puglia-ba-sammicheledibari 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 417
INTITOLATE A UOMINI: 298
INTITOLATE A DONNE: 15
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 1
 Maria Santissima del Carmelo (via)
Sante, beate, martiri: 3
della Maddalena (via)
della Maddalena (vicolo)
Santa Caterina da Siena (via)
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: --
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 6
Rosa Agazzi (via)
Apula Flava (via)
Grazia Deledda (via)
Maria Montessori (vicolo)
 Ada Negri (via)
Matilde Serao (via)
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 5
Giovanna D'Arco (via)
Principessa Iolanda (via)
Principessa Mafalda (piazza)
Principessa Mafalda (via)
Principessa Maria (via)
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

Fonte: Agenzia del Territorio (2012).

  Censimento a cura di Marina Convertino

Apula Flava: pseudonimo dellla poeta Maria Dalfino, figlia dell'avvocato Cesare Dalfino e di Rotondo Giulia, nata a Sammichele di Bari il 21 dicembre 1898. Morì
 giovanissima, visse meno di Giacomo Leopardi. Firmava le sue poesie con lo pseudonimo Apula Flava che significa PUGLIESE BIONDA.

 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 353
INTITOLATE A UOMINI: 198
INTITOLATE A DONNE: 11
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.): 5
Madonna degli Angeli (via)
Madonna del Caroseno (via)
Madonna della Grotta (via)
Mater Domini (via)
Mater Domini (traversa)
Sante, beate, martiri: 1
Madre Teresa di Calcutta (via)
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli: --
Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 2
Maria Montessori (via)
Matilde Serao (via)
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): 1
Maria Callas (via)
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 2
Eleonora de Fonseca Pimentel (via)
Margherita di Savoia (via)
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

  Censimento a cura di: Marina Convertino  

Fonte: Agenzia del Territorio 2012 e successive integrazioni (vedi nota).

Castellana Grotte per delibera della giunta Comunale ha oggi dato il nome a 4 strade dedicandole a 4 donne:Maria Callas, Matilde Serao, Maria Montessori Madre Teresa di Calcutta.
(7 marzo 2012)



 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 257
INTITOLATE A UOMINI: 149
INTITOLATE A DONNE: 6
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

5
Santa Maria del Principio (via)
Santa Maria della Pietà (via)
Sa
nta Maria della Pietà (vico)
Santa Maria della Stella 
(via)
Santa Maria della Stella (vico)

Sante, beate, martiri:

--

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

-- 

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): --
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

1
Principessa Jolanda (via)

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): --

Fonte: dati gentilmente forniti dal Comune di Adelfia.

Principessa Jolanda
(1901-1986): figlia del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena e sorella di Umberto II.

  Censimento a cura di Marina Convertino e Graziamaria Pellecchia

 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 609
INTITOLATE A UOMINI: 350
INTITOLATE A DONNE: 17
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

9
Annunziata (via)
Annunziata (vico primo)
Annunziata (vico secondo)
Annunziata (vico terzo)
Annunziata (vico quarto)
Santa Maria la Nova (via)
Santa Maria la Nova (vico primo)
Santa Maria la Nova (vico secondo)
Santa Maria la Nova (vico terzo)

Sante, beate, martiri:

1
S
anta Rita (via)

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

1
Dameta Paleologo (via)

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 3
Grazia Deledda (via)
Maria Montessori (via)
Ada Negri (via)
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): 1
 
Artemisia Gentileschi (via)
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

1
Maria Marangelli (via)

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): 1
Signorella (calata)

Fonte: Agenzia del Territorio (2012).

