Beacon waves - Fare radio a scuola

Progetto prof. Angela Milella

Regione Emilia Romagna

Modena

Liceo artistico A. Venturi

Liceo musicale C. Sigonio

 

Regione Lombardia

Milano

I. C. J. Barozzi

Classi 1h, 2a, 2e, 2b, 2f, 3d, 3e

Docente referente: Daniela Lippera

 Il progetto, nato con la quarta edizione concorso Sulle vie della parità e presentato al V convegno nazionale di Toponomastica femminile (Napoli, novembre 2015), serve a potenziare le competenze degli studenti nella pratica e nella cultura musicale, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni anche mediante il coinvolgimento di altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori.

I radioviaggi utilizzati per Toponomastica femminile sono trasmissioni radiofoniche che portano l’ascoltatore a percorrere nuove rotte, a scoprire nuove località (topos) tramite la voce degli speakers che nominano attraverso lo studio dei nomi (onomastica),  raccontano, spiegano, descrivono i luoghi che attraversano. Sono programmi ad alto contenuto culturale, adatti alla produzione di strumenti  didattici utili anche per l’inclusione scolastica di ipo e non vedenti. Inoltre, sono un ottimo metodo per ridurre la dispersione scolastica e favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Le trasmissioni radio, realizzate a Modena e a Milano, costituiscono oggi una delle sezioni della quinta edizione del concorso Sulle vie della parità. 

Ecco alcune protagoniste degli show: Alda Merini, Alessandrina Ravizza, Fernanda Wittengs, Giulietta Pezzi, Maria Callas, Veronica Gambara...

Si invitano altre città e altre scuole a partecipare.

Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

Campania

 

2016/2017

Il modulo Strademaestre

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Il MODULO “STRADEMAESTRE” si inserisce nelle attività promosse con AVVISO PUBBLICO “SCUOLA VIVA” Delibera di Giunta Regionale della Campania per prevenire l’abbondono scolastico e l’emarginazione sociale del PROGETTO MOVING presentato dall’IIS Mennella di Casamicciola Terme.
Il Modulo, svoltosi nel periodo 2 febbraio 2017-8 giugno 2017 in orario pomeridiano dalle h.15-h.18 per un totale di 30 ore nel plesso di Forio d’Ischia è stato frequentato con assiduità da 24 allievi e una allieva. Basato su una metodologia di ricerca/azione e sulla toponomastica di genere, ha avuto tra gli obiettivi definire percorsi e itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle donne che hanno contribuito alla crescita sociale e culturale del Paese; in particolare divulgare la conoscenza di protagoniste visibili e nascoste della vita collettiva dell’isola d’Ischia; individuare modelli femminili e maschili rispettosi del femminile, ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione di una nuova identità maschile come i giovani frequentanti e attivi di questo modulo.

Modulo Strademaestre

Formulario Strademaestre

 

 2013 

Sintesi proposta didattica di Toponomastica femminile in Campania

Mentre ci accingiamo a  presentare il nuovo bando per  il 2013-14 (la presentazione ufficiale è fissata per novembre, durante il convegno di FNISM a Napoli), tiro le somme della passata esperienza didattica (anno 2012-13) che ha visto coinvolte le scuole secondarie superiori di Napoli.

Tutto è iniziato con un  convegno di presentazione, nel mese di gennaio,  in cui abbiamo accolto tantissime insegnanti incuriosite dalla novità che Toponomastica femminile costituiva per il nostro territorio. Un approccio nuovo e dinamico alle tematiche di genere che non ha mancato di accendere l’entusiasmo delle docenti napoletane. Nelle settimane successive, abbiamo inviato alle scuole il bando completo, restando a disposizione per ogni sorta di chiarimento. Il concorso richiedeva una ricerca sul campo di strade disponibili per possibili nuove intitolazioni, una proposta concreta riguardante le donne a cui queste strade potevano essere intitolate (da selezionare secondo il criterio: profilo locale-nazionale-internazionale) e una relazione finale delle/dei docenti coinvolte/i. Prorogando di poco i termini per la consegna finale degli elaborati, abbiamo potuto raccogliere i materiali inviati e decretare una classe vincitrice per ogni categoria. La cerimonia di premiazione, ad aprile, è stata particolarmente emozionante per la partecipazione entusiasta e critica delle ragazze e dei ragazzi. Un modo fattivo per renderli cittadini/e consapevoli.

Il bando dell’edizione 2014 è incentrato sulla riscoperta (o scoperta) di figure femminili all’interno di percorsi di genere. Scopo della ricerca delle classi sarà quello di individuare donne che abbiano dato un contributo alla vita sociale e culturale cittadina, a partire dalle zone immediatamente vicine al proprio istituto d’appartenenza. Tramite foto, biografie e proposte di intitolazioni si porterà avanti una ricerca attiva sul territorio capace di coinvolgere docenti di varie materie (Storia, Geografia, Lingue, Arte, Letteratura, Scienze) che culminerà in una relazione finale attestante la proficua collaborazione tra le classi e le/i docenti che hanno fatto loro da guida. Importante novità è l’estensione del concorso a tutto il territorio regionale. A tal proposito, il bando è stato inviato alle Consigliere di Parità di ogni provincia.

Il concorso è stato presentato il 9 novembre 2013 presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino. In questi mesi ho raccolto le prime adesioni da parte dei docenti e delle docenti presenti alla giornata informativa e anche di altri incuriositi dal nuovo tipo di ricerca proposta da Toponomastica femminile.

Allego link in cui sono presenti tutte le informazioni relative al primo concorso, alle proposte vincitrici e alla premiazione finale.  

http://www.dols.it/2013/01/21/toponomastica-femminile-buone-pratiche-in-comune/

http://www.dols.it/2013/04/22/donne-coraggiose-per-le-strade-di-napoli/

http://gennaroespositoblog.com/2013/04/20/concorso-di-toponomastica-femminile-in-comune/

Marche 

  •  Ancona

Il Comune di Ancona, aderisce formalmente al progetto di TOPONOMASTICA FEMMINILE PER L’ANNO 2014.

Ce ne da’ notizia Vanda Micheletti del Servizio Pari Opportunità. L’adesione accompagna l’espletamento del concorso riservato alle scuole primarie e secondarie di 1^ e 2^ grado, in collaborazione con la Consigliera di Parità Provinciale;

- Al concorso hanno partecipato le scuole secondarie di 1^ grado Marconi, Buonarroti, Leopardi e Pinocchio e quelli di 2^ grado Liceo Ginnasio Rinaldini e Istituto d’Istruzione superiore Vanvitelli-Stracca-Angelini. Le ragazze ed i ragazzi hanno svolto un interessante lavoro di ricerca storica sulle donne locali, ma anche di levatura nazionale ed internazionale, realizzando elaborati che sono stati premiati il 7 marzo presso la ex sala del Consiglio Comunale, alla presenza delle scolaresche e degli Assessori alle Pari Opportunità, alla Pubblica Istruzione e alla Partecipazione Democratica.

