TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 1557
INTITOLATE A UOMINI: 693
INTITOLATE A DONNE: 71
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

2
Madonna della Neve (via)

Santa Maria degli Angeli (via)

Sante, beate, martiri: 5
Beata Lucia da Narni (via)

Santa Caterina da Siena (via)
Santa Lucia (via)
Santa Margherita (via)
Sant'Anna (via)
Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

1
delle Suore (via)

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: 3
Concetta Pusinanti (piazza)
Lucrezia Roverella (via)
Giuseppina Savi (via)
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...):

18
Sibilla Aleramo (via)
Anna Banti (via)
Simone de Beauvoir (via)
Maria Bellonci (via)
Grazia Deledda (via)
Maria Majocchi Plattis (via)
Maria Montessori (via)
Costanza Monti Perticari (via)
Rina Melli (via)

Olimpia Morata (via)
Elsa Morante (via)
Anna Maria Mozzoni (via)
Ada Negri (via)
Anna Politkovskaja (via)
Matilde Serao (via)
Margherita Tranchellini (vicolo)
Renata Viganò (via)
Virginia Woolf (via)

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): 2
Margherita Beloch (via)

Enrica Calabresi (via)
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): 6
Lucrezia Aguiari (via)

Lyda Borelli (via)
Mafalda Favero (via)
Adelaide Ristori (via)
Maria Waldmann Massari (via)
Clara Wieck  (via)
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): 1
Mimì Buzzacchi Quilici (via)
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 24
Rosa Angelini (via)

Anita (via)
Malvina Costabili (via)
Matilde di Canossa (via)

Anna D'Este (via)
Beatrice D'Este (via)
Jolanda Bonfieni (via)
Lucrezia Borgia (via)

Eleonora D'Aragona (via)
Renata di Francia (via)
Teresa de Carli Patrignani (via)

Anna Frank (via)
Luisa Gallotti Balboni (via)

Nives Gessi (via)
Maria Guidoboni (via)
Isabella D'Este (via)
Viola Liuzzo (via)

Marfisa (via)
Clelia Masello (via)

Maria Chiara Nanetti (via)
Vittoria Nenni (via)
Rosa Parks (via)
Camilla Ravera (via)
Carolina Scutellari (via)
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: 4
Angelica (via)

Armida (via)
Clorinda (via)
delle Streghe (via)
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...):

5
Madama (via)
Pastorella (via)
Pellegrina (via)

della Signora (via)
delle Vecchie (via)

 

Censimento a cura di: Roberta Pinelli  - verificato da Rosa Fogli, Ufficio Anagrafe Immobiliare e Toponomastica, Comune di Ferrara

All'interno del parco dell'Arcispedale S. Anna è stata inaugurata una targa in memoria della pediatra Maria Zamorani (2021)

Si danno qui di seguito alcune indicazioni biografiche delle figure femminili meno conosciute:

Lucrezia Aguiari (1747-1783) è stata un’apprezzata artista lirica; figlia naturale di un nobile ferrarese, forse del marchese di Bentivoglio, o forse una semplice trovatella, la Agujari, nei cartelloni comparve sempre con il soprannome "La Bastardella”. Dotata di un’estensione vocale notevole, riusciva a raggiungere timbri altissimi         

Rosa Angelini (1824-1891) è stata una patriota risorgimentale il cui vero nome era Giovanna-Maria Rosa. Viene ricordata come una generosa popolana attiva nella guerra del 1866, vivandiera nel 9° Reggimento garibaldino, pronta a intervenire per soccorrere i feriti. Fu decorata con 3 medaglie al valor militare di cui una d'argento

Maria Bellonci (1902-1986), scrittrice, traduttrice e ideatrice insieme a Guido Alberti del Premio Strega. I suoi libri di argomento storico sono innanzitutto basati su minuziose ricerche storiche, attraverso la consultazione dei documenti originali esistenti che le hanno permesso di ricostruire ritratti intensi e credibili dei personaggi storici descritti appartenenti alle più importanti famiglie del passato (Borgia, Della Rovere, Este, Gonzaga)

Margherita Beloch (1879-1976) è stata una matematica e docente, ideatrice di nuovi modelli di fotogrammetria, utilizzati in medicina per elaborare oggetti tridimensionali tramite immagini radiografiche