Dameta Paleologo
: nel 1266 papa Clemente IV affidò il monastero benedettino a Conversano ad un gruppo di monache cistercensi esuli dalla Grecia guidate da Dameta Paleologo, probabilmente imparentata con la famiglia reale di Costantinopoli. Nonostante fosse ora occupato da un ordine religioso femminile, il monastero non perse le antiche prerogative e anzi papa Gregorio X concesse alla badessa di poter indossare la mitra e il pastorale, che erano insegne vescovili, e le confermò la piena giurisdizione sul clero di Castellana. L'eccezionale situazione, pressoché unica nella cristianità occidentale, fece coniare per il monastero di San Benedetto la dizione di Monstrum Apuliae ("stupore di Puglia");

Grazia Deledda (1871-1936): scrittrice, premio Nobel per la letteratura nel 1926;

Maria Montessori (1870-1952): pedagogista. Nel 1909 pubblica "Il metodo della pedagogia scientifica" che, tradotto in numerosissime lingue, darà al metodo Montessori una risonanza mondiale;

Ada Negri (1870-1945): poetessa e scrittrice, prima donna ad essere ammessa tra gli Accademici d'italia;

Artemisia Gentileschi (1593-1653): celebre pittrice italiana di scuola caravaggesca;

Maria Marangelli (1914-1965): personalità di rilievo della storia culturale e della vita politica di Conversano.
Candidatasi come indipendente nella lista della DC del suo paese ed eletta consigliera comunale dopo le elezioni amministrative del 1956, fu assessore all'assistenza e beneficenza e nello stesso tempo delegata del sindaco all'igiene e sanità. Ad un anno di distanza dalle elezioni politiche del 1958, vinte dalla DC, l'amministrazione comunale entrò in crisi per le dimissioni del sindaco. Nel marzo del 1959 il Consiglio comunale la elegge sindaca, ritenendola l'unica persona in grado, in quel particolare contesto, di disintossicare la vita politica e amministrativa del paese. 

  Censimento a cura di Marina Convertino  

 
TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 2451
INTITOLATE A UOMINI: 1202
INTITOLATE A DONNE: 97
   

 
 
Sante, beate, martiri:

  1. Via Beata Elia di San Clemente
  2. Via Maria de Mattias
  3. Via Madre Teresa di Calcutta
  4. Via Sant’Agnese
  5. Strada Sant’Anna
  6. Via Sant’Anna
  7. Vico Sant’Anna
  8. Via Santa Barbara
  9. Strada Santa Candida
  10. Strada Santa Caterina (Picone)
  11. Santa Caterina (Carbonara)
  12. Santa Caterina (Stanic)
  13. Strada Santa Chiara
  14. Piazzetta Santa Fara
  15. Sottovia Santa Fara
  16. Strada Santa Lucia
  17. Stradella Santa Lucia
  18. Via Santa Lucia
  19. Viale Santa Rita
  20. Strada Santa Scolastica
  21. Via Santa Scorese
  22. Strada Santa Teresa
  23. Stradella Santa Teresa
  24. Via Santa Teresa
  25. Strada Santa Teresa dei Maschi
  26. Strada Santa Teresa delle Donne
  27. Vico Santa Teresa delle Donne
  28. Via Santa Veronica
  29. II trav. Santa Veronica

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

  1. Corte Annunziata
  2. Largo Annunziata
  3. Strada Annunziata
  4. Piazza delle Grazie
  5. Via delle Grazie
  6. Via Madonna loc. Loseto
  7. Strada Madonna delle Grotta
  8. Via Madonna della Pietà
  9. Parall. Madonna della Stella
  10. Strada Madonna della Stella
  11. Trav. Madonna della Stella
  12. II trav. Madonna della Stella
  13. Strada Madonna delle Grazie
  14. Piazza dell'Odegitria
  15. Piazzale Mater Ecclesiae
  16. Stradella Santa Maria
  17. Via Santa Maria
  18. Strada Santa Maria del Buon Consiglio
  19. Piazza Santa Maria del Campo
  20. Piazza Santa Maria del Fonte
  21. Santa Maria vi salvi

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

  1. Strada delle Monache
  2. Via Madre Clelia Merloni
  3. Via Madre Elena Aiello
  4. Largo Madre Teresa Gimma
  5. Via Suor Maria Lucchesi

