Roma - VIII Municipio

 
TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 613
INTITOLATE A UOMINI: 391
INTITOLATE A DONNE: 36
   

 
 
Sante, beate, martiri:

  1. Piazza Sant'Eurosia
  2. Via Anna Maria Taigi
  3. Via Francesca Saverio Cabrini
  4. Via S. Petronilla
  5. Via Santa Galla

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

  1. Via dell’Annunziatella
  2. Via della Madonna di Fatima
  3. Vicolo dell’Annunziatella

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:


Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli:

  1. Via Guendalina Borghese

Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...):

  1. Via Giana Anguissola
  2. Via Alba De Cespedes
  3. Via Liala
  4. Via Paola Masino

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...):

  1. Largo Emma Strada

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...):


Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...):

  1. Via Tina Modotti

Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

  1. Piazza Adele Zoagli Mameli
  2. Piazza Caterina Sforza
  3. Ponte Settimia Spizzichino
  4. Via Adelaide Bono Cairoli
  5. Via Alessandra Macinghi Strozzi
  6. Via Annia Regilla
  7. Via di Cecilia Metella
  8. Via Eleonora Curlo Ruffini
  9. Via Maria Drago Mazzin
  10. Via Pomponia Grecina
  11. Via Rosa Guarnieri Carducci
  12. Via Rosa Raimondi Garibaldi
  13. Parco Rosaria Lopez
  14. Parco Donatella Colasanti

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane:


Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari:


Atlete e sportive:


Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...):

  1. Via della Garbatella
  2. Via di Commodilla
  3. Via Evodia [a ricordo di Aelia Evhodia nome femminile presente in iscrizioni]
  4. Via Flavia Tiziana [da iscrizioni catacombali]
  5. Via Marmenia [a ricordo della matrona romana che qui aveva un fondo]
  6. Via Valeria Rufina [nome ricorrente nelle catacombe di Domitilla]
  7. Vicolo della Garbatella

 Aggiornamento dei dati a cura di Barbara Belotti (novembre 2023)

