Italia

 

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- Franca Falcucci: prima donna Ministra della Pubblica Istruzione. Ha ricoperto tale carica dal 1982 al 1987. È nata a Roma il 22.03.1926 ed ivi è morta il 04.09.2014.

 

- Maria Farnè Velleda: prima laureata in Medicina a Torino. Nata a Bologna il 21 febbraio del 1853 e iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino nell’anno accademico 1872-1873, ottiene la laurea il 18 luglio del 1878.

 

Francesca Ferrandino: prima donna Prefetta ad Agrigento nel 2010. 
 
- Cristina Ferrari: prima direttrice artistica di una Fondazione Lirica nel 2008.
E' nata a Casalmaggiore (CR) nel 1965. E' stata nominata dalla sindaca Marta Vincenzi a dirigere la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova.
 
 
- Tiziana Ferrario: la prima donna a condurre il telegiornale TG1 di prima serata nel 1987. È nata il 3 settembre 1957. E’ stata spesso “inviata di politica estera”. E’ Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
 

- Teresa Filangieri Fieschi Ravaschieri: la donna a cui si deve la fondazione, il 4 novembre 1880, del primo ospedale chirurgico per bambini in Italia, "Lina Ravaschieri", intitolato alla sua unica figlia perduta tragicamente all'età di 12 anni.

Stefania Filo Spaziale: la prima donna che nel 1932 si iscrisse all'Ordine degli Architetti di Napoli, con il numero di matricola 36.
 
- Anna Finocchiaro: prima donna a capo del Ministero delle Pari Opportunità. È nata a Modica il 31 marzo 1955. Si è laureata in Giurisprudenza nel 1981 (Wikipedia).
 
Gisella Floreanini: è stata la prima donna in Italia a ricoprire un incarico governativo nella Repubblica Partigiana dell'Ossolo.
Fu dirigente dell’UDI dal 1962 al 1972 ed anche consigliere comunale sia a Domodossola che a Milano.
È morta il 30 maggio 1993: il suo funerale si svolse a Domodossola davanti al Palazzo del Comune, alla presenza del presidente nazionale dell’ANPI.
Le sue carte sono state donate all’Archivio storico delle donne “C. Ravera” presso la Fondazione Istituto Gramsci.
Così scrisse: "La Repubblica dell' Ossola è la sola che abbia immesso una donna nella Giunta provvisoria di governo: a me sembra sia un fatto di tale novità e originalità in Italia che deve essere approfondito nel suo significato perché alcuni governi ora mi chiedono la ragione perché sia avvenuto solo nell'Ossola, perché in nessun'altra della Zone libere? E ce ne furono di straordinarie, in cui militari ed i politici costruirono governi nuovi, popolari; ma le donne non ci furono in nessuna, anche se le donne erano una componente essenziale della Resistenza. Fu questa già una prova di una maturità democratica della Repubblica ossolana; essa sta ad indicare sia il peso che ha avuto il lavoro che le donne svolgevano, sia la maturità politica degli uomini della Giunta e proprio perché i Commissari al governo dell'Ossola portavano avanti un’Italia che pochi pensavano che così sarebbe stata. È l'Italia anche delle donne. È l'Italia del voto alle donne, del riconoscimento dei loro diritti politici, sociali, civili. [...]. Una donna che non fosse una regina, una principessa, una badessa, è diventata dirigente di governo!" (Wikipedia).
 

- Carmela Floreno: prima Prefetta di Enna nel 2003.

Ida Fontana: fu la prima donna, nel 1892, ad entrare nella commissione esecutiva della Camera del Lavoro di Milano. Era anche dirigente della Lega per la tutela degli interessi femminili di Milano e della Lega Sarte da donna.
 

- Lavinia Fontana: prima donna ad aver ricevuto committenze pubbliche.

Italia Fortunati: prima donna Prefetta di Verona nel 2006.

- Caterina Franceschi Ferrucci: fu la prima donna ad essere ammessa il 13.06.1871 all'Accademia della Crusca.
Nacque a Narni nel 1803 e morì il 28.02.1887 a Firenze.
Caterina aderì con alcuni scritti al moto rivoluzionario del 1831.
Nel 1847 pubblicò a Torino il volume "della educazione morale della donna italiana" in cui affrontò il tema dell'istruzione femminile sostenendo che devono essere le madri ad assumersi l'onere di educare la prole e non la scuola clericale. Quindi le donne devono essere istruite per svolgere questo compito impegnativo.
Caterina prima di sposarsi impose al futuro marito la condizione di lasciarle "pienissima libertà" di studio. Fondò inoltre un istituto laico per l'educazione femminile. La figlia Rosa, spronata dalla madre, tenne corsi di alfabetizzazione per le donne del popolo. Caterina aveva proibito alla figlia "i salotti, i romanzi moderni e la lettura del canto di Paolo e Francesca".
Così recita la lapide dove il suo corpo riposa: "Donna per ingegno e virtù rara in ogni tempo / quasi unica nel nostro".
 
Cinzia Franchini: è stata nel 2011 la prima donna Presidente della CNA FITA degli autotrasportatori. E' modenese.
 

- Annamaria Furlan: prima donna segretaria della CISL.