Angela Gotelli

ANGELA GOTELLI

Di Anna de Stefano Perrotta

Angela Gotelli nasce a San Quirico in frazione di Albareto (provincia di Parma) il 28 febbraio 1905 da Domenico e Tullia Fattori.

Laureata in Lettere e Filosofia all'Università di Genova insegna Lettere classiche presso il ginnasio di Trieste. Non si sposerà mai, la grande passione della sua vita sarà l'impegno cristiano, politico e sociale, che ella vive come un vero e proprio apostolato.

Negli anni giovanili fino alla guerra è attiva nella Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana), di cui viene nominata delegata per l'Italia del Nord-Est e sarà presidente nazionale delle universitarie, succedendo a Maria De Unterrichter. Durante la sua presidenza (dal 1929 al 1933) collabora con Aldo Moro, con il presidente Igino Righetti e con monsignor Giovanni Battista Montini, il futuro papa Paolo VI.

Nel 1934 partecipa alla fondazione del movimento dei laureati cattolici, di cui diventa vicepresidente, con l'intento di formazione e assistenza spirituale ed intellettuale dei giovani laureati per un loro più efficace impegno professionale nell'ambito dell'Azione cattolica.

Dopo l'8 settembre del 1943 è attiva nella Resistenza: presta servizio come crocerossina tra le formazioni partigiane e offre la sua casa di Poggiorasco come sede del locale comando partigiano e asilo per gli sfollati. Trattando lo scambio di ostaggi civili e prigionieri tedeschi a Montegroppo di Albareto riesce ad evitare a parecchi paesi dell'Emilia e della Liguria le rappresaglie tedesche; collabora con il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia e, alla fine della guerra, si attiva per avviare la ricostruzione di Albareto.

Dopo la guerra partecipa alla costituzione della Democrazia Cristiana, di cui diviene ben presto delegata provinciale di La Spezia. È appunto nel III collegio di Genova Imperia La Spezia Savona che nel 1946 sarà eletta all'Assemblea Costituente per la Democrazia Cristiana con 20.257 voti di preferenza.

Riferendosi alle 21 donne dell'Assemblea Costituente, e certamente non dimentica della propria esperienza personale, Angela Gotelli ha dichiarato: «Eravamo tutte donne con esperienze e sofferenze proprie, eravamo balzate un po' in fretta, un po' di colpo all'elettorato attivo e all'elettorato passivo, unite nel desiderio di ricostruire la patria devastata e nella fondazione consapevole e coraggiosa di un nuovo ordinamento».

Angela collabora con passione all'opera di ricostruzione del partito insieme a Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Amintore Fanfani, Aldo Moro e Giuseppe Dossetti. Anzi, con loro condivide una vitale esperienza comunitaria a Roma in Via della Chiesa Nuova 14, nell'appartamento delle sorelle Portoghesi, nella famosa "Comunità del porcellino". È questa un'esperienza di comunione di vita, ma anche di idee, di speranze, di ideali, che si ispira soprattutto al pensiero di Dossetti, prima che si creino diverse correnti all'interno del partito e lo stesso Dossetti abbandoni la politica attiva. Molti dei principi ispiratori della Costituzione– come hanno scritto gli stessi protagonisti – sono elaborati e maturati all'interno del gruppo nella meditazione, nel confronto, nella preghiera.

Il 6 febbraio 1947 viene chiamata, in sostituzione dell'on. Carmelo Caristia, alla Commissione dei 75 per la redazione del testo costituzionale e insieme a Nilde Iotti fa parte della Prima Sottocommissione sui diritti e doveri dei cittadini.

È da ricordare, fra i suoi vari interventi, quello relativo al potere giudiziario nell'ambito dell'attività della Commissione per la Costituzione: in accordo con Nilde Iotti e Maria Federici, la Gotelli sostiene fortemente il diritto delle donne di accedere agli alti gradi della magistratura, accesso che peraltro, com'è noto, avrà luogo solo molti anni dopo.

La sua carriera politica è lunga sia a livello nazionale che a livello locale.

È ininterrottamente presente in Parlamento dal 1948 al 1963: viene infatti eletta deputato nella I e nella II legislatura repubblicana (rispettivamente nel 1948 e nel 1953) e nuovamente nel 1958, nella III legislatura, sempre per la circoscrizione di Genova Imperia La Spezia Savona. Durante l'attività parlamentare fa parte di varie Commissioni permanenti, Difesa, Lavori Pubblici, Istruzione e Belle Arti, per ricordarne solo alcune.

Nel corso della III legislatura ricopre molti incarichi governativi: è due volte sottosegretario di Stato alla Sanità (dal 1958 al 1960) e sottosegretario di Stato al Lavoro e alla Previdenza sociale (1959-60) durante i governi Fanfani, Segni e Tambroni.

Sempre attenta al sociale ed ai problemi della donna, nel marzo 1947 è eletta, nel II Convegno nazionale del Movimento femminile della Dc (Assisi, marzo 1947) vicedelegata nazionale, insieme ad Elsa Conci, sotto la direzione di Maria De Unterrichter Jervolino. Nel 1966 dà la sua adesione al Comitato italiano di difesa morale e sociale della donna (Cidd), costituito nel febbraio 1959 da Lina Merlin con alcune deputate democristiane, tra cui Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Guidi Cingolani. Inoltre, dal 1963 al 1973 è presidente dell'Opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia (Onmi).

Nonostante questa intensa attività politica a livello nazionale, la Gotelli mantiene sempre un forte legame con il territorio di origine, anche attraverso il palazzo De Paoli-Gotelli, a Porciorasco, villa dove l'onorevole trascorre molti soggiorni. Inoltre si impegna per molte realizzazioni nel territorio di elezione, Val di Vara, La Spezia, Alta Val Taro. È sindaca di Albareto dal 1951 al 1958, dove fa costruire molti edifici scolastici e realizzare l'acquedotto Cento Croci.

Quando la salute la costringe ad abbandonare la politica attiva, Angela Gotelli si ritira ad Albareto, dove muore il 20 novembre 1996 e qui viene sepolta nella tomba di famiglia. Il suo ricordo è ancora vivo nel territorio: Albareto le ha intitolato una strada, Varese Ligure una piazza, la già Piazza Pieve.