Marche 

  •  Ancona

Il Comune di Ancona, aderisce formalmente al progetto di TOPONOMASTICA FEMMINILE PER L’ANNO 2014.

Ce ne da’ notizia Vanda Micheletti del Servizio Pari Opportunità. L’adesione accompagna l’espletamento del concorso riservato alle scuole primarie e secondarie di 1^ e 2^ grado, in collaborazione con la Consigliera di Parità Provinciale;

- Al concorso hanno partecipato le scuole secondarie di 1^ grado Marconi, Buonarroti, Leopardi e Pinocchio e quelli di 2^ grado Liceo Ginnasio Rinaldini e Istituto d’Istruzione superiore Vanvitelli-Stracca-Angelini. Le ragazze ed i ragazzi hanno svolto un interessante lavoro di ricerca storica sulle donne locali, ma anche di levatura nazionale ed internazionale, realizzando elaborati che sono stati premiati il 7 marzo presso la ex sala del Consiglio Comunale, alla presenza delle scolaresche e degli Assessori alle Pari Opportunità, alla Pubblica Istruzione e alla Partecipazione Democratica.

Seguono i nomi delle scuole vincitrici e delle donne a cui saranno intitolate le strade:

Scuole superiore di 1^ grado:

  • Scuola Media G. Marconi ALDA LAUSDEI (personaggio storico) 1^ classificata
  • Scuola Media Pinocchio DERNA SCANDALI (personaggio locale 2^ classificata
  • Scuola Media G. Leopardi ILARIA ALPI (personaggio nazionale) 3^ classificata

Scuole secondarie di 2^ grado:

  • Ginnasio Liceo Classico C. Rinaldini VIA DELLE STAFFETTE PARTIGIANE 1^ classificata
  • Istituto Vanvitelli Stracca Angelini / ind. ARTEMISIA GENTILESCHI 2^ classificata
  • Istituto Vanvitelli Stracca Angelini / ind. RITA LEVI MONTALCINI 3^ classificata

Lombardia 

  •  Lodi

 

2017: Partecipazione al quarto concorso nazionale Sulle vie della parità: undici classi di scuole del lodigiano hanno partecipato alla sezione D del concorso "Il viale delle Giuste", contribuendo alla scelta delle  venti figure di donne Giuste ricordate nel viale costituito nella libera università di Alcatraz e inaugurato il 12 marzo 2017 .

16-18 marzo, Liceo Maffeo Vegio di Lodi, “Progetto Wikidonna”.Il progetto si propone di valorizzare la presenza femminile nella comunicazione digitale attraverso l’acquisizione di competenze e conoscenze nell’ambito dell’information literacy (ossia di quella capacità di ricercare, selezionare , valutare e utilizzarle fonti di documentazione per lo studio e la ricerca). Finalità: incremento delle voci presenti in Wikipedia con l’inserimento di biografie delle donne che hanno ben operato, formando le nuove generazioni a compiere ricerche sulle stesse e a valorizzarne le azioni e il contributo. Obiettivi formativi: comprendere l'importanza delle fonti, imparare come si fa a scrivere su Wikipedia; interagire con una comunità online, compresa la gestione di eventuali conflitti

2016: Alternanza Scuola Lavoro presso la Libera Università di Alcatraz e progettazione del Viale delle Giuste, diventato poi parte del quarto concorso nazionale Sulle vie della parità

Il concorso Il viale delle Giuste, indetto da Toponomastica femminile e Libera Università di Alcatraz - rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e a enti e centri di formazione - è finalizzato a dare visibilità alle donne di tutto il mondo che nel corso del tempo si sono distinte per le loro attività volte alla salvezza di soggetti singoli e/o di gruppi sociali oggetto  di discriminazione e persecuzione.

Il viale delle Giuste si sostanzierà nella tenuta della Libera Università di Alcatraz (Gubbio – PG) in un percorso di circa 3 chilometri, lungo il quale saranno esposte le sculture (inizialmente lignee, poi sostituite da sculture in materiali non deperibili, attuate da artisti di tutto il mondo) delle donne meritevoli del titolo di Giuste.

 Il progetto, presentato pubblicamente a Roma il 26 aprile  2016 – in occasione della cerimonia di premiazione del concorso Sulle vie della parità, patrocinato dal Senato della Repubblica – è stato messo a punto da studenti del  Liceo Statale “Maffeo Vegio” di Lodi che hanno svolto lo stage di alternanza scuola-lavoro sui temi della comunicazione nella struttura della Libera Università di Alcatraz.

 

2016: Partecipazione al terzo concorso nazionale Sulle vie della parità: Il progetto comune, patrocinato da Provincia di Lodi e Comuni di Lodi e Codogno, con la collaborazione delle associazioni SNOQ Lodi e GIROVAGANDO di Codogno,  è volto alla valorizzazione di figure femminili benemerite all’interno degli istituti scolastici o nel tessuto urbano, nello spirito delle azioni promosse dall’Associazione Toponomastica Femminile. Gli istituti scolastici di Lodi hanno quindi individuato categorie di donne meritevoli nelle diverse discipline, in ambiti professionali o di cittadinanza attiva, legate alla tipologia dell’Istituto o a interessi individuati dalle scolaresche. All’interno di queste categorie è stata scelta una rosa di figure femminili, a cui intitolare aule, corridoi, spazi delle scuola. Invece nella città di Codogno, nel parco cittadino centrale, alla presenza delle Istituzioni e di delegazioni studentesche, si è tenuta una cerimonia di intitolazione di alberi del parco a donne partigiane e resistenti.

  Queste le azioni svolte a Lodi:

  Liceo Maffeo Vegio: l’Istituto è diventato una cittadella delle donne. La classe 4G, dopo aver progettato, ricercato e realizzato in modo informatico le targhe, ha effettuato il giorno 4 marzo 2016 un blitz in tutta la scuola e i corridoi sono diventati vie intitolate a una categoria di donne (per es. Via delle Scienziate), i due atri piazze (Piazza Costituenti e Piazza Partigiane), le aule spazi dedicati a figure femminili specifiche inerenti la via in cui si trovano collocate (per es. nella Via delle Scienziate c’è l'Aula Ipazia e via dicendo). Le studenti hanno dato un'intitolazione a tutti gli spazi della mappa della scuola (allegata al progetto) e hanno ricercato le biografie delle donne a cui intitolare le aule, realizzando 69 targhe (allegate al progetto). Al concorso vengono inviate anche alcune fotografie delle affissioni.

  IPS Einaudi: docenti e studenti dell’Istituto hanno realizzato un lavoro denominato “Una donna…un’aula,” che ha previsto di dedicare alcuni spazi come l’atrio, le aule e gli uffici della direzione e della segreteria a delle figure femminili che hanno dato un contributo importante alla società italiana e mondiale. Tale progetto ha messo in atto un percorso pluridisciplinare che ha previsto la partecipazione attiva di tutti e tutte le studenti, insieme ai/alle loro docenti, nella ricerca, rielaborazione e preparazione della presentazione di tali figure su un cartoncino apposto successivamente sulla porta di ogni spazio individuato. Concretamente l’azione si svolge nella settimana dal 1 all’8 marzo 2016. Il video sarà caricato sul sito dell'Istituto Luigi EInaudi di Lodi a partire dalla giornata del 9 marzo 2016 sulla pagina inerente la toponomastica femminile e su www.youtube- canale einaudi.