Seguono i nomi delle scuole vincitrici e delle donne a cui saranno intitolate le strade:

Scuole superiore di 1^ grado:

  • Scuola Media G. Marconi ALDA LAUSDEI (personaggio storico) 1^ classificata
  • Scuola Media Pinocchio DERNA SCANDALI (personaggio locale 2^ classificata
  • Scuola Media G. Leopardi ILARIA ALPI (personaggio nazionale) 3^ classificata

Scuole secondarie di 2^ grado:

  • Ginnasio Liceo Classico C. Rinaldini VIA DELLE STAFFETTE PARTIGIANE 1^ classificata
  • Istituto Vanvitelli Stracca Angelini / ind. ARTEMISIA GENTILESCHI 2^ classificata
  • Istituto Vanvitelli Stracca Angelini / ind. RITA LEVI MONTALCINI 3^ classificata

 

2016/2017

 21 maggio 2017. Animazione e laboratorio per bambine/i sul libro “UNA STRADA PER RITA” con l’autrice, Maria Grazia Anatra, l’illustratrice, Viola Gesmundo e l’editrice Donatella Caione presso il Salone del libro di Torino. 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” IV edizione a.s. 2016/17. Partecipazione di 7 classi appartenenti a diverse scuole della provincia di Biella, dove il bando è stato diffuso per iniziativa della Consigliera di parità locale. I lavori sono stati presentati il giorno 8 marzo 2017, in occasione della Giornata della donna, nell’Aula Vecchia della Provincia di Biella. I primi due classificati sono stati presentati e premiati a Roma il 28 aprile 2017 nella sala messa a disposizione dal Miur, in viale Trastevere 76. Si tratta di una classe dell’Enaip Biella, che con la guida dell’insegnante Giovanna Fulcheri ha condotto una ricerca sulla figura di una fotografa biellese di fine ‘800, producendo un video, una relazione e una presentazione in power point con una proposta di intitolazione, e della classe III A della Scuola media di Pralungo che ha rintracciato la figura di una guida alpina del luogo, in ricordo della quale  ha progettato una originale sistemazione di un sentiero, con relativa proposta di intitolazione. L’insegnante Vittoria Cassardo ha coordinato il lavoro, insieme a due colleghi. 

2015/2016 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” III edizione a.s. 2015/16. Partecipazione delle classi IVA e IVB della Scuola Primaria Pivano di Saluzzo (Cn), guidate dalle rispettive insegnanti, con un interessante progetto in collaborazione con le istituzioni cittadine. Le scolaresche hanno ottenuto un incontro con il Sindaco di Saluzzo Calderoni, cui hanno proposto di intitolare il teatro cittadino a Magda Olivero (Saluzzo 1910 - Milano 2014), soprano di fama internazionale. Il progetto della scuola Pivano è stato premiato a Roma il 26 aprile 2016, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma 3 con il primo premio per la sezione digitale. Il 6 ottobre 2016 ha avuto luogo, a Saluzzo, la cerimonia di intitolazione del teatro a Magda Olivero. 

2014/2015 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” II edizione a.s. 2014/15 . Partecipazione di un gruppo interclasse di  studenti e studentesse del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino che hanno scelto l’insegnamento alternativo alla religione. Il gruppo, guidato dall’insegnante Donatella Carpintieri, ha condotto una ricerca sulle donne scienziate, giungendo a una simbolica intitolazione degli spazi scolastici, ed è stato premiato il 29 maggio 2015, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Roma 3, ottenendo il primo premio di “toponomastica interna”. 

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5 marzo 2014, intervento didattico presso l’aula magna dell’Istituto Professionale Statale  Colombatto, via Gorizia 7, Torino, con il coinvolgimento di 8 classi quarte. L’attività ha avuto una durata complessiva di 4ore, dalle 8 alle 12, in due incontri successivi, ognuno dei quali ha interessato 4 classi. L’attività, programmata in occasione della Giornata della donna, aveva lo scopo di sensibilizzare le scolaresche ai temi della parità di genere ed è stata svolta da Loretta Junck, referente di Tf per il Piemonte, in collaborazione con le insegnanti delle classi interessate. Alla proiezione e al commento delle slide di Maria Pia Ercolini “Il genere invisibile” è seguito un colloquio/ dibattito con le studentesse e gli studenti.

 

 

Sicilia

Relazione sui lavori della commissione pari opportunità istituita all’I.C. “G.Caruano” di Vittoria (RG) e coordinata dalla docente Rosa Perupato.

Ogni anno, la commissione affronta tematiche particolari e realizza attività, spesso sottoforma di autoformazione ed aggiornamento. Una delle tematiche affrontate in questi due ultimi anni  (2015/16, 2016/17) è stata quella riguardante la Toponomastica femminile., di cui Rosa Perupato si è fatta portavoce,  essendo referente per la provincia di Ragusa ed avendo fatto partecipare i propri alunni ai concorsi proposti anche a livello nazionale.  È stato realizzato uno strumento didattico per coinvolgere alunni ed alunne, in modo ludico ed accattivante, ma soprattutto, per sensibilizzare docenti dell’istituto  alla tematica, ancora per lo più sconosciuta. Sono state fatte escursioni per le strade della città e della frazione balneare, alla ricerca di targhe femminili, da fotografare per poi poter realizzare il gioco del Memory Street sulla toponomastica. Il gioco è stato presentato al collegio docenti di fine anno. Per l’anno prox (2017/18) ci si avvierà verso una nuova avventura creativa…Il gioco dell’oca sulle Pari Opportunità.

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2015: tre incontri siciliani sotto la stella di Toponomastica femminile.

Il giorno 16 gennaio mattina si è svolto a Catania nell'aula magna dell'I.I.S. "G. B. Vaccarini" il Seminario di studi "Didattica delle differenze e Toponomastica Femminile: metodi ed esperienze". Tra le relatrici la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Graziella Priulla, docente Università di Catania, e la prof.ssa Pina Arena, referente progetto Didattica di Toponomastica Femminile.L'incontro ha avuto il patrocinio Fnism con esonero ministeriale dagli obbighi di lavoro. 

Il giorno 16 gennaio pomeriggio si è svolta presso lo Stabilimento di Monaco di Misterbianco la presentazione del libro "Camicette Bianche" di Ester Rizzo. Tra le relatrici la prof.ssa Marinella Fiume, Referente Distretto Sicilia Commissione Arte e Cultura,  la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Pina Arena, referente Area Didattica. L'incontro è stato coordinato da Lella Grazia Condorelli.

Il giorno 17 gennaio si è svolto nell'aula consiliare di Rometta il Convegno sulla Toponomastica Femminile "Via delle pari opportunità". Tra le relatrici la prof.ssa Maria Pia Ercolini, fondatrice Gruppo Toponomastica Femminile, la prof.ssa Giuseppina Seidita, past President Fidapa Italia, la dott.ssa Lucia Chisari Santoro, responsabile Commissione Nazionale Fidapa Politiche Sociali e Pari Opportunità, e la dott.ssa Maria Andaloro, ideatrice di "Posto Occupato".

Appuntamento a Polignano a Mare il giorno 8 marzo pomeriggio (orario e luogo da definire) in occasione della presentazione del libro "Camicette Bianche". Ester Rizzo racconterà del lavoro svolto dal Gruppo Toponomastica Femminile.

 L’anno 2015 in Sicilia è iniziato sotto la buona stella di Toponomastica femminile: dal 16 al 18 gennaio 2015, tre gli appuntamenti toponomastici siciliani, da Catania a Misterbianco a Rometta: Toponomastica Femminile viaggia con le donne e gli uomini della Fnism, della Fidapa, della scuola, delle amministrazioni locali, della società civile delle città dell’isola.

Tante voci si incontrano, raccontano esperienze diverse ma tutte rivolte verso lo stesso obiettivo, quello di una Democrazia paritaria, in cui a donne e uomini siano riconosciuti pari spazi.

