campania-na-sangiuseppevesuviano

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 306
INTITOLATE A UOMINI: 85
INTITOLATE A DONNE: 9
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLARE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 4
 
Santa Maria la Scala (piazza)
Santa Maria la Scala (via)
Regina (traversa)
Regina Pacis (vicolo)
Sante, beate, martiri: -- 
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: --
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 2
Grazia Deledda (via)
Matilde Serao (via) 
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 2
 
Cleopatra (via)
Elena d'Aosta (piazza) 
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): 1
 
Caterina (via)
Se la "Caterina" della prima strada citata non presenta ulteriori specificazioni, in tutte le ultime intestazioni sono da ravvisare appellativi della Madonna; presumibilmente anche la “Regina” della penultima traversa. Inoltre Santa Maria la Scala è un rione della cittadina, sviluppatosi intorno ad una chiesetta ad essa dedicata. Lo stesso nome reca anche l’istituto scolastico lì presente.
Come si può notare non vi è nessuna intestazione a donne legate direttamente al territorio locale vesuviano.
Una proposta potrebbe essere quella di Vittoria d’Ambrosio, vedova di Scipione Boccia, la quale, dopo la morte del marito, continuò l’opera da lui intrapresa nel 1622 di fondazione di una chiesa dedicata a San Giuseppe, di cui erano particolarmente devoti. La chiesetta, divenuta parrocchia, diede nome al nucleo abitativo lì costituitosi negli anni precedenti. Ampliata nel corso dei secoli e poi in buona parte ricostruita a seguito dell’eruzione del Vesuvio del 1906, questa originaria chiesa è oggi l’imponente santuario che domina la piazza principale del paese.

  Censimento a cura di Rita Ambrosino