 ITC Bassi: il progetto è consistito nella rielaborazione e nell’aggiornamento del lavoro di ricerca sulle donne Premio Nobel, svolto nel precedente anno scolastico, in funzione della realizzazione di targhe da affiggere sulle porte delle aule. Si sono innanzitutto create tre nuove schede biografiche relative alle assegnazioni del Nobel nel 2015. Ma poiché il numero delle donne Premio Nobel risultava inferiore al numero di aule da intitolare, la ricerca si è allargata alle donne di scienza a cui il Nobel era stato negato, portando così in evidenza un caso eclatante di discriminazione di genere. La ricerca è andata oltre, e le studenti hanno scoperto che, proprio quest’anno, è stata assegnata per la prima volta la Medaglia Fields per la matematica a una donna, Maryam Mirzakhani. Infine, per raggiungere le 60 targhe che erano necessarie all’intitolazione di tutte le aule, le ragazze hanno voluto esprimere delle candidature di donne meritevoli del Premio Nobel. L’azione si è concretizzata in un Flash-mob, con l’intitolazione simbolica delle classi della sede e della succursale, nella settimana dall’1 all’8 marzo.

 Finalità: portare l'attenzione sull'importanza del ruolo delle donne nella società; dare loro visibilità; far conoscere il progetto nazionale Toponomastica femminile.

 IC Cazzulani: proseguendo il lavoro degli altri anni, le classi coinvolte quest’anno (2A, 3A, 2G, 3E) hanno organizzato lezioni in verticale all’interno del Comprensivo. I ragazzi e le ragazze hanno spiegato, attraverso slide e materiale già prodotto e/o adattato, il significato di toponomastica femminile nazionale e lodigiana, un excursus sulla vita delle donne lodigiane a cui è stata intitolata una via, gli obiettivi già raggiunti e quelli da realizzare a livello territoriale da che si affronta la tematica. In collaborazione con il Liceo Maffeo Vegio, i/le ragazze del Cazzulani hanno seguito una lezione ludico-informativa su Ada Negri con gli/le studenti del Maffeo; a loro volta gli/le allieve del Cazzulani (secondaria di primo grado) hanno preparato una lezione dinamica e interattiva, sempre sulla poeta Ada Negri, con le classi quinte del Comprensivo. Le lezioni proseguiranno all’interno del Comprensivo con lo scopo di estendere a più classi la sensibilizzazione alla tematica oltre a conoscere donne significative per il nostro territorio, alcune delle quali sono note anche a livello nazionale. In occasione dell’otto marzo, verrà affissa ad ogni porta dei laboratori una targa, momentaneamente cartacea, che commemori una delle nostre cittadine già ricordate nelle vie della città.

Questa l’azione di Codogno:

IC Anna Vertua Gentile-Liceo Novello-Associazione Girovagando

L’Associazione Girovagando è partita con la ricerca sulle donne del Risorgimento a Codogno.

Le biografie riguardano tre donne codognesi:

- TECLA TESTA

- TERESA VALERI

- GIULIA ZAFFERI VERTUA

Nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio, l’Associazione insieme alla classe 5B della scuola primaria A.V.Gentile e alla classe 4C del liceo Novello ha organizzato un’azione che ha interessato tutto il centro storico, a partire dalla piazza della basilica, nel centro del paese, con l’obiettivo di far conoscere la Toponomastica femminile e le donne del Risorgimento Codognese, le Partigiane e le Benemerite locali, Ida Sansoni e Francesca Bignami, le cui biografie erano state oggetto di ricerca delle classi partecipanti ai concorsi precedenti. La manifestazione ha visto l’intitolazione simbolica, con targhe provvisorie, delle vie del centro storico, al femminile, sotto le targhe esistenti, tutte maschili. C’è stata la partecipazione della rappresentanza dell’amministrazione comunale. Tutte le azioni sono state riprese in un video, con l’aggiunta di letture e musiche di Carlotta Ferrari.

 

2015: Partecipazione al secondo concorso nazionale "Sulle vie della parità". Sei Istituti scolastici di Lodi e Codogno hanno deciso di lavorare insieme in un progetto comune, volto alla realizzazione di orti botanici e percorsi ambientali  in cui ricordare donne benemerite. Gli istituti hanno quindi individuato sei diverse categorie (legate alla tipologia dell’Istituto o a interessi individuati dalle scolaresche) all’interno delle quali presentare una rosa di figure femminili, a cui abbinare altrettante piante/essenze vegetali, da piantumare a Lodi nell’orto botanico da realizzare all’interno del Giardino di Hadir, in via Spezzaferri, in continuità e prosecuzione del lavoro avviato lo scorso anno, mentre a Codogno in un giardino, dedicato ai caduti della Resistenza antifascista e alle Donne ®esistenti intitolato “Il giardino dei giusti e delle giuste”. Queste le categorie individuate per Lodi: Liceo Vegio: le Costituenti; IPS Einaudi: le Scienziate; Itc Bassi: le Premio Nobel; IC Cazzulani: le Donne della toponomastica lodigiana; per Codogno: IC Anna Vertua Gentile: le Partigiane; Liceo Novello: le Donne (R)esistenti. Il Dirigente scolastico dell’IPS Einaudi, laureato in botanica, ha contribuito con una ricerca di diverse tipologie di essenze vegetali, da assegnare ai diversi gruppi di donne individuati. I lavori si sono quindi divisi in due momenti distinti. In un primo tempo le classi si sono trovate per realizzare entro l’8 marzo la ricerca da inviare a Roma. Dopo aver introdotto il tema, spiegato il senso della partecipazione al progetto e motivato le/gli studenti, la ricerca è stata svolta in autonomia sia attraverso il lavoro individuale pomeridiano, sia utilizzando ore di lezione scolastica durante le quali, in piccoli gruppi, gli/le alunne hanno sintetizzato le informazioni raccolte o in documento word o ppt. Le insegnanti hanno coordinato il lavoro e corretto gli elaborati finali. In un secondo momento si concretizzerà il lavoro con le piantumazioni effettive, in collaborazione e col patrocinio delle Amministrazioni comunali e di associazioni del territorio (ANPI, SNOQ, CICLOFIAB). 

