PUGLIA - Relazione lavoro su Teodolinda Casamassima -

classe IIIF con la prof. Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

20161120 150510Il concorso “Sulle vie della parità” alla sua prima edizione, ci ha fatto riscoprire il nostro territorio, la sua toponomastica prettamente maschile (meno di 10 strade su 500 sono intitolate a donne!) e, grazie al confronto con lo studioso locale Domenico Rotolo, ci ha fatto conoscere alcune figure femminili dell'Ottocento e del Novecento.

Dopo il lavoro in gruppo conclusosi con la presentazione accorata alla classe della candidata scelta e seguente votazione democratica,  è stata scelta  la dottoressa Teodolinda Casamassima, prima consigliera comunale nel 1946 e filantropa, in quanto chiese di poter utilizzare la sua casa come ambulatorio per aiutare gli indigenti e soprattutto le donne incinte, e la pineta detta "spallone", il cui nome è prettamente geografico (spalla della collina), poiché donna e pineta rappresentano la vita. Anzi, sono la vita!

La pineta, non senza polemiche, è stata intitolata ufficialmente il 20 novembre 2016, durante l’iniziativa di piantumazione di alberelli per ogni nato/a “Nasce un ... albero!”; la delibera della Giunta era del 3 dicembre 2015, la richiesta protocollata del luglio 2014).

- Relazione lavoro su Renata Fonte

classe IE con la prof. Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

imageSiamo al secondo anno del Concorso “Sulle vie della parità” e casualmente mi imbatto in una sorta  di “catene di Sant’Antonio” che capita di trovare su facebook che l’ho conosciuta: bella, serena e pure un po’ spavalda con quel grande fiore tra i capelli.

Donna eclettica e, oltre che moglie e mamma che cura con amore la famiglia e le sue due figlie, era insegnante, pittrice, scrittrice, politica  con una particolare attenzione per il territorio, l’ambiente, la legalità. Sarà la prima Consigliera e Assessora per il PRI a Nardò (LE). Quando è stata ammazzata dalla mafia ero lo stesso mese di 33 anni prima, quando era nata. Era il primo omicidio nel Salento.

Ne parlo alla mia classe, una prima, con la quale abbiamo già iniziato, attraverso un approfondimento proposto dal testo di Geografia, a esplorare  la nostra Mottola ricercando immagini, cartoline vecchie e nuove, scattando foto e inventando le didascalie per presentarla al meglio. E per conoscerla meglio. E così scopriamo che a Mottola c’era un castello e che, nascoste sotto alcune abitazioni e sotto al parcheggio realizzato sullo spiazzo di una scuola elementare crollata, ci sono i resti delle mura megalitiche greche. Troviamo poi, una piccola carta geografica sulla quale manca l’indicazione di dove sia Mottola, ma c’è Nardò, e prima ancora scopriamo, attraverso un documento dei primi del XX secolo (una pagella del nonno di uno studente), che Mottola era in provincia di Lecce.

Successivamente contatto il presidio locale di Libera e gliene parlo: loro sono entusiasti/e e mi propongono di incontrare una delle due figlie o gli autori della grafic novel su Renata Fonte. Prima di questo probabile incontro, le/gli studenti di IE realizzano per ricordare e raccontare Renata Fonte meravigliosi disegni, mesostici, poesie, e cercano strade, vicoli, piazzole … senza un nome.

L’attenzione si concentra su un triangolino di verde al di sotto del cosiddetto “stradone”, quasi all’inizio di G. Matteotti (!), con gradini aiuole e muretti rivestiti in pietra, con due panchine e un lampione e … con una cabina del gas. E’ proprio lei, questa piccola macchia di verde in mezzo a tanto cemento, che può rappresentare Renata Fonte col suo esempio di vita in mezzo al grigio della corruzione; è proprio questa piccola ma preziosa ‘fonte’ di ossigeno che può farci ricordare l’importanza dell’esistenza che si rinnova (Renata = nata di nuovo); è proprio questo angolo da proteggere, anche in quanto simbolo della precarietà per la presenza di quella cabina (può infiammarsi? Può esplodere?), che vogliamo ricordi con il suo nome i valori che Renata Fonte, insieme alle altre vittime della mafia, rappresenta: trasparenza, diritti, legalità, coraggio, libertà, consapevolezza, dignità, sicurezza, responsabilità, determinazione, integrità.

Quella piazzetta, però, nonostante la richiesta all’Amministrazione verrà dedicata a un medico mottolese; a Renata subito dopo verrà intitolata, con delibera della Giunta del 6 agosto 2015, una piazzetta vicina alla nostra scuola: stiamo ancora attendendo l’inaugurazione ufficiale … (maggio 2017).

 

PUGLIA - Relazione lavoro su Wangari Muta Mathaai

classe IIIF con le proff. Beatrice Campanella, Maria Grazia Caragnano, Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

WangariStillDopo aver lavorato sulle donne locali, mottolesi e poi pugliesi, per la terza edizione del concorso quest’anno è sembrato necessario ampliare lo sguardo verso altre realtà geografiche; inoltre la donna scelta si è distinta per il suo impegno per l’ambiente e i diritti umani, cosa che da sempre ci sta a cuore: nel 2004, infatti, è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace».

La classe ha partecipato condividendo il risultato di un compito di realtà, cioè un compito autentico atto a valorizzare e valutare le competenze degli studenti e delle studenti, dal titolo “Meglio al verde … attrezzato” che  ha previsto l’elaborazione e la realizzazione di progetti riguardanti la riqualificazione di un’area urbana con spazio verde attrezzato e con intitolazione a una donna; i progetti sono poi diventati sei differenti plastici realizzati soprattutto con materiali di recupero … siamo ecologici/che fino alla fine!