Maria Pia Ercolini è venuta da Roma per partecipare alle tre giornate. Parla dell’invisibilità femminile nella lingua, nei linguaggi simbolici e nella toponomastica e tocca note forti in ciascuno degli incontri: a Catania, a scuola, presso l’IIS ”Vaccarini”, con docenti e dirigenti giunti da ogni parte della Sicilia - da Catania, Ragusa, Agrigento, Palermo e Messina- ma anche da altre regioni, incoraggiati dal sostegno della Fnism che ha ottenuto dal Miur l’esonero dagli impegni di servizio.

A Misterbianco e a Rometta la battaglia per la toponomastica femminile sposa la presentazione dell’opera di Ester Rizzo, “Camicette bianche”, dedicata alla tragedia del rogo della Triangle a New York in cui morirono 121 donne , di cui 38 italiane, quasi tutte meridionali.

Ciascuno degli incontri ha una sua chiara specificità: la didattica della differenza segna il primo incontro e vede gli interventi di Graziella Priulla e Pina Arena, dedicati all’educazione e all’ “evidenza invisibile” della discriminazione di genere per le giovani generazioni le quali ereditano conquiste non vissute e non sofferte, che rischiano di perdersi anziché costituire il terreno per ulteriori passi verso una reale democrazia paritaria.

Cambia lo scenario a Misterbianco. Qui, nella Sala Riunioni dello Stabilimento Monaco, Lella Condorelli e Dina Palmeri, referenti delle sezioni Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Fiumefreddo della Fidapa, aprono i lavori. Lella, dopo aver presentato la mostra “Donne Nobel”, della quale è anche curatrice ed ideatrice, conduce il giro degli interventi : quello di Ester Rizzo che racconta con la semplicità delle grandi donne il suo percorso per le vite e le strade delle donne della Triangle; quello della scrittrice Marinella Fiume, lettrice coinvolgente di “Camicette bianche”; quello di Pina Arena che riflette sulla lettura in chiave di didattica di genere e toponomastica dell’opera poliedrica di Ester; quello della dirigente scolastica Caterina Lo Faro che s’impegna ad integrare la proposta di Toponomastica femminile nei percorsi didattici del suo Istituto, il “Leonardo da Vinci” di Misterbianco. L’incontro ha una preziosa sorpresa: le parole delle relatrici sono cadenzate da canti di emigrazione, antichi e moderni, sapientemente selezionati da Lella e intonati dalle ragazze dell’Istituto. Voci cristalline e visi emozionati di fanciulle che indossano, in omaggio all’opera di Ester, camicette candide di pizzo bianco, emozionano profondamente il pubblico!

Ultima giornata a Rometta: ancora una volta le donne della Fidapa introducono i lavori e tessono i fili di un discorso di parità che a Rometta viene coronato con la costituzione di una commissione toponomastica tutta femminile, presieduta da Rosalba Rantuccio; partecipa il Sindaco Nicola Merlino, uomo sapiente, attento alla coesione sociale e allo sviluppo che, sa bene, passano anche attraverso Toponomastica femminile. Madrina della serata Maria Andaloro, luminosa combattente che medita, dopo Posto Occupato, altre battaglie e nuove strade per le battaglie di parità: ci sarà un’Associazione che si chiamerà Agathae, per le donne che subiscono violenza, ci sarà una biblioteca dedicata ai ragazzi e alle ragazze, naturalmente da intitolare ad una donna. E con quale più bella notizia potevano chiudersi i tre appuntamenti dedicati alla memoria femminile e al contributo delle donne per un mondo migliore!

 


 

2014 - “Sulle strade di lei” - IIS ”Vaccarini” – Catania 


13.09.14 CATANIA || I. I. S. S. "G. B. Vaccarini": "Vie di parità" 

Ho fatto un viaggio che mi ha portato a un punto, mi ha fatto scoprire la storia di una persona bella che non conoscevo perché era stata fin ad allora un fantasma invisibile e meritava di tornare ad essere donna vivente…, mi ha insegnato a guardare in un altro modo. Ma la cosa più bella è che non è finito: continua“. (Andrea, 14 anni, membro del gruppo di lavoro di “Sulle strade di lei”)
Il video-documentario “Sulle strade di lei” racconta un viaggio di consapevolezza civica e di identità di genere attraverso le vie della città e può essere utilizzato quale micro-guida per la costruzione di un itinerario, descrittivo, narrativo o multimediale, per il recupero della memoria femminile, contro la discriminazione della cultura patriarcale.
Il viaggio viene proposto come ricerca condivisa per giungere pian piano a un’azione civica, come naturale conquista di un percorso vissuto. Attraversando la città, si pongono domande, si ascoltano voci, si raccolgono fili di conoscenza e scoperta che vengono legati insieme, per giungere infine a destinazione: è un viaggio che non si chiude, come dice Andrea, ma si riapre alla luce della consapevolezza acquisita, “…intitoliamo una strada a una giovane donna, Andreana Sardo, che ha salvato la Biblioteca e con essa la nostra memoria, il nostro passato, il nostro presente… Intitoliamo altre strade anche ad altre a donne, alle tante donne ancora invisibili che hanno contribuito al nostro presente. A quali donne? ”.
Il video, realizzato nell’ambito di un progetto contro la dispersione scolastica, dà evidenza alla centralità e al protagonismo delle e degli studenti. E’, infatti, il frutto di un lavoro nel quale le docenti hanno svolto il ruolo di facilitatrici e il gruppo si auto-regolato, attribuendosi ruoli differenti che dessero valore a talenti differenti (chi scrive, chi parla, si riprende, chi cura suoni, montaggio, fotografia). Il prodotto finale è stato, così, pensato e costruito da 15 quattordicenni ai quali è stato posto un problema difficile poiché in sé astratto (la discriminazione di genere e l’invisibilità femminile) attraverso domande concrete che rimandano a luoghi concreti e a conteggi statistici (“puoi dirmi il nome di una strada intitolata a una donna? Quante strade sono dedicate a donne nella tua città? Perché sono così poche’ le donne cui sono intitolate strade? Perché le donne non hanno memoria e riconoscimento del loro contributo che continua nella nostra vita presente?”.) Le stesse domande poste alle e ai discenti sono state poi da loro poste alle/ai passanti nel loro viaggio in città. La città diventa così luogo di scoperta, di conoscenza e di riflessione sul sé e sull’altro\a.
Il video propone, inoltre, un METODO di indagine e di ricerca condivisa, che attraversa le seguenti fasi:
* Osservare la città, le strade, le intitolazioni
* Interrogarsi sulle presenze e sulle assenze osservate nelle intitolazioni femminili nel territorio e rispetto alle statistiche generali
* Porre domande ad altri e ad altre interlocutrici, per sollevare il problema, per individuare i punti di vista differenti, per cercare risposte
* Ascoltare diverse e differenti voci e a tutte dare valore
* Proporre “nuove strade” che recuperino il vuoto osservato
Il video può essere anche utilizzato per riflettere insieme sui tanti “ non so”, “non ci avevo pensato”, sugli stereotipi della cultura patriarcale, sulla differenza tra i punti di vista maschili (“le donne non hanno fatto storia”) e quelli femminili (“viviamo in una società un po’ maschilista”) che emergono nelle interviste ai\alle passanti.
Può essere, inoltre, interessante chiedere a studenti, di età differenti, cui si propone la visione di “Sulle strade di lei”, di interpretare lo spot che precede il documentario e lo completa: all’inizio, un gruppo in bianco-nero, di ragazzi e ragazze vede sparire le ragazze; alla fine, le ragazze ricompaiono, il quadro si colora e tutti e tutte e tutti sorridono.
Si può chiedere quale relazione, secondo loro, leghi lo spot\cornice al documentario.
Il momento di arrivo della riflessione porterà a parlare di invisibilità, di cancellazione della presenza delle donne, di dovere e diritto alla restituzione della memoria femminile.
Se questo accadrà, l’esperienza didattico-formativa centrata sul video “Sulle strade di lei” potrà considerarsi riuscita.