2014: Partecipazione al primo concorso nazionale "Sulle vie della parità". "Il progetto “Il Giardino di Hadir” ha preso avvio con la partecipazione al concorso, indetto da Toponomastica femminile e FNISM, finalizzato a riscoprire e valorizzare il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società, ed è stato patrocinato dai Comuni di Lodi e di Codogno, ove si trovano le scuole coinvolte. Attraverso attività di ricerca-azione, condotte da più classi, sono stati individuati e descritti itinerari in grado di riportare alla luce le tracce delle presenze femminili nella storia e nella cultura. L’evento conclusivo, a fine maggio, è consisitito in una bella biciclettata per le vie di Lodi dedicate a personaggi femminili, con studenti che recitano le loro biografie, che suonano le loro musiche e interpretano le loro poesie!! Maria Hadfield (più conosciuta, guarda un po’, con il cognome del marito, Cosway), Angela Pugni (anch’essa ricordata come  Danelli), Carlotta Ferrari, Santa Chiara, Lina Minestra, Ada Negri, Santa Caterina,  Giuseppina Strepponi, Santa Francesca Saverio Cabrini… sono solo alcune delle figure - alcune locali altre nazionali - che saranno ricordate, pochissime percentualmente, rispetto all’altro genere, ma esempi importanti. In particolare, le classi dell’IPS “Einaudi” di Lodi propongono di intitolare un’area verde antistante la scuola ad Hadir Abdel Raman, 19enne, rimasta uccisa con la madre e due fratelli il 3 febbraio 2013, nel rogo della cascina in cui viveva; un evento che ha suscitato vasta commozione nell’opinione pubblica, tra il personale scolastico e le compagne. Hadir (“suono armonioso” in arabo), amava cantare e ogni giorno attraversava quel giardino che si vuol far diventare luogo simbolico per chi l’ha conosciuta, ma anche per le comunità italiana e araba, unite nel dolore. Le classi 4 A e 5 N del Liceo “Maffeo Vegio” di Lodi si sono concentrate sul tema del sessismo nella toponomastica verificando se, per le donne, nelle targhe, sono stati precisati nome proprio, professione, periodo storico, nonché individuando figure significative a cui intitolare nuove vie o luoghi sia a livello locale che in ambito scientifico e/o sociale. Hanno, poi, elaborato biografie di donne, nazionali e locali, preparando un’esposizione recitata per la biciclettata. La classe 3A dell’IC “Cazzulani” di Lodi ha realizzato, col contributo di CicLodi-Fiab, una cartina del capoluogo con un percorso toponomastico femminile, riportando in sintesi le informazioni delle donne ricordate nelle targhe, con l’aggiunta del ‘Giardino di Hadir’. Grazie alla collaborazione con Archivio Storico Lodigiano, ass. Fabularia, docente di musica di classe e Maestro Versetti, sono state approfondite le informazioni sulle musiciste Giuseppina Strepponi e Carlotta Ferrari, recuperando gli spartiti e imparandone l’esecuzione con il flauto. La classe 3B dell’IC “Anna Vertua Gentile” di Codogno, dopo aver partecipato a ‘Puliamo il mondo’, ha studiato la toponomastica urbana, da cui è risultata la scarsa rappresentanza femminile, e ha realizzato un videofilmato per sensibilizzare sull’argomento. Infine la 5 D del liceo Novello di Codogno ha approfondito con testi e immagini, in un fascicolo rilegato, la vita di donne a cui il Comune ha dedicato luoghi pubblici. L’approfondimento toponomastico e la riflessione sulle molte assenze femminili hanno avuto lo scopo di stimolare forme di cittadinanza attiva.

2012: Liceo delle Scienze Sociali Maffeo Vegio di Lodi, progetto della classe 3 A "Toponomastica femminile-Lodi e dintorni. Ricordiamo le donne. Valorizziamole anche con le nostre vie." Così l'introduzione delle studenti: "Noi, classe 3 A dell’istituto statale Maffeo Vegio di Lodi, abbiamo aderito alla proposta di ricerca sulla Toponomastica femminile avanzata a livello nazionale da Maria Pia Ercolini, autrice de “Percorsi di genere femminile”, lavoro ambientato a Roma. Con le docenti di Filosofia Danila Baldo e Scienze Sociali Maria Grazia Borla, in base ai nostri comuni di residenza, ci siamo recati/e all’anagrafe richiedendo i nomi e i cognomi delle rispettive vie. È seguito uno scrupoloso lavoro di identificazione delle personalità femminili emerse dalle nostre ricerche e una percentuale per ogni comune delle figure femminili rispetto a quelle maschili nel totale delle vie. Nel nostro conteggio abbiamo considerato anche viali, corsi e piazze; nel caso di percentuali con il valore decimale superiore al 0,5 abbiamo approssimato per eccesso, nel caso contrario per difetto. Le tante vie dedicate alle varie tipologie della Madonna, le abbiamo considerate vie dedicate ad altrettante donne. Nel caso di vie dedicate ad ambedue i sessi (si pensi alla via dedicata ai Curie a Lodi), le abbiamo conteggiate come dedicate sia a un uomo sia a una donna, ma nel conteggio totale come via unica. Lo scopo del nostro lavoro è però quello di sensibilizzare i comuni come istituzione e le persone residenti in essi rispetto alla scarsa presenza femminile nella toponomastica, per conseguire l’obiettivo di riuscire a far dedicare più vie alle donne. Nel corso del lavoro, che ha occupato il pentamestre scolastico 2012, soprattutto nella prime fasi, abbiamo riscontrato alcune difficoltà nel ricevere risposte dai comuni interessati. 

 Alcuni comuni non ci hanno facilitato la ricerca poiché non hanno scritto i nomi propri di persona, ma solo i cognomi.

La ricerca della storia dei personaggi femminili si è verificata assai più complessa di quanto si pensasse; oltre a svolgere una ricerca su internet, per alcuni personaggi è stata necessaria un’indagine più approfondita nell’archivio comunale.

Un’altra difficoltà è stata quella di rintracciare donne i cui meriti non erano mai stati documentati, al contrario dei riconoscimenti maschili."

  • Milano

Il gruppo milanese si è mosso in quattro direzioni:

1) Coinvolgere le istituzioni;

2) Coinvolgere le scuole;

3) Coinvolgere la cittadinanza;

4) Stringere alleanze di programma con altre associazioni interessate all'educazione alla parità di genere.

 Il primo risultato è maturato nel consolidarsi dei rapporti con gli Assessorati all'Educazione e alla Cultura, e di conseguenza con la Commissione Pari Opportunità del Comune, come anche con vari Consigli di Zona.

 Anno scolastico 2016/2017

Le scuole ITT Molinari, Liceo Virgilio, IIS Simone Weil (Treviglio, BG), Candia Vallarsa e Candia Polesine, Barozzi hanno presentato i rispettivi progetti al Concorso Sulle Vie della Parità.

In particolare la scuola Jacopo Barozzi ha stretto un gemellaggio con l'istituto omonimo di Modena grazie alla sinergia fra le insegnanti Daniela Lippera e Angela Milella, sfociata nella produzione di radioviaggi su personalità storiche femminili presenti nel territorio con targhe a loro dedicate.

Non sono mancati i rapporti con la Consulta degli studenti. Interessante il lavoro delle insegnanti Giovanna Criscuolo sulle Stra-Ordinarie, donne disabili divenute di esempi di resilienza, forza e coraggio.

I contatti con la cittadinanza sono avvenuti tramite mostre fotografiche allestite in luoghi pubblici, tra cui il Giardino condiviso Scaldasole e la Società Umanitaria, aventi per soggetto le madri costituenti, le partigiane, le donne emerite per le quali abbiamo chiesto nuove intitolazioni in città.

 Un progetto unitario ha legato Toponomastica femminile ad altre associazioni interessate alla presenza femminile nei Famedi italiani. L'adesione a Milano Si Fa Storia (che riunisce 53 associazioni tematiche) procede proficuamente con scambi di materiali, di idee, di attività. Lo stesso avviene con l'Unione Femminile Nazionale e la Libera Università delle Donne (LUD).