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli:

  1. via Carolina Accolti-Gil Salvati

Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...):

  1. via Ada Negri
  2. Largo Ave e Candida Stella
  3. via Grazia Deledda
  4. largo Maria Montessori
  5. via Matilde Serao
  6. Largo Susan Sontag
  7. via Wanda Bruschi-Gorjux

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...):

  1. Piazzetta Paola Laboriola
  2. via Marie Curie

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...):


Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...):


Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

  1. Via Ada Del Vecchio
  2. Via Anita Garibaldi
  3. Via Bona Sforza
  4. Via Giustina Rocca
  5. Via Luigia De Marinis
  6. Via Mafalda loc. Carbonara
  7. Trav. Mafalda d’Assia
  8. Piazzale Donna Margherita
  9. Via Maria Chieco Bianchi
  10. Via Maria Cristina di Savoia
  11. Via Maria Josè di Savoia
  12. Piazzetta Nilde Iotti
  13. Via Principessa Mafalda
  14. Via Principessa Maria
  15. Via Jolanda loc. Loseto
  16. Via Principessa Jolanda loc. Carbonara
  17. Trav. Principessa Jolanda loc. Carbonara
  18. Via Principessa Jolanda loc. Carrasi
  19. Via Principessa Jolanda loc. S.Spirito
  20. Vico Via Principessa Jolanda loc. S.Spirito
  21. Via Principessa Giovanna
  22. Via Principessa Maria
  23. I trav. Principessa Maria
  24. Via Regina Elena loc. Carbonara
  25. Via Regina Elena loc. Loseto
  26. Via Regina Margherita loc. Loseto
  27. Via Regina Margherita loc. Ceglie
  28. Via Renata Forte

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane:

  1. Via Laetizia Abbaticola
  2. Via Caterina Fontana
  3. Via Concettina Ghiro

Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari:


Atlete e sportive:


Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...):

  1. Piazzetta Eleonora


Censimento a cura di Marina Convertino (2012); aggiornamenti a cura di Barbara Belotti (settembre 2019); Marziyeh Alvandi, Fabiola Frroku, Marta Vischi, Martina Zinni - Toponomastica femminile. Sezione GIOVANI (marzo 2021) 

Fonte: Stradario Comune di Bari https://www.comune.bari.it/web/trasporti-e-viabilita/stradario-della-citta-di-bari

A Bari esistono 37 aree verdi delle quali 9 dedicate a figure femminili e 22 a figure maschili:
Giardino Marilena Bonomo, Giardino Isabella d'Aragona, Giardino Rita Levi Montalcini, Giardino Emanuela Loi, Giardino Chiara Lubich, Giardino Rita Majerotti, Giardino Palmina Martinelli, Giardino Francesca Laura Morvillo, Giardino Vittime di femminicidio.

Una strada è stata dedicata a Severina De Lilla insieme al marito Mario e un'altra a Gianna Giglioli insieme al marito Angelo Valle

Toponomastica femminile a Bari

di Marina Convertino


Poche strade dedicate alle donne anche a Bari, qui come altrove. Fa eccezione la città vecchia con il suo intrico di chiese, corti, case torri, palazzi e piazzette dove le sante, almeno loro, hanno ancora un posto di rilievo. La piazzetta di Santa Maria del Buon Consiglio con le belle colonne, resti della chiesa del' XI-XII secolo, è l'area archeologica di maggior interesse insieme al vicino panoramico monastero di Santa Scolastica che dà il nome alla omonima strada. Strada Santa Chiara, strada Santa Maria, strada Santa Lucia, Largo Annunziata, prendono il nome dalle rispettive chiese di cui la città vecchia è disseminata.  Strada Santa Teresa dei Maschi e per non offendere l'altra metà del cielo, strada Santa Teresa delle Donne (e si qui le pari opportunità hanno avuto inizio precocemente, poi chissà..) così chiamate per aver ospitato nel passato il carcere maschile e quello femminile. Un giardino, prospiciente il Castello Svevo, prende il nome da Isabella Sforza d'Aragona (1470-1524), unico omaggio alla duchessa che qui si insediò nel Cinquecento insieme alla figlia Bona e che inaugurò una stagione di cultura raffinata ed eleganza dopo essersi preoccupata di munire il Castello di una nuova possente cinta di difesa, munita di bastioni angolari secondo le tecniche militari del tempo. A Bona Sforza (1493-1557) diventata regina di Polonia, che continuerà l'opera di restauro del Castello iniziato dalla madre e alla quale va il merito di aver ridisegnato il cortile interno, è invece intestata una strada in un quartiere periferico chiamato Carrassi.

