Roma - XII Municipio

 
TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 722
INTITOLATE A UOMINI: 443
INTITOLATE A DONNE: 70
   

 
 
Sante, beate, martiri:

  1. Largo Santa Eufrasia Pellettier
  2. Via Ludovica Albertoni
  3. Via Maddalena di Canossa
  4. Via S. Sofia

Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

  1. Largo Nostra Signora di Coromoto
  2. Piazza Madonna delle Salette
  3. Via della Consolata

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

  1. Via Caterina Fieschi
  2. Via Maria Saveria Sanzi

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli:

  1. Largo Alessandrina Ravizza
  2. Via Clarice Marescotti
  3. Via Clelia Garofolini
  4. Via Costanza Baudana Vaccolini
  5. Via Duchessa di Galliera
  6. Via Fabiola [matrona romana del IV sec.]
  7. Via Giulia di Colloredo
  8. Via Giulia di Gallese
  9. Via Laura Mantegazza
  10. Via Maddalena Raineri
  11. Via Maria Lorenza Longo
  12. Via Nadina Helbig
  13. Via Paola Falconieri
  14. Via Rosa Govona
  15. Via Virginia Agnelli
  16. Giardino Margherita Muzzone

Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...):

  1. Via Anna Lorenzetto
  2. Largo Anna Politkvoskaja
  3. Largo Camilla Cederna
  4. Viale Alda Costa
  5. Viale Barbara Allason
  6. Viale George Eliot
  7. Viale Lavinia Mazzucchetti
  8. Viale Miriam Mafai
  9. Viale Natalia Ginzburg
  10. Viale Oriana Fallaci
  11. Viale Selma Lagerlof
  12. Viale Sigrid Undset
  13. Viale Simone de Beauvoir
  14. Viale Sorelle Bronte
  15. Via Rita Tonoli
  16. Via Lucia Guerrini
  17. Viale Plautilla Bricci
  18. Via Lina Bo Bardi

Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...):

  1. Viale Florence Nightingale
  2. Via Nora Federici
  3. Via Maria Pastori

Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...):

  1. Viale Clara Wieck Schumann
  2. Viale Maria Callas
  3. Viale Maria Carta
  4. Viale Simone Signoret

Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...):

  1. Ponte Artemisia Gentileschi Lomi

Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...):

  1. Largo Carla Capponi
  2. Largo Carlotta Clerici
  3. Largo Giorgiana Masi
  4. Via Isabella d’Este
  5. Viale Ada Gobetti
  6. Viale Anna Frank
  7. Viale Anna Kuliscioff
  8. Viale Anna Maria Mozzoni
  9. Viale Cristina Belgioioso
  10. Viale Dolores Ibarruri
  11. Viale Elvira Pajetta
  12. Viale Marta Della Vedova
  13. Viale Rosa Luxemburg
  14. Viale Vittoria Nenni
  15. Piazza Donna Olimpia
  16. Via Donna Olimpia [Olimpia Aldobrandini moglie di Camillo Pamphili]

Lavoratrici / imprenditrici / artigiane:

  1. Giardino Fernanda Gattinoni

Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari:


Atlete e sportive:


Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...):

  1. Piazza Ottavilla
  2. Via Ottavilla [matrona Romana che qui aveva un fondo]

 Aggiornamento dei dati a cura di Barbara Belotti (novembre 2023)

Toponomastica femminile a Roma - XII Municipio

di Maria Pia Strano


Il XII Municipio è, insieme al XIII, il municipio più a ovest della città, sulle colline della sponda destra del Tevere, noto per il nome del suo quartiere più importante: Monte Verde.
È nato dall'unione di diverse zone con il piano regolatore del 1909: Monte Verde Vecchio, Monte Verde e i Colli Portuensi. Costituito nel 1911, si estende tra Via Portuense, Via del Casaletto, Via Aurelia Antica e le Mura Aureliane.Dati:
ha: 7.312,53; Popolazione al 31/12/2010: 142.983;
Densità: 19,6 ab/ha.

Le vie intitolate alle donne sono 60 e corrispondono all’8,6% delle strade totali, il 13,8% delle strade dedicate a nomi maschili.
La lettura delle strade femminili procederà secondo un “diario delle delibere” che il Comune di Roma ha preso negli anni per procedere alle intitolazioni.

DELIBERE tra il 1972 e il 1976
Le intitolazioni a nomi femminili, deliberate dalle varie Giunte Comunali prima del 1976, si riferiscono a donne che si sono distinte unicamente nel campo delle opere assistenziali o della beneficenza, sia prestando la propria opera direttamente, sia attraverso donazioni o lasciti. Nel 1972, per esempio, è stata intitolata la via omonima a Costanza Baudana Vaccolini, figura femminile attenta all’assistenza ai carcerati vissuta tra il 1875 e il 1960.
Nel 1976 si dà inizio finalmente a un nuovo corso intitolando un viale a Sigrid Undset (1882-1946), scrittrice norvegese premio Nobel per la letteratura nel 1928. Il viale da intitolare si individua all’interno di Villa Pamphili, primo esempio di una serie nutrita di intitolazioni al femminile.