Proficuo è stato il contatto con Aforisma, che si occupa dell'integrazione scolastica degli alunni disabili e della formazione di quanti operano in loro favore.

Anno scolastico 2015/2016

Dopo una serie di incontri con alcune docenti nel 2015 è nata l'idea di un convegno milanese che vedesse coinvolta in particolare la Scuola Rinascita, d'importante valenza storica. L'insegnante Simonetta Muzio ha elaborato con la sua classe un progetto, risultato poi vincitore al Concorso Sulle Vie della Parità, che rimetteva in luce la figura di Alba Dell'Acqua Rossi, partigiana, fondatrice di Rinascita, autrice di testi matematici. L'incontro con la figlia Livia Rossi ha galvanizzato la ricerca e rafforzato l'intento di ottenere l'intitolazione ad Alba della piazzetta antistante il liceo Leonardo Da Vinci, in cui insegnava.

Nel 2016 si sono moltiplicati i contatti con le scuole e la presentazione del gioco MEMORY alle classi dei più piccini, a Milano e a Sondrio. Questa esperienza, particolarmente fruttuosa nelle classi terza e quarta dell’IC Candia di Milano e quarta e quinta dell’IC Galileo Galilei di Corsico, è stata condotta in laboratori nelle tre ore pomeridiane e ha visto i bambini protagonisti ed entusiasti, curiosi di conoscere le storie delle personalità femminili presenti nel Memory, creativi nella produzione di alcune schede e attivi nel gioco di squadre. Il che dimostra che, se ben stimolata, la sensibilizzazione può svilupparsi già nei soggetti molto giovani.

PUGLIA - Relazione lavoro su Teodolinda Casamassima -

classe IIIF con la prof. Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

20161120 150510Il concorso “Sulle vie della parità” alla sua prima edizione, ci ha fatto riscoprire il nostro territorio, la sua toponomastica prettamente maschile (meno di 10 strade su 500 sono intitolate a donne!) e, grazie al confronto con lo studioso locale Domenico Rotolo, ci ha fatto conoscere alcune figure femminili dell'Ottocento e del Novecento.

Dopo il lavoro in gruppo conclusosi con la presentazione accorata alla classe della candidata scelta e seguente votazione democratica,  è stata scelta  la dottoressa Teodolinda Casamassima, prima consigliera comunale nel 1946 e filantropa, in quanto chiese di poter utilizzare la sua casa come ambulatorio per aiutare gli indigenti e soprattutto le donne incinte, e la pineta detta "spallone", il cui nome è prettamente geografico (spalla della collina), poiché donna e pineta rappresentano la vita. Anzi, sono la vita!

La pineta, non senza polemiche, è stata intitolata ufficialmente il 20 novembre 2016, durante l’iniziativa di piantumazione di alberelli per ogni nato/a “Nasce un ... albero!”; la delibera della Giunta era del 3 dicembre 2015, la richiesta protocollata del luglio 2014).

- Relazione lavoro su Renata Fonte

classe IE con la prof. Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

imageSiamo al secondo anno del Concorso “Sulle vie della parità” e casualmente mi imbatto in una sorta  di “catene di Sant’Antonio” che capita di trovare su facebook che l’ho conosciuta: bella, serena e pure un po’ spavalda con quel grande fiore tra i capelli.

Donna eclettica e, oltre che moglie e mamma che cura con amore la famiglia e le sue due figlie, era insegnante, pittrice, scrittrice, politica  con una particolare attenzione per il territorio, l’ambiente, la legalità. Sarà la prima Consigliera e Assessora per il PRI a Nardò (LE). Quando è stata ammazzata dalla mafia ero lo stesso mese di 33 anni prima, quando era nata. Era il primo omicidio nel Salento.

Ne parlo alla mia classe, una prima, con la quale abbiamo già iniziato, attraverso un approfondimento proposto dal testo di Geografia, a esplorare  la nostra Mottola ricercando immagini, cartoline vecchie e nuove, scattando foto e inventando le didascalie per presentarla al meglio. E per conoscerla meglio. E così scopriamo che a Mottola c’era un castello e che, nascoste sotto alcune abitazioni e sotto al parcheggio realizzato sullo spiazzo di una scuola elementare crollata, ci sono i resti delle mura megalitiche greche. Troviamo poi, una piccola carta geografica sulla quale manca l’indicazione di dove sia Mottola, ma c’è Nardò, e prima ancora scopriamo, attraverso un documento dei primi del XX secolo (una pagella del nonno di uno studente), che Mottola era in provincia di Lecce.

Successivamente contatto il presidio locale di Libera e gliene parlo: loro sono entusiasti/e e mi propongono di incontrare una delle due figlie o gli autori della grafic novel su Renata Fonte. Prima di questo probabile incontro, le/gli studenti di IE realizzano per ricordare e raccontare Renata Fonte meravigliosi disegni, mesostici, poesie, e cercano strade, vicoli, piazzole … senza un nome.

L’attenzione si concentra su un triangolino di verde al di sotto del cosiddetto “stradone”, quasi all’inizio di G. Matteotti (!), con gradini aiuole e muretti rivestiti in pietra, con due panchine e un lampione e … con una cabina del gas. E’ proprio lei, questa piccola macchia di verde in mezzo a tanto cemento, che può rappresentare Renata Fonte col suo esempio di vita in mezzo al grigio della corruzione; è proprio questa piccola ma preziosa ‘fonte’ di ossigeno che può farci ricordare l’importanza dell’esistenza che si rinnova (Renata = nata di nuovo); è proprio questo angolo da proteggere, anche in quanto simbolo della precarietà per la presenza di quella cabina (può infiammarsi? Può esplodere?), che vogliamo ricordi con il suo nome i valori che Renata Fonte, insieme alle altre vittime della mafia, rappresenta: trasparenza, diritti, legalità, coraggio, libertà, consapevolezza, dignità, sicurezza, responsabilità, determinazione, integrità.

Quella piazzetta, però, nonostante la richiesta all’Amministrazione verrà dedicata a un medico mottolese; a Renata subito dopo verrà intitolata, con delibera della Giunta del 6 agosto 2015, una piazzetta vicina alla nostra scuola: stiamo ancora attendendo l’inaugurazione ufficiale … (maggio 2017).

 

PUGLIA - Relazione lavoro su Wangari Muta Mathaai

classe IIIF con le proff. Beatrice Campanella, Maria Grazia Caragnano, Virginia Mariani, IC “Manzoni”- Mottola (TA)

WangariStillDopo aver lavorato sulle donne locali, mottolesi e poi pugliesi, per la terza edizione del concorso quest’anno è sembrato necessario ampliare lo sguardo verso altre realtà geografiche; inoltre la donna scelta si è distinta per il suo impegno per l’ambiente e i diritti umani, cosa che da sempre ci sta a cuore: nel 2004, infatti, è diventata la prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace».

