Europa

- A -

- Hilma Af Klint: la prima pittrice astrattista (1862-1944).

  

- Maria Lovisa Ahrberg: la prima medica svedese (1801-1881).

 

 

- Khertek Anchimaa-Toka: nel 1940 la prima donna capo di uno Stato non monarchico, Tuwa, ora una Repubblica della Federazione Russa.

 

- Carolina Beatriz Angelo: la prima donna a votare in Portogallo nel 1911 contro il volere dei dirigenti della Repubblica Portoghese le cui leggi non permettevano il voto alle donne.

- Liv Arnesen: norvegese, è stata la prima donna a raggiungere il Polo Sud con gli sci nel 1994, da sola e senza alcun appoggio, percorrendo 1200 km in 50 giorni. Dopo l'impresa ha scritto il libro "Le brave ragazze non sciano fino al Polo Sud" anche se nella quarta di copertina si trova scritto "Le brave ragazze vanno dove vogliono". In un'intervista ha dichiarato: "Quando ho iniziato a cercare finanziamenti per la mia spedizione in Norvegia mi sono sentita come se avessi iniziato a muovermi nell'ultima arena maschile e non avessi dovuto farlo ma fossi dovuta invece rimanere a casa".

- Rena Asimakopoulov: è stata la prima donna in Grecia, nel luglio 2011, ad essere nominata Capo della Corte di Cassazione. Era già stata Vicepresidente di questa istituzione per un anno.

- Mary Astell: è stata, nel 1647, in Inghilterra, la prima donna che propose ufficialmente la fondazione di una Università Femminile, poiché alle donne non era permesso frequentarle. Questa proposta fu però bocciata…

- Felicity Aston: è la prima donna nel 2012 ad aver attraversato in solitaria l'Antartide. Ha percorso 1.744 Km a piedi in 59 giorni. È un’esploratrice e scrittrice inglese, ed è originaria del Kent.

Nancy Astor: è stata, il primo novembre del 1919, la prima donna eletta nel Parlamento inglese. Era del Partito Conservatore.

- Elizabeth Aubrey Le Blond: fu la prima donna che scalò i monti Disgrazia, Piz Palù, Piz Sella e Piz Zupò in Engandina. Fu fondatrice, nel 1907, del "Ladies' alpine club". Nacque nel 1861 e morì nel 1934.

- Gina Averbuch: la prima donna a costruire a Tel Aviv una sinagoga nel 1960.

Europa

- B -

 

- Amra Babic: prima donna con velo islamico eletta sindaco in Europa, precisamente in Bosnia.

- Angela Bachiller: la prima consigliera con la sindrome di Down a Valladolid in Spagna.

Mireille Ballestrazzi: prima donna presidente dell'Interpool. 

- Nina Bang: prima donna a ricoprire la carica di Ministra in Danimarca. Nacque a Copenaghen il 6 ottobre 1866 e morì nella stessa città il 25 marzo 1928. Fu eletta Ministra dell’Educazione nel 1924.

 

- Agatha Barbara: (1923-2002) la prima Presidente della Repubblica Maltese dal febbraio 1982 al febbraio 1987.

Vera Barclay: scout, è stata la prima donna in Inghilterra ad essere nominata Akela. Nacque nel 1893 e morì nel 1989.

 

- Jeanne Baret: è stata la prima donna tra il 1766 ed il 1769 a circumnavigare il mondo travestita da uomo. Durante il viaggio catalogò 5000 specie di piante, di cui 3000 sconosciute. Nessuno sospettò la sua vera identità fino all'arrivo a Tahiti quando gli indigeni del luogo scoprirono che si trattava di una donna. Il capitano della spedizione le fece comunque i complimenti per il lavoro svolto "sorvolando" sul divieto dell'ordinanza reale che vietava alle donne di salire a bordo delle navi che andavano in esplorazione.

 

- Elspeth Beard: la prima donna inglese che ha circumnavigato il globo in motocicletta. È accaduto nel 1980. Oggi Elspeth è un’architetta affermata e non ha mai abbandonato le due ruote.  

- Pauline Bebe: prima donna rabbino in Francia.  

 

- Gertrude Bell: la prima donna ad aver ottenuto il massimo dei voti presso l’Università inglese di Oxford.