DELIBERE 1989
Sempre nel grande parco della villa, in questo anno, si intitola un viale a Selma Lagerhof, premio Nobel nel 1909 per la letteratura, come anticipo delle intitolazioni che avverranno in anni successivi. Un altro percorso viene individuato per Clara Wieck Schumann, pianista e compositrice tedesca, donna di innegabile talento e profonda sensibilità che ha saputo costruire un legame di arte e vita con due dei più grandi artisti di ogni tempo: Robert Schumann e Johannes Brahms.
Le delibere del 1989 cominciano inoltre a prendere in considerazione personaggi femminili fortemente orientati al sociale, come era sempre avvenuto finora, ma che in questo impegno hanno trasferito soprattutto un pensiero personale, organizzativo o scientifico, non più legate quindi soltanto un impegno di tipo meramente assistenziale.
È il caso per esempio di Alda Costa, che fece dell’impegno politico la caratteristica della propria esistenza. Insegnante elementare, afferma che la scuola rappresenta il mezzo più adatto per formare le coscienze delle classi lavoratrici, pertanto le amministrazioni comunali devono sviluppare congrue condizioni di vita intorno alla scuola per sottrarla all’influenza dei partiti e conservarla al più assoluto indirizzo laico. Questo fatto induce la polizia a schedarla come sovversiva pericolosa e candidata all’internamento. Iscritta al Partito Socialista, fu responsabile per la provincia di Ferrara della propaganda per la pace e dell’organizzazione femminile del partito. Nel 1926 Alda rifiuta di giurare fedeltà al regime; le perquisiscono la casa e vi trovano il ritratto di Matteotti. I due episodi forniscono alla giunta comunale la scusa per licenziarla ma in sede processuale ottiene l’annullamento del provvedimento. In seguito arrestata fu confinata prima alle Isole Tremiti e poi in un piccolo paese della Basilicata. Il 25 luglio1943 Alda Costa viene liberata ma, di nuovo arrestata a Ferrara la notte del 15 novembre1943, è nelle carceri di Copparo. Muore di leucemia il 30 aprile 1944.
Un viale ricorda Anna Maria Mozzoni, pioniera del pensiero femminista in Italia, che nel 1906 promosse la petizione del Comitato Nazionale pro-suffragio femminile. Largo Carlotta Clerici è dedicato ad un’altra femminista storica dei primi del ‘900, che si é battuta anche lei per il diritto delle donne al voto. Maestra elementare fu nel gruppo che fondò la prima sezione femminile della Camera del Lavoro (Linda Malnati, Giuditta Brambilla, Carlotta Clerici). Insieme ad Anna Kuliscioff (anche lei ricordata con una intitolazione a Villa Pamphilj) e a Linda Malnati costituì il Movimento femminile socialista. Con lungimiranza sostenne la legislazione di tutela e la necessità delle Casse di Maternità molto prima che il suo Partito ne ravvisasse la necessità. È importante inoltre sottolineare, accanto alla presenza di altri nomi delle femministe storiche dei primi del ‘900, l’intitolazione di un percorso all’8 marzo festa delle donne.
Sempre nel 1989, all’interno di Villa Pamphili, sono stati dedicati viali a:
Maria Callas, talento non comune di cantante e interprete lirica;
Florence Nightingale, l’infermiera britannica nota come la signora con la lanterna, considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna, capace di applicare nel concreto il metodo scientifico attraverso l'utilizzo della statistica e proponendo anche una razionale organizzazione degli ospedali da campo;
Elvira Pajetta, "Mamma Pajetta" (come sarebbe stata affettuosamente chiamata nel secondo dopoguerra), figura nobile dell’impegno contro il fascismo che subì l’arresto per l'impegno politico dei figli, venne esonerata dall'insegnamento e fu animatrice a Torino del Soccorso rosso. Dopo la Liberazione, Elvira fu consigliere al Comune di Torino, assessora alla Pubblica Istruzione ed attivissima anche nell'Unione Donne Italiane;
Vittoria Nenni, la figlia minore di Pietro Nenni, che fece parte della resistenza in Francia, nazione dove si trasferì con il marito. Nel 1942 fu arrestata dalla Gestapo accusata di propaganda gollista e deportata nel 1943 nel campo di sterminio di Auschwitz, dove morì poco dopo;
Barbara Allason, nata a Pecetto (Torino) il 12 ottobre 1877 e deceduta a Torino il 20 agosto 1968, fu scrittrice e critica letteraria. Dopo aver iniziato gli studi universitari a Napoli ed averli conclusi a Torino con una laurea in letteratura tedesca, la Allason prese, attraverso Piero Gobetti, i primi contatti con l'antifascismo torinese. Nel 1929, avendo espresso con una lettera la sua solidarietà a Benedetto Croce, che aveva parlato al Senato contro i Patti Lateranensi, fu allontanata dall'insegnamento. Partecipò all'attività clandestina del gruppo torinese di "Giustizia e Libertà". Su quel periodo e sul suo impegno scrisse un libro, Memorie di un'antifascista, vivacissimo documento sulla storia dell'opposizione alla dittatura. Autrice di numerosi romanzi e di articoli di critica letteraria, Barbara Allason è nota soprattutto per le sue traduzioni dei classici tedeschi, da Goethe a Schiller, da Nietzsche a Hoffmann. L'ultimo suo romanzo, Vecchie ville vecchi cuori, è una pregevole rievocazione storica e insieme viaggio sentimentale nella collina torinese;
Ada Gobetti, ancora studentessa al Liceo Gioberti, dà il suo contributo alla rivista Energie Nove di Piero Gobetti, che sposa poi nel 1923 e con il quale condivide il lavoro nella rivista Rivoluzione liberale. Nel 1925 si laurea in Filosofia e in seguito si dedica all'insegnamento e a studi letterari e pedagogici. Insieme al figlio Paolo partecipa alla Resistenza in Val di Susa, compiendo anche missioni di collegamento con la Francia e gli Alleati. Nel 1945 diviene vicesindaco di Torino e membro della consulta per il Partito d'Azione. Raccolti numerosi documenti e testimonianze della cultura italiana tra il 1920 e il 1944, fonda nel 1961 con il figlio Paolo e la nuora Carla il Centro Studi Piero Gobetti. Autrice di varie traduzioni dall'inglese e studiosa di pedagogia, introduce in Italia gli scritti di Benjamin Spock.
Infine, per chiudere il percorso delle delibere del 1989, segnalo la presenza di un viale dedicato ai coniugi Curie, anche se dei due é Marie ad aver conseguito l’onorificenza del Nobel in due aree scientifiche distinte.

