Calendaria 2021 - Miina Sillanpää

Miina Sillanpää

Marina Anronelli


Monica Fabbri

 

Il cammino delle donne per emergere da quella “selva oscura” di esistenze intrappolate nella sfera domestica è stato lungo, faticoso, spesso doloroso e, soprattutto, non è ancora terminato. Le conquiste che nel corso del tempo hanno contribuito a ridurre il divario tra l'universo uomo e l'universo donna sono avvenute grazie a persone spinte da passione e determinazione come Miina Sillanpää (Jokioinen 4 giugno 1866 - Helsinki 3 aprile 1952), nata in quella Finlandia che, pur appartenendo all'Impero zarista, già dal 1809 possedeva autonomia governativa, un proprio Parlamento e, dall'ultimo decennio del XIX secolo, un Partito socialdemocratico che rappresentava il movimento operaio all'interno dell'istituzione parlamentare, a differenza degli altri Paesi dell'Impero. La spinta autonomistica del popolo finlandese assunse una connotazione più radicale a causa dei reiterati tentativi di “russificazione” di Nicola II al fine di limitarne l'autonomia, e il rafforzato sentimento nazionalista finlandese porterà il Paese a dichiarare l'indipendenza dalla Russia il 6 dicembre 1917. Ma anche qui, nell'indipendente Finlandia, non erano tutti uguali: ad esempio le donne, soprattutto se sposate e residenti in contesti rurali, erano ancora sotto la tutela dei mariti e non potevano stipulare contratti a loro nome, mentre le nubili che vivevano nelle città riuscivano più facilmente a garantirsi l'autonomia con un lavoro in fabbrica, a servizio presso famiglie benestanti, come commesse o, se appartenenti alla media borghesia, impiegate presso pubblici uffici e banche, oppure insegnanti. Molte furono protagoniste delle battaglie per i propri diritti e le conquiste ottenute gettarono le basi per una società fondata sulle pari opportunità tra donne e uomini e per un sistema di servizi sociali che hanno contribuito a fare della Finlandia uno dei Paesi con i più alti livelli di assistenza sociale e di partecipazione femminile alla politica attiva. Donne che, ciascuna nel proprio ambito culturale, lavorativo, sociale si distinsero appunto per passione e determinazione come Vilhelmiina Riktig nata il 4 giugno 1866 in una località della Finlandia meridionale. La sua era una famiglia di contadini molto povera e numerosa, lei era la settima dei nove figli di Juho Riktig e Leena Roth e nacque in quel periodo della storia finlandese noto come “gli anni della grande fame” a causa di una grave carestia che colpì il Paese tra il 1866 e il 1868. Non ebbe la possibilità di frequentare regolarmente la scuola e dovette accontentarsi dall'istruzione saltuaria offerta dalle scuole itineranti iniziando all'età di 12 anni a lavorare come operaia in una fabbrica di cotone nella vicina Forssa, in seguito in una fabbrica di chiodi a Jokioinen e poi come domestica a Porvoo, fino al trasferimento a Helsinki.