- Sarmiza Bildescu: prima dottoressa in Diritto al mondo a laurearsi in Francia. Di nazionalità rumena, si laureò nel 1890 alla Sorbona di Parigi discutendo una tesi dal titolo “Sulla condizione legale della madre”. Si iscrisse nel 1884 e non ricevette all’unanimità dal consiglio accademico l’autorizzazione a poter frequentare le lezioni. Le venne imposto come condizione alla partecipazione alle attività universitarie di essere sempre insieme ad un accompagnatore (la madre o il marito).

- Isabella Bird Bishop: è stata la prima donna ad essere ammessa alla Royal Geographical Society nel 1892. Nata nel North Yorkshire nel 1831, figlia di un pastore della Chiesa Anglicana, cambiò spesso residenza a causa dei trasferimenti del padre. Il suo primo viaggio in America si trasformò nel suo primo libro. Rientrata in patria iniziò a collaborare con diversi giornali. Nel 1827 si recò in Australia, poi alle Hawaii, in Colorado, in Giappone... A quasi 50 anni si sposò con il medico John Bishop. Quando, dopo 5 anni, il marito morì, si recò in India fondando il "John Bishop Memorial Hospital". Si spinse fino in Corea per documentare la devastazione della guerra ma fu imprigionata dalla folla e rinchiusa in una casa che poi venne data alle fiamme. Si salvò in extremis. E' stata una viaggiatrice intraprendente ed avventurosa. Esile, gracile e di natura cagionevole... Morì a 73 anni, ad Edimburgo, il 7 ottobre del 1904.

 

 

- Mhairi  Black: 20 anni, studentessa universitaria scozzese, è la più giovane deputata del Parlamento inglese dal 1667 ai nostri giorni. Appartiene al partito nazionalista indipendentista che ha conquistato ben 56 seggi su 59 in ballo in Scozia nelle recenti elezioni (maggio 2015). 

- Barbara Bodichon: fu la prima donna a redigere il primo documento britannico sul suffragio femminile nel 1865. È nata l’otto aprile 1827 ed è morta l’undici giugno 1891. Educatrice, artista, è una delle più importanti femministe della fine dell’800. Il suo vero nome era Barbara Leigh Smith ma era chiamata Madame Bodichon (Wikipedia).

 

- Irina Bokova: bulgara, socialista, è stata nel 2009 la prima donna eletta direttora generale dell'UNESCO. E' nata a Sofia nel 1952. Ha ricoperto in passato la carica di Viceministra e Ministra degli Esteri.

 

- Rosa Bonheur: la prima donna ad aver ricevuto l'onorificenza francese della Legion d'Onore.

 

Lili Boulanger: prima donna ad ottenere il Prix di Roma di composizione musicale. Compositrice francese nata a Parigi il 21 agosto 1893 e morta a Mézy-sur-Seine il 15 marzo 1918, ha vinto tale premio nel 1913.

 

- Marguette Bouvier: nel 1929 fu la prima donna ad effettuare la discesa con gli sci dal Monte Bianco.

 

- Smaranda Braescu: prima donna romena pilota e paracadutista negli anni '30 (Hănţeşti, 21 maggio 1897 – 2 febbraio 1948).

 

- Alenka Bratusek: è la prima donna Premier in Slovenia da Marzo 2013.

 

- Sophia Elisabet Brenner: la prima animatrice di un salotto culturale svedese, la prima celebre poetessa e la prima celebre femminista in Svezia (fine 1600 - inizio 1700).

 

- Tina Brown: giornalista, conduttrice di talk-show, scrittrice, editrice. Nata in Gran Bretagna nel 1953, ha studiato ad Oxford; nel 1984 si è trasferita negli USA come “editor” di “Vanity Fair” (fino al 1992). E’ stata  la prima donna a dirigere il “New Yorker” (dal 1992 al 1998). Ha scritto fra l’altro una biografia di Diana, principessa del Galles. Dal 2005 è cittadina americana.      

 

- Margaret Ann Bulkley: è stata la prima donna chirurga militare che diventò Ispettore Generale dell'Esercito nel XIX sec., ma sotto falso nome "Dr. James Barry" e sotto falsa identità. Solo alla sua morte si accorsero che era una donna.

 

- Anna Petrovna Bunina: la prima poetessa russa professionista (1774-1829).