Bari è una città di mare, la Porta dell'Adriatico, con la città vecchia che si affaccia sul lungomare, a quanto pare il più lungo d'Italia. Percorrendo la Muraglia, la cinta muraria una volta lambita dal mare che è uno degli scorci più belli, si raggiunge il Teatro Margherita edificato direttamente sull'acqua, un teatro liberty costruito nei primi del Novecento su palafitte, che dopo molti anni di inattività è stato riconvertito a contenitore culturale. Il nome penso faccia riferimento alla regina Margherita di Savoia, ma non ne sono certa. 

Dalla città vecchia si passa al cuore di Bari, il quartiere murattiano con il suo reticolo di strade parallele e perpendicolari intestate tutte a uomini celebri. Dopo sante e regine, nel centro della città non c'è menzione di donne sulle strade, non una poetessa, né un'eroina, una politica o una scienziata, nulla, il genere femminile è completamente dimenticato, tranne che per un breve tratto di via de Rossi che nella parte terminale prende il nome di una carmelitana, Beata Elia di San Clemente (1901-1927) dal vicino convento appartenente all'ordine delle carmelitane scalze, poi il Largo antistante il Teatro Petruzzelli quello bruciato nel 1991 e riaperto lo scorso inverno dopo venti anni di inattività, intitolato a due insegnanti Candida e Ave Stella, che verso la fine degli anni cinquanta fondarono a Bari un circolo culturale "Il Leggio" con un ruolo importante nella cultura barese (non ricordo di aver visto la relativa targa, dovrò controllare) e per ultimo Largo Madre Teresa Gimma (1880-1948) di recente intitolazione (2008), anche lei carmelitana scalza, più nota per avere tra i suoi antenati il celebre Abate Gimma a cui è intitolata la relativa strada.  Dal ponte di corso Cavour si passa nella città moderna. 

Finora Bari è stata ingenerosa nei riguardi delle donne; come sarà nei quartieri più periferici? Lo vedremo.

A est del Murattiano si incontra il quartiere Madonnella, con un'edicola in pietra contenente l'immagine della Madonna al centro del Largo Carabellese, un tempo spiazzo Madonnella. Il toponimo è molto antico ed è l'unica concessione all'immagine femminile di un intero quartiere. Se non son sante o madonne devono avere forte e provata vocazione come quella di Madre Clelia Merloni (1861-1930) fondatrice delle Apostole del sacro Cuore di Gesù, che dà il nome all'omonima strada nel vicino quartiere Iapigia. Per uscire dal cono d'ombra (si fa per dire), bisogna spingersi quasi ai margini della città, per incontrare prima Via Carolina Accolti Gil Salvati ( 1905-1945) nome di una crocerossina, poi una traversa di via Pitagora intestata ad una coppia di benefattori Severina e Mario De Lilla (Severina De Lilla, per una volta non in compagnia del marito, è anche il nome di un Istituto Professionale per i servizi sociali). Una strada intestata a Rocca Giustina (Sec.XV) Avvocatessa del Foro di Trani, passata alla storia come il primo avvocato donna del mondo che si occupò di delicate questioni diplomatiche tra le città di Trani e Venezia; uno dei personaggi più illustri della storia giudiziaria di Trani, finalmente donna, viene ricordata in una strada di periferia, nelle vicinanza della tangenziale della città; di lei si dice abbia ispirato il personaggio di Porzia di Belmonte del Mercante di Venezia di Shakespeare. Strada Sant'Anna e strada Santa Teresa completano il panorama di questo quartiere.

