions created by it. In an unstable environment like that, many people, including Betty, acted and reacted according to the circumstances rather than on the basis of ideology and principles. Before , becoming involved in the peace movement, was a member of the Ira for a very short time (1972). Later she successfully persuaded several local men to forsake Republicanism, transported a wounded paramilitary to safety in the Irish Republic, prayed with and comforted a dying British soldier, and went through a period in which she hurled abuse at even inoffensive soldiers on duty. Her sister's new home was burned by a Protestant mob during the summer disturbances of 1969, and she herself was mistakenly arrested and detained as a terrorist (arather frequent experience in Northern Ireland). Two of her cousins were killed during the "troubles"; one by Republicans, the other by Loyalists. With Mairead Corrigan she founded and acted in the Peace People movement. The 1976 the Nobel Peace Prize was awarded jointly to her and Mairead Corrigan «for the courageous efforts in founding a movement to put an end to the violent conflict in Northern Ireland».

When her marriage with Ralph Williams was dissolved in 1981 she moved to Florida, where she married a businessman, James Perkins, in December 1982. While living in the Usa she headed the Global Children's Foundation and was the President of the World Centre of Compassion for Children International. She was also the Chair of Institute for Asian Democracy in Washington D.C. and a member of Peace Jam. She lectured widely on topics of peace, education, inter-cultural and inter-faith understanding, anti-extremism, and children’s rights. She was a founding member of the Nobel Laureate Summit, which has taken place annually since 2000. In 2006, she co-founded the Nobel Women's Initiative along with Nobel Peace Laureates Mairead Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Jody Williams and Rigoberta Menchú Tum. These six women, representing North and South America, the Middle East, Europe and Africa, brought together their experiences in a united effort for peace with justice and equality. It is the goal of the Nobel Women's Initiative to help strengthen work being done in support of women's rights around the world. In 2004, she returned to Belfast where she died on the 17th of March 2020, at the age of 76.

His Holiness the Dalai Lama and Betty Williams at the XI...Peace in Rome, Italy on December 14, 2014   Project of the City of Peace for children in Basilicata



Traduzione spagnola

Erika Incatasciato

“Cada dos o tres horas resucitamos el pasado, lo desempolvamos y lo echamos en cara a alguien. Yo misma prefiero el mañana al ayer. Este premio no fue otorgado por algo que se ha hecho sino por aquello que se espera que se haga en el futuro”.

Elizabeth (“Betty”) Smyth nació el 22 de mayo de 1943 en Belfast, Irlanda del Norte, en una familia mixta católica-protestante-judía, pero fue criada y educada como católica. Con el trasfondo de Elizabeth insólito para que una mujer desarrollara, en aquellos tiempos y lugares, una identidad católica más bien convencional. Su madre se educó en una familia católica numerosa, si bien hija de padre judío. El padre de Betty, carnicero, en cambio, era protestante. Su boda con su futura esposa le causó una agresión del futuro suegro y su repudio en el astillero de Belfast donde trabajaba. Betty asistió a un colegio católico y, como Mairead Corrigan, al concluir sus estudios, trabajó como secretaria. En 1961 se casó con Ralph Williams, un presbiteriano inglés empleado en la Marina Mercante que tenía que pasar largos y frecuentes periodos lejos de su familia. Betty apreciaba mucho el buen salario de su esposo (algo raro en aquella época y en los barrios del oeste de Belfast) a la vez que ella misma tenía un segundo trabajo por la noche. Cuando su dos hijos tenían cinco y doce años, la familia de Mairead Corrigan sufrió una tragedia que las unió y las llevó por el camino que les valió el Premio Nobel de la Paz. En efecto, tres sobrinos de Mairead murieron atropellados por un coche, cuyo conductor, miembro del ejército republicano, había sido alcanzado por el tiro de un soldado. A pesar de las atrocidades terroristas que marcaron varios meses de actividades agresivas por parte del ejército en los barrios católicos, seguidas de otras barbaridades, Williams llegó a ver gradualmente a los participantes en el conflicto –soldados, paramilitares y sus víctimas– como seres humanos desafortunados y atrapados en una tragedia, cuyas raíces se remontaban a un periodo anterior a su propio nacimiento.