Europa

- C -

- Dorothy Campbell: la prima golfista celebre a livello internazionale (1883-1945). E' stata la prima golfista a vincere le amatoriali femminili americane, britanniche e canadesi.

 

- Minna Canth: (1844-1897) la prima donna a ricevere il proprio "flag day" in Finlandia a partire dal 19 marzo 2007. 

 - Jeanne Chauvin: prima donna francese avvocata di Francia. Figlia di un notaio, nacque nel 1862. In realtà fu la seconda donna in Francia a prestare giuramento, il 19 dicembre 1900, e divenire avvocata. La prima fu la russa Olga Petit. Jeanne Chauvin però viene considerata tale perché è stata lei ad avere il merito ed il coraggio di battersi per ottenere il diritto di esercitare questa professione.

 

- Kit Coleman: (1856-1915) la prima giornalista corrispondente di guerra (1898).

- Colette: la prima donna nella storia della Repubblica Francese a ricevere funerali di stato.
 
- Jacobine Camilla Collett: (1813-1895) la prima donna sulle banconote norvegesi e la prima femminista della Norvegia.

- Nadia Comăneci: fu la prima atleta, alle Olimpiadi di Montreal del 1976, a raggiungere il punteggio massimo di 10. Il tabellone però dovette indicare il punteggio di 1,00 in quanto il 10 non era previsto.

- Charlotte Cooper: prima campionessa olimpica di tennis.

- Corrigan Mairead: la prima donna irlandese a vincere il nobel per la Pace nel 1977, insieme a Betty Williams e ad Amnesty International. E’ nata a Belfast e ha fondato il movimento Donne per la pace diventato poi Movimento per la pace tra i popoli.

Edith Craig: prima regista britannica (1869-1947). 

- Edith Cresson: la prima (e unica) Prima Ministra francese dal maggio 1991 all'aprile 1992 e più volte Ministra (dell'Agricoltura dal 1981 al 1984; del Commercio dal 1984 al 1986; degli Affari Europei dal 1988 al 1990).

- Caroline Crisholm: la prima donna sulle banconote australiane.

- Marie Curie: la prima donna a ricevere il Nobel per la Fisica  e il Nobel per la Chimica.
(Varsavia, 1867, - Passy, 1934)
di Federica Nardiello

