Leggi e circolari di riferimento per l'intitolazione di strade

Legge 24 dicembre 1954 n. 1228. Legge Anagrafica : http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1954-12-24;1228!vig=9999-12-31

D.P.R. 30 maggio 1989 n. 223. Regolamento Anagrafico : http://www.comune.podenzano.pc.it/it/anagrafe/decreto_del_presidente_della_repubblica_-_30_maggio_1989_n_223_ssc_126.htm

R.D.L. 10 maggio 1923 n. 1158 convertito in Legge 17 aprile 1925 n. 473. Norme per il mutamento del nome delle vecchie strade e piazze comunali : http://gis.csi.it/gis_potenza/a_tema_1/onomastica%20stradale/tsld003.htm

Legge 23 giugno 1927, n. 1188. Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei (DEROGA PER PERSONE DECEDUTE DA MENO DI 10 ANNI) : http://www.edizionieuropee.it/data/html/52/zn93_09_009.html

 

Intitolazione di edifici scolastici

Come per gli spazi di circolazione (vie, piazze, rotonde, etc.), anche per la dedica di strutture scolastiche il limite minimo temporale di distanza dalla morte di una persona ritenuta beneficiaria di un’intitolazione, è stabilito in 10 anni. In tutti i casi, però, possono essere richieste delle deroghe, relativamente a persone riconosciute benemerite per la nazione, come previsto dall'art. 4, ultimo comma, della Legge 23 giugno 1927, n. 1188, ( http://www.edizionieuropee.it/data/html/52/zn93_09_009.html).

Nello specifico per ciò che riguarda l'intitolazione di edifici scolastici, la procedura da seguire è riportata nella Circolare Ministeriale 12 novembre 1980, n. 313. Intitolazione di scuole, di aule scolastiche e di locali interni alle scuole - Monumenti e lapidi: http://www.edscuola.it/archivio/norme/circolari/cm313_80.html

La singola scuola, attraverso il proprio Consiglio d’istituto, sentito il collegio docenti, delibera la propria proposta di intitolazione la quale viene sottoposta al Provveditorato agli Studi, in consulta con il Prefetto e la Giunta Comunale. In caso di esito positivo, il Provveditore emana il decreto d’intitolazione e lo invia congiuntamene alla scuola e al Ministero (Direzioni Generali, Ispettorati e Servizio competenti) per l’autorizzazione finale.

La possibilità di deroga  è, invece, rimessa dal Prefetto al Ministero dell’Interno.