 Toscana

 

2014

Una targa ricorda a Pistoia  Bianca Bianchi e Teresa Mattei

 

Prima di concludere il proprio mandato, la Provincia di Pistoia -e in particolare la Commissione Pari Oppor-tunità-  ha voluto lasciare alla cittadinanza un segno tangibile  del  lavoro svolto e un simbolo  dei  propri obiettivi.  Attraverso una idonea procedura , che ha visto il coinvolgimento anche della sottoscritta come collaboratrice del  sito “Toponomastica femminile”,  è stato deciso che una sala del  Palazzo della Provincia - situata in piazza San Leone, proprio nel cuore della città - avrebbe preso il nome  dalle due costituenti elette nel collegio Pistoia - Firenze nel lontano 1946; le due giovani donne erano Bianca Bianchi e Teresa Mattei. Il 9 giugno 2014 si è svolta la cerimonia di scopertura della targa, preceduta da un breve momento commemorativo nei locali di Sala Nardi. Erano presenti fra gli altri : Federica Fratoni, presidente della Pro-vincia; Daniela Belliti, vicesindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provin-ciale; Marianna Menicacci, presidente Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della Consulta degli studenti, con una delegazione.

Ma chi erano Bianca e Teresa?  La motivazione recita : “prime donne deputate, che rappresentarono il nostro territorio  nell’assise parlamentare, impegnate nella lotta di Liberazione e nella Resistenza, pro-motrici dei diritti delle donne e di battaglie d’avanguardia per i tempi e i temi affrontati” .                         

Bianca Bianchi era nata a Vicchio ( Firenze ) dove morì  nel luglio del 2000. Insegnante, membro  attivo della Resistenza, quando fu eletta aveva 32 anni e la sua elezione nelle file del Partito Socialista fu un vero plebiscito, avendo ottenuto un numero di preferenze doppie rispetto a quelle di Sandro Pertini.  Contemporaneamente fu eletta anche al Consiglio comunale di Firenze. Parlando del suo ingresso a Monte-citorio, il 25 giugno 1946, quando si aprirono i lavori della Costituente, Bianca scriverà :  “mezzo migliaio di uomini, tra cui una ventina di donne, stabiliranno in legge le regole della nostra umana esistenza, le regole dell’esistenza di quaranta milioni di persone”. Rieletta nel 1948, si impegna soprattutto a favore di una legi-slazione non discriminatoria nei confronti dei figli nati fuori dal matrimonio, facendo propria la battaglia con-dotta dal femminismo di inizio secolo contro il divieto di ricerca della paternità. Aldilà dell’impegno politico si è dedicata allo studio di problemi educativi ed all’attività di scrittrice.

Teresa Mattei aveva 25 anni quando fu eletta nelle liste del PCI all’Assemblea Costituente e fu la più gio- vane fra le deputate, tanto che fu soprannominata “la ragazzina di Montecitorio”. Laureata in filosofia, nel 1938 era stata espulsa da tutte le scuole per essersi rifiutata di assistere alle lezioni sulla difesa della razza. Aveva partecipato attivamente alla lotta di Liberazione con il nome di battaglia di Chicchi.

E’ stata fra le fondatrici dell’UDI (Unione Donne Italiane) e costantemente impegnata nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini sia durante che dopo l’impegno politico diretto, che si concluse nel 1955. Dall’unione della sua grande passione per il cinema e della sua lotta per i diritti dei bambini nacque, negli anni ’60, la Cooperativa di Monte Olimpino; risale, invece, al 1987 la fondazione della “Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione” attraverso cui sono state intraprese numerose iniziative a favore di un rapporto corretto dell’infanzia con i mezzi di comunicazione e di un’educazione diffusa alla pace ed al dialogo fra i popoli. Fu lei ad introdurre la mimosa come simbolo della giornata della donna. La sua scomparsa nel marzo 2013 all’età di 92 anni segna il decesso dell’ultima donna vivente fra coloro che erano state elette all’Assem-blea Costituente.

di   Laura  Candiani


Gli studenti pistoiesi coinvolti nella scelta di una “donna esemplare”

 

Durante lo scorso anno scolastico la sottoscritta ha offerto la propria disponibilità alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pistoia come  docente  e  toponomasta  e da questa collaborazione è nata una interessante iniziativa, che ha visto vari momenti e varie tappe fino alla conclusione,il 9 giugno 2014. La Provincia ormai stava concludendo il proprio mandato e pareva opportuno lasciare un segno destinato al presente e alle future generazioni, nella continuità con il passato; non potendo operare nella toponomasti-ca cittadina, era possibile però ricordare una figura significativa  di donna attraverso una dedica speciale.

 Con una conferenza stampa  -il 4 marzo- venne lanciata l’iniziativa: “  “Nome singolare femminile. Pistoia ieri e oggi: una sala nel ricordo, un ricordo nella sala”.Commissione Provinciale Pari Opportunità e Consulta Provinciale degli Studenti promuovono latoponomastica di genere. E’ questo lo scopo dell’iniziativa:richiamare l’attenzione sulla parità di genere anche in termini di topo-nomastica, per l’attribuzione dei nomi a strade e luoghi pubblici delle nostre città.”

Fu stabilito di apporre una targa ricordo  ad  una sala del palazzo della Provincia - situato in piazza San Leo-ne, a pochi passi dalla splendida piazza del Comune e della Cattedrale (fino dal Medioevo eccezionale coabitazione fra potere politico e potere religioso);  la scelta tuttavia non doveva avvenire dall’alto, ma es-sere promossa dagli studenti dell’intera Provincia. E’ stato così avviato un processo che ha coinvolto diret-tamente  la Consulta provinciale degli studenti e poi le scuole superiori che hanno deciso di aderire; le sin-gole classi avevano lo scopo di individuare una figura di donna -possibilmente locale - dalla vita piena e  interessante, che potesse essere ancora oggi un modello di altruismo, di valori etici e civili, di dedizione ad una causa. Erano da escludere figure troppo note o già ricordate nella toponomastica pistoiese o membri di famiglie illustri. Le ricerche sono state impegnative e la  scelta successiva  non è stata facile per il valore delle tante figure emerse; anche  dall’ Istituto in cui insegno (ITC “F. Forti” a Monsummano Terme)sono partite due proposte interessanti : Italia Donati (giovane maestra   vittima dei pettegolezzi  di un ambiente ottuso e bigotto, suicida per dimostrare la propria innocenza) e Giuliana Benzoni (nobildonna antifascista, attiva nella Resistenza e attenta ai bisogni del Sud più misero e dimenticato).