Compiuti i 18 anni cambiò il suo nome diventando Miina Sillanpää, prassi piuttosto diffusa tra i finlandesi nati con un cognome svedese. Essi potevano modificarlo adottandone uno finlandese grazie al processo di Fennicization che consentiva la modifica del cognome a chi, in tempi più remoti, quando il Paese era sotto il dominio della Svezia, aveva modificato il nome di famiglia adottandone uno svedese perché avrebbe consentito l'accesso a posizioni sociali più elevate.Anche se molto giovane, Miina Sillanpää mostrò subito una grande sensibilità per le questioni sociali e dedicò la vita alla lotta contro ogni forma di discriminazione, non solo nei confronti delle donne, ma anche di lavoratori con occupazioni precarie e non qualificate, degli anziani, delle ragazze madri, di bambini e bambine e di chiunque si trovasse in condizioni di inferiorità socio-economica. Iniziò nel 1898 contribuendo alla fondazione del sindacato dei collaboratori domestici, Servant's Association, del quale mantenne la presidenza per 50 anni circa, lavorando presso l'ufficio pubblico del lavoro e collaborando con diversi giornali quali “Palvelijata”, “Työläisnainen” e “Toverittare”, legati al movimento socialdemocratico femminile. Essendo nubile aveva potuto firmare gli articoli con il suo nome, fatto per noi oggi scontato, ma che all'epoca non lo era affatto. Il primo grande risultato raggiunto dalle donne finlandesi nel 1906 fu il diritto di voto attivo e passivo, prime in Europa e seconde al mondo dopo le neozelandesi che iniziarono a votare a partire già dal 1893. Dopo questa importante conquista Miina fu candidata con i socialdemocratici alle elezioni del 1907 ed entrò come deputata al Parlamento insieme ad altre 18 donne: 19 su 200 in totale. Fu l'inizio di una lunghissima attività parlamentare che durò ben 38 anni, fino al 1948. Raggiunse l'apice della sua carriera politica nel 1926 quando divenne Ministra degli Affari Sociali, prima donna al mondo a ricoprire tale carica istituzionale. Tra i numerosi provvedimenti adottati dalla neo ministra si ricordano l'accesso femminile alle cariche pubbliche, la conquista per le donne sposate di propri diritti svincolandole dalla potestà del marito (Marriage Act del 1929), il riconoscimento al lavoro domestico della dignità di lavoro pubblico funzionale al supporto delle famiglie povere e con prole numerosa, tanto urbane che rurali (Municipal Homemaking Act approvato nel 1950). In questo modo lo status delle lavoratrici domestiche era stato equiparato a quello dei pubblici dipendenti. Si occupò anche del miglioramento delle condizioni di vita delle donne che risiedevano in campagna, occupate senza sosta e senza diritto alcuno dal lavoro nei campi, dalle mansioni domestiche e dalla cura della famiglia, organizzando per loro periodi di vacanza senza figli e marito attraverso cooperative e organizzazioni di lavoratori che furono attive negli anni Quaranta e Cinquanta del XX secolo.

Dedicò inoltre molte attenzioni alle ragazze madri, giovani in grande difficoltà, per le quali realizzò un sistema di case rifugio combattendo contro pregiudizi e resistenze culturali senza mai arretrare di un passo. In quegli anni Sillanpää non trascurò le questioni sindacali e, oltre alla dirigenza della Servant's, svolse pure il ruolo di ispettrice del lavoro presso alcuni punti di ristorazione appartenenti al sistema cooperativo Osuusliike Elanto nato nel 1905. Una donna instancabile che raggiunse molti obiettivi nella sua lunga vita diventando un simbolo della parità di genere. Fu insignita del titolo di Consigliera economica nel 1939 e, al termine della sua lunga carriera parlamentare, fu nominata Presidente onoraria del Parlamento finlandese. Inoltre, nel 1949, ottenne dal Presidente della Repubblica J.K.Paasikivi il riconoscimento della Fondazione culturale finlandese per il lavoro parlamentare svolto. Alla sua morte, nel 1952, fu collocata una lapide dove sorgeva la sua casa natale a Jokioinen, mentre nel parco Tokoinranta nel quartiere di Kallio ad Helsinki, il 4 giugno 1968, a 102 anni dalla sua nascita, fu scoperta la scultura in bronzo progettata in suo onore da Aimo Tukianinen intitolata “la Torcia”. Il monumento è alto 5,5 metri e poggia su un piedistallo in granito con un bassorilievo che riproduce il profilo di Miina e le date di nascita e morte. Fu il regalo della nazione a una donna il cui impegno nella costruzione della democrazia nel suo Paese continua ancora oggi attraverso la Koko kansan Miina Sillanpää, una fondazione che ha come finalità la promozione dei suoi stessi ideali di giustizia sociale, uguaglianza, attenzione verso le donne, i/le bambini/e, gli/le anziani/e, proprio come avrebbe fatto lei.