La classe ha partecipato condividendo il risultato di un compito di realtà, cioè un compito autentico atto a valorizzare e valutare le competenze degli studenti e delle studenti, dal titolo “Meglio al verde … attrezzato” che  ha previsto l’elaborazione e la realizzazione di progetti riguardanti la riqualificazione di un’area urbana con spazio verde attrezzato e con intitolazione a una donna; i progetti sono poi diventati sei differenti plastici realizzati soprattutto con materiali di recupero … siamo ecologici/che fino alla fine!

 

2016/2017

 21 maggio 2017. Animazione e laboratorio per bambine/i sul libro “UNA STRADA PER RITA” con l’autrice, Maria Grazia Anatra, l’illustratrice, Viola Gesmundo e l’editrice Donatella Caione presso il Salone del libro di Torino. 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” IV edizione a.s. 2016/17. Partecipazione di 7 classi appartenenti a diverse scuole della provincia di Biella, dove il bando è stato diffuso per iniziativa della Consigliera di parità locale. I lavori sono stati presentati il giorno 8 marzo 2017, in occasione della Giornata della donna, nell’Aula Vecchia della Provincia di Biella. I primi due classificati sono stati presentati e premiati a Roma il 28 aprile 2017 nella sala messa a disposizione dal Miur, in viale Trastevere 76. Si tratta di una classe dell’Enaip Biella, che con la guida dell’insegnante Giovanna Fulcheri ha condotto una ricerca sulla figura di una fotografa biellese di fine ‘800, producendo un video, una relazione e una presentazione in power point con una proposta di intitolazione, e della classe III A della Scuola media di Pralungo che ha rintracciato la figura di una guida alpina del luogo, in ricordo della quale  ha progettato una originale sistemazione di un sentiero, con relativa proposta di intitolazione. L’insegnante Vittoria Cassardo ha coordinato il lavoro, insieme a due colleghi. 

2015/2016 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” III edizione a.s. 2015/16. Partecipazione delle classi IVA e IVB della Scuola Primaria Pivano di Saluzzo (Cn), guidate dalle rispettive insegnanti, con un interessante progetto in collaborazione con le istituzioni cittadine. Le scolaresche hanno ottenuto un incontro con il Sindaco di Saluzzo Calderoni, cui hanno proposto di intitolare il teatro cittadino a Magda Olivero (Saluzzo 1910 - Milano 2014), soprano di fama internazionale. Il progetto della scuola Pivano è stato premiato a Roma il 26 aprile 2016, nell’Aula Magna della Facoltà di Lettere dell’Università di Roma 3 con il primo premio per la sezione digitale. Il 6 ottobre 2016 ha avuto luogo, a Saluzzo, la cerimonia di intitolazione del teatro a Magda Olivero. 

2014/2015 

Concorso nazionale “Sulle vie della parità” II edizione a.s. 2014/15 . Partecipazione di un gruppo interclasse di  studenti e studentesse del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Torino che hanno scelto l’insegnamento alternativo alla religione. Il gruppo, guidato dall’insegnante Donatella Carpintieri, ha condotto una ricerca sulle donne scienziate, giungendo a una simbolica intitolazione degli spazi scolastici, ed è stato premiato il 29 maggio 2015, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Roma 3, ottenendo il primo premio di “toponomastica interna”. 

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5 marzo 2014, intervento didattico presso l’aula magna dell’Istituto Professionale Statale  Colombatto, via Gorizia 7, Torino, con il coinvolgimento di 8 classi quarte. L’attività ha avuto una durata complessiva di 4ore, dalle 8 alle 12, in due incontri successivi, ognuno dei quali ha interessato 4 classi. L’attività, programmata in occasione della Giornata della donna, aveva lo scopo di sensibilizzare le scolaresche ai temi della parità di genere ed è stata svolta da Loretta Junck, referente di Tf per il Piemonte, in collaborazione con le insegnanti delle classi interessate. Alla proiezione e al commento delle slide di Maria Pia Ercolini “Il genere invisibile” è seguito un colloquio/ dibattito con le studentesse e gli studenti.

 

 

Lazio

 Roma

2016

Il progetto Pianeta Donna, finanziato dalla Regione Lazio, consistente inpercorsi di orientamento sulla cultura delle pari opportunità, è stato realizzato tra ottobre e novembre 2016 al LICEO STATALE “NICCOLO’ MACHIAVELLI” di ROMA, in APS con la Rete per la Parità e il Dipartimento di Studi Europei Americani e Interculturali – Università Sapienza.

Le attività, sono state concentrate in sei giornate tematiche, in cui  esperte ed esperti hanno dibattuto insieme alle cinque classi partecipanti sull’impegno professionale femminile. Questi i temi: Donne in politica, Donne letterate, Donne artiste, Donne scienziate, Donne imprenditrici. Ogni tema è stato introdotto da una proiezione cinematografica mirata e accompagnato da una mostra tematica di Toponomastica femminile esposta nell’atrio della scuola.

A conclusione, ogni classe ha prodotto un lavoro multimediale.

Per i dettagli si rimanda al link :…

 

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Il progetto Tracciare la rotta. Percorsi di parità, realizzato grazie al sostegno della Regione Lazio nell'anno scolastico 2016/2017 presso il LICEO  STATALE “J. JOYCE” di ARICCIA (RM) e l' IIS  “PERTINI FALCONE” di ROMA, ha previsto incontri di Orientamento rivolti alle classi delle due scuole coinvolte nel progetto, con la collaborazione di  GeS (laboratorio di Grammatica e sessismo, Università di Tor Vergata). Questi i temi: Scrivere per i giornali, scrivere per la rete, scrivere per wikipedia. Corso di formazione sulle tecnologie informatiche e sul turismo on-line.

Mostre di Toponomastica femminile e scrittura di voci femminili nell’enciclopedia Wikipedia hanno completato il progetto.

A conclusione del progetto,  i lavori multimediali prodotti dalle classi sono stati messi in rete.

Per i dettagli si rimanda al link: 

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2015

Due progetti di Toponomastica Femminile e Comune di Roma Capitale per le scuole
Toponomastica Femminile ha presentato due progetti scolastici al Comune di Roma che li ha accolti nella sua offerta alle scuole per l’anno scol. 2014/2015.
I progetti, coordinati da Maria Pia Ercolini, vedono l’impegno, per le scuole elementari, di Rosangela Petillo, Livia Capasso, e Astrid D’Eredità, e per le scuole superiori di Mary Nocentini, Livia Capasso e Barbara Belotti.
Le scuole coinvolte, per le elementari sono sette e un’ottava nei suoi tre plessi, per un numero complessivo di ventisei classi; per le superiori sono dieci istituti, per un numero di diciannove classi.
Con grande soddisfazione stiamo registrando un’entusiastica accoglienza, e un alto gradimento. I nostri incontri, soprattutto con i bambini e le bambine delle elementari, si rivelano efficaci per diffondere una cultura paritaria in una fascia d’età ancora non strutturata, e per i ragazzi e le ragazze più grandi delle superiori un’occasione per dibattere un argomento sul quale ancora si incontrano resistenze.
 