Nel giorno in cui l'Italia è campionessa d'Europa per merito della squadra femminile di pallanuoto e Carolina Kostner riceve la medaglia d'oro ai campionati europei di pattinaggio, mentre i giornali sembrano impegnati a celebrare solo il rito del calcio, riprendo la mia ricerca fiduciosa sulle pagine dello stradario di Bari. San Pasquale il quartiere con il campus universitario, si presenta dal punto di vista di questo lavoro poco fruttuoso con una sola strada intestata a Maria Cristina di Savoia (1812-1836); va peggio nel vicino Carrassi dove trovo null'altro che il giardino della Chiesa Russa, quella con i tetti verdi ondulati e la cupola a cipolla, intestato a Chiara Lubich (1920-2008) Fondatrice del Movimento dei Focolari. Via Madre Teresa di Calcutta (1910-1997) nel quartiere Poggiofranco, Strada Santa Candida e Strada Santa Caterina nel quartiere Picone. Una strada intitolata a una donna vittima della mafia, nel quartiere Libertà: Renata Fonte (1951-1984) assessora del comune di Nardò muore a 33 anni lasciando due bambine piccole, si era battuta contro la lottizzazione e la speculazione edilizia del Parco naturale di Porto Selvaggio. Un altro piccolo giardino dedicato a una maestra elementare Rita Majerotti (1876-1985) donna impegnata politicamente, attenta ai temi della questione femminile, contribuì alla costituzione dei gruppi femminili comunisti. Ad Anita Garibaldi (1821-1849) è dedicata una sola via, contro ben 23 (tra strade e vicoli distribuiti su tutti quartieri) intitolate al compagno di vita e di lotte Garibaldi, nonostante gli ideali politici e le battaglie condivise.

Allargo il campo di indagine dal nucleo urbano alle periferie, in direzione di quelle zone di territorio un tempo frazioni che pur essendo oggi quartieri di Bari, nella realtà non sono mai diventate parte integrante della città. Come se mancasse una visione d'insieme, come aggregati dotati di propria autonomia e di carattere e per questo irriducibili alla definizione di quartiere. Nel quartiere Stanic si ricorda la scrittrice Grazia Deledda (1871-1936), premio Nobel per la letteratura nel 1926, con una strada a lei intitolata. Da Wikipedia scopro che le è stato dedicato un cratere di 32 km di diametro... ma su Venere, qui sul pianeta Terra usano altri nomi. Proseguendo verso il quartiere San Paolo si incontra Via Madre Elena Aiello (1895-1961) Fondatrice dell'Istituto delle Suore Minime della Passione, una vita dedicata all'accoglienza in particolare dei bambini abbandonati a causa di guerre e altre circostanze; Via Marie Curie (1867-1934) premio Nobel per la Fisica nel 1903 e nel 1911 per la Chimica, unica donna tra i quatto vincitori di più di un Nobel; Largo Maria Montessori (1870-1952) pedagogista di fama mondiale; Via Matilde Serao (1856-1927) che oltre a essere stata scrittrice e giornalista, è stata la prima donna italiana ad aver fondato e diretto un giornale. Palese-Macchie più che un quartiere sembra una località di villeggiatura estiva, insospettatamente generosa nei confronti della toponomastica femminile. Una strada celebra una figura barese Wanda Bruschi-Gorjux (1988-1976) nata a Bari, per tutti Donna Wanda. Editorialista nota sia fra le più alte personalità politiche e intellettuali del suo tempo, sia fra il ceto popolare, firma ricorrente sulla terza pagina del Corriere delle Puglie, quindi della Gazzetta del Mezzogiorno - dietro lo pseudonimo di Medusa - fu anche una vivace operatrice culturale. Moglie di Raffaele Gorjux, storico fondatore della Gazzetta, fu militante dell'ala femminile del Partito fascista. Una via è dedicata a Maria Chieco Bianchi (1904-1995) prima donna sindaca pugliese, che resse il comune di Fasano dal 1949 al 1954 e parlamentare del Partito Nazionale Monarchico dal 1953 al 1958; un'altra ricorda Luigia De Marinis (1917-1980) prima donna a entrare nel consiglio comunale di Bari, eletta nel 1946 nelle liste del Partito Comunista. Un omaggio ad una sindacalista con via Ada Del Vecchio Guelfi (1921-2002): s'impegnò in particolare nella lotta per la parità del voto e i diritti delle donne. In un viaggio di donne antifasciste in Francia, nei primi dell'anno '50, Ada incontrò un dirigente partigiano molto stimato per la sua intransigenza, anche come dirigente comunista; due mesi dopo lei, laica irriducibile, educata da una madre che aveva smesso di frequentare la Chiesa cattolica dopo l'approvazione dei Patti Lateranensi, sposò quel partigiano, in Comune e con rito civile: per l'epoca, un vero scandalo. Per finire "l'immancabile" tributo all'ultima Regina d'Italia Maria Josè di Savoia (1906-2001).