 

Traduzione francese
Piera Negri

Le voyage des femmes pour sortir de cette « forêt sombre » d'existences piégées dans la sphère domestique a été long, fatigant, souvent douloureux et, surtout, il n'est pas encore terminé. Les conquêtes qui, au fil du temps, ont contribué à réduire l'écart entre l'univers des hommes et l'univers des femmes ont eu lieu grâce à des personnes animées par la passion et la détermination telles que Miina Sillanpää (Jokioinen 4 juin 1866 - Helsinki 3 avril 1952), née à cette Finlande qui, bien qu'appartenant à l'Empire tsariste, possédait déjà à partir de 1809 l'autonomie gouvernementale, son propre Parlement et, à partir de la dernière décennie du XIXe siècle, un Parti social-démocrate qui représentait le mouvement ouvrier au sein de l'institution parlementaire, contrairement aux autres pays de l'Empire. La poussée autonomiste du peuple finlandais a pris une connotation plus radicale en raison des tentatives répétées de « russification » par Nicolas II afin d’en limiter l’autonomie, et le sentiment nationaliste finlandais renforcé conduira le pays à déclarer son indépendance vis-à-vis de la Russie le 6 décembre 1917. Mais même ici, dans la Finlande indépendante, ils n'étaient pas tous pareils: par exemple, les femmes, surtout si mariées et résidantes dans des zones rurales, étaient toujours sous la tutelle des maris et ne pouvaient pas souscrire de contrats en leur nom, tandis que les femmes célibataires qui vivaient dans les villes pouvaient plus facilement se garantir leur autonomie avec un emploi aux usines, au service de familles aisées, comme vendeuses ou, si elles appartenaient à la classe moyenne, employées dans les bureaux publics et les banques, ou comme enseignantes. Beaucoup ont été les protagonistes des batailles pour leurs droits et les conquêtes obtenues ont jeté les bases d'une société fondée sur l'égalité des chances entre les femmes et les hommes et pour un système de services sociaux qui ont contribué à faire de la Finlande l'un des pays avec les plus hauts niveaux de protection sociale et de participation des femmes à la politique active. Des femmes qui, chacune dans leur propre sphère culturelle, professionnelle et sociale se sont distinguées pour leur passion et leur détermination, comme Vilhelmiina Riktig née le 4 juin 1866 dans une ville du sud de la Finlande. Elle était d’une famille paysanne très pauvre et nombreuse, septième des neuf enfants de Juho Riktig et Leena Roth est née dans la période de l'histoire finlandaise connue comme « les années de grande faim » en raison d'une grave famine qui a frappé le pays entre 1866 et 1868. Elle n'a pas eu l'occasion d'aller régulièrement à l'école et a dû se contenter de l'éducation occasionnelle offerte par les écoles itinérantes. A partir de l'âge de 12 ans elle commence à travailler comme ouvrière dans une usine de coton dans la voisine Forssa, plus tard dans une usine de clous à Jokioinen et puis comme femme de chambre à Porvoo, jusqu'au transfert à Helsinki.