Distintos años antes de la tragedia de la familia Corrigan-Maguire, Williams se había ido horrorizando por el abandono gradual por parte de sus vecinos de cualquier respeto por la vida de otros seres humanos. Los paramilitares, por más indignos como personas y por más cuestionables que fueran sus motivaciones, se convirtieron en héroes para la mayoría de la población; incontrovertiblemente toda la policía y los soldados eran los enemigos anónimos a los que había que aniquilar. Viviendo en proximidad del corazón de la lucha, en Andersontown, se sintió abrumada por la fatuidad de los eslóganes tribales de los paramilitares y por la agresividad ciega e imprudente de sus tácticas. Al igual que Corrigan, Williams no procedía de una familia de sólida tradición republicana por lo que podía leer entre líneas las consignas de los hombres armados y mirar más allá de sus fáciles justificaciones e incluso de sus barbaridades más atroces. A diferencia de Corrigan, cuya mente le permitía seguir trabajando en armonía con la Iglesia católica, la profunda fe de Betty Williams en Dios se caracterizaba por una visión bastante desilusionada de la Iglesia en la cual se había criado. La aturdía la aparente incapacidad de la Iglesia de comprender las necesidades de la gente común de aquel entonces y su rechazo a oponerse con mayor claridad a la conducta moralmente cuestionable tanto de los paramilitares como de la clase dirigente. Estaba indignada por la prevalencia de la tradición patriarcal también evidente en la Belfast atormentada por el conflicto, por los omnipresentes dobles estándares y por la aceptación pasiva de dicha condición por parte de las mujeres. Sin embargo, el movimiento por la paz y sus objetivos, a pesar de su liderazgo y de sus componentes que en su mayoría eran mujeres, no era feminista. Había sido fundado y promovido debido a una urgencia muy distinta.

Al contrario de Corrigan que tenía experiencia en el trabajo intercomunitario en una asociación católica, Betty no estaba segura de si asumir un papel activo ni de cuál podía ser la forma más indicada en el caso de participar. Sin embargo, no se vio menos afectada que Corrigan o que la población del Oeste de Belfast por el conflicto y por las condiciones creadas por los disturbios. En un entorno tan instable, muchas personas, incluso Betty, actuaban y reaccionaban según las circunstancias contingentes en lugar de basarse en conceptos ideológicos y principios abstractos. Antes de entrar en el Movimiento por la Paz, fue por poco tiempo miembro del IRA (1972). Luego, fue capaz de convencer a varios hombres para que abandonaran el republicanismo, llevó a salvo un paramilitar herido a la República de Irlanda, consoló un soldado británico moribundo y rezó con él. Vivió una fase de rebeldía en la que lanzaba insultos contra los jóvenes soldados británicos de servicio en la ciudad. Durante los disturbios del verano del 1969 la multitud protestante dio fuego a la nueva casa de su hermana, y ella misma fue erróneamente arrestada como terrorista (hecho bastante frecuente en la Irlanda del Norte). Además, durante los disturbios, dos de sus primos fueron asesinados, uno por los republicanos y el otro por los conservadores. Junto a Mairead Corrigan fundó y se involucró en la organización Gente por la Paz. En 1976 el Premio Nobel de la Paz fue otorgado conjuntamente a Betty Williams y Mairead Corrigan “por sus valientes esfuerzos en la fundación del movimiento para terminar con los violentos conflictos en la Irlanda del Norte”.