 


2013 - Il libro delle scuole Toponomastica femminile e tre strade a Catania

Scegliere il taglio da dare al  nostro libriccino  è stato difficile: abbiamo visto e rivisto le proposte  pervenute e infine abbiamo scelto di ascoltare soprattutto  le ragioni delle scelte, dando  spazio alle storie delle donne più menzionate e  a qualcuna, menzionata solo una volta, ma poco nota o segnalata con motivazioni che ci sono sembrate significative.

fotoIICon la pubblicazione del libro “Tre strade per tre donne a Catania”  raccolta di storie di donne  meritevoli di intitolazioni toponomastiche, giunge a conclusione il progetto di Toponomastica femminile-Scuole-Comune di Catania partito un anno fa con l’omonimo Concorso per le scuole catanesi  .  Ora il libriccino- curato dalla referente di Toponomastica femminile per la sezione didattica e fortemente voluto da Carmancita Santagati, assessora alle Po al Comune di Catania-   propone  le biografie di 50 delle 120 donne  proposte da 400 studenti catanesi   degli  istituti tecnici e dei   licei cittadini, del centro e della periferia, che hanno aderito all’iniziativa. Prime fra tutte le biografie di   Rita Atria, Francesca Morvillo, Indira Gandhi, “donne che hanno contribuito, in modi diversi, a rendere migliore e più giusto questo Paese e questo mondo” alle quali il sindaco Stancanelli si è impegnato ad intitolare tre strade in città. Seguono le altre storie:  di  cantanti di ogni tempo, attrici, poetesse, artiste, politiche, giovani donne contro-la-mafia, insegnanti, partigiane, matematiche, sportive, scienziate, astronaute- alcune note, altre poco o per nulla famose (la cantante Carmelina Barilli, la partigiana Graziella Giuffrida…), talora inattese (Nilde Iotti), d’ogni tempo (da Ipazia a Goliarda Sapienza.  E alle storie seguono le motivazioni delle candidature.  Colpisce nel racconto come nelle motivazioni il ritorno di parole forti: “rigore”, “coraggio”, “ responsabilità”, “senso morale”. Scrive Anna  motivando la candidatura di Aung Suu Kyi  “sorridendo ha lottato e lotta per la pace, non solo del suo paese ma del mondo di noi tutti”; Michelangelo ha proposto Francesca Morvillo ”perché è stata  una donna  che    non amava  comparire, lavorava con rigore e gentilezza  per il bene delle altre persone”.  E’ un libriccino civico, in cui i giovani incontrano il passato recente e lontano, attraverso storie esemplari, riflettono sulla differenza e sul merito, sull’identità e sulle relazioni. Un libriccino  che dà la parola alle donne   di cui si raccontano le storie e alle e agli studenti che spiegano le ragioni per le quali le hanno scelte. Ci sono sempre ammirazione e rispetto, talora  indignazione e rabbia nelle parole delle  e dei giovani biografi: “…dobbiamo restituirle il merito che gli uomini  le hanno rubato” scrive Elisa, proponendo un’intitolazione a  Rosalind Franklin, defraudata delle sue scoperte.  Qualche volta ci si spinge oltre e la motivazione si traduce in  racconto di sé: “Voglio conoscervi tutte, leggere i vostri nomi, conoscere le vostre storie, abbracciarvi, donne del mio passato, del mio presente, del mio futuro” scrive Costanza scegliendo Olympe de Gouges.  Le parole di Costanza concludono un percorso di conoscenza e insieme ne aprono  un altro, aperto ad altre scoperte e ad altri incontri con persone, uomini e donne, che possano aiutare i nostri giovani e le nostre giovani nell’opera complessa della costruzione consapevole e responsabile di sé e della propria identità. E in questa direzione, Toponomastica femminile, approdata alla didattica, dà loro una mano.

 


2013 - Sala conferenze del Museo Civico Castello Ursino - Presentazione del  libro “Tre strade per tre donne a Catania”

Alla presenza di  100 studenti  delle scuole catanesi di ogni ordine e grado , deii loro docenti, del Sindaco Raffaele Stancanelli, dell’assessore alle pari opportunità Carmencita Santagati, della referente di Toponomastica femminile per la foto 3Sicilia orientale, nella magnifica cornice del Museo Civico  Castello Ursino viene presentato il libro “Tre strade  per tre donne a Catania”  che Pina Arena- curatrice dell’opera- presenta come il frutto di un lavoro condiviso, di un’azione di cittadinanza attiva in cui si è creato un circolo virtuoso di partecipazione democratica: gli studenti, accolgono  la proposta di Toponomastica femminile che chiede intitolazioni di strade alle donne,  osservano la città, denunciano la disparità di genere  anche nella toponomastica, studiano, scrivono e chiedono intitolazioni di strade e piazze a tre donne ; le istituzioni rispondono e sostengono  la proposta in un percorso che, da un Concorso,  porta alle intitolazioni e alla raccolta in un libro  dei lavori che sono stati prodotti.

Oggi, quindi,  il libro viene  presentato: raccoglie  50 delle 120 biografie proposte dalle scuole e le motivazioni delle e degli studenti che hanno candidato donne di ogni tempo, note o per nulla note, che si sono distinte in   campi diversi – dalla politica  alla cultura, dall’imprenditoria all’associazionismo, dalla scienza allo sport. 

Il sindaco Raffaele Stancanelli apre l’incontro dicendo  di aver voluto “fortemente essere a fianco di questa iniziativa, perché pone a contatto con la parte più bella di questa esperienza di primo cittadino: il futuro di Catania, i nostri giovani”. Concorda Carmencita Santagati sottolineando che l’iniziativa “Tre strade per tre donne a Catania  ha dato agli studenti la possibilità di prendere ”coscienza del loro ruolo di uomini e donne  e del rispetto dovuto all’altro nel rispetto delle differenze”.  Anche Grazia Giurato, amica dell’iniziativa, parla di un “percorso di democrazia” che deve essere continuato. La prof.ssa Pina Arena va oltre e  chiede  l’introduzione delle quote rosa nel regolamento toponomastico di Catania, e  la partecipazione di un membro di Toponomastica femminile ai lavori della Commissione. Dà, infine, la parola alle e agli studenti presenti in aula perché raccontino la loro esperienza, alle amiche del mondo della cultura e dell’associazionismo presenti -  alla scrittrice Samanta Giambarresi, ad Adriana Palmieri, presidente dell’associazione dedicata a Stefania Noce- che hanno aderito e sostenuto il lavoro delle scuole.

Nadia chiede infine la parola,  parla a  nome degli studenti  presenti del Liceo e dell’Istituto Tecnico Vaccarini”, capofila dell’iniziativa,  dell’ IC “De Felice”, dell’IC “San Giorgio”, dell’Istituto Sacro Cuore (autori della bella copertina del libro)- e chiede di continuare a lavorare insieme. Un applauso segue le sue parole e conferma che l’azione di cittadinanza attiva intrapresa non si chiude qui.


Novembre 2013 - Concorso di TF e FNISM - Sicilia

Il Concorso “Vie di parità in Sicilia” ha dato al Comune di Palermo i nomi delle sette donne e sette uomini a cui intitolare, con un criterio assolutamente pari, le strade dei quartieri culturali della Zisa, cittadella rinascente della Cultura siciliana. Le schede pervenute sono state valutate da una commissione costituita da rappresentanti di Toponomastica femminile e del Comune di Palermo.