À l'âge de 18 ans, elle changea son nom pour Miina Sillanpää, une pratique assez courante chez les Finlandais nés avec un nom de famille suédois. Ils pouvaient le modifier en adoptant un nom finlandais grâce au processus de Fennisation qui a permis de modifier le nom de famille à ceux qui, à des époques plus éloignées, lorsque le pays était sous la domination de la Suède, avaient changé le nom de famille par un nom suédois car cela aurait permis d'accéder à des positions sociales plus élevées. Bien que très jeune, Miina Sillanpää a immédiatement fait preuve d'une grande sensibilité pour les questions sociales et a consacré sa vie à la lutte contre toute forme de discrimination, non seulement contre les femmes, mais aussi contre les travailleurs aux emplois précaires et non qualifiés, les personnes âgées, les mères célibataires, les garçons et les filles et de toute personne se trouvant dans des conditions d'infériorité socio-économique. Elle commença en 1898 en contribuant à la fondation du syndicat des travailleurs domestiques, l'Association des serviteurs, duquel elle a occupé la présidence pendant 50 ans environ, en travaillant dans le bureau public de l'emploi et collaborant avec divers journaux tels que « Palvelijata », « Työläisnainen » et « Toveritare », liés au mouvement social-démocrate des femmes. Étant célibataire, elle avait pu signer les articles avec son nom, ce qui est aujourd’hui pris pour acquis, mais qui à l'époque ne l'était pas du tout. Le premier grand résultat obtenu par les femmes finlandaises en 1906 fut le droit de vote actif et passif, premières en Europe et deuxièmes dans le monde après les Néo-Zélandaises qui ont commencé à voter dès 1893. Après cette importante conquête, Miina a été nommée avec les sociaux-démocrates aux élections de 1907 et elle entra comme député au Parlement avec 18 autres femmes : 19 sur 200 au total. Ce fut le début d'une très longue activité parlementaire qui dura 38 ans, jusqu'en 1948. Elle atteint l'apogée de sa carrière politique en 1926 lorsqu'elle devient ministre des Affaires sociales, la première femme au monde à occuper ce poste institutionnel. Parmi les nombreuses mesures adoptées par la nouvelle ministre, il y a l'accès des femmes aux fonctions publiques, la conquête pour les femmes mariées des propres droits en les libérant de l’autorité du mari (loi sur le mariage de 1929), la reconnaissance au travail domestique de la dignité de travail public fonctionnel au support des familles pauvres avec beaucoup d’enfants, à la fois urbains et ruraux (loi sur les Travaux Publics Municipaux adoptée en 1950). De cette manière, le statut des travailleurs domestiques était assimilé à celui des fonctionnaires. Elle s'est également occupée de l'amélioration des conditions de vie des femmes qui résidaient à la campagne, employées sans repos et sans aucun droit au travail dans les champs, aux tâches domestiques et aux sois à la famille, en leur organisant des périodes de vacances sans enfants ni maris à travers des coopératives et les organisations de travailleurs actives dans les années 40 et 50 du XX siècle.

Elle a également consacré beaucoup d'attention aux mères célibataires, jeunes en grande difficulté, pour lesquelles elle a créé un système de refuges luttant contre les préjugés et les résistances culturelles sans jamais reculer. Au cours de ces années, Sillanpää n'a pas négligé les questions syndicales et, en plus de la direction de Servant’s, elle a également occupé le poste d'inspectrice du travail dans des points de restauration du système coopératif Osuusliike Elanto créé en 1905. Une femme infatigable qui a atteint de nombreux objectifs au cours de sa longue vie en devenant un symbole de l'égalité des sexes. Elle a reçu le titre de Conseillère économique en 1939 et, à la fin de sa longue carrière parlementaire, elle a été nommée présidente d'honneur du Parlement finlandais. Aussi, en 1949, elle a obtenu du Président de la République J.K. Paasikivi la reconnaissance de la Fondation culturelle finlandaise pour le travail parlementaire réalisé.À sa mort en 1952, une pierre a été placée à l'emplacement de sa maison natale à Jokioinen, tandis que dans le parc Tokoinranta dans le quartier de Kallio à Helsinki, le 4 juin 1968, 102 ans après sa naissance, la sculpture en bronze conçue en son honneur par Aimo Tukianinen intitulé « La Torche ». Le monument mesure 5,5 mètres de haut, placé sur un socle en granit avec un bas-relief qui reproduit le profil de Miina et les dates de naissance et de décès. C'était le cadeau de la nation à une femme dont l'engagement à construire la démocratie dans son pays se poursuit aujourd'hui à travers le Koko kansan Miina Sillanpää, une fondation qui vise à promouvoir ses mêmes idéaux de justice sociale, égalité, attention aux femmes, les garçons/filles, les personnes âgées, comme elle l'aurait fait.