Fra tutte le biografie pervenute,  il 9 giugno - con la scopertura della targa - è stata celebrata finalmente la figura prescelta dagli stessi studenti: Maria Luisa Palandri Reali; pistoiese, rimasta madre e vedova nella II Guerra mondiale a soli 23 anni, fu insegnante per 40 anni  e attiva in particolare nei confronti degli orfani e delle vedove di guerra. Fondatrice dell’associazione “Famiglie caduti e dispersi in guerra”, è stata fra i pro-motori del pietoso compito di rimpatriare le salme dei militari  brasiliani caduti per la liberazione dell’Italia che a Pistoia avevano il loro cimitero. Si è impegnata tutta la vita a favore delle donne, dei loro diritti e del loro ruolo sociale; ha fondato la sezione pistoiese del MOICA (Movimento  Italiano Casalinghe) e ha partecipato attivamente alla vita politica locale,venendo eletta consigliera comunale per ben 4 volte nelle file della DC.

Alla cerimonia erano presenti: Federica Fratoni, presidente della Provincia; Daniela Belliti, vice-sindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provinciale; Marianna Menicacci, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della  Consulta degli stu-denti, con una delegazione ; Franco della Latta e Giancarlo Brusoni, rispettivamente presidente regionale e provinciale dell’ ANFCDG; Anna Maria Michelon Palchetti, presidente del MOICA; Mario Pereira, responsa-bile del Monumento votivo militare brasiliano; le rappresentanti della famiglia Reali (la nuora Edgarda e le nipoti  Ilaria, Francesca, Camilla e Giulia, con le figlie).

 di   Laura  Candiani


  • Monsummano Terme (PT)

Una esperienza didattica sulla “toponomastica femminile”

Cogestione ITS F.Forti Martedì 25 marzo 2014 – presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Forti” a Monsummano Terme (Pistoia) - si è svolta una mattinata di lezione diversa dal solito: gli studenti hanno organizzato una “cogestione”  con il contributo di alcuni docenti e la partecipazione di esperti esterni.

Molti e vari gli ambiti di riflessione e di confronto nei “forum”: dagli approfondimenti sulla Shoah  alle informazioni più aggiornate sulle Cellule staminali e le Nuove tecnologie,da  Omofobia e Bullismo a prevenzione Incendi e Sicurezza, dalla visione  commentata di film ad alcuni aspetti dell’Educazione sessuale curata da una psicologa; una novità è stata quest’anno l’introduzione di una lezione-laboratorio sulla “Toponomastica femminile” curata dalla prof.ssa Laura Candiani.
Attraverso immagini, statistiche, analisi di dati e la consultazione del sito, le studentesse presenti (non a caso tutte ragazze) hanno preso coscienza, forse per la prima volta, del fatto che intorno a loro ruota un universo di nomi maschili, in cui le donne rappresentano un’eccezione. E’ stato interessante fare un esame della toponomastica dei paesi  e cittadine di provenienza delle studentesse, notando soprattutto le “as-senze”. La riflessione si è allargata anche ai possibili interventi e alle azioni che sarebbero auspicabili: il coinvolgimento delle commissioni Pari Opportunità e di Toponomastica dei vari Comuni, le proposte dei cittadini stessi, la mobilitazione delle donne per fare sentire - anche in questo ambito - la propria voce.
La prof.ssa Candiani ha riferito di esperienze interessanti come il referendum popolare svoltosi lo scorso anno a Pistoia per dare il nome a tre piccoli parchi, conclusosi con l’intitolazione rispettivamente ad Anna Magnani, Ilaria Alpi, Ipazia; ha poi raccontato progetti in atto, come quello della Provincia di Pistoia di dare nomi femminili a due sale del palazzo con il contributo degli studenti  delle Scuole superiori. Anche l’ITC “Forti” parteciperà al concorso fornendo le proposte emerse dal lavoro di alcune classi che hanno indivi-duato nomi e biografie di donne meritevoli di essere ricordate come esempi di vita e di coscienza civile.
Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)

2013

  •  Pistoia

Tre parchi intitolati a tre donne, scelte attraverso un referendum: insieme a Ilaria, la filosofa Ipazia e l'attrice Anna Magnani. Il comunicato della rete 13 Febbraio.

 

29.04.13 PISTOIA | Documentario a cura della Rete 13 febbraio Pistoia e del Comune di Pistoia. Regia di Daniele Lazzara.

La Rete 13 Febbraio rende noti i nomi delle vincitrici del referendum Tre donne per tre parchi, realizzato con il sostegno del Comune di Pistoia:

"La filosofa e matematica Ipazia, l'attrice Anna Magnani e la giornalista Ilaria Alpi sono le donne che hanno ricevuto il maggior numero di voti nell'ambito del referendum aperto a tutta la città Tre donne per tre parchi.

Le votazioni si sono chiuse il 30 aprile e il 2 maggio le donne della Rete 13 Febbraio hanno scrutinato le 1220 schede che erano state depositate nei punti di raccolta sparsi per la città o inviate on-line, per un totale di 3552 voti.

Questo risultato arriva alla fine di un percorso di sensibilizzazione sulla toponomastica femminile che abbiamo intrapreso nel mese di Aprile e che ha visto tra le sue tappe l'incontro, all'interno della manifestazione Leggere la città, con Maria Pia Ercolini, ideatrice del gruppo nazionale Toponomastica Femminile, e Laura Candiani, responsabile del censimento in Toscana per Toponomastica Femminile, e la realizzazione, grazie al contributo del Comune e dell'assessorato alla cultura, del docu-corto Strade: femminile, plurale" (che pubblichiamo in questa pagina).