Ecco i nomi delle donne e degli uomini ritenuti meritevoli di memoria dagli e dalle studenti partecipanti al Concorso: Sibilla Aleramo, Tina Madotti, Elvira Sellerio, Goliarda Sapienza, Giuliana Saladino, Rosa Balestreri, Fernanda Pivano, Rosetta scaglione, Antonino De Stefano, Danilo Dolci, Pippo fava, Gesualdo Bufalino. Menzione speciale per Elena Formica e menzione per l’intitolazione virtuale a Marella Ferrera.

 


28 Novembre 2013 - Manifestazione di premiazione del Concorso “Strade di parità in Sicilia”

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Con frasi ferme e decise contro il femminicidio ha inizio la manifestazione di del Concorso regionale di Toponomastica femminile –Fnism “Vie di parità in Sicilia” che ha dato al Comune di Palermo i nomi di sette donne e sette uomini a cui intitolare, con un criterio assolutamente pari, le strade dei quartieri culturali della Zisa: “Violenza sulle donne è non riconoscere i loro meriti”, “Violenza sulle donne è considerare dramma della gelosia l’assassinio di una donna da parte di un uomo che dice di amarla”, “Violenza sulle donne è pretendere in nome del tuo amore che lei cancelli da fb le foto delle persone alle quali ha voluto o vuole bene”. “Contro la violenza sulle donne, bisogna essere insieme, uomini e donne: con l’ascolto, il rispetto, l’attenzione, la cura”. Le hanno scritte loro, i ragazzi dell’IIS”Vaccarini” , ed ora le leggono a voce alta, schierati di fronte ad un pubblico di 200 studenti e studentesse arrivati dalle scuole medie e dai licei catanesi e da fuori provincia. Ci sono anche le donne delle Istituzioni e dell’associazionismo: Carmencita Santagati, ex assessora alle po, Giovanna Crivelli dell’UDI, Grazia Giurato , protagonista delle lotte femminili a Catania già dagli anni sessanta. Tutte parlano della necessità di coesione contro il massacro delle donne che non sembra fermarsi. Ma perché parlare di femminicidio nel giorno della premiazione di Toponomastica femminile?

Perché la matrice della discriminazione è sempre quella: l’invisibilità delle donne, il disconoscimento della loro dignità, del loro valore, del loro diritto ad esserci e a prendere la parola. Dopo le parole forti di Stefano, Fabrizio, Gianluca, Martino, Giovanni , sono le parole delle e dei giovani premiati a continuare il discorso sulla discriminazione di genere e sugli uomini e sulle donne che vorrebbero: e con loro ritorniamo a sperare, perché aprono squarci inattesi sull’immaginario giovanile, su desideri e attese, sui modelli e sull’esempio che chiedono al mondo adulto.

danilo-dolciMichelangelo Zanghì dell’IIS “Vaccarini” conquista il primo premio con la proposta di intitolazione ad un grande maestro, Danilo Dolci, perché dalla sua vita “ arriva ad ogni ragazzo l’ invito a mantenersi integro, coerente, a resistere in nome di quello in cui crede”. E’ un elogio del valore della coerenza e della differenza, misurato ed appassionato insieme, la motivazione di Antonio Russo del Liceo “Cutelli” che propone una intitolazione a Goliarda Sapienza “sontuosamente cittadina del mondo” . Francesco Attanasio, anche lui studente del “Vaccarini”, viene premiato per aver proposto un’intitolazione ad Elvira Sellerio che ha saputo valorizzare, anche attraverso l’impresa, la cultura e la bellezza della parola. Vengono premiate per l’ intitolazione a Sibilla Aleramo, donna “coraggiosa e fuori dal coro” , Federica Lo Voi e le sue compagne dell’IC “De Felice”. C’è anche una coppia-modello che merita l’intitolazione ai Cantieri. La propone Costanza Franzì del “Liceo Principe Umberto” : si tratta di Rosetta Scaglione e Antonino De Stefano che “hanno condiviso l’amore per la bellezza della cultura, riconoscendo ognuno il valore dell’altro”. Una menzione speciale per i bambini e le bambine dell’ IC “Lombardo Radice” di Vittoria che propongono Elena Formica, ricamatrice intelligente, donna intraprendente, artigiana-artista del ricamo nella loro Città. Una menzione speciale, infine, emoziona e sorprende perché, tra le donne antiche e di valore, colloca una donna speciale e di grande valore, del nostro presente , capace di vincere tra le altre battaglie anche quella dei limiti di tutti i regolamenti toponomastici : è la stilista Marella Ferrera, proposta da Costanza Franzì perché ha creato impresa anche valorizzando la tradizione dell’artigianato artistico siciliano, perché ha sfidato il mondo dell’impresa maschile, perché ha avuto il coraggio di restare in Sicilia, perché nelle sue opere ci sono bellezza, creatività, coraggio: “lei mette insieme passato e presente per proiettarci in un futuro di speranza”. Le parole di Costanza scorrono alla presenza, elegante e gentile, di Marella Ferrera e, infine, la Donna-simbolo, commossa, abbraccia la sua giovane paladina che chiede di continuare su questa strada: intitolazioni virtuali alle donne eccellenti, visibili e meno visibili, del presente, che siano punto di riferimento e modello per le ragazze nei percorsi delle loro vite.

 Locandina

Si vedano anche

2012 -  Il Concorso   “Tre strade,  tre  donne  per  Catania“

foto1Siamo partiti nel 2012  con il  concorso per le scuole di  Catania: lo ha avviato il gruppo Toponomastica femminile della  Sicilia orientale, coordinato da Pina Arena , invitando ragazze e ragazzi delle scuole e dell’università a proporre i nomi di tredonne – una di rilevanza locale, una di rilevanza nazionale, una straniera-  alle quali il sindaco del Comune di Catania, Raffaele Stancanelli, si è impegnato  ad intitolare tre strade  in città. L’iniziativa è stata  subito accolta   e sostenuta dalla Presidente del Comitato Pari opportunità del Comune di Catania,  Carmencita  Santagati, che ha riconosciuto l’alto valore civico e formativo dell’iniziativa.

Tutto è partito dall’idea-chiave di Toponomastica femminile: le strade italiane, così come le amministrazioni o i luoghi di potere,  sono quasi esclusivamente maschili. Ora i numeri dei censimenti di genere denunciano “l’evidenza invisibile” della discriminazione di genere anche a Catania:  su 2172 strade, più di 700 sono intitolate ad uomini, 65 a donne. Per colmare questo vuoto, per far riflettere sulle ragioni che lo hanno prodotto e sulla sua forza atavica ed arrogante, per promuovere la cultura della differenza, il Concorso attiva le \i giovani, raggiungendoli nel luogo della formazione e dell’istruzione: la scuola.

Hanno aderito all’iniziativa  più di 400 alunne\i  delle scuole medie, degli istituti tecnici e dei licei cittadini, del centro e della periferia, guidati dai e dalle docenti o in autonomia. Le scuole vincitrici del Concorso – l’IIS “G.B. Vaccarini”,   l’IC “San Giorgio”, le scuole medie “Carducci” e “Cavour”, l’ITC “De Felice-   hanno proposto  i nomi  delle  donne “di valore e di merito” alle quali è stata infine riconosciuta  l’intitolazione di tre strade a Catania.  In un secondo momento sono entrati nel gioco gli alunni dell’Istituto “Sacro Cuore”   con il progetto grafico per la copertina.  Anche giovani iscritti all’università hanno fatto sentire le loro voci consapevoli e, in qualche caso, arrabbiate.