Riprendo la mia passeggiata virtuale sullo stradario di Bari muovendomi verso nord, in direzione di un porticciolo di nome Santo Spirito, una zona di ville che si anima durante la stagione estiva. Vengono commemorate le principesse di casa Savoia con una via intestata a Giovanna quartogenita di Vittorio Emanuele III, una alla sorella minore Maria, un'altra figlia Mafalda d'Assia (1902-1944) morta nel campo di concentramento di Buchenwald. Nel 2006 viene dedicata una strada a Suor Maria Lucchesi (1910-1995), una educatrice che ha contribuito con il suo lavoro alla storia dell'Istituto Margherita di Bari. Verso la parte più estrema di Santo Spirito si trova Enziteto un comprensorio di case nate intorno agli anni Novanta, una di quelle periferie spesso trascurate dalle amministrazioni comunali, zone di degrado urbano ed esclusione sociale: qui viene ricordata con una piazzetta la piccola Eleonora (2003-2005) morta di stenti a soli due anni, una storia assurda di marginalità estrema e di abbandono in una città che ha l'ambizione di essere la porta d'Oriente, che si propone come il luogo del dialogo tra culture e religioni all'insegna della tolleranza e dell'ospitalità, una città con una storia millenaria di accoglienza che non è stata capace di ascoltare e di vedere una tragedia che si stava consumando sotto gli occhi di tutti. Che questa intitolazione sia di monito oltre che di ricordo. Mai più un'altra Eleonora.

Proseguo verso Carbonara, un tempo comune autonomo, oggi quartiere di Bari. Si incontra Via Maria De Mattias (1805-1866) religiosa fondatrice della congregazione delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo; nel 2003 è stata proclamata santa da papa Giovanni Paolo II, via Sant'Agnese, strada e vico Sant'Anna, via Santa Barbara, strada Santa Caterina, stradella Santa Lucia, via Santa Maria, traversa Santa Veronica, strada Madonna delle Grazie. Dalle sante si torna ad omaggiare casa Savoia con via Regina Elena (1873-1953) principessa del Montenegro e moglie di Vittorio Emanuele III, una via dedicata alla figlia Jolanda e ancora una volta Via Mafalda d'Assia.

La ripetizione dei nomi nella toponomastica di alcuni quartieri è legata al fatto che un tempo questi erano comuni autonomi; diverse le istanze presentate al Comune di Bari che tuttavia non hanno trovato risposte adeguate. Questa potrebbe essere la giusta occasione per risolvere il problema della duplicazione dei nomi: perché non intitolare le strade oggi dedicate a casa Savoia a donne diversamente regine? Siamo in una Repubblica forse serve ricordarlo agli assessori alla toponomastica.