Maria Sklodowska Curie nasce a Varsavia il 7 Novembre 1867, ultimogenita di Bronislawa e Vladislav Sklodowski. I coniugi Sklodowski, pur cercando di aggirare le restrizioni zariste nell’educazione dei loro 5 tra figli e figlie, attirarono comunque sulla famiglia l’attenzione delle autorità russe. Vladislav, docente di matematica e fisica in un collegio maschile, fu gradualmente declassato professionalmente, poi licenziato a causa dei suoi manifesti sentimenti nazionalisti e assunto solo per posizioni di livello inferiore, fatto che pesò molto sul bilancio familiare. Riuscì comunque ad utilizzare le apparecchiature per esperimenti, ritirate dalla scuola, per impartire lezioni “domestiche” di fisica ai figli e alle figlie.
Nonostante la difficile situazione, le qualità di Maria emersero molto precocemente: già a 4 anni era in grado di leggere correttamente e le sue straordinarie capacità mnemoniche la portarono ad ottenere eccellenti risultati scolastici. Nel 1883 Marie, a 16 anni, si diploma a pieni voti al ginnasio del liceo russo ricevendo una  medaglia d’oro.
Il divieto di accesso all’Università per le donne non permise a Maria e alle sorelle di continuare gli studi e le difficili condizioni economiche familiari non consentirono la frequenza in un’università estera. Dopo un periodo di vacanza trascorso in campagna Maria, assieme all’adorata sorella Bronya, iniziò a frequentare l’Università Volante, così chiamata perché basata su lezioni serali clandestine tenute in appartamenti privati diversi da sera a sera. Presto le due ragazze, sempre più consapevoli della necessità di entrare in una delle prestigiose università estere, strinsero un patto: la più giovane avrebbe sostenuto economicamente l’altra durante gli studi di medicina Parigi e, dopo la laurea, sarebbe toccato alla maggiore provvedere alla sorella minore.
Marie si mise subito al lavoro, inizialmente dando lezioni private ai rampolli delle ricche famiglie di Varsavia, poi accettando un posto come governante. Maria si trasferì per questo a Sluski, a 150 kilometri da Varsavia, presso la famiglia del proprietario di una fabbrica di zucchero, dove rimase per tre anni. Qui ebbe la possibilità, con la complicità dei suoi datori di lavoro, di insegnare anche ai figli dei contadini che abitavano nel villaggio, attività ritenuta dalle autorità russe alto tradimento.
In ogni momento di tempo libero a disposizione Maria continuò a studiare. “Durante quegli anni di lavoro isolato, cercando pian piano di trovare le mie vere preferenze, alla fine mi sono diretta verso la matematica e la fisica e mi sono risolutamente dedicata ad una seria preparazione per un futuro lavoro.” Dopo aver ottenuto l’equivalente di un corso accademico di matematica dal padre e di uno di chimica nella fabbrica di zucchero, nel 1889 Maria tornò a Varsavia.
Le condizioni economiche della famiglia erano migliorate e il padre poté pagare anche gli studi di Maria. “Fu nel novembre del 1891, a 24 anni, che potei realizzare il sogno che era stato costantemente nella mia mente per molti anni”: entrare alla Sorbona di Parigi. “La sera lavoravo nella mia stanza, spesso fino a tarda notte. Tutto quello che vedevo ed imparavo di nuovo mi rallegrava. Era come un nuovo mondo aperto per me, il mondo delle scienze, che finalmente potevo conoscere in tutta libertà”. Completati gli studi tra il 1893 e 1894, le venne affidata una ricerca sulle proprietà magnetiche di diversi tipi di acciaio; la necessità di un laboratorio dove condurre i suoi studi la portò da Pierre Curie, pioniere nella ricerca sul magnetismo e capo laboratorio alla Scuola Municipale di Fisica e Chimica Industriale di Parigi.  “Notai la seria e gentile espressione del suo volto, così come una certa rilassatezza nei modi che faceva pensare ad un sognatore immerso nelle sue riflessioni”.
I due si sposarono nel 1895; invece dell’abito bianco Maria indossò un completo blu scuro che più tardi diverrà un utile camice da laboratorio.  
Presto giunse il momento di scegliere l’argomento del dottorato di ricerca (all’epoca ancora nessuna donna aveva ottenuto questo incarico per la ricerca scientifica): la scelta ricadde sull’uranio. Grazie agli esperimenti condotti misurando la conduttività dell’aria esposta alle radiazioni di uranio, Maria fu in grado di confermare le ipotesi di Becquerel del 1896 e di formulane una propria: l‘emissione di radiazioni  da parte dei composti di uranio è una proprietà atomica dell’elemento uranio stesso. La scienziata definì come “radioattività” il comportamento del torio e dell’uranio, riuscendo ad isolare, assieme al marito, due elementi responsabili della radioattività: il polonio e il radio. Per questa scoperta Marie, Pierre Curie e Becquerel ricevettero il Nobel per la Fisica nel 1903.
Le ricerche della scienziata continuarono anche dopo la morte del marito e negli stessi Maria riuscì a creare alla Sorbona un vero laboratorio per la ricerca sulla radioattività, guidato da lei stessa, ed un altro per la ricerca medica. Nonostante gli onori raggiunti la strada si presenta sempre in salita per una donna e  il posto di fisica alla Società Francese per le Scienze (1910-11) le venne negato per le sue origine ebraiche e per la relazione con il fisico Langevin.  Solo con il secondo Nobel, questa volta ottenuto per la Chimica, si pose finalmente la parola fine alle “persecuzioni” contro Maria e le due figlie; dopo la cerimonia a Stoccolma fu ricordato come le sue scoperte avessero rivoluzionato sia la comprensione della struttura atomica e che lo studio della medicina.
Con l’avanzare della guerra e la temporanea chiusura dell’Istituto sul Radio di Parigi, Maria decise di equipaggiare alcuni veicoli per portare le strumentazioni a raggi-X anche al fronte. Lei stessa, assieme alla figlia Irene, guidò una delle “piccole Curie” (il soprannome dei nuovi veicoli militari per la radiologia) fino al fronte nell’autunno nel 1914  e lì prestò cure mediche ai soldati feriti.
Dopo la fine della guerra riuscì a dedicarsi alla riapertura dell’Istituto sul Radio, grazie ai cospicui fondi raccolti durante un soggiorno in America; riorganizzò l’attività di ricerca creando piccoli team di studiosi, ognuno dei quali concentrato su un diverso quesito. Tra le personalità di spicco dell’Istituto ci furono Irene Curie e suo marito Frederic Joliot, entrambi insigniti nel 1935 del premio Nobel per la Chimica. Maria non fu presente alla cerimonia i onore della figlia: morì infatti nel 1934 per un’anemia aplastica, probabilmente contratta a causa delle continua esposizioni alla radiazioni.
Dal 1995 i suoi resti riposano nel Pantheon di Parigi, accanto a quelli del marito  di Pierre; Maria è la prima donna a guadagnarsi un posto eterno tra gli uomini più importanti di Francia.
E' lungo l’elenco di vie, piazze, scuole che, in Italia e in Europa, celebrano la scienziata polacca, ricordata in genere con il cognome Curie del marito; in Italia l’amministrazione di Caserta ha avuto la sensibilità di scrivere sulla targa “Via Marie Sklodowska Curie” e riportare anche il cognome della sua famiglia di origine.