Sono stati proposti, attraverso le biografie corredate da motivazioni delle proposte,  120   nomi di donne - cantanti di ogni tempo, attrici, poetesse, artiste, politiche, giovani donne contro-la-mafia, insegnanti, partigiane, matematiche, sportive, scienziate, astronaute- alcune note, altre poco o per nulla famose (la cantante Carmelina Barilli, la partigiana Graziella Giuffrida…), talora inattese (Nilde Iotti), d’ogni tempo (da Ipazia a Goliarda Sapienza), anche viventi e perciò non candidabili alle intitolazioni toponomastiche. 

Infine sono arrivate le tre intitolazioni  a tre donne che hanno contribuito, in modi diversi, a rendere migliore e più giusto questo Paese e questo mondo: Rita Atria, Francesca Morvillo, Indira Gandhi hanno messo d’accordo tutte le fotoIscuole partecipanti e ottenuto il maggior numero di voti.

Si è andati oltre: Carmencita Santagati ha proposto l’introduzione del criterio delle PO di genere nelle intitolazioni delle vie cittadine. Non solo: il sindaco di Catania ha  chiesto una sintesi dei risultati alla quale attingere per future intitolazioni. Questi i risultati tecnici  sui quali continuare a lavorare, ma quel che più ci fa riflettere e sperare sono le motivazioni con le quali  le\i  giovani hanno motivato le loro proposte.

Per tenere viva questa speranza è nata l’idea di una  raccolta di una parte delle biografie prodotte e delle rispettive motivazioni. L’opera, curata  da Pina Arena, sarà  il frutto di un lavoro di condivisione di tutte le persone -studenti e docenti, operatori ed operatrici dell’aministrazione-  coinvolte nel progetto.

Lombardia 

  •  Lodi

 

2017: Partecipazione al quarto concorso nazionale Sulle vie della parità: undici classi di scuole del lodigiano hanno partecipato alla sezione D del concorso "Il viale delle Giuste", contribuendo alla scelta delle  venti figure di donne Giuste ricordate nel viale costituito nella libera università di Alcatraz e inaugurato il 12 marzo 2017 .

16-18 marzo, Liceo Maffeo Vegio di Lodi, “Progetto Wikidonna”.Il progetto si propone di valorizzare la presenza femminile nella comunicazione digitale attraverso l’acquisizione di competenze e conoscenze nell’ambito dell’information literacy (ossia di quella capacità di ricercare, selezionare , valutare e utilizzarle fonti di documentazione per lo studio e la ricerca). Finalità: incremento delle voci presenti in Wikipedia con l’inserimento di biografie delle donne che hanno ben operato, formando le nuove generazioni a compiere ricerche sulle stesse e a valorizzarne le azioni e il contributo. Obiettivi formativi: comprendere l'importanza delle fonti, imparare come si fa a scrivere su Wikipedia; interagire con una comunità online, compresa la gestione di eventuali conflitti

2016: Alternanza Scuola Lavoro presso la Libera Università di Alcatraz e progettazione del Viale delle Giuste, diventato poi parte del quarto concorso nazionale Sulle vie della parità

Il concorso Il viale delle Giuste, indetto da Toponomastica femminile e Libera Università di Alcatraz - rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e a enti e centri di formazione - è finalizzato a dare visibilità alle donne di tutto il mondo che nel corso del tempo si sono distinte per le loro attività volte alla salvezza di soggetti singoli e/o di gruppi sociali oggetto  di discriminazione e persecuzione.

Il viale delle Giuste si sostanzierà nella tenuta della Libera Università di Alcatraz (Gubbio – PG) in un percorso di circa 3 chilometri, lungo il quale saranno esposte le sculture (inizialmente lignee, poi sostituite da sculture in materiali non deperibili, attuate da artisti di tutto il mondo) delle donne meritevoli del titolo di Giuste.

 Il progetto, presentato pubblicamente a Roma il 26 aprile  2016 – in occasione della cerimonia di premiazione del concorso Sulle vie della parità, patrocinato dal Senato della Repubblica – è stato messo a punto da studenti del  Liceo Statale “Maffeo Vegio” di Lodi che hanno svolto lo stage di alternanza scuola-lavoro sui temi della comunicazione nella struttura della Libera Università di Alcatraz.

 

2016: Partecipazione al terzo concorso nazionale Sulle vie della parità: Il progetto comune, patrocinato da Provincia di Lodi e Comuni di Lodi e Codogno, con la collaborazione delle associazioni SNOQ Lodi e GIROVAGANDO di Codogno,  è volto alla valorizzazione di figure femminili benemerite all’interno degli istituti scolastici o nel tessuto urbano, nello spirito delle azioni promosse dall’Associazione Toponomastica Femminile. Gli istituti scolastici di Lodi hanno quindi individuato categorie di donne meritevoli nelle diverse discipline, in ambiti professionali o di cittadinanza attiva, legate alla tipologia dell’Istituto o a interessi individuati dalle scolaresche. All’interno di queste categorie è stata scelta una rosa di figure femminili, a cui intitolare aule, corridoi, spazi delle scuola. Invece nella città di Codogno, nel parco cittadino centrale, alla presenza delle Istituzioni e di delegazioni studentesche, si è tenuta una cerimonia di intitolazione di alberi del parco a donne partigiane e resistenti.

  Queste le azioni svolte a Lodi:

  Liceo Maffeo Vegio: l’Istituto è diventato una cittadella delle donne. La classe 4G, dopo aver progettato, ricercato e realizzato in modo informatico le targhe, ha effettuato il giorno 4 marzo 2016 un blitz in tutta la scuola e i corridoi sono diventati vie intitolate a una categoria di donne (per es. Via delle Scienziate), i due atri piazze (Piazza Costituenti e Piazza Partigiane), le aule spazi dedicati a figure femminili specifiche inerenti la via in cui si trovano collocate (per es. nella Via delle Scienziate c’è l'Aula Ipazia e via dicendo). Le studenti hanno dato un'intitolazione a tutti gli spazi della mappa della scuola (allegata al progetto) e hanno ricercato le biografie delle donne a cui intitolare le aule, realizzando 69 targhe (allegate al progetto). Al concorso vengono inviate anche alcune fotografie delle affissioni.

  IPS Einaudi: docenti e studenti dell’Istituto hanno realizzato un lavoro denominato “Una donna…un’aula,” che ha previsto di dedicare alcuni spazi come l’atrio, le aule e gli uffici della direzione e della segreteria a delle figure femminili che hanno dato un contributo importante alla società italiana e mondiale. Tale progetto ha messo in atto un percorso pluridisciplinare che ha previsto la partecipazione attiva di tutti e tutte le studenti, insieme ai/alle loro docenti, nella ricerca, rielaborazione e preparazione della presentazione di tali figure su un cartoncino apposto successivamente sulla porta di ogni spazio individuato. Concretamente l’azione si svolge nella settimana dal 1 all’8 marzo 2016. Il video sarà caricato sul sito dell'Istituto Luigi EInaudi di Lodi a partire dalla giornata del 9 marzo 2016 sulla pagina inerente la toponomastica femminile e su www.youtube- canale einaudi.

