Sulle vie della parità 2017

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Il 28 aprile 2017 si è svolta la cerimonia di premiazione del quarto concorso “Sulle vie della parità”, curato da Toponomastica femminile e patrocinato dal Senato

 

28 aprile 2017, in un bel salone messoci a disposizione dal Miur, nella sua sede storica in viale Trastevere a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del quarto concorso “Sulle vie della parità”, curato da Toponomastica femminile e patrocinato dal Senato. A presiedere presidente e vicepresidente dell’associazione, Maria Pia Ercolini e la sottoscritta, Livia Capasso, col sostegno di tante toponomaste, Barbara Belotti, Nadia Cario, Loretta Yunk, Giuliana Cacciapuoti, e associazioni amiche, come la Rete x la parità, rappresentata dalla sua presidente, Rosanna Oliva, la Fildis, nella persona della presidente Gabriella Anselmi, e Affi, rappresentata dalla direttora di Power&Gender, Irene Giacobbe. A condurre anche Domenico Milito e Paola Farina, rispettivamente presidente e vicepresidente Fnism, che sin dalla sua prima edizione figura come ente che bandisce il concorso insieme a Toponomastica femminile.
Nonostante la pioggia che ha colpito la capitale nelle prime ore del mattino, studenti e docenti sono affluiti da ogni parte d’Italia in perfetto orario e l’accoglienza è stata regolata in tre turni per evitare sovraffollamento. Tutti hanno avuto modo di parlare e di illustrare, anche se brevemente, il loro lavoro; tutti hanno ricevuto un diploma e una borsa-premio, piena soprattutto di libri, relativi all’educazione alla parità, e premi vari, offerti dagli sponsor.

 


Sempre di alto livello i lavori pervenuti, a testimoniare passione e condivisione degli obiettivi. Molti i video che hanno raccontato storie di donne note e meno note, Tina Anselmi, Rosa Parks, Grazia Deledda e Artemisia Gentileschi, costituenti e resistenti, ma anche maestre, viaggiatrici, scienziate, poete, antropologhe, vittime di violenza, femministe. Molti i lavori condotti sotto forma di interviste a passanti, con l’obiettivo di testimoniare il sentimento comune; o in forma di Kamishibai, col quale studenti più grandi hanno ricordato figure femminili meritevoli ai loro compagni più piccoli. In alcune scuole il progetto ha coinvolto tante classi, in altre è stato esteso a scuole dello stesso comune, di comuni vicini, o a scuole di altre regioni.
Parecchi lavori hanno unito insieme più obiettivi, la riscoperta di donne dimenticate accanto alla lotta alla criminalità, la difesa dell’ambiente naturale o la necessità oggi di una cittadinanza attiva e partecipe. Addirittura è stata creata una radio, dove vengono caricate periodicamente trasmissioni che illustrano biografie di donne selezionate. Un lavoro quindi che non si ferma, ma progetta la continuazione.
Numeroso il gruppo lodigiano che ha arricchito la sezione finalizzata a proporre intitolazioni ai viali di Alcatraz, l’ampia tenuta in provincia di Perugia, dove si è tenuto il quarto convegno dell’associazione; altrettanto consistente il gruppo siciliano che ha partecipato all’altra sezione del concorso, quella che chiedeva di piantare due alberi in memoria di un giusto e di una giusta. Tante le scuole che ogni anno sono presenti, testimoniando un’adesione totale alle nostre finalità, da Rovigo a Melegnano, da Ischia a Catania.
Grande è la nostra soddisfazione, per l’appoggio continuo e crescente delle istituzioni, per la solidarietà di associazioni affini, ma soprattutto per l’entusiasmo che riscontriamo nelle giovani generazioni, che conferma e consolida i nostri propositi. Intanto è già pronto il bando per il prossimo anno, che estende la collaborazione ad altre associazioni e pone particolare attenzione al lavoro femminile.