Fonti:
aip.org (American Institute of Physics) http://www.aip.org/history/curie/
Stanley W. PYCIOR ,  The Polish Review,  vol 44, N 2  (via jstor.)

Europa

- D -

 

- Henriette D'Angeville: prime donna ufficiale a scalare il Monte Bianco nel 1838. Era un’aristocratica francese che effettuò la scalata portando con sé sette chili di indumenti.

 

- Sara Danius: professoressa di letteratura e estetica, è la prima donna a diventare capo della Swedish Academy, l'organismo che assegna i premi Nobel, nel dicembre 2014.

- Alexandra David-Néel: la prima donna occidentale a giungere nel 1924 a Lhasa, città vietata agli stranieri all'epoca, dopo otto lunghi mesi di marcia partendo dalla Mongolia e attraversando il Tibet.

- Henrietta De Beaulieu Dering Johnston: la prima pastellista nota operante nelle colonie inglesi.

 

- Rosalia De Castro: (1837-1885) la prima donna sulle banconote spagnole.

- Laura Dekker: nel 2011, all’età di 15 anni, ha circumnavigato il mondo in barca a vela senza sosta e senza aiuto, diventando la più giovane velista ad averlo fatto in solitaria. 

- Elise Raymonde Deroche: parigina, finta baronessa, prima donna al mondo a prendere il brevetto da pilota d’aereo nel 1910.

 

 

- Marlene Dietrich: nel 1947, prima donna della storia, ricevette la Medal of Freedom, massima onorificenza civile concessa negli Stati Uniti d'America.

 

- Ruth Dreifuss: prima donna alla Presidenza Federale della Svizzera. E' nata nel 1940. Dal 1981 al 1993 è stata anche Segretaria dell'Unione Sindacale Svizzera, occupandosi di assicurazioni sociali e questioni femminili.

 

- Carol Ann Duffy: prima donna in 341 anni di storia a diventare, nel 2009, poeta ufficiale del Regno Unito.

 

 

- Laurana Duhamel: la prima candidata a Miss Francia in sedia a rotelle (febbraio 2015).

 

- Helene Dutrieu: è stata la prima donna a pilotare un idrovolante nel 1912. Vanta un altro primato: nel 1913 è stata la prima aviatrice premiata con la Legione d'Onore. Nata nel 1877 e morta nel 1961.

Europa

- E -

- Tracy Edwards: è stata la prima donna a guidare un equipaggio tutto al femminile in una traversata transoceanica nel 2011. Dovette superare molte difficoltà per realizzare questo progetto poiché forti erano le resistenze degli sponsor. Quest’ultimi ritenevano che la “composizione” non avesse i requisiti di forza necessari per compiere l’impresa. Tracy non si arrese e vendette la propria casa. All’ultimo minuto arrivò invece una sponsorizzazione della Royal Jordanian Airlines e Sarah Ferguson si offrì come “madrina” della barca.

 

- Dorothe Engelbretsdatter: la prima scrittrice norvegese (1634-1716).

 

Mondo Antico

- C -

- Cinisca di Sparta: fu la prima donna ad ottenere la vittoria nella corsa delle quadrighe, nell'antica Grecia. Le fu permesso poiché era figlia di re.

- Anna Comnena: prima donna storica.