 


 2012

  • Monsummano Terme (PT)

Istituto Tecnico ad indirizzo Amministrativo e Turistico "Francesco Forti"

Attività didattica (A.S. 2011/12) svolta dalla classe IV sez. B ERICA coordinata dalla prof.ssa Laura Candiani

Partendo dallo studio del Risorgimento, abbiamo verificato il ruolo essenziale delle donne e la loro quasi totale assenza nella toponomastica locale. I due temi si sono dunque intrecciati: da un lato la scoperta (o riscoperta) di personaggi come Bianca Milesi, miss Uragano, Rosalia Montmasson, dall'altro la verifica sulle mappe comunali della nostra Valdinievole.
La ricerca si è sviluppata partendo da figure più lontane (Eleonora de Fonseca Pimentel) per arrivare al XX secolo (Alda Merini,Teresa Noce), fino al recupero di due storie di "ordinario eroismo" femminile: una balia toscana che lascia la figlioletta neonata per dare il suo prezioso latte ad un bambino più ricco e fortunato, una povera contadina albanese che, dopo l'8 settembre, rischia la vita per nascondere tre soldati italiani sbandati.
I testi realizzati dagli studenti sono divenuti un numero monografico del giornalino di Istituto Voci dal corridoio che si occupa spesso di tematiche storiche e che questa volta ha avuto il titolo "Dalle strade alla storia: toponomastica al femminile".
Dal punto di vista didattico è stato un lavoro interessante e coinvolgente, gestito in modo autonomo e originale dalla classe. Speriamo possa dare anche dei frutti concreti: è stato infatti consegnato all'Amministrazione comunale di Monsummano Terme, accompagnato da una serie di suggerimenti per rinnovare la toponomastica locale.

Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)

 

Lazio

 Roma

2016

Il progetto Pianeta Donna, finanziato dalla Regione Lazio, consistente inpercorsi di orientamento sulla cultura delle pari opportunità, è stato realizzato tra ottobre e novembre 2016 al LICEO STATALE “NICCOLO’ MACHIAVELLI” di ROMA, in APS con la Rete per la Parità e il Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali – Università Sapienza.

Le attività, sono state concentrate in sei giornate tematiche, in cui  esperte ed esperti hanno dibattuto insieme alle cinque classi partecipanti sull’impegno professionale femminile. Questi i temi: Donne in politica, Donne letterate, Donne artiste, Donne scienziate, Donne imprenditrici. Ogni tema è stato introdotto da una proiezione cinematografica mirata e accompagnato da una mostra tematica di Toponomastica femminile esposta nell’atrio della scuola.

A conclusione, ogni classe ha prodotto un lavoro multimediale.

Per i dettagli si rimanda al link :…

 

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Il progetto Tracciare la rotta. Percorsi di parità, realizzato grazie al sostegno della Regione Lazio nell'anno scolastico 2016/2017 presso il LICEO  STATALE “J. JOYCE” di ARICCIA (RM) e l' IIS  “PERTINI FALCONE” di ROMA, ha previsto incontri di Orientamento rivolti alle classi delle due scuole coinvolte nel progetto, con la collaborazione di  GeS (laboratorio di Grammatica e sessismo, Università di Tor Vergata). Questi i temi: Scrivere per i giornali, scrivere per la rete, scrivere per wikipedia. Corso di formazione sulle tecnologie informatiche e sul turismo on-line.

Mostre di Toponomastica femminile e scrittura di voci femminili nell’enciclopedia Wikipedia hanno completato il progetto.

A conclusione del progetto,  i lavori multimediali prodotti dalle classi sono stati messi in rete.

Per i dettagli si rimanda al link: 

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2015

Due progetti di Toponomastica Femminile e Comune di Roma Capitale per le scuole
Toponomastica Femminile ha presentato due progetti scolastici al Comune di Roma che li ha accolti nella sua offerta alle scuole per l’anno scol. 2014/2015.
I progetti, coordinati da Maria Pia Ercolini, vedono l’impegno, per le scuole elementari, di Rosangela Petillo, Livia Capasso, e Astrid D’Eredità, e per le scuole superiori di Mary Nocentini, Livia Capasso e Barbara Belotti.
Le scuole coinvolte, per le elementari sono sette e un’ottava nei suoi tre plessi, per un numero complessivo di ventisei classi; per le superiori sono dieci istituti, per un numero di diciannove classi.
Con grande soddisfazione stiamo registrando un’entusiastica accoglienza, e un alto gradimento. I nostri incontri, soprattutto con i bambini e le bambine delle elementari, si rivelano efficaci per diffondere una cultura paritaria in una fascia d’età ancora non strutturata, e per i ragazzi e le ragazze più grandi delle superiori un’occasione per dibattere un argomento sul quale ancora si incontrano resistenze.
 
Orienteering lungo sentieri di parità
Il progetto, rivolto alle scuole primarie, soprattutto classi terze e quarte, si svolge in tre fasi.
Nella prima fase, già terminata, abbiamo incontrato le classi e consegnato loro il materiale, riguardante il Gioco Memory Street e il Gioco delle sagome, giochi creati da noi, che i bambini e le bambine dovranno confezionare. Il primo gioco, ispirandosi al famoso Memory, consiste nell’abbinare le carte raffiguranti volti di donne con le corrispondenti carte che raffigurano la targa della strada a loro intitolata. Abbiamo scelto trentuno donne ricordate nei viali di villa Pamphilj e, per facilitare il ricordo e gli abbinamenti, abbiamo previsto, per ogni tipologia di donna, cartoncini di colore diverso: bianchi per le letterate; rossi per le storiche, gialli per le artiste e le scienziate. Il gioco delle Sagome per i segnali stradali consiste nel pensare e realizzare segnali stradali che contengano immagini sia maschili che femminili su sagome di varie forme, rotonde, quadrate e triangolari, che consegniamo loro, insieme a esempi di segnali stradali oggi in uso e diffusi nelle nostre città, dove si fa notare che sono rappresentati solo soggetti di genere maschile.
In una seconda fase ritorniamo nelle classi per giocare con loro a un quiz che, sulle carte del Memory, metterà in evidenza l’acquisita conoscenza delle donne rappresentate nel gioco e la consapevolezza del loro valore.
Tutti i bambini che partecipano riceveranno un attestato di Toponomasta, e i migliori segnali stradali saranno esposti nel nostro sito.
L’ultima fase del progetto consisterà in una mattinata di giochi a Villa Pamphilj, prevista per fine maggio; sarà a cura della FISO che organizzerà una caccia al tesoro con mappe e bussole, alla ricerca dei viali intitolate a donne, su un percorso precedentemente concordato tra noi di TF, rappresentanti della Fiso e la sovrintendenza della villa.
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Sulle vie della parità @ Roma
Questo è il titolo della proposta per la scuola secondaria superiore, che invita i giovani studenti e studentesse a riflettere sulle ragioni delle intitolazioni presenti e assenti, e a sviluppare una ricerca-studio critica e responsabile. Dovranno individuare e descrivere percorsi culturali di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle donne nella storia e nella cultura del territorio, riscoprire le donne che si sono distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti; e indicarle come modelli di valore.
Ciascuna classe lavorerà per proporre l’intitolazione di una delle tre piste ciclabili indicate dal comune di Roma come carenti di intitolazione, o parte di esse, a donne, anche straniere, che abbiano avuto un legame con Roma, che siano decedute da oltre un decennio e che non siano attualmente presenti nella toponomastica cittadina. Si potranno indicare per i sette tratti di cui è composta ogni pista sette nomi di donne, che, appartenendo alo stesso ambito, siano tra di loro omogenee. La proposta sarà accompagnata da un testo che riassuma in maniera significativa la biografia delle donne prescelte e il loro legame con la città.
20151028 113000 3 Targa con pannello esplicativo 2  11406687 733419530102281 656539973645700483 o