Orienteering lungo sentieri di parità
Il progetto, rivolto alle scuole primarie, soprattutto classi terze e quarte, si svolge in tre fasi.
Nella prima fase, già terminata, abbiamo incontrato le classi e consegnato loro il materiale, riguardante il Gioco Memory Street e il Gioco delle sagome, giochi creati da noi, che i bambini e le bambine dovranno confezionare. Il primo gioco, ispirandosi al famoso Memory, consiste nell’abbinare le carte raffiguranti volti di donne con le corrispondenti carte che raffigurano la targa della strada a loro intitolata. Abbiamo scelto trentuno donne ricordate nei viali di villa Pamphilj e, per facilitare il ricordo e gli abbinamenti, abbiamo previsto, per ogni tipologia di donna, cartoncini di colore diverso: bianchi per le letterate; rossi per le storiche, gialli per le artiste e le scienziate. Il gioco delle Sagome per i segnali stradali consiste nel pensare e realizzare segnali stradali che contengano immagini sia maschili che femminili su sagome di varie forme, rotonde, quadrate e triangolari, che consegniamo loro, insieme a esempi di segnali stradali oggi in uso e diffusi nelle nostre città, dove si fa notare che sono rappresentati solo soggetti di genere maschile.
In una seconda fase ritorniamo nelle classi per giocare con loro a un quiz che, sulle carte del Memory, metterà in evidenza l’acquisita conoscenza delle donne rappresentate nel gioco e la consapevolezza del loro valore.
Tutti i bambini che partecipano riceveranno un attestato di Toponomasta, e i migliori segnali stradali saranno esposti nel nostro sito.
L’ultima fase del progetto consisterà in una mattinata di giochi a Villa Pamphilj, prevista per fine maggio; sarà a cura della FISO che organizzerà una caccia al tesoro con mappe e bussole, alla ricerca dei viali intitolate a donne, su un percorso precedentemente concordato tra noi di TF, rappresentanti della Fiso e la sovrintendenza della villa.
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Sulle vie della parità @ Roma
Questo è il titolo della proposta per la scuola secondaria superiore, che invita i giovani studenti e studentesse a riflettere sulle ragioni delle intitolazioni presenti e assenti, e a sviluppare una ricerca-studio critica e responsabile. Dovranno individuare e descrivere percorsi culturali di genere femminile in grado di riportare alla luce le tracce delle donne nella storia e nella cultura del territorio, riscoprire le donne che si sono distinte per le loro azioni, per l’attività letteraria, artistica e scientifica, per l’impegno umanitario e sociale o per altri meriti; e indicarle come modelli di valore.
Ciascuna classe lavorerà per proporre l’intitolazione di una delle tre piste ciclabili indicate dal comune di Roma come carenti di intitolazione, o parte di esse, a donne, anche straniere, che abbiano avuto un legame con Roma, che siano decedute da oltre un decennio e che non siano attualmente presenti nella toponomastica cittadina. Si potranno indicare per i sette tratti di cui è composta ogni pista sette nomi di donne, che, appartenendo alo stesso ambito, siano tra di loro omogenee. La proposta sarà accompagnata da un testo che riassuma in maniera significativa la biografia delle donne prescelte e il loro legame con la città.
20151028 113000 3 Targa con pannello esplicativo 2  11406687 733419530102281 656539973645700483 o

2013

“Le donne del Novecento sulle strade di Roma" 

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ll progetto “Toponomastica Femminile. Le donne del Novecento sulle strade di Roma”, coordinato e supportato da Toponomastica femminile e da FNISM, con il contributo della Commisione delle Elette del Comune di Roma e l’impegno personale delle elette Maria Gemma Azuni e Monica Cirinnà, ha voluto sviluppare, fra le alunne e gli alunni di quattro scuole di Roma (Liceo Classico Linguistico Lucrezio Caro, IIS via di Saponara (ex Giulio Verne), Liceo Classico Socrate e il Liceo Renzo Levi) attività di ricerca ed azione su itinerari legati alla toponomastica femminile.

Il lavoro ha permesso di volgere lo sguardo sulla storia delle donne di valore, ricordate nelle targhe di strade, piazze e luoghi civici significativi, ha offerto un’importante occasione di riflessione sulle ragioni delle intitolazioni e avviato una significativa opportunità di recupero della nostra memoria storica. Le donne che hanno contribuito allo sviluppo della società moderna e contemporanea molto spesso sono state dimenticate; le loro storie possono divenire modelli di valore e di differenza sui quali riflettere e ai quali attingere nell’opera complessa della costruzione dell’identità maschile e femminile.

Il progetto ha preso in esame quasi 200 intitolazioni (sul totale di oltre 600 strade femminili presenti nel comune di Roma), classificate secondo categorie piuttosto ampie (figure storiche e politiche, donne presenti negli diversi ambiti letterari – dal giornalismo alla critica, dalla pedagogia alla letteratura - donne dello spettacolo e dell’arte intesa in senso lato, della scienza ecc).

Si è partiti dalla consultazione del Viario di Roma Capitale attraverso "S.I.TO. Sistema Informativo di Toponomastica"; dall’elenco ufficiale di tutte le strade denominate nel territorio capitolino, è stata poi redatta una mappatura completa delle intitolazioni femminili nei diversi municipi.

Alunne e alunni hanno fotografato le strade intitolate a donne e redatto con mezzi espressivi differenti, le biografie delle donne studiate.

L’apprendimento è stato prevalentemente incentrato sull’esperienza diretta, il cooperative learning, le attività di gruppo alternate ad attività individuali.

Per curare l’elaborazione delle immagini è stato organizzato un corso di Photoshop (18 ore) in modalità blended learning, aperto a docenti e studenti.

 Il frutto delle ricerche condotte è confluito in diverse mostre biografiche e fotografiche, esposte nei seguenti luoghi:

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- Università La Sapienza - Facoltà di Lettere - Gipsoteca, 19-21 febbraio 2013
- Biblioteca Comunale di Aprilia, 8 marzo 2013
- Centro Culturale Gabriella Ferri - V Municipio, 9-17 marzo 2013
- Centro Culturale Aldo Fabrizi - V Municipio, 19 marzo – 18 aprile 2013
- Biblioteca comunale Borghesiana, 6-20 aprile 2013
- Centro Culturale Elsa Morante - XII Municipio, 13-19 aprile 2013
- Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Roma 11 aprile - 18 maggio 2013
- UNAR (Unione Associazioni Regionali di Roma e del Lazio) e Fogolar Furlan, Roma 24 maggio – 2 giugno 2013

 

Dopo mesi di ricerche, di attività sul territorio cittadino, di lavoro nei locali scolastici, il progetto Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma si è concluso.

Un bilancio assolutamente positivo, se si tiene conto delle numerose occasioni espositive che ci sono state offerte in differenti luoghi pubblici cittadini (e non): il lavoro delle alunne e degli alunni ha suscitato interesse e partecipazione, consentendo a tante persone di conoscere storie e figure femminili, spesso poco considerate o del tutto ignorate.

Per Toponomastica femminile si aprono nuovi spazi di collaborazione.

ALLEGATI


Il predetto lavoro, inoltre, ha partecipato al concorso Pari e Diversi 2013. Le risorse delle diversità come diritto umano, indetto dall’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, conseguendo il secondo premio ex aequo della sezione artistica.