DELIBERA 2003
Nel 2003 si intitola alla pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi Lomi il ponte che collega il lato destro e sinistro di Villa Pamphili, tagliata in due dalla via Olimpica.

DELIBERE tra il 2006 e il 2007
Il 2007 é stata un’annata feconda per le intitolazioni a donne: già nel 2006 in realtà si era onorata la memoria delle donne della Resistenza con l’intitolazione del giardino omonimo a Margherita Muzzone (1909-1992), diplomatasi crocerossina al Convitto di Roma, e attiva nei maggiori ospedali della nostra città come caposala. Fu insignita della medaglia d’oro dall’ENPAS per l’impegno professionale e lavorò sulle autoambulanze che prestarono soccorso durante i bombardamenti di San Lorenzo. Si offrì volontaria, come unica donna, ad operare nell’equipe del Prof. Ascarelli nel difficile e delicato compito della riesumazione e riconoscimento delle vittime delle fosse Ardeatine.
È stata ricordata anche Carla Capponi, attiva nella Resistenza subito dopo l’8 settembre del 1943, divenuta presto vicecomandante di una formazione di GAP romana. Il suo nome è legato alla partecipazione all’attacco di Via Rasella contro un contingente militare tedesco, che costituì il pretesto per la strage delle Fosse Ardeatine. Individuata dalla polizia nazista, abbandonò Roma diventando vicecomandante di una unità partigiana operante tra Valmontone, Zagarolo e Palestrina. È stata decorata con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la sua lotta contro il fascismo ed il nazismo. Ha pubblicato un intenso libro di memorie Con cuore di donna.
Oltre a ricordare, pur con notevole ritardo, l’impegno antifascista delle donne che hanno partecipato alla Resistenza, queste delibere hanno voluto celebrare anche chi ha saputo unire al talento in ambito culturale, letterario o scientifico, una forte connotazione politica esplicita.
È il caso di Lavinia Mazzucchetti, docente universitaria di lingua tedesca, che fu esclusa dall'insegnamento perché antifascista. Fu molto attiva nella divulgazione letteraria su giornali e riviste. Tradusse numerosi autori tedeschi e in particolare curò le opere di Goethe e le opere complete di Thomas Mann. Da sottolineare l’esistenza anche di un Largo Giorgiana Masi dedicato alla giovane studentessa uccisa da un proiettile “vagante” nel 1977, a Piazza Belli, vicino a Ponte Garibaldi, durante una manifestazione. Aveva 19 anni.
Infine un ultimo ricordo ad una figura importante degli ultimi anni, l’intitolazione in memoria di Anna Politkovskaja, figura insigne di giornalista, testimone di libertà e attivista dei diritti umani uccisa nel 2006 in Russia.

Due sole intitolazioni a donne per le scuole pubbliche. Una scuola materna e una scuola elementare ricordano Emanuela Loj, medaglia d’oro al Valor Civile, agente della scorta del magistrato Paolo Borsellino, caduta il 19 luglio 1992 vittima della strage di via d’Amelio a Palermo.
Un’altra scuola elementare è intitolata a Lola di Stefano.