2013

“Le donne del Novecento sulle strade di Roma" 

copertina didattica sito

ll progetto “Toponomastica Femminile. Le donne del Novecento sulle strade di Roma”, coordinato e supportato da Toponomastica femminile e da FNISM, con il contributo della Commisione delle Elette del Comune di Roma e l’impegno personale delle elette Maria Gemma Azuni e Monica Cirinnà, ha voluto sviluppare, fra le alunne e gli alunni di quattro scuole di Roma (Liceo Classico Linguistico Lucrezio Caro, IIS via di Saponara (ex Giulio Verne), Liceo Classico Socrate e il Liceo Renzo Levi) attività di ricerca ed azione su itinerari legati alla toponomastica femminile.

Il lavoro ha permesso di volgere lo sguardo sulla storia delle donne di valore, ricordate nelle targhe di strade, piazze e luoghi civici significativi, ha offerto un’importante occasione di riflessione sulle ragioni delle intitolazioni e avviato una significativa opportunità di recupero della nostra memoria storica. Le donne che hanno contribuito allo sviluppo della società moderna e contemporanea molto spesso sono state dimenticate; le loro storie possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.

Il progetto ha preso in esame quasi 200 intitolazioni (sul totale di oltre 600 strade femminili presenti nel comune di Roma), classificate secondo categorie piuttosto ampie (figure storiche e politiche, donne presenti negli diversi ambiti letterari – dal giornalismo alla critica, dalla pedagogia alla letteratura - donne dello spettacolo e dell’arte intesa in senso lato, della scienza ecc).

Si è partiti dalla consultazione del Viario di Roma Capitale attraverso "S.I.TO. Sistema Informativo di Toponomastica"; dall’elenco ufficiale di tutte le strade denominate nel territorio capitolino, è stata poi redatta una mappatura completa delle intitolazioni femminili nei diversi municipi.

Alunne e alunni hanno fotografato le strade intitolate a donne e redatto con mezzi espressivi differenti, le biografie delle donne studiate.

L’apprendimento è stato prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali.

Per curare l’elaborazione delle immagini è stato organizzato un corso di Photoshop (18 ore) in modalità blended learning, aperto a docenti e studenti.

 Il frutto delle ricerche condotte è confluito in diverse mostre biografiche e fotografiche, esposte nei seguenti luoghi:

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- Università La Sapienza - Facoltà di Lettere - Gipsoteca, 19-21 febbraio 2013
- Biblioteca Comunale di Aprilia, 8 marzo 2013
- Centro Culturale Gabriella Ferri - V Municipio, 9-17 marzo 2013
- Centro Culturale Aldo Fabrizi - V Municipio, 19 marzo – 18 aprile 2013
- Biblioteca comunale Borghesiana, 6-20 aprile 2013
- Centro Culturale Elsa Morante - XII Municipio, 13-19 aprile 2013
- Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Roma 11 aprile - 18 maggio 2013
- UNAR (Unione Associazioni Regionali di Roma e del Lazio) e Fogolar Furlan, Roma 24 maggio – 2 giugno 2013

 

Dopo mesi di ricerche, di attività sul territorio cittadino, di lavoro nei locali scolastici, il progetto Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma si è concluso.

Un bilancio assolutamente positivo, se si tiene conto delle numerose occasioni espositive che ci sono state offerte in differenti luoghi pubblici cittadini (e non): il lavoro delle alunne e degli alunni ha suscitato interesse e partecipazione, consentendo a tante persone di conoscere storie e figure femminili, spesso poco considerate o del tutto ignorate.

Per Toponomastica femminile si aprono nuovi spazi di collaborazione.

ALLEGATI


Il predetto lavoro, inoltre, ha partecipato al concorso Pari e Diversi 2013. Le risorse delle diversità come diritto umano, indetto dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, conseguendo il secondo premio ex aequo della sezione artistica.

 

 premiazione-cassino

 

TopFem-invito2013.04.02

La mostra di Toponomastica femminile, Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma realizzata dalle classi di quattro scuole romane, è stata esposta dall'11 aprile al 18 maggio alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.


Formia

 

 

 

 
LogoConcorso
 FNISM-logo

 

 

Bando di concorso indirizzato alle scuole campane

 

Edizione 2014

 

Sulle vie della parità

PREMESSA

  

Il concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM, con il patrocinio della Consulta delle Elette e della Commissione alle Pari opportunità del Comune di Napoli, giunto alla sua seconda edizione, è rivolto alle scuole secondarie superiori di tutta la Regione Campania, con una nuova proposta didattica. È finalizzato a riscoprire e valorizzare le presenze femminili nella storia e nella cultura dei territori e intende sollecitare attività di ricercaazione tese a proporre percorsi di genere che riscoprano tracce dell’attività delle donne sul territorio di riferimento della scuola; ogni percorso potrà individuare, attraverso un qualsiasi filo conduttore, figure di donne che abbiano dato un significativo contributo alla vita sociale e culturale, tra quelle non indicate già nelle precedenti edizioni di concorsi similari, nell’area di riferimento dove si trova l’Istituto scolastico partecipante. Il Bando sarà presentato il giorno sabato 9 novembre 2013 a Napoli, presso l’Antisala dei Baroni nel corso del Convegno Nazionale del FNISM.