 

 premiazione-cassino

 

TopFem-invito2013.04.02

La mostra di Toponomastica femminile, Le vie della parità. Le donne del Novecento sulle strade di Roma realizzata dalle classi di quattro scuole romane, è stata esposta dall'11 aprile al 18 maggio alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.


Formia

 

 Toscana

 

2014

Una targa ricorda a Pistoia  Bianca Bianchi e Teresa Mattei

 

Prima di concludere il proprio mandato, la Provincia di Pistoia -e in particolare la Commissione Pari Oppor-tunità-  ha voluto lasciare alla cittadinanza un segno tangibile  del  lavoro svolto e un simbolo  dei  propri obiettivi.  Attraverso una idonea procedura , che ha visto il coinvolgimento anche della sottoscritta come collaboratrice del  sito “Toponomastica femminile”,  è stato deciso che una sala del  Palazzo della Provincia - situata in piazza San Leone, proprio nel cuore della città - avrebbe preso il nome  dalle due costituenti elette nel collegio Pistoia - Firenze nel lontano 1946; le due giovani donne erano Bianca Bianchi e Teresa Mattei. Il 9 giugno 2014 si è svolta la cerimonia di scopertura della targa, preceduta da un breve momento commemorativo nei locali di Sala Nardi. Erano presenti fra gli altri : Federica Fratoni, presidente della Pro-vincia; Daniela Belliti, vicesindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provin-ciale; Marianna Menicacci, presidente Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della Consulta degli studenti, con una delegazione.

Ma chi erano Bianca e Teresa?  La motivazione recita : “prime donne deputate, che rappresentarono il nostro territorio  nell’assise parlamentare, impegnate nella lotta di Liberazione e nella Resistenza, pro-motrici dei diritti delle donne e di battaglie d’avanguardia per i tempi e i temi affrontati” .                         

Bianca Bianchi era nata a Vicchio ( Firenze ) dove morì  nel luglio del 2000. Insegnante, membro  attivo della Resistenza, quando fu eletta aveva 32 anni e la sua elezione nelle file del Partito Socialista fu un vero plebiscito, avendo ottenuto un numero di preferenze doppie rispetto a quelle di Sandro Pertini.  Contemporaneamente fu eletta anche al Consiglio comunale di Firenze. Parlando del suo ingresso a Monte-citorio, il 25 giugno 1946, quando si aprirono i lavori della Costituente, Bianca scriverà :  “mezzo migliaio di uomini, tra cui una ventina di donne, stabiliranno in legge le regole della nostra umana esistenza, le regole dell’esistenza di quaranta milioni di persone”. Rieletta nel 1948, si impegna soprattutto a favore di una legi-slazione non discriminatoria nei confronti dei figli nati fuori dal matrimonio, facendo propria la battaglia con-dotta dal femminismo di inizio secolo contro il divieto di ricerca della paternità. Aldilà dell’impegno politico si è dedicata allo studio di problemi educativi ed all’attività di scrittrice.

Teresa Mattei aveva 25 anni quando fu eletta nelle liste del PCI all’Assemblea Costituente e fu la più gio- vane fra le deputate, tanto che fu soprannominata “la ragazzina di Montecitorio”. Laureata in filosofia, nel 1938 era stata espulsa da tutte le scuole per essersi rifiutata di assistere alle lezioni sulla difesa della razza. Aveva partecipato attivamente alla lotta di Liberazione con il nome di battaglia di Chicchi.

E’ stata fra le fondatrici dell’UDI (Unione Donne Italiane) e costantemente impegnata nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini sia durante che dopo l’impegno politico diretto, che si concluse nel 1955. Dall’unione della sua grande passione per il cinema e della sua lotta per i diritti dei bambini nacque, negli anni ’60, la Cooperativa di Monte Olimpino; risale, invece, al 1987 la fondazione della “Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione” attraverso cui sono state intraprese numerose iniziative a favore di un rapporto corretto dell’infanzia con i mezzi di comunicazione e di un’educazione diffusa alla pace ed al dialogo fra i popoli. Fu lei ad introdurre la mimosa come simbolo della giornata della donna. La sua scomparsa nel marzo 2013 all’età di 92 anni segna il decesso dell’ultima donna vivente fra coloro che erano state elette all’Assem-blea Costituente.

di   Laura  Candiani


Gli studenti pistoiesi coinvolti nella scelta di una “donna esemplare”

 

Durante lo scorso anno scolastico la sottoscritta ha offerto la propria disponibilità alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Pistoia come  docente  e  toponomasta  e da questa collaborazione è nata una interessante iniziativa, che ha visto vari momenti e varie tappe fino alla conclusione,il 9 giugno 2014. La Provincia ormai stava concludendo il proprio mandato e pareva opportuno lasciare un segno destinato al presente e alle future generazioni, nella continuità con il passato; non potendo operare nella toponomasti-ca cittadina, era possibile però ricordare una figura significativa  di donna attraverso una dedica speciale.

 Con una conferenza stampa  -il 4 marzo- venne lanciata l’iniziativa: “  “Nome singolare femminile. Pistoia ieri e oggi: una sala nel ricordo, un ricordo nella sala”.Commissione Provinciale Pari Opportunità e Consulta Provinciale degli Studenti promuovono latoponomastica di genere. E’ questo lo scopo dell’iniziativa:richiamare l’attenzione sulla parità di genere anche in termini di topo-nomastica, per l’attribuzione dei nomi a strade e luoghi pubblici delle nostre città.”

Fu stabilito di apporre una targa ricordo  ad  una sala del palazzo della Provincia - situato in piazza San Leo-ne, a pochi passi dalla splendida piazza del Comune e della Cattedrale (fino dal Medioevo eccezionale coabitazione fra potere politico e potere religioso);  la scelta tuttavia non doveva avvenire dall’alto, ma es-sere promossa dagli studenti dell’intera Provincia. E’ stato così avviato un processo che ha coinvolto diret-tamente  la Consulta provinciale degli studenti e poi le scuole superiori che hanno deciso di aderire; le sin-gole classi avevano lo scopo di individuare una figura di donna -possibilmente locale - dalla vita piena e  interessante, che potesse essere ancora oggi un modello di altruismo, di valori etici e civili, di dedizione ad una causa. Erano da escludere figure troppo note o già ricordate nella toponomastica pistoiese o membri di famiglie illustri. Le ricerche sono state impegnative e la  scelta successiva  non è stata facile per il valore delle tante figure emerse; anche  dall’ Istituto in cui insegno (ITC “F. Forti” a Monsummano Terme)sono partite due proposte interessanti : Italia Donati (giovane maestra   vittima dei pettegolezzi  di un ambiente ottuso e bigotto, suicida per dimostrare la propria innocenza) e Giuliana Benzoni (nobildonna antifascista, attiva nella Resistenza e attenta ai bisogni del Sud più misero e dimenticato).