Al divorciarse de Ralph Williams en 1981, Betty se trasladó a Florida donde se casó con un empresario, James Perkins, en diciembre de 1982. En Estados Unidos dirigió la fundación Global Children y fue presidenta del World Center of Compassion for Children International. Además, fue presidenta del Institute for Asian Democracy de Washington D.C., y componente del Peace Jam. Impartió numerosas conferencias sobre los temas de la paz, la educación, la comprensión intercultural e interreligiosa, contra el extremismo y a favor de los derechos de los menores. Fue fundadora del Nobel Laurate Summit que se celebra anualmente desde el año 2000. En 2004 volvió a vivir a Belfast y dos años después fundó la Nobel Women’s Initiative junto con otras mujeres premiadas por la paz: Mairead Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Jody Williams y Rigoberta Menchú Tum. Estas seis mujeres, en representación de América del Norte y del Sur, Oriente Medio, Europa y Africa, brindaron sus experiencias a una lucha conjunta por la paz, la justicia y la igualdad. Su meta era contribuir a reforzar los esfuerzos realizados a favor de los derechos de las mujeres en todo el mundo. Betty Williams murió en su ciudad natal el 17 de marzo de 2020 a la edad de 76 años.

Su Santidad el Dalai Lama y Betty Williams en el XI...Paz en Roma, Italia, el 14 de diciembre de 2014   Proyecto de la Ciudad de la Paz para los niños en Basilicata 



Traduzione ucraina

Alina Petelko

"Кожні дві-три години ми воскрешаємо минуле, стираємо з нього пил і кидаємо комусь в обличчя. Я сам віддаю перевагу завтрашньому дню перед вчорашнім. Ця премія присуджується не за те, що людина зробила, а за те, що вона сподівається зробити в майбутньому".

Елізабет ("Бетті") Сміт народилася 22 травня 1943 року в Белфасті, Північна Ірландія, у змішаній католицько-протестантсько-єврейській родині, але виховувалася і навчалася як католичка. Походження Єлизавети було досить незвичним для жінки в ті часи і в тих місцях, щоб розвинути досить традиційну католицьку ідентичність. Її мати походила з багатодітної католицької родини, хоча батько був євреєм. Батько Бетті, м'ясник, був протестантом. Його одруження з майбутньою дружиною призвело до того, що його тесть напав на нього і відмовився від нього на верфі в Белфасті, де він працював. Бетті відвідувала католицькі школи і, як і Майред Корріган, закінчила навчання та працювала секретарем. У 1961 році вона вийшла заміж за Ральфа Вільямса, англійського пресвітеріанця, який працював на торговому флоті і був змушений часто і надовго відлучатися від сім'ї. Бетті дуже цінувала відмінну зарплату свого чоловіка (рідкісне явище для тих часів і для районів Західного Белфасту), в той час як сама вона вечорами працювала на другій роботі. Двом її синам було п'ять і дванадцять років, коли сім'ю Мейрід Корріган вразила трагедія, яка об'єднала їх і привела на шлях, що приніс їм Нобелівську премію миру. Троє онуків Мейріда були фактично збиті і вбиті автомобілем, водій якого, бойовик Республіканської армії, потрапив під вогонь солдатів. Незважаючи на терористичні звірства, якими ознаменувалися місяці агресивних дій армії в католицьких районах, що супроводжувалися подальшими огидними діями, Вільямс поступово прийшов до розуміння того, що учасники конфлікту - солдати, воєнізовані формування та їхні жертви - є нещасними людьми, які опинилися в пастці трагедії, коріння якої сягає часів, що передували їхньому народженню.