La proposta progettuale potrà innestarsi su un lavoro ben più ampio che le classi potranno condurre:

    • attraverso la ricerca storica, individuando personaggi che si siano distinti per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che alunne e alunni riterranno significativi nel territorio di riferimento;
    • a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della città, del quartiere e delle sue strade e dallo studio delle dinamiche del loro sviluppo;
    • riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.
    • Le alunne e gli alunni impegnate/i nel lavoro di ricerca/studio avranno modo di apprendere e agire in modo autonomo e responsabile,collaborando e partecipando alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La conoscenza delle intitolazioni e la riflessione sulle molte assenze femminili permetterà di sviluppare forme di cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione alle scelte di chi amministra la città. L’apprendimento per le alunne e gli alunni sarà prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali. Inoltre il metodo biografico costituirà un altro aspetto fondamentale delle scelte metodologiche e didattiche adottate nel lavoro di ricerca/studio. Il valore della biografia risiede nel nesso tra un evento generale e l’esperienza di una persona, la cui identità di genere determina sempre le forme di partecipazione ed elaborazione della Storia. Le vite delle donne di rilievo, quindi, possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.
    • La conoscenza e la consapevolezza, l’attenzione e il rispetto per le differenze, lo sviluppo di un pensiero critico verso modelli maschili e femminili stereotipati, omologanti e conformisti sono momenti fondamentali della formazione di cittadine e cittadini responsabili. L’incontro ed il confronto intergenerazionale consente, infine, di riflettere sul valore delle conquiste fatte dalle donne delle generazioni precedenti e sulla necessità di tutelarle e valorizzarle. Le giovani donne e i giovani uomini dimenticano (o non sanno) che la cittadinanza femminile, asimmetrica per millenni, è una recente conquista e che, anche dopo avere ottenuto il diritto al voto nel 1946, le donne italiane rimasero sottoposte alla patria potestà e non accedevano a molti ruoli della Pubblica Amministrazione. Questa disparità mai colmata, nonostante il richiamo della nostra Costituzione, pone la necessità di recuperare la memoria delle battaglie delle donne delle altre generazioni, sia attraverso i segni che esse hanno lasciato nelle trasformazioni, sia attraverso i non-segni della cancellazione della memoria, anche toponomastica.
    • La toponomastica offre anche l’opportunità didattiche della integrazione interdisciplinari. Docenti di Italiano, di Storia, di Geografia ma anche docenti di Matematica, Scienze, Arte, Lingue straniere vengono invitate/i a guidare alunne/i nella ricerca dei nomi delle donne che si sono distinte nel campo della cultura, dell’impegno sociale, degli studi scientifici e matematici, dell’impresa o della politica.

 

REGOLAMENTO

  • Ciascuna classe individuerà un percorso guidato non necessariamente turistico con l’intento di riposizionare le donne nel contesto storico e culturale del territorio in cui si trova la scuola, avente come filo conduttore non solo le strade ma ogni testimonianza o ricordo della presenza femminile significativa nel territorio. La pratica di favorire una tipologia di insegnamento che preveda la sensibilizzazione e la partecipazione concreta di allieve e allievi di scuole secondarie alla creazione dei percorsi favorisce un apprendimento diretto. La classe delineerà il percorso in un massimo di 10.000 battute.
  • La classe indicherà inoltre nel caso ci fosse una figura particolarmente meritevole, una strada che vorrebbe intitolare alla figura stabilita, selezionando tra vie, piazze, vicoli, rotonde, giardini che non abbiano ancora una propria precipua e singolare intestazione (es. I traversa, II traversa, vico I a Forcella etc.). La proposta sarà accompagnata da un massimo di 3 foto (20x30 – 300 dpi) della suddetta area di circolazione e da un’unica didascalia che illustrerà le motivazioni di tale scelta (max 500 battute).
  • La/il docente referente sintetizzerà l’attività didattica svolta in una breve relazione (entro le 3.000 battute), indicando tempi, luoghi, modalità e dinamiche della ricerca e della selezione.
  • La scuola invierà all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - entro e non oltre l’8 marzo 2014 – i lavori completi di ognuna delle sue classi partecipanti, composti da 4 elementi:.

1) percorso scelto e sua descrizione

2) fotografie del percorso

3) didascalia con motivazione per la nuova intitolazione (in caso di individuazione di intitolazione)

4) relazione docente.

  • Una giuria, scelta dal Comitato organizzatore, valuterà i lavori pervenuti e selezionerà le classi vincitrici che riceveranno una targa di merito e l’invito a presenziare alla cerimonia ufficiale di intitolazione della strada indicata; a docenti referenti e D.S. delle suddette classi verrà consegnato il volume Sulle vie della parità.

Scoprire un territorio e valorizzarne le donne attraverso le stesura di biografie e non solo, sono le finalità generali del Concorso. Per questo motivo, apriremo uno spazio pubblico per raccogliere gli articoli scritti dagli studenti e rivisti dai docenti su toponomastica e percorsi di genere. I migliori lavori, firmati da entrambi i soggetti, verranno pubblicati in volume o esposti in mostra. Tutti i lavori segnalati dalla giuria, non solo quelli premiati, avranno pubblica visibilità sul sito: www.toponomasticafemminile.it.

Le classi vincitrici saranno ammesse d’ufficio alla selezione finale del Concorso nazionale.

Studenti e docenti riceveranno l'attestato di partecipazione rilasciato da FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti -Associazione Professionale Qualificata per la Formazione Docenti D.M.1772000 Prot. N.2382/L/3- 23052002).

