San Pietroburgo, la capitale della cultura in Russia, la Venezia del Nord, la Palmira del Nord, la Città delle Notti Bianche, sono solo alcuni degli appellativi con cui viene riconosciuta nel mondo. Fu fondata nel 1703 durante la Guerra del Nord contro la Svezia.
ITALIA – Scene di vita triestina
Trieste conta 17 strade dedicate a sante e madonne, 2 a benefattrici locali e 7 che ricordano la sua storia. Le targhe femminili sono 39 su un totale di circa 1300, meno del 3%, a fronte di più di 700 dediche a uomini. Poche le donne moderne, d’arte e di penna, presenti nelle targhe cittadine.
ITALIA – Napoli, nuova frontiera delle intitolazioni al femminile
Riequilibrare e rendere visibile il talento delle donne nelle strade della città, quale atto duraturo e non effimero, è stato il primo obiettivo del nuovo innovativo “Regolamento per la toponomastica cittadina” di Napoli.
ITALIA – Le madri della Repubblica: cinque politiche alla Commissione dei 75
Il 2 giugno 1946, per la prima volta, le italiane si recarono alle urne per scegliere la forma di governo da dare al Paese ed eleggere l’Assemblea Costituente.
Il voto, maschile e femminile, indicò 556 preferenze, di cui 21 donne.
MARIBOR – Sugli scaffali polverosi dell’Archivio Provinciale, le biografie delle donne dell’odonomastica cittadina
Maribor, storicamente Marburgo sulla Drava, è il secondo centro della Slovenia per numero di abitanti, e il capoluogo della Stiria slovena.
ITALIA – Toponomastica a Torino. Chi decide e come?
Tra le 21 donne che furono elette nell’Assemblea Costituente, ben tre (Teresa Noce Longo, Rita Montagnana Togliatti, Angiola Minella Molinari) erano torinesi. Ma finora nessuna di loro ha avuto l’onore di una intitolazione nella città di nascita.
Uno sguardo oltreconfine – memorie femminili dagli USA al Medio Oriente
Nella toponomastica extraeuropea, a differenza di quella italiana, le strade sono generalmente numerate e le denominazioni stradali generiche come Street, Avenue, o Square sono usate come suffisso dopo il numero.
ITALIA – Genova e le sue donne
Anche a Genova, come nel resto d’Italia, la percentuale delle strade femminili non supera il 4% del totale: ogni 100 strade dedicate a uomini, soltanto 9 ricordano protagoniste dell’altra metà del cielo.
ITALIA – Lodi, un bell’esempio di educazione alla cittadinanza attiva
Anche Lodi, come Friburgo, ha creato la sua mappa cittadina sulle strade femminili. Nel 2012 l’insegnante Giordana Pavesi con una secondaria di primo grado ha ricercato e fotografato le vie della città dedicate alle donne. Collaborando con l’archivio storico, ha poi analizzato documenti e ricavato notizie sulle protagoniste dell’odonomastica cittadina. A Lodi solo il 9% delle vie propone figure femminili. Su 499 strade, 197 sono dedicate a persone:180 a uomini e solo 17 a donne (6 sono nomi di sante, anche se 3 sono legate alla storia di Lodi) a cui si aggiunge infine la generica Via delle Orfane.
ITALIA – A Lecce con la Scuola di Carol Cordella per festeggiare i 110 anni di Dior
La sala consiliare della provincia di Lecce, si riempie di vita. Ragazzi e ragazze vocianti e con gli occhi freschi di meraviglia entrano e cercano di accaparrarsi i primi posti. Al centro della sala 4 manichini prestano umilmente sostegno a 4 splendidi abiti di DIOR, provenienti dalla Scuola‒Museo della Moda del Maestro Sartore Pino Cordella.
GERMANIA- A Friburgo,Ursula Knopfle pubblica la mappa dei toponimi femminili della città
All’inizio del 2012 a Friburgo, importante centro turistico del Baden-Wurttemberg, è stata realizzata un’interessante iniziativa: la pubblicazione di una mappa della città, in cui i toponimi femminili sono evidenziati in rosso, numerati ed elencati in un’apposita legenda.
ITALIA – In Puglia trend negativo di intitolazioni a figure femminili. In attesa del giusto tributo le Tabacchine uccise a Tricase e Calimera
La Puglia o le Puglie? Forse sarebbe più corretto usare il plurale e pensare alla nostra regione, con la ricchezza e diversità paesaggistica, culturale e storica che la definiscono, dal Gargano proteso verso l’Adriatico alle Murge (quella alta, quella bassa, quella dei trulli), fino ai paese assolati del Salento, come a un piccolo continente che riunisce identità plurali cercando di legare insieme tradizioni così diverse.
ITALIA – A Roma soltanto il 3,7% delle strade ha nomi di donne, quasi tutte sante…
Agli inizi degli anni Duemila le strade di Roma erano poco più di 14.000 e quelle con nomi femminili 336 (2.35%).
Dopo oltre dieci anni le nuove aree di circolazione sono più di 16.000, le strade dedicate alle donne sono salite a 608, riducendo il divario ma confermando la percentuale bassa (3.7%).
ITALIA – La toponomastica per misurare il sessismo delle città
La toponomastica come scienza che studia i toponimi e i nomi di luoghi, così come l’abbiamo studiata e come siamo abituati a pensarla, nel 2012 vede un allargamento della prospettiva e una riconsiderazione radicale dei suoi confini, grazie all’idea di Maria Pia Ercolini docente e autrice di guide di genere, che semplicemente associando l’aggettivo ‘femminile’ al termine, rivela una verità presente da sempre, eppure da sempre ignorata: l’invisibilità delle donne in quello che è il catalogo delle memorie presente nelle strade.