 ITC Bassi: il progetto è consistito nella rielaborazione e nell’aggiornamento del lavoro di ricerca sulle donne Premio Nobel, svolto nel precedente anno scolastico, in funzione della realizzazione di targhe da affiggere sulle porte delle aule. Si sono innanzitutto create tre nuove schede biografiche relative alle assegnazioni del Nobel nel 2015. Ma poiché il numero delle donne Premio Nobel risultava inferiore al numero di aule da intitolare, la ricerca si è allargata alle donne di scienza a cui il Nobel era stato negato, portando così in evidenza un caso eclatante di discriminazione di genere. La ricerca è andata oltre, e le studenti hanno scoperto che, proprio quest’anno, è stata assegnata per la prima volta la Medaglia Fields per la matematica a una donna, Maryam Mirzakhani. Infine, per raggiungere le 60 targhe che erano necessarie all’intitolazione di tutte le aule, le ragazze hanno voluto esprimere delle candidature di donne meritevoli del Premio Nobel. L’azione si è concretizzata in un Flash-mob, con l’intitolazione simbolica delle classi della sede e della succursale, nella settimana dall’1 all’8 marzo.

 Finalità: portare l'attenzione sull'importanza del ruolo delle donne nella società; dare loro visibilità; far conoscere il progetto nazionale Toponomastica femminile.

 IC Cazzulani: proseguendo il lavoro degli altri anni, le classi coinvolte quest’anno (2A, 3A, 2G, 3E) hanno organizzato lezioni in verticale all’interno del Comprensivo. I ragazzi e le ragazze hanno spiegato, attraverso slide e materiale già prodotto e/o adattato, il significato di toponomastica femminile nazionale e lodigiana, un excursus sulla vita delle donne lodigiane a cui è stata intitolata una via, gli obiettivi già raggiunti e quelli da realizzare a livello territoriale da che si affronta la tematica. In collaborazione con il Liceo Maffeo Vegio, i/le ragazze del Cazzulani hanno seguito una lezione ludico-informativa su Ada Negri con gli/le studenti del Maffeo; a loro volta gli/le allieve del Cazzulani (secondaria di primo grado) hanno preparato una lezione dinamica e interattiva, sempre sulla poeta Ada Negri, con le classi quinte del Comprensivo. Le lezioni proseguiranno all’interno del Comprensivo con lo scopo di estendere a più classi la sensibilizzazione alla tematica oltre a conoscere donne significative per il nostro territorio, alcune delle quali sono note anche a livello nazionale. In occasione dell’otto marzo, verrà affissa ad ogni porta dei laboratori una targa, momentaneamente cartacea, che commemori una delle nostre cittadine già ricordate nelle vie della città.

Questa l’azione di Codogno:

IC Anna Vertua Gentile-Liceo Novello-Associazione Girovagando

L’Associazione Girovagando è partita con la ricerca sulle donne del Risorgimento a Codogno.

Le biografie riguardano tre donne codognesi:

- TECLA TESTA

- TERESA VALERI

- GIULIA ZAFFERI VERTUA

Nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio, l’Associazione insieme alla classe 5B della scuola primaria A.V.Gentile e alla classe 4C del liceo Novello ha organizzato un’azione che ha interessato tutto il centro storico, a partire dalla piazza della basilica, nel centro del paese, con l’obiettivo di far conoscere la Toponomastica femminile e le donne del Risorgimento Codognese, le Partigiane e le Benemerite locali, Ida Sansoni e Francesca Bignami, le cui biografie erano state oggetto di ricerca delle classi partecipanti ai concorsi precedenti. La manifestazione ha visto l’intitolazione simbolica, con targhe provvisorie, delle vie del centro storico, al femminile, sotto le targhe esistenti, tutte maschili. C’è stata la partecipazione della rappresentanza dell’amministrazione comunale. Tutte le azioni sono state riprese in un video, con l’aggiunta di letture e musiche di Carlotta Ferrari.

 

2015: Partecipazione al secondo concorso nazionale "Sulle vie della parità". Sei Istituti scolastici di Lodi e Codogno hanno deciso di lavorare insieme in un progetto comune, volto alla realizzazione di orti botanici e percorsi ambientali  in cui ricordare donne benemerite. Gli istituti hanno quindi individuato sei diverse categorie (legate alla tipologia dell’Istituto o a interessi individuati dalle scolaresche) all’interno delle quali presentare una rosa di figure femminili, a cui abbinare altrettante piante/essenze vegetali, da piantumare a Lodi nell’orto botanico da realizzare all’interno del Giardino di Hadir, in via Spezzaferri, in continuità e prosecuzione del lavoro avviato lo scorso anno, mentre a Codogno in un giardino, dedicato ai caduti della Resistenza antifascista e alle Donne ®esistenti intitolato “Il giardino dei giusti e delle giuste”. Queste le categorie individuate per Lodi: Liceo Vegio: le Costituenti; IPS Einaudi: le Scienziate; Itc Bassi: le Premio Nobel; IC Cazzulani: le Donne della toponomastica lodigiana; per Codogno: IC Anna Vertua Gentile: le Partigiane; Liceo Novello: le Donne (R)esistenti. Il Dirigente scolastico dell’IPS Einaudi, laureato in botanica, ha contribuito con una ricerca di diverse tipologie di essenze vegetali, da assegnare ai diversi gruppi di donne individuati. I lavori si sono quindi divisi in due momenti distinti. In un primo tempo le classi si sono trovate per realizzare entro l’8 marzo la ricerca da inviare a Roma. Dopo aver introdotto il tema, spiegato il senso della partecipazione al progetto e motivato le/gli studenti, la ricerca è stata svolta in autonomia sia attraverso il lavoro individuale pomeridiano, sia utilizzando ore di lezione scolastica durante le quali, in piccoli gruppi, gli/le alunne hanno sintetizzato le informazioni raccolte o in documento word o ppt. Le insegnanti hanno coordinato il lavoro e corretto gli elaborati finali. In un secondo momento si concretizzerà il lavoro con le piantumazioni effettive, in collaborazione e col patrocinio delle Amministrazioni comunali e di associazioni del territorio (ANPI, SNOQ, CICLOFIAB). 

2014: Partecipazione al primo concorso nazionale "Sulle vie della parità". "Il progetto “Il Giardino di Hadir” ha preso avvio con la partecipazione al concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM, finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società, ed è stato patrocinato dai Comuni di Lodi e di Codogno, ove si trovano le scuole coinvolte. Attraverso attività di ricerca-azione, condotte da più classi, sono stati individuati e descritti itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura. L’evento conclusivo, a fine maggio, è consisitito in una bella biciclettata per le vie di Lodi dedicate a personaggi femminili, con studenti che recitano le loro biografie, che suonano le loro musiche e interpretano le loro poesie!! Maria Hadfield (più conosciuta, guarda un po’, con il cognome del marito, Cosway), Angela Pugni (anch’essa ricordata come  Danelli), Carlotta Ferrari, Santa Chiara, Lina Minestra, Ada Negri, Santa Caterina,  Giuseppina Strepponi, Santa Francesca Saverio Cabrini… sono solo alcune delle figure - alcune locali altre nazionali - che saranno ricordate, pochissime percentualmente, rispetto all’altro genere, ma esempi importanti. In particolare, le classi dell’IPS “Einaudi” di Lodi propongono di intitolare un’area verde antistante la scuola ad Hadir Abdel Raman, 19enne, rimasta uccisa con la madre e due fratelli il 3 febbraio 2013, nel rogo della cascina in cui viveva; un evento che ha suscitato vasta commozione nell’opinione pubblica, tra il personale scolastico e le compagne. Hadir (“suono armonioso” in arabo), amava cantare e ogni giorno attraversava quel giardino che si vuol far diventare luogo simbolico per chi l’ha conosciuta, ma anche per le comunità italiana e araba, unite nel dolore. Le classi 4 A e 5 N del Liceo “Maffeo Vegio” di Lodi si sono concentrate sul tema del sessismo nella toponomastica verificando se, per le donne, nelle targhe, sono stati precisati nome proprio, professione, periodo storico, nonché individuando figure significative a cui intitolare nuove vie o luoghi sia a livello locale che in ambito scientifico e/o sociale. Hanno, poi, elaborato biografie di donne, nazionali e locali, preparando un’esposizione recitata per la biciclettata. La classe 3A dell’IC “Cazzulani” di Lodi ha realizzato, col contributo di CicLodi-Fiab, una cartina del capoluogo con un percorso toponomastico femminile, riportando in sintesi le informazioni delle donne ricordate nelle targhe, con l’aggiunta del ‘Giardino di Hadir’. Grazie alla collaborazione con Archivio Storico Lodigiano, ass. Fabularia, docente di musica di classe e Maestro Versetti, sono state approfondite le informazioni sulle musiciste Giuseppina Strepponi e Carlotta Ferrari, recuperando gli spartiti e imparandone l’esecuzione con il flauto. La classe 3B dell’IC “Anna Vertua Gentile” di Codogno, dopo aver partecipato a ‘Puliamo il mondo’, ha studiato la toponomastica urbana, da cui è risultata la scarsa rappresentanza femminile, e ha realizzato un videofilmato per sensibilizzare sull’argomento. Infine la 5 D del liceo Novello di Codogno ha approfondito con testi e immagini, in un fascicolo rilegato, la vita di donne a cui il Comune ha dedicato luoghi pubblici. L’approfondimento toponomastico e la riflessione sulle molte assenze femminili hanno avuto lo scopo di stimolare forme di cittadinanza attiva.