 

In collaborazione con Le Sentinelle onlus , Toponomastica femminile della Campania assegnerà un Premio speciale per il percorso più originale e creativo; il premio consisterà in una visita guidata all’Oasi dei Variconi ( Castel Volturno Caserta) ecosistema unico in Campania, oggi area protetta affidata all’Associazione.

 

Referenti

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale 

Giuliana Cacciapuoti e Daniela Sautto

Referenti regionali per la Campania 

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

Simona Molisso

Presidente Consulta delle Elette Comune di Napoli

Gennaro Esposito

Presidente Commissione Pari Opportunità - Comune di Napoli

Paola Castelli

Presidente Le Sentinelle Onlus

 Clicca qui per scaricare il bando in .pdf.

 

 

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Bando di concorso indirizzato alle scuole siciliane

 

Il Gruppo Toponomastica Femminile, in collaborazione con la Federazione Nazionale Insegnanti – FNISM invita docenti, alunni\e delle scuole siciliane

 

Strade di parità

PREMESSA

  

Il concorso, rivolto alle scuole siciliane di ogni ordine e grado, è finalizzato a promuovere la cultura della differenza di genere e a collaborazione tra scuola e istituzioni sollecitando attività di ricerca tese a individuare storie di donne e di uomini che in ambito locale, ma non solo, abbiano dato un significativo contributo all’Arte e alla Cultura. Le proposte dovranno innestarsi su un lavoro più ampio che le classi condurranno:

    • attraverso la ricerca, individuando figure che si siano distinte per attività artistiche e/o culturali;
    • riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze.

 

REGOLAMENTO

  • Ciascuna classe, gruppo o singolo\a studente delle scuole secondarie di primo o secondo grado individuerà una figura femminile e\o una maschile e\o una coppia deceduta da almeno dieci anni, che si sia distinta in ambito locale, ma non solo, meritevole di intitolazione e ne racconterà la storia in un testo originale di max 1.500 battute. La proposta sarà accompagnata da un breve scritto (max 200 battute) che illustri le motivazioni di tale scelta e da un’immagine (foto, disegno, scultura…) che raffiguri il personaggio proposto. Ogni partecipante potrà presentare al massimo tre proposte.
  • Ciascuna classe, gruppo o singolo\a studente, delle scuole primarie individuerà una figura femminile e una figura maschile, decedute da almeno dieci anni, che si siano distinte in ambito locale, ma non solo, meritevoli di intitolazione e ne rappresenterà la storia in un disegno. La proposta sarà accompagnata da due didascalia che illustreranno le motivazioni di tali scelte (max 200 battute per ognuna delle due figure).
  • I lavori prodotti saranno inviati all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 15 ottobre 2013.
  • Ciascun\a partecipante farà pervenire via mail i seguenti 4 elementi:

1) storia (testuale o illustrata) delle figure proposte

2) immagine del personaggio (per la scuola secondaria)

3) motivazione della scelta

4) scheda di partecipazione indicante:

- nome del/la concorrente, scuola e classe di appartenenza (in caso di lavoro collettivo, si richiede elenco nomi partecipanti)

- nome, indirizzo, telefono, mail della scuola

- nome e recapiti del\la docente referente.

  • Una giuria, scelta dal Comitato organizzatore, valuterà i lavori pervenuti e selezionerà le proposte migliori dai proporre ai comuni di riferimento, per future intitolazioni.
  • Le proposte migliori e accettate dai comuni saranno premiate con attestato di merito, che verrà consegnato in occasione della presentazione pubblica.
  • Le scuole interessate a collaborare ai progetti didattici di toponomastica, riceveranno in omaggio il volume Sulle strade della parità (Universitalia, 2013).

 

Referenti

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale 

Claudia Fucarino e Pina Arena

Referenti Sicilia 

Pina Arena

Referente didattica

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

 

 

 

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Bando di concorso

Edizione 2013/2014

Sulle vie della parità

PREMESSA

  

Il concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, è finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Attraverso attività di ricerca-azione si vogliono individuare e descrivere itinerari di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura del Paese.

La proposta progettuale va ad innestarsi su un lavoro più ampio che i gruppi concorrenti potranno condurre:

- attraverso la ricerca storica, individuando donne che si siano distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti che gli/le studenti riterranno significativi nel territorio di riferimento;

- a livello geografico e urbanistico, a partire dall’osservazione della regione, della città, del quartiere e delle sue strade, dalla ricostruzione e dallo studio delle dinamiche del loro sviluppo;

- riflettendo sulle ragioni delle intitolazioni presenti e su quelle di tante esclusioni o assenze femminili.

Le/gli studenti impegnate/i nel lavoro di ricerca-studio saranno stimolate/i a sviluppare il loro lavoro in modo autonomo e responsabile, collaborando e partecipando alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. La conoscenza delle intitolazioni e la riflessione sulle molte assenze femminili permetterà di sviluppare forme di cittadinanza attiva, stimolando la partecipazione alle scelte di chi amministra la città.

L’apprendimento sarà prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali. Inoltre il metodo biografico costituirà un altro aspetto fondamentale delle scelte metodologiche e didattiche adottate. Il valore della biografia risiede nel nesso tra un evento generale e l’esperienza del singolo, la cui identità di genere determina sempre le forme di partecipazione ed elaborazione della Storia. La vita e le scelte delle donne di rilievo, quindi, possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.

La conoscenza e la consapevolezza, l’attenzione e il rispetto per le differenze, lo sviluppo di un pensiero critico verso modelli maschili e femminili stereotipati, omologanti e conformisti sono momenti fondamentali della formazione di cittadine e cittadini responsabili.

L’incontro e il confronto intergenerazionale consentono, infine, di riflettere sul valore delle conquiste fatte dalle donne delle generazioni precedenti e sulla necessità di tutelarle e valorizzarle. Le giovani donne e i giovani uomini dimenticano (o non sanno) che la cittadinanza femminile, asimmetrica per millenni, è una recente conquista e che, anche dopo avere ottenuto il diritto al voto nel 1946, le donne italiane rimasero sottoposte alla patria potestà senza poter accedere a molti ruoli della Pubblica Amministrazione. Questa disparità mai colmata, nonostante il richiamo della nostra Costituzione, pone la necessità di recuperare la memoria delle battaglie delle donne delle altre generazioni, sia attraverso i segni che esse hanno lasciato nelle trasformazioni, sia attraverso i non-segni della cancellazione della memoria, anche toponomastica.