Toponomastica femminile a Roma - VIII Municipio

di Paola Angelucci


Il municipio si estende dalle Mura Aureliane fino a lambire l’EUR, nel quadrante sud-est della Capitale, attraversato dalle vie consolari Ardeatina, Appia, Appia Antica Regina Viarum, da importanti direttrici stradali quali la via Cristoforo Colombo e la via Ostiense, costeggiato dal fiume Tevere per un lungo tratto verde; comprende un territorio vasto ed eterogeneo con quartieri molto differenti tra loro per storia, architettura, urbanistica e tessuto sociale. Da Garbatella, quartiere più antico del Municipio che, anche grazie alla sua morfologia e alla particolare struttura urbanistica di città giardino, è un museo a cielo aperto e induce a una naturale condivisione degli spazi e a una spontanea socialità, a Ostiense e San Paolo dove l’archeologia industriale del Gazometro, degli ex Mercati Generali e della Centrale Montemartini si fonde all’archeologia romana e paleocristiana del Sepolcreto Ostiense, della Basilica di San Paolo, delle tante catacombe per esaltarsi nello splendore dell’Appia Antica. Proprio qui l'ex Municipio XI, ora VIII, esprime la propria vocazione agricola tra i campi del Parco di Tor Marancia, strappato alla speculazione edilizia, del Parco Regionale dell’Appia Antica e della Tenuta Sant’Alessio, con fattorie, pascoli e coltivazioni dell’Agro Romano, fino alle zone di più recente edificazione quali Grottaperfetta e Tintoretto.
L’ottavo è anche il Municipio della memoria e della Resistenza: da Porta San Paolo alle Fosse Ardeatine, alla Montagnola. La memoria storica e politica di Roma s’intreccia ai ricordi personali e familiari creando, negli anni, consapevolezza del presente e senso civico che affonda le radici nella lotta al regime nazi-fascista. Sono presenti, inoltre, tutte le scuole di ogni ordine e grado compresa l’Università Roma Tre.
Nell’odonomastica del Municipio gli uomini sono imperatori romani, ingegneri, missionari, esploratori, armatori navali, scrittori di argomenti navali, martiri delle Fosse Ardeatine, piloti, astronomi, calciatori, e c’è anche un capo Sioux (62,5% del totale delle strade).
Per quanto riguarda le vie dedicate a nomi femminili siamo intorno al 5%, in un rapporto con le intitolazioni maschili pari circa all’8%. La massima concentrazione di donne la troviamo a Garbatella dove ci sono nobili, sante, antiche romane legate alla cristianità e le madri del Risorgimento e della Resistenza: Maria Drago Mazzini madre di Giuseppe Mazzini; Rosa Raimondi Garibaldi madre di Giuseppe Garibaldi; Adelaide Bono Cairoli patriota italiana e madre dei 5 fratelli Cairoli; Adelaide Zoagli Mameli aristocratica genovese madre di Goffredo Mameli; Eleonora Curlo Ruffini madre dei fratelli Ruffini morta nel 1856.
Tra le figure di spicco troviamo Rosa Guarnieri Calò Carducci, casalinga, uccisa sulla porta di casa nel 1943 perché si oppose all’arresto del figlio antifascista. È medaglia d’oro al valor civile. Portano il suo nome anche una piazza del suo paese d’origine e una scuola per l’infanzia di Grosseto. La strada del Municipio venne intitolata nel 1945 con la seguente motivazione «Eroica madre che per fare scudo col proprio corpo al figlio reclamato dal nemico occupante si fece uccidere». Sullo stesso tono anche la motivazione dell’onorificenza attribuitale, come possiamo leggere nella pagina ‘Partigiane in città’ sul nostro sito. Sulle pagine di "Con cuore di donna" di Carla Capponi (p. 119), si scopre una realtà con sfumature diverse: «... in questa affannosa ricerca di braccia da deportare per il lavoro coatto in Germania o al fronte, usavano violenza e molte volte anche le armi per bloccare quanti tentavano di sfuggire. Fu così che i nazisti, guidati dal GNR e dalla PAI, spararono e uccisero Rosa Guarnieri Calò Carducci per aver tentato di impedire ai tedeschi l'ingresso nel suo appartamento, dove aveva dato rifugio, oltre che al figlio, ad alcuni militari. Sfondata la porta, lei cercò di ritardare l'ingresso delle SS facendo scudo con il proprio corpo per dar modo ai giovani di fuggire dalle finestre. I nazifascisti si fecero strada con una raffica di mitra che la abbatté. Il figlio e gli altri giovani si misero in salvo». A parte il tono più asciutto, il cuore (e gli occhi) di donna hanno dato maggior rilievo al sacrificio di Rosa. Persona, cittadina che pensa ed agisce e non solo madre che istintivamente interviene.
Fra i personaggi storici c’è Caterina Sforza figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, e di Lucrezia Landriani moglie del capitano G.P. Landriani. Discendente di una dinastia di famosi condottieri, cresciuta alla raffinata corte rinascimentale di Milano, alchimista e cacciatrice, fu Signora di Imola e Forlì distinguendosi, fin da giovane, per le azioni coraggiose per salvaguardare sia i suoi diritti personali, sia i suoi Stati. Attenta e amorevole madre per i suoi numerosi figli, ebbe tre mariti. Fu piegata militarmente e politicamente dai Borgia, dopo una strenua resistenza, e imprigionata a Roma in Castel Sant'Angelo. Fu liberata solo dopo la rinuncia forzata ai suoi Stati nel 1501. Continuò a vivere a Firenze, dedicandosi ai suoi figli e alla vita sociale.
Alessandra Macinghi Strozzi discendeva da una famiglia di mercanti e la madre era una donna nobile degli Alberti. Alessandra sposò a sedici anni Matteo Simone Strozzi, nobile mercante e uomo di lettere. Nel 1434, per sospetta opposizione ai Medici, il marito fu esiliato e lei lo seguì con i loro otto figli. Un anno dopo morirono il marito e tre figli, così Alessandra, rimasta sola a provvedere alla numerosa famiglia, per pagare i debiti e le tasse vendette gran parte dei beni e iniziò un'attività commerciale di generi alimentari. A causa di una legge fiorentina del tempo, i figli maschi divenuti maggiorenni dovevano continuare l'esilio per eredità paterna; da quel momento Alessandra iniziò la lunga battaglia per il ritiro del bando contro la sua famiglia che, infatti, fu revocato nel 1466. Così i suoi figli tornano a Firenze dove, grazie agli immensi sforzi della madre, riuscirono ad affermarsi nella vita sociale della città. Alessandra ebbe anche l'illustre merito di essere l'autrice della prima collezione epistolare (1447-1470) in italiano scritta da una donna.
Fra le sante ricordiamo
Francesca Saveria Cabrini, religiosa italiana vissuta tra Ottocento e Novecento, fu missionaria in America e fondatrice della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù;
Sant’Eurosia, vissuta nel IX secolo, il cui vero nome era Dobroslava (Eurosia è l'equivalente in greco). Figlia del duca di Boemia, orfana di padre e di madre, fu allevata da giovanissimi genitori adottivi, nobili locali molto religiosi. Promessa sposa al figlio del conte d'Aragona, intraprese un lungo viaggio per andare da lui. Arrivata al valico dei Pirenei, subì un feroce agguato dei saraceni che avevano invaso la zona. Eurosia rifiutò con tutte le sue forze le proposte del capo dei banditi di averla in moglie e di rinnegare Dio. Per questo subì un tragico martirio: le furono amputate mani e piedi e, infine, fu decapitata; in quel momento si scatenò un'enorme tempesta e la giovane martire ebbe il dono di sedare tempeste, grandinate e proteggere i frutti della terra. Non a caso, adiacente alla piazza a lei intitolata, c'è un'antica chiesetta dei primi dell'Ottocento dedicata s. Isidoro, protettore del lavoro dei campi, e a S. Eurosia, protettrice contro la grandine.
Santa Galla visse nella Roma del VI secolo devastata dalle invasioni barbariche; rimasta vedova dopo un solo anno di matrimonio, si dedicò alla preghiera e alla cura dei poveri, servendo ogni giorno, per 12 di loro, un pranzo nella sua casa. Accanto alla via a lei dedicata c'è una chiesa parrocchiale omonima costruita nel 1940.
Guendalina Borghese fu una nobile benefattrice, moglie di Marcantonio Borghese, che nell’Ottocento si dedicò alla cura dei poveri.
Dal mondo romano provengono i nomi di altre strade come per esempio quelli di:

  • Sant’Emerita, martire cristiana del III secolo d. C., alla quale si riferiscono iscrizioni murarie delle vicine Catacombe di Commodilla;Commodilla donatrice del terreno su cui sorge l’omonimo complesso cimiteriale ipogeo del IV secolo d.C.;
  • Pomponia Grecina patrizia romana del I sec. d.C. e moglie del generale Aulo Plauzio. Riconosciuta rea di superstitio extrema, forse perché giudaizzante o cristiana, fu consegnata dal governo di Nerone al marito perché la giudicasse secondo le formule del tribunale domestico, da secoli non più in uso. Fu assolta e la vicenda, menzionata negli Annali di Tacito, ispirò uno dei più suggestivi poemetti cristiani di G. Pascoli. Nel Municipio si ricorda anche Lucina, pur se in modo indiretto attraverso il riferimento alla sua villa; secondo la tradizione qui vi era un fondo della matrona romana che permise ai primi romani convertitisi al cristianesimo di pregare nella sua domus, consacrata a luogo di culto nel 440 da Sisto III (Basilica di S. Lorenzo in Lucina).
  • Via e vicolo della Garbatella, nell’omonimo quartiere, prendono questo nome, tra leggenda e realtà, da una giovane e garbata ostessa che serviva gli avventori della zona e i pellegrini che percorrevano il cammino delle basiliche da San Paolo lungo via delle Sette Chiese.

Spostandoci di poco, arriviamo nel quartiere San Paolo dove l’unica intitolazione di una strada al femminile è via del Santuario della Regina degli Apostoli.
Attraversata la Cristoforo Colombo, ci troviamo nel quartiere Tor Marancia/ Ardeatino, dove ci sono:

  • via Flavia Tiziana figlia di Pertinace, nominato imperatore romano nel 192 d.C. dopo Commodo, sposa Tito Flavio Sulpiciano;
  • via Valeria Rufina;
  • via di Santa Petronilla, martire cristiana di cui quasi nulla si sa. Il suo nome e il martirio si conoscono grazie al primo affresco della cristianità ritrovato nella basilica sotterranea delle catacombe di Domitilla sulla via Ardeatina, assai vicine alla strada intitolatale;
  • via della Madonna di Fatima;
  • vicolo e via dell’Annunziatella.

Sull’Appia Antica, vicino alla tomba omonima, c’è via Cecilia Metella.

Nei nuovi quartieri che da via di Grottaperfetta arrivano a ridosso del Parco dell’Appia Antica, in una zona le cui vie sono dedicate a fotografi famosi, troviamo via Tina Modotti (1896-1942), fotografa, attrice ma anche antifascista, perseguitata ed esule politica.

Dei 25 parchi e giardini presenti nel Municipio, solo uno è dedicato a una donna, Maria Rosaria Lopez (1956-1975), vittima della violenza maschile insieme all’amica Donatella Colasanti (1958-2005) nel massacro del Circeo, atroce crimine commesso da tre giovani neofascisti della Roma bene il 27 settembre 1975.
Un altro giardino è dedicato per metà a una donna, infatti, sono ricordati Marcella e Maurizio Ferrara, testimoni della cultura e della politica della sinistra italiana dal dopoguerra agli anni ’70.


Le Scuole

di Laura Cutaia


Le scuole pubbliche nel Municipio sono 61, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado.
Totale scuole materne: 22 (5 intitolazioni a uomini, nessuna a figure femminili).
Scuole primarie: 16 (14 intitolazioni a uomini, nessuna donna).
Scuole secondarie di 1° grado: 10 (9 intitolazioni a uomini, 1 donna). Viene ricordata Settimia Spizzichino, l'unica donna scampata alla deportazione nazista reduce di Auschwitz e di Bergen-Belsen.
Istituti superiori: 13 (11 personaggi maschili, 2 donne). Le donne ricordate sono: Ilaria Alpi e Teresa Confalonieri.