За кілька років до трагедії сім'ї Корріган-Магуайр, Вільямс була нажахана тим, що її сусіди поступово втрачають будь-яку повагу до життя інших людей. Воєнізовані формування, якими б негідними людьми вони не були і якими б сумнівними не були їхні мотиви, стали героями серед більшості людей; аксіомою стало те, що всі міліціонери та солдати стали анонімними ворогами, яких слід знищувати на місці. Живучи в самому центрі боротьби в Андерсонстауні, вона була шокована порожнечею племінних гасел воєнізованих формувань та сліпою і безоглядною агресивністю їхньої тактики. Як і Корріган, Вільямс не походила з родини з сильними республіканськими традиціями, тому вона мала здатність читати між рядків гасел бойовиків і бачити за їхніми легкими виправданнями навіть найогидніші варварства. На відміну від Корріган, чий розум все ще дозволяв їй працювати в тісній гармонії з Католицькою Церквою, глибока віра в Бога Бетті Вільямс характеризувалася дещо розчарованим поглядом на Церкву, в якій вона була вихована. Вона була стурбована очевидною нездатністю Церкви йти в ногу з потребами простих людей і її відмовою більш чітко виступати проти морально сумнівної поведінки як воєнізованих формувань, так і істеблішменту. Її обурило переважання патріархальних традицій, які проявляються навіть у охопленому конфліктом Белфасті, повсюдне застосування подвійних стандартів та пасивне прийняття жінками такої ситуації. Однак рух за мир та його цілі, хоча його керівництво та учасники були переважно жіночої статі, не були феміністичними. Він був заснований і просувався через зовсім іншу нагальність.

На відміну від Коррігана, який мав досвід міжгромадської роботи в католицькому об'єднанні, Бетті не була впевнена, чи варто їй брати активну участь і в якій формі. Однак вона не менше, ніж Корріган чи мешканці Західного Белфасту, постраждала від конфлікту та умов, які він створив. В умовах такої нестабільності багато людей, в тому числі і Бетті, діяли і реагували відповідно до випадкових обставин, а не ідеологічних уявлень і абстрактних принципів. До приєднання до пацифістського руху вона недовго була членом організації "Іра" (1972). Пізніше йому вдалося переконати кількох чоловіків відмовитися від республіканізму, перевезти пораненого воєначальника в безпечне місце в Ірландській Республіці, а також помолитися і втішити вмираючого британського солдата. Він також пережив період бунту, коли кидався з образами на молодих британських солдатів, які служили в місті. Під час сектантських заворушень влітку 1969 року новий будинок її сестри був підпалений протестантським натовпом, а сама вона помилково заарештована і утримувалася під вартою як терористка (що є поширеним явищем у Північній Ірландії). Під час заворушень було вбито двох її двоюрідних братів, одного - республіканцями, іншого - лоялістами. Разом з Мейрід Корріган заснував та долучився до руху "Люди миру". У 1976 році Нобелівська премія миру була присуджена їй спільно з Майред Корріган "за їхні мужні зусилля у заснуванні руху за припинення насильницького конфлікту в Північній Ірландії".

Після розірвання шлюбу з Ральфом Вільямсом у 1981 році вона переїхала до Флориди, де у грудні 1982 року вийшла заміж за бізнесмена Джеймса Перкінса. У США очолювала Глобальний дитячий фонд та була президентом Всесвітнього центру милосердя до дітей "Чілдрен Інтернешнл". Вона також була президентом Інституту азіатської демократії у Вашингтоні, округ Колумбія, та членом Peace Jam. Виступала з лекціями з питань миру, освіти, міжкультурного та міжрелігійного порозуміння, боротьби з екстремізмом та прав дитини. Вона була одним із засновників Саміту Нобелівських лауреатів, який проводиться щорічно з 2000 року. У 2004 році вона повернулася до Белфасту і через два роки заснувала Нобелівську жіночу ініціативу разом з іншими лауреатами премії миру Майред Корріган Магуайр, Ширін Ебаді, Вангарі Маатаї, Джоді Вільямс і Рігобертою Менчу Тум. Ці шість жінок, які представляють Північну та Південну Америку, Близький Схід, Європу та Африку, віддають свій досвід у розпорядження спільної боротьби за мир, справедливість та рівність. Мета - сприяти посиленню роботи на підтримку прав жінок в усьому світі. Померла у рідному місті 17 березня 2020 року на 76-му році життя.

Його Святість Далай-лама та Бетті Вільямс на XI...Мирній зустрічі в Римі, Італія, 14 грудня 2014 р.   Проект Міста Миру для дітей у Базилікаті - Копія