2012: Liceo delle Scienze Sociali Maffeo Vegio di Lodi, progetto della classe 3 A "Toponomastica femminile-Lodi e dintorni. Ricordiamo le donne. Valorizziamole anche con le nostre vie." Così l'introduzione delle studenti: "Noi, classe 3 A dell’istituto statale Maffeo Vegio di Lodi, abbiamo aderito alla proposta di ricerca sulla Toponomastica femminile avanzata a livello nazionale da Maria Pia Ercolini, autrice de “Percorsi di genere femminile”, lavoro ambientato a Roma. Con le docenti di Filosofia Danila Baldo e Scienze Sociali Maria Grazia Borla, in base ai nostri comuni di residenza, ci siamo recati/e all’anagrafe richiedendo i nomi e i cognomi delle rispettive vie. È seguito uno scrupoloso lavoro di identificazione delle personalità femminili emerse dalle nostre ricerche e una percentuale per ogni comune delle figure femminili rispetto a quelle maschili nel totale delle vie. Nel nostro conteggio abbiamo considerato anche viali, corsi e piazze; nel caso di percentuali con il valore decimale superiore al 0,5 abbiamo approssimato per eccesso, nel caso contrario per difetto. Le tante vie dedicate alle varie tipologie della Madonna, le abbiamo considerate vie dedicate ad altrettante donne. Nel caso di vie dedicate ad ambedue i sessi (si pensi alla via dedicata ai Curie a Lodi), le abbiamo conteggiate come dedicate sia a un uomo sia a una donna, ma nel conteggio totale come via unica. Lo scopo del nostro lavoro è però quello di sensibilizzare i comuni come istituzione e le persone residenti in essi rispetto alla scarsa presenza femminile nella toponomastica, per conseguire l’obiettivo di riuscire a far dedicare più vie alle donne. Nel corso del lavoro, che ha occupato il pentamestre scolastico 2012, soprattutto nella prime fasi, abbiamo riscontrato alcune difficoltà nel ricevere risposte dai comuni interessati. 

 Alcuni comuni non ci hanno facilitato la ricerca poiché non hanno scritto i nomi propri di persona, ma solo i cognomi.

La ricerca della storia dei personaggi femminili si è verificata assai più complessa di quanto si pensasse; oltre a svolgere una ricerca su internet, per alcuni personaggi è stata necessaria un’indagine più approfondita nell’archivio comunale.

Un’altra difficoltà è stata quella di rintracciare donne i cui meriti non erano mai stati documentati, al contrario dei riconoscimenti maschili."

  • Milano

Il gruppo milanese si è mosso in quattro direzioni:

1) Coinvolgere le istituzioni;

2) Coinvolgere le scuole;

3) Coinvolgere la cittadinanza;

4) Stringere alleanze di programma con altre associazioni interessate all'educazione alla parità di genere.

 Il primo risultato è maturato nel consolidarsi dei rapporti con gli Assessorati all'Educazione e alla Cultura, e di conseguenza con la Commissione Pari Opportunità del Comune, come anche con vari Consigli di Zona.

 Anno scolastico 2016/2017

Le scuole ITT Molinari, Liceo Virgilio, IIS Simone Weil (Treviglio, BG), Candia Vallarsa e Candia Polesine, Barozzi hanno presentato i rispettivi progetti al Concorso Sulle Vie della Parità.

In particolare la scuola Jacopo Barozzi ha stretto un gemellaggio con l'istituto omonimo di Modena grazie alla sinergia fra le insegnanti Daniela Lippera e Angela Milella, sfociata nella produzione di radioviaggi su personalità storiche femminili presenti nel territorio con targhe a loro dedicate.

Non sono mancati i rapporti con la Consulta degli studenti. Interessante il lavoro delle insegnanti Giovanna Criscuolo sulle Stra-Ordinarie, donne disabili divenute di esempi di resilienza, forza e coraggio.

I contatti con la cittadinanza sono avvenuti tramite mostre fotografiche allestite in luoghi pubblici, tra cui il Giardino condiviso Scaldasole e la Società Umanitaria, aventi per soggetto le madri costituenti, le partigiane, le donne emerite per le quali abbiamo chiesto nuove intitolazioni in città.

 Un progetto unitario ha legato Toponomastica femminile ad altre associazioni interessate alla presenza femminile nei Famedi italiani. L'adesione a Milano Si Fa Storia (che riunisce 53 associazioni tematiche) procede proficuamente con scambi di materiali, di idee, di attività. Lo stesso avviene con l'Unione Femminile Nazionale e la Libera Università delle Donne (LUD).

Proficuo è stato il contatto con Aforisma, che si occupa dell'integrazione scolastica degli alunni disabili e della formazione di quanti operano in loro favore.

Anno scolastico 2015/2016

Dopo una serie di incontri con alcune docenti nel 2015 è nata l'idea di un convegno milanese che vedesse coinvolta in particolare la Scuola Rinascita, d'importante valenza storica. L'insegnante Simonetta Muzio ha elaborato con la sua classe un progetto, risultato poi vincitore al Concorso Sulle Vie della Parità, che rimetteva in luce la figura di Alba Dell'Acqua Rossi, partigiana, fondatrice di Rinascita, autrice di testi matematici. L'incontro con la figlia Livia Rossi ha galvanizzato la ricerca e rafforzato l'intento di ottenere l'intitolazione ad Alba della piazzetta antistante il liceo Leonardo Da Vinci, in cui insegnava.

Nel 2016 si sono moltiplicati i contatti con le scuole e la presentazione del gioco MEMORY alle classi dei più piccini, a Milano e a Sondrio. Questa esperienza, particolarmente fruttuosa nelle classi terza e quarta dell’IC Candia di Milano e quarta e quinta dell’IC Galileo Galilei di Corsico, è stata condotta in laboratori nelle tre ore pomeridiane e ha visto i bambini protagonisti ed entusiasti, curiosi di conoscere le storie delle personalità femminili presenti nel Memory, creativi nella produzione di alcune schede e attivi nel gioco di squadre. Il che dimostra che, se ben stimolata, la sensibilizzazione può svilupparsi già nei soggetti molto giovani.