Bonfieni Iolanda (1923-1945) Partigiana ferrarese appartenente alla V Divisione Alpi, fu catturata durante un’azione a Rocca de’ Baldi (Cuneo) e fucilata il 5 marzo 1945. Il suo nome è inciso nella lapide commemorativa dei caduti ferraresi “per la libertà, la giustizia e la pace”, apposta in Municipio, Sala delle lapidi, il 15 novembre 1950

Enrica Calabresi (1891 – 1944) è stata una zoologa e docente italiana di Entomologia agraria. Nel 1938, in seguito alle Leggi razziali fasciste, fu dichiarata decaduta dall'abilitazione alla libera docenza di Zoologia. Fu testimone della sua cacciata Margherita Hack, allora sua allieva al liceo classico "Galileo”. Dal 1939 al 1943 insegnò scienze nella Scuola ebraica di Firenze. Nel gennaio del 1944 fu arrestata nella sua abitazione fiorentina e portata a Santa Verdiana, un ex-convento trasformato in carcere. Sapeva che da lì sarebbe stata deportata al lager di sterminio di Auschwitz. Si sottrasse al suo destino ingoiando un veleno che da tempo portava sempre con sé. Morì durante la notte fra il 19 e il 20 gennaio.

Malvina Costabili (1819-1905) è stata una benefattrice ma anche una sincera patriota risorgimentale. Nel 1847 contribuì alla fondazione del primo asilo per i bambini poveri. Nel 1848 fece parte nel gruppo di signore ferraresi che si distinse per patriottismo e come sorella del conte Tancredi Mosti contribuì all’equipaggiamento del corpo dei Bersaglieri del Po. Seguì il marito a Roma nel 1849, vi rimase durante l’assedio ed insieme alla principessa Belgioioso e ad altre donne italiane fu direttrice degli ospedali militari creati durante quell’assedio. Fu in stretti rapporti con molti uomini insigni di quell’epoca, ad esempio Garibaldi e Mazzini. Caduta Roma, seguì il marito nell’esilio prima in Piemonte, poi in Toscana, e nella loro casa ospitarono uomini di idee liberali e patriottiche. Nel 1859 fu presidente del comitato costituito da alcune signore ferraresi che raccolsero e prepararono indumenti e soccorsi per i feriti della seconda Guerra d’indipendenza. Fu ispettrice delle prime scuole comunali istituite dopo il 1860, fu tra le prime azioniste che contribuirono alla fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara, e infine fu vice-presidente onoraria della locale sezione della Croce rossa.

Teresa de Carli Patrignani (XIX sec.) assistete amorevolmente Anita Garibaldi durante gli ultimi giorni di vita

Anna d'Este(1531 - 1607), figlia di Ercole II duca di Ferrara e Renata di Francia. È stata una delle maggiori figure della corte di Francia del regno di Enrico II e Enrico IV

Beatrice d'Este(1475-1497), figlia di Ercole I e Eleonora d'Aragona, è stata duchessa di Bari e di Milano, moglie di Ludovico Sforza

Mafalda Favero (1903-1981) è stata una soprano italiana. Presenza fissa alla Scala di Milano, cantò anche all’Opera di Roma, a Londra, a Buenos Aires e al Metropolitan di New York.    