 

Traduzione inglese
Francesca Campanelli

The journey of women to emerge from that "gloomy wood" of existences trapped in the domestic sphere has been long, tiring, often painful and, above all, it is not yet over. The achievements that over time have helped to reduce the gap between the universe of men and the universe of women have taken place thanks to people driven by passion and determination such as Miina Sillanpää (Jokioinen June 4, 1866 - Helsinki April 3, 1952) She was born in that Finland which, although belonging to the Tsarist Empire, already from 1809 possessed governmental autonomy, its own Parliament and, from the last decade of the 19th century, a Social Democratic Party which represented the workers' movement within the parliamentary institution, unlike the other countries of the Empire. The autonomist push of the Finnish people took on a more radical connotation due to the repeated attempts of "Russification" by Nicholas II in order to limit his autonomy, and the strengthened Finnish nationalist sentiment will lead the country to declare independence from Russia on 6th December 1917. But even there, in independent Finland, they were not all the same: for example, women, especially if married and residing in rural contexts, were still under the tutelage of their husbands and could not enter into contracts in their name, while the unmarried women who lived in cities were more easily able to guarantee their autonomy with a job in a factory, serving wealthy families, as shop assistants or, if belonging to the middle class, employed in public offices and banks, or teachers. Many were protagonists in the battles for their rights and the achievements obtained laid the foundations for a society based on equal opportunities between women and men and for a system of social services that have contributed to making Finland one of the countries with the highest levels of social assistance and female participation in active politics. Women who, each in their own cultural, work, social sphere distinguished themselves precisely for passion and determination such as Vilhelmiina Riktig born on 4th June 1866 in a town in southern Finland. Hers was a very poor and large peasant family, she was the seventh of the nine children of Juho Riktig and Leena Roth and was born in that period of Finnish history known as "the years of great hunger" due to a severe famine that struck the country between 1866 and 1868. She did not have the opportunity to attend school regularly and had to settle for the occasional education offered by traveling schools starting at the age of 12 to work as a worker in a cotton factory in nearby Forssa, later in a nail factory in Jokioinen and then as a maid in Porvoo, until the transfer to Helsinki.

When she turned 18 she changed her name to Miina Sillanpää, a fairly common practice among Finns born with a Swedish surname. They could modify it by adopting a Finnish one thanks to the Fennicization process which allowed the modification of the surname to those who, in more remote times, when the country was under the dominion of Sweden, had changed the family name by adopting a Swedish one because it would have allowed access to higher social positions. Although very young, Miina Sillanpää immediately showed great sensitivity for social issues and dedicated her life to the fight against all forms of discrimination, not only against women, but also against workers with precarious and unskilled jobs, the elderly, single mothers, of boys and girls and of anyone who was in conditions of socio-economic inferiority. He began in 1898 by contributing to the foundation of the domestic workers' union, Servant's Association, of which he held the presidency for about 50 years, working in the public employment office and collaborating with various newspapers such as "Palvelijata", "Työläisnainen" and "Toveritare" , linked to the women's social democratic movement. Being single she had been able to sign the articles with her name, which is now taken for granted for us, but which at the time was not at all. The first great result achieved by Finnish women in 1906 was the right to vote and passive, first in Europe and second in the world after the New Zealanders who started voting as early as 1893. After this important conquest Miina was nominated with the Social Democrats in the elections of 1907 and entered as a member of Parliament along with 18 other women: 19 out of 200 in total. It was the beginning of an exceptionally long parliamentary activity that lasted 38 years, until 1948. She reached the pinnacle of her political career in 1926 when she became Minister of Social Affairs, the first woman in the world to hold this institutional position. Among the numerous measures adopted by the new minister, female access to public office is mentioned, the conquest of their own rights for married women.