Francica (VV)

 

TOTALE STRADE / VIE / PIAZZE / ETC.: 156
INTITOLATE A UOMINI: 84
INTITOLATE A DONNE: 5
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE INTITOLATE A DONNE
Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc.):

1
S. Maria (località)

Sante, beate, martiri:

1
Giovanna d'Arco (via)

Suore e benefattrici religiose, benemerite, fondatrici ordini religiosi e/o enti assistenziali-caritatevoli:

--

Benefattrici laiche, fondatrici enti assistenziali-caritatevoli: --
Letterate / umaniste (scrittrici, poete, letterate, critiche, giornaliste, educatrici, pedagoghe, archeologhe, papirologhe...): 1
Pitterelli Edvige (via)
Scienziate (matematiche, fisiche, astronome, geografe, naturaliste, biologhe, mediche, botaniche, zoologhe...): --
Donne dello spettacolo (attrici, cantanti, musiciste, ballerine, registe, scenografe...): --
Artiste (pittrici, scultrici, miniaturiste, fotografe, fumettiste...): --
Figure storiche e politiche (matrone romane, nobildonne, principesse, regine, patriote, combattenti della Resistenza, vittime della lotta politica / guerra / nazismo, politiche, sindacaliste, femministe...): 1
Regina Elena (via)
Lavoratrici / imprenditrici / artigiane: --
Figure mitologiche o leggendarie, personaggi letterari: --
Atlete e sportive: --
Altro (nomi femminili non identificati; toponimi legati a tradizioni locali, ad es. via delle Convertite, via delle Canterine, via della Moretta, via delle Zoccolette; madri di personaggi illustri...):

1
via della Regina

  Censimento a cura di: Cornelia Stanescu 

Fonte: Agenzia del Territorio (2010) 

 Anna Maria Edvige Pittarelli è un personaggio fittizio creato da un anonimo letterato calabrese del Settecento che le attribuì un proprio canzoniere: la poetessa sarebbe nata a Francica intorno al 1485 e ivi morta verso il 1556, avrebbe frequentato le corti nobiliari del Regno di Napoli, e fondato  una mai esistita Accademia degli Imperfetti nella quale ella avrebbe assunto – con evidente anacronismo – lo pseudonimo arcadico di Pandora Milonia.
La falsificazione fu scoperta da Benedetto Croce nel 1931, sulla base dell'analisi stilistica delle poesie, e confermata da Vito Giuseppe Galati che attribuì i falsi a un non ben identificato letterato di Vibo.