Luisa Gallotti Balboni (1913-1979) è stata una politica italiana. Il 25 marzo 1950 fu eletta sindaca di Ferrara e fu la prima donna ad amministrare un capoluogo di provincia per ben 8 anni. Laureata in lingue e letterature moderne a Venezia, il suo percorso politico inizia nel dopoguerra e alle prime consultazioni amministrative democratiche viene eletta consigliera comunale con un alto numero di preferenze. Negli stessi anni si dedica all’attività politica in seno all'Unione Donne Italiane (UDI) e nel 1948 entra a far parte della giunta di sinistra come assessora alla pubblica istruzione e arte. Nel 1950 verrà eletta sindaca. Seppure contestata e avversata nel 1956 verrà nuovamente confermata. Nel 1958 alle elezioni politiche fu eletta senatrice con il Partito Comunista Italiano, fu segretaria della Presidenza del Senato dal 12 giugno 1958 al 15 maggio 1963. Si contraddistinse per essere una delle tre donne che entrarono a Palazzo Madama in quelle elezioni. L’attività di Luisa Balboni si dispiegò in anni difficili per le conseguenze della guerra e per gli accesi scontri ideologici. Si distinse in un periodo in cui non era facile essere una donna impegnata in politica. Il suo principale impegno politico come amministratrice fu quello di lavorare al ripristino delle strutture scolastiche danneggiate o demolite, al potenziamento delle strutture e dei servizi educativi, come la refezione scolastica per le/i bambine/i delle famiglie in difficoltà economiche, alla creazione di sei ambulatori, all’organizzazione di colonie marine montane per le bambine e i bambini, al reinserimento di bambine/i affette/i da ritardi o anomalie dello sviluppo. A lei si deve anche la creazione di un ambulatorio psico-pedagogico. La Balboni fu inoltre promotrice di una serie di eventi culturali, quali l’organizzazione di manifestazioni artistiche e musicali come l’esecuzione dello Stabat Mater del Pergolesi nella Cattedrale, oppure l’estensione dell’orario di apertura della biblioteca Ariostea, per dar modo alle lavoratrici e ai lavoratori di potervi accedere più facilmente.  Nel novembre del 1951 la Balboni si trovò ad affrontare l'emergenza creata dall’esondazione del Po nelle campagne, con la conseguente devastazione del Polesine. Per fronteggiare l’alluvione si mobilitarono enti e organizzazioni italiane ed estere in un impegno di solidarietà collettivo. Furono realizzate nel periodo della sua sindacatura anche la prima farmacia a gestione comunale, la centrale del latte, il campo sportivo e le scuole, la palestra del Coni, la riapertura del teatro comunale e l’attuazione del regolamento organico del personale.

Nives Gessi (1923-1994), partigiana, sindacalista e politica, fu parlamentare nella quarta e nella quinta Legislatura per il Partito Comunista

Maria Guidoboni, (sec. XIX) patriota risorgimentale, fu arrestata nel 1853 insieme ad altre 44 persone dalle truppe imperiali austriache coadiuvate dalla polizia pontificia. Era sospettata di aver dato ospitalità ad altre figure delle lotte risorgimentali

Viola Liuzzo (1925-1965) è stata una simpatizzante e sostenitrice del movimento non violento per l'uguaglianza dei diritti civili guidato da Martin Luther King. Partecipò alla famosa marcia da Selma a Montgomery, venne assassinata durante il ritorno a Selma da alcuni membri del Ku Klux Klan.

Maria Majocchi Plattis (1864-1917) scrittrice e giornalista italiana. Collaborò con altre varie riviste dell'epoca, tra cui Nuova Parola di Cervesato, Natura e arte, Fanfulla della domenica, Rassegna nazionale e Marzocco. Fondò e diresse Rassegna moderna di letteratura e arte e diresse Vittoria Colonna. Periodico letterario scientifico artistico per le donne italiane. Il suo romanzo di maggior successo fu Le tre marie (1894) con centomila copie vendute; nel 1907 pubblicò Eva regina, un libro di galateo che ebbe notevole successo in cui erano trattati anche argomenti considerati scandalosi, quali mestruazioni, sesso, matrimonio, parto e divorzio

Marfisa (1554-1608), figlia illegittima di Francesco d’Este, è stata una donna colta, amante delle arti, protettrice di Torquato Tasso

Clelia Masello (1923-1976) antifascista, nel febbraio del 1945, insieme a molte altre persone, assaltò il Municipio di Bondeno (prov. Di Ferrara), gettando dal balcone registri e incartamenti e dandoli alle fiamme in piazza. Gli obiettivi di questa giornata di lotta erano quelli di distruggere i registri dell'Ufficio di Leva per impedire la deportazione di altri giovani in Germania e distruggere anche l'Ufficio Annonario che, col tesseramento e il contingentamento dei prodotti, aveva portato la popolazione alla disperazione e alla fame