La toponomastica offre anche opportunità didattiche di integrazione interdisciplinari. Docenti di Italiano, Storia, Geografia, Matematica, Scienze, Arte, Lingue straniere, Comunicazione… vengono invitate/i a guidare alunni/e nella ricerca di nomi e di storie delle donne che si sono distinte nel campo della cultura, dell’impegno sociale e nel mondo del lavoro, degli studi scientifici e matematici, dell’impresa e della politica.

 

REGOLAMENTO

 

fond roberta lanzino

In Calabria, il concorso si arricchisce di una sua specificità, ottenendo il sostegno da parte della Fondazione Roberta Lanzino. Ogni istituzione scolastica o formativa potrà partecipare pertanto sia alla selezione regionale, sia al bando nazionale. Ciascun gruppo di lavoro individuerà un percorso con l’intento di riposizionare le donne nel contesto storico e culturale del territorio in cui si trova la scuola, che abbia come filo conduttore le strade e ogni altra testimonianza o ricordo della presenza femminile significativa nel territorio.

La pratica di favorire una tipologia di insegnamento che preveda la sensibilizzazione e la partecipazione concreta di allieve e allievi di scuole secondarie alla creazione dei percorsi favorisce un apprendimento diretto.

Il gruppo elaborerà il percorso e individuerà, all’interno di esso, uno spazio pubblico (strada, giardino, rotonda, biblioteca…), che non abbia ancora una propria precipua e singolare intestazione (es. traversa, biblioteca comunale, vico, giardino pubblico…), da intitolare a una figura femminile particolarmente meritevole. La proposta sarà accompagnata da repertorio iconografico che consenta di individuare lo spazio prescelto.

Ogni gruppo potrà partecipare a una o più delle seguenti sezioni:

A. Sezione letteraria

Testo narrativo dell’itinerario (max. 10.000 battute) accompagnato da supporto fotografico e didascalico del percorso e dell’area scelta per l’intitolazione. Si richiedono da 5 a 10 foto (formato cm 20x30 – 300 dpi) con relativa didascalia (max 500 battute ognuna).

B. Sezione digitale

(a scelta una delle seguenti modalità) 1. Presentazione in Power Point – da 10 a 15 slide/immagine – accompagnata da altrettante didascalie esplicative esterne alla presentazione (max 500 battute ognuna); 2. video di durata da 3 a 5 minuti, in qualsiasi standard tecnico (inclusi smartphone); 3. ipertesti o e-book liberi.

C. Sezione artistica

Tecniche libere, incluse scrapbooking, carnet de voyage, kamishibai… Da 5 a 10 tavole – accompagnate da altrettante didascalie esplicative esterne alla presentazione (max 500 battute ognuna).

D. Comunicazione e design

Progetto di comunicazione di un evento nel territorio, sia circoscritto che diffuso, con studio degli elementi relativi: immagine coordinata, segnaletica, pannellatura espositiva, promozione su media classici e new media, infografica.

Le/i docenti referenti sintetizzeranno l’attività didattica svolta in una breve relazione (entro le 3.000 battute), indicando tempi, luoghi, modalità e dinamiche della ricerca e della realizzazione.

Per partecipare alla selezione regionale, ricerche e relazioni andranno spedite entro l’8 febbraio 2014 alla Fondazione Roberta Lanzino, che assegnerà premi specifici alle scuole vincitrici. I lavori completi e la relazione docente dovranno pervenire all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - e nel caso della sezione artistica al seguente indirizzo postale:

Centro Sociale Roberta Lanzino

Via G. De Chirico, s.n.c.

87030 Rende (CS)

La Fondazione Lanzino, FNISM e Toponomastica femminile esporranno tutti i lavori pervenuti al suddetto indirizzo, in occasione dell’evento culturale “La giornata della condivisione”, programmato per il 24 maggio 2014. I lavori segnalati e premiati a livello regionale, concorreranno d’ufficio alle selezioni nazionali.

Per partecipare direttamente alla selezione nazionale, scuole/atenei/enti di formazione, invieranno, entro l’8 marzo 2014, i lavori completi e la relazione docente all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - e nel caso della sezione artistica al seguente indirizzo postale:

Toponomastica femminile c/o Livia Capasso

via Asmara, 16

00199 Roma

Scoprire il territorio, valorizzarne le sue donne, scrivere di loro e intrecciare ricerche di rete tra studenti/docenti/movimenti/gruppi di lavoro informali, resta una delle principali finalità del Concorso; per questo motivo, articoli e percorsi scritti da studenti, e rivisti e firmati da docenti, avranno pubblica visibilità sul sito www.toponomasticafemminile.it.

Studenti e docenti riceveranno l’attestato di partecipazione rilasciato da FNISM (Federazione Nazionale Insegnanti -Associazione Professionale Qualificata per la Formazione Docenti D.M.1772000 Prot. N.2382/L/3-23052002). I migliori lavori, firmati da entrambi i soggetti, verranno pubblicati in volume o esposti in mostra.

Una giuria scelta dal Comitato organizzatore valuterà i lavori pervenuti e selezionerà una proposta per ognuna delle quattro sezioni.

La cerimonia di premiazione si terrà a Roma, nel maggio 2014.

I gruppi e/o le classi vincitrici riceveranno targa di merito, buoni libri e premi degli sponsor.

A docenti referenti, scuole/facoltà/centri di formazione delle classi vincitrici verrà consegnato il volume Sulle vie della parità.

Premi aggiuntivi potranno essere definiti in corso d’opera da sponsor e partner.

Roma, 23 settembre 2013

 

Maria Pia Ercolini

Referente nazionale Toponomastica femminile

Pina Arena

Referente didattica Toponomastica femminile

Gigliola Corduas

Presidente FNISM - Federazione Nazionale Insegnanti

Franco Lanzino

Presidente Fondazione Roberta Lanzino

 

Clicca qui per scaricare il bando in .pdf.