Contigua a Carbonara è Ceglie del Campo, ex comune diventato quartiere nel 1970. Una via dedicata a Caterina Fontana (1908-1991): chissà cosa ha spinto un centro agricolo come Ceglie ad intitolare una strada a una stilista? Si riprende con le volte celesti con via Madonna della Pietà, piazza Santa Maria del Campo dall'omonima chiesa che qui si affaccia, in onore della quale ogni terza domenica di ottobre si svolge una solenne cerimonia, strada Santa Maria vi salvi, viale Santa Rita. Una strada rende omaggio alla poetessa Ada Negri (1870-1944) prima e unica donna ad essere ammessa fra gli Accademici d'Italia.

Loseto, un lembo della città di Bari nell'entroterra meridionale, come i due precedenti quartieri fu in passato un comune autonomo. Unica informazione utile all'analisi è la strada dedicata a via regina Margherita (1851-1926).

Torre a Mare, a sud di Bari dopo la piccola cala di San Giorgio è l'ultimo quartiere oggetto di questa ricerca. Il nome lo deve alla presenza di una torre di avvistamento costiera, una delle tanti presenti sul litorale della costa adriatica pugliese, primo baluardo difensivo contro Turchi e Saraceni e costruite in modo tale da vedersi a vicenda e comunicare velocemente informazioni importanti, tramite fuochi accesi di notte e bandiere colorate di giorno. Unico omaggio femminile è Madonna della Stella, che senza grossi sforzi di fantasia, si ripete monotonamente dalla strada principale alla traverse che la incrociano.

Considerazioni finali

La ricerca è stata effettuata attraverso lo studio dello stradario on line del sito web del Comune di Bari, aggiornato a marzo 2011  e ha riguardato la città con i suoi 17 quartieri oggi raggruppati in nove circoscrizioni amministrative:

I - Santo Spirito – Palese Macchie

II - San Paolo – Stanic

III - Picone - Poggiofranco

IV - Loseto – Ceglie – Carbonara

V - Torre a Mare – Iapigia

VI - Carrassi – San Pasquale

VII - Madonnella

VIII - Marconi – San Girolamo – Fesca – Libertà

IX - San Nicola – Murat.

La toponomastica di Bari attinge essenzialmente da personalità del passato con nomi di re, regine, principesse, santi, pontefici, antiche famiglie, uomini illustri e dalla geografia con nomi di città, fiumi, mari, regioni. Di una bassa percentuale di strade dedicate alle donne, occorre precisare che una porta il nome di due sorelle e un'altra il nome di una coppia di coniugi di benefattori.

Il valore più rilevante è risultato essere quello dedicato alla categoria donne storiche e politiche, in seconda posizione quello relativo alle sante, in terza posizione si classificano le madonne. A seguire a parità di valore percentuale, le categorie suore/benefattrici e letterate/umaniste.

E' del 13 novembre 2014 la delibera di intitolazione alla scrittrice e saggista americana Susan Sontag, dello spiazzo antistante il Teatro Kismet Opera.

Il 20 marzo 2017 è stato intitolato un giardino a Marilena Bonomo (Bari, 1927 - 2014), gallerista barese che ha avuto un ruolo di primo piano nella storia della città

 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 403
INTITOLATE A UOMINI: 208
INTITOLATE A DONNE: 10
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

--

Sante, beate, martiri:

3
Maddalena  (via)
Santa Chiara (via)
Santa Rosa (via)

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

1
delle Monache (chiasso)

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 1
 
Grazia Deledda (via)
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

--

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: 1
 
Sirena (via)
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...): 4
Angelica (chiasso)
Grazia (via)
Palmira (vico)
Sorelle Antonia e Anna Vita Pasqualicchio (via)

Fonte: dati gentilmente forniti dal Comune di Casamassima.

Censimento a cura di Marina Convertino