Rina Melli (1882-1958) è stata una giornalista e sindacalista italiana. Attiva nel gruppo dirigente socialista ferrarese, organizzò la locale componente femminile del movimento operaio, dimostrando subito d'avere talento e carisma. Si recava nelle campagne ferraresi a fare propaganda fra le lavoratrici conquistandone presto la fiducia e divenendo molto popolare. Rina fu l'unica esponente femminile del partito capace di intervenire nei congressi e di muoversi con disinvoltura e autorità nel gruppo dirigente; non a caso divenne ben presto un'icona nel partito. Rina Melli si dedicò sin dal 1897 al giornalismo militante: collaborò alla redazione di “La Scintilla” (periodico socialista diretto dal marito), scrivendo articoli sulla condizione femminile e intervenendo anche in modo critico rispetto alle iniziative del gruppo dirigente socialista. Sentì l'esigenza di fondare un giornale socialista rivolto alle lavoratrici e per questo il 15 giugno 1901 uscì “Eva” il primo femminile pubblicato in Italia. “Eva” fu stampato anche a Ravenna completamente a carico di Rina, sia editorialmente che finanziariamente; lo scopo era quello di educare attraverso il giornale le donne lavoratrici (in particolar modo le operaie agricole) alla politica, utilizzando un linguaggio semplice e accessibile anche a quelle che non avevano gradi elevati di istruzione, allo scopo di accelerare la crescita del movimento contadino e socialista.

Olimpia Morata (1526-1555) umanista, fu legata alla corte di Renata di Francia. Si trasferì in Germania perché le sue idee protestanti costituivano un pericolo; continuò i suoi studi di teologia fino al 1555, anno in cui morì. Riuscì a creare una importante rete di scambi epistolari con gli intellettuali più in vista dell’Europa protestante. Fu una donna molto colta dalla raffinata cultura umanista, celebrata fin da piccola come “puella supra sexum ingegnosa” 

Maria Chiara Nanetti (1872-1900) martire in Cina canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel 2000        

Beata Lucia da Narni (1476-1544) Fondatrice del convento di Santa caterina, notissima ai suoi tempi per le gesta miracolose

Pusinanti Concetta (1897-1981) detta “la Munara” (la mugnaia). Originaria di Gaibanella, negli anni Venti del Novecento possedeva il molino “dei Due Pezzi” di Mizzana. Aveva sposato Pusinanti, proprietario del mulino di Quartesana, e durante la guerra donò della farina alle persone povere perché potessero avere un pezzo di pane. La piazza che le è stata dedicata è stata inaugurata l’11 giugno 2000

 

Mimì Quilici Buzzacchi (1903-1990), è stata una pittrice e incisora che dal 1945 si trasferì a Roma. Inizialmente legata al gruppo Novecento, si avvicinò successivamente alla Scuola Romana.

Lucrezia Roverella (? - 1584) era figlia del conte palatino Gerolamo Roverella, signore di Montenovo, e di Taddea Contrari dei conti di Vignola. Vedova ancora molto giovane di Vincenzo Mosti, gentiluomo di fiducia del duca Alfonso I d’Este, attorno al 1530 sposò in seconde nozze Marco Pio di Savoia, principe di Sassuolo, ambasciatore estense a Torino e in Francia. Rimasta vedova una seconda volta nel 1544, dedicò la sua vita alla tutela dei figli e ad amministrare i vasti possedimenti di famiglia. Si fece promotrice di opere benefiche e generose elargizioni, per disposizione testamentaria, anche oltre la morte, avvenuta a Ferrara, il 14 settembre 1584.          

Giuseppina Savi (1872-1952) è stata una benefattrice e insegnante elementare che per oltre 40 anni educò con particolare senso del dovere varie generazioni, destando ammirazione e riconoscenza.

Carolina Scutellari (1825 – 1900) Le notizie su Carolina Scutellari sono molto frammentarie. Era una donna colta che sapeva esprimersi correttamente in francese e tedesco. In una cronaca del 1848 si ricorda che fu lei a consegnare ai volontari romani in partenza per Vicenza i vessilli e la Bandiera ricamata dalle donne ferraresi (tuttora conservati presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara)

Margherita Tranchellini (1646-1726) educatrice  

Maria Waldmann Massari (1844-1920) mezzosoprano apprezzata da Verdi, cantò in numerosi teatri italiani e stranieri   

Si segnalano inoltre le strade:

Via Eva e Adamo, Via Pietro e Marie Curie, via fratelli Scholl (Sophie e Hans)