Fra tutte le biografie pervenute,  il 9 giugno - con la scopertura della targa - è stata celebrata finalmente la figura prescelta dagli stessi studenti: Maria Luisa Palandri Reali; pistoiese, rimasta madre e vedova nella II Guerra mondiale a soli 23 anni, fu insegnante per 40 anni  e attiva in particolare nei confronti degli orfani e delle vedove di guerra. Fondatrice dell’associazione “Famiglie caduti e dispersi in guerra”, è stata fra i pro-motori del pietoso compito di rimpatriare le salme dei militari  brasiliani caduti per la liberazione dell’Italia che a Pistoia avevano il loro cimitero. Si è impegnata tutta la vita a favore delle donne, dei loro diritti e del loro ruolo sociale; ha fondato la sezione pistoiese del MOICA (Movimento  Italiano Casalinghe) e ha partecipato attivamente alla vita politica locale,venendo eletta consigliera comunale per ben 4 volte nelle file della DC.

Alla cerimonia erano presenti: Federica Fratoni, presidente della Provincia; Daniela Belliti, vice-sindaco del Comune di Pistoia; Silvano Calistri, presidente del Consiglio Provinciale; Marianna Menicacci, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Francesco Pelagalli, presidente della  Consulta degli stu-denti, con una delegazione ; Franco della Latta e Giancarlo Brusoni, rispettivamente presidente regionale e provinciale dell’ ANFCDG; Anna Maria Michelon Palchetti, presidente del MOICA; Mario Pereira, responsa-bile del Monumento votivo militare brasiliano; le rappresentanti della famiglia Reali (la nuora Edgarda e le nipoti  Ilaria, Francesca, Camilla e Giulia, con le figlie).

 di   Laura  Candiani


  • Monsummano Terme (PT)

Una esperienza didattica sulla “toponomastica femminile”

Cogestione ITS F.Forti Martedì 25 marzo 2014 – presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Forti” a Monsummano Terme (Pistoia) - si è svolta una mattinata di lezione diversa dal solito: gli studenti hanno organizzato una “cogestione”  con il contributo di alcuni docenti e la partecipazione di esperti esterni.

Molti e vari gli ambiti di riflessione e di confronto nei “forum”: dagli approfondimenti sulla Shoah  alle informazioni più aggiornate sulle Cellule staminali e le Nuove tecnologie,da  Omofobia e Bullismo a prevenzione Incendi e Sicurezza, dalla visione  commentata di film ad alcuni aspetti dell’Educazione sessuale curata da una psicologa; una novità è stata quest’anno l’introduzione di una lezione-laboratorio sulla “Toponomastica femminile” curata dalla prof.ssa Laura Candiani.
Attraverso immagini, statistiche, analisi di dati e la consultazione del sito, le studentesse presenti (non a caso tutte ragazze) hanno preso coscienza, forse per la prima volta, del fatto che intorno a loro ruota un universo di nomi maschili, in cui le donne rappresentano un’eccezione. E’ stato interessante fare un esame della toponomastica dei paesi  e cittadine di provenienza delle studentesse, notando soprattutto le “as-senze”. La riflessione si è allargata anche ai possibili interventi e alle azioni che sarebbero auspicabili: il coinvolgimento delle commissioni Pari Opportunità e di Toponomastica dei vari Comuni, le proposte dei cittadini stessi, la mobilitazione delle donne per fare sentire - anche in questo ambito - la propria voce.
La prof.ssa Candiani ha riferito di esperienze interessanti come il referendum popolare svoltosi lo scorso anno a Pistoia per dare il nome a tre piccoli parchi, conclusosi con l’intitolazione rispettivamente ad Anna Magnani, Ilaria Alpi, Ipazia; ha poi raccontato progetti in atto, come quello della Provincia di Pistoia di dare nomi femminili a due sale del palazzo con il contributo degli studenti  delle Scuole superiori. Anche l’ITC “Forti” parteciperà al concorso fornendo le proposte emerse dal lavoro di alcune classi che hanno indivi-duato nomi e biografie di donne meritevoli di essere ricordate come esempi di vita e di coscienza civile.
Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)

2013

  •  Pistoia

Tre parchi intitolati a tre donne, scelte attraverso un referendum: insieme a Ilaria, la filosofa Ipazia e l'attrice Anna Magnani. Il comunicato della rete 13 Febbraio.

 

29.04.13 PISTOIA | Documentario a cura della Rete 13 febbraio Pistoia e del Comune di Pistoia. Regia di Daniele Lazzara.

La Rete 13 Febbraio rende noti i nomi delle vincitrici del referendum Tre donne per tre parchi, realizzato con il sostegno del Comune di Pistoia:

"La filosofa e matematica Ipazia, l'attrice Anna Magnani e la giornalista Ilaria Alpi sono le donne che hanno ricevuto il maggior numero di voti nell'ambito del referendum aperto a tutta la città Tre donne per tre parchi.

Le votazioni si sono chiuse il 30 aprile e il 2 maggio le donne della Rete 13 Febbraio hanno scrutinato le 1220 schede che erano state depositate nei punti di raccolta sparsi per la città o inviate on-line, per un totale di 3552 voti.

Questo risultato arriva alla fine di un percorso di sensibilizzazione sulla toponomastica femminile che abbiamo intrapreso nel mese di Aprile e che ha visto tra le sue tappe l'incontro, all'interno della manifestazione Leggere la città, con Maria Pia Ercolini, ideatrice del gruppo nazionale Toponomastica Femminile, e Laura Candiani, responsabile del censimento in Toscana per Toponomastica Femminile, e la realizzazione, grazie al contributo del Comune e dell'assessorato alla cultura, del docu-corto Strade: femminile, plurale" (che pubblichiamo in questa pagina).

 


 2012

  • Monsummano Terme (PT)

Istituto Tecnico ad indirizzo Amministrativo e Turistico "Francesco Forti"

Attività didattica (A.S. 2011/12) svolta dalla classe IV sez. B ERICA coordinata dalla prof.ssa Laura Candiani

Partendo dallo studio del Risorgimento, abbiamo verificato il ruolo essenziale delle donne e la loro quasi totale assenza nella toponomastica locale. I due temi si sono dunque intrecciati: da un lato la scoperta (o riscoperta) di personaggi come Bianca Milesi, miss Uragano, Rosalia Montmasson, dall'altro la verifica sulle mappe comunali della nostra Valdinievole.
La ricerca si è sviluppata partendo da figure più lontane (Eleonora de Fonseca Pimentel) per arrivare al XX secolo (Alda Merini,Teresa Noce), fino al recupero di due storie di "ordinario eroismo" femminile: una balia toscana che lascia la figlioletta neonata per dare il suo prezioso latte ad un bambino più ricco e fortunato, una povera contadina albanese che, dopo l'8 settembre, rischia la vita per nascondere tre soldati italiani sbandati.
I testi realizzati dagli studenti sono divenuti un numero monografico del giornalino di Istituto Voci dal corridoio che si occupa spesso di tematiche storiche e che questa volta ha avuto il titolo "Dalle strade alla storia: toponomastica al femminile".
Dal punto di vista didattico è stato un lavoro interessante e coinvolgente, gestito in modo autonomo e originale dalla classe. Speriamo possa dare anche dei frutti concreti: è stato infatti consegnato all'Amministrazione comunale di Monsummano Terme, accompagnato da una serie di suggerimenti per rinnovare la toponomastica locale.

Laura Candiani
(docente di Italiano e Storia presso l'ITS "Francesco Forti" di Monsummano Terme)