Tre strade, tre donne per Napoli

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In occasione del “Convegno di Toponomastica femminile: buone pratiche in comune”, tenutosi a Napoli lo scorso 18 gennaio, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, è stato lanciato e presentato il concorso fotografico e di idee “Tre strade, tre donne per l’otto marzo”. Il concorso, rivolto alle scuole secondarie della città di Napoli, è nato dalla collaborazione attiva tra le Commissioni Toponomastica e Pari Opportunità del Comune di Napoli, la Consulta delle Elette e il gruppo di ricerca Toponomastica femminile, con il prezioso patrocinio di Fnism- Federazione Nazionale Insegnanti.

Sono stati coinvolti e sollecitati alla partecipazione tutti gli istituti di istruzione superiore presenti sul territorio cittadino attraverso colloqui con le docenti e i docenti interessati o anche solo incuriositi dal nostro bando.

Il concorso richiedeva un’ attività suddivisa in due momenti precisi e complementari: da una parte, una ricerca biografica, volta a scoprire o riscoprire storie di vita di figure femminili declinate, secondo lo schema proposto, secondo tre tipologie precise: profilo biografico nazionale, locale e internazionale; dall’altra, lo studio del territorio e delle strade cittadine attraverso gli scatti fotografici tesi a immortalare quei luoghi che alle alunne e agli alunni potessero risultare idonei a ricevere nuove intitolazioni poiché non adeguatamente denominati o degradati e dimenticati. L’accoglienza riservata al bando è stata buona, i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato provengono da seconde, terze, quarte e quinte ed hanno lavorato sia individualmente, sia come membri di intere classi, a tutte e tre le sezioni del concorso.

La Commissione - composta dal consigliere comunale Gennaro Esposito per le Pari Opportunità, da Simona Molisso presidente della Consulta delle Elette, da Amodio Grimaldi per la commissione Beni comuni e dalle due referenti campane di Toponomastica femminile Giuliana Cacciapuoti e Daniela Sautto - si è riunita per scegliere i tre elaborati vincitori trovandosi di fronte a lavori ben fatti, accompagnati da accurate relazioni dei docenti e delle docenti referenti. In tutti i lavori presentati traspariva l’entusiasmo e il coinvolgimento che aveva accomunato referenti e studenti: varie le biografie e differenti le motivazioni annesse. Significative le foto messe a corredo delle scelte proposte.

Una volta decretate le classi vincitrici per i tre profili stabiliti dal bando, il 17 aprile si è tenuta la cerimonia di premiazione presso la Sala Nugnes del Comune di Napoli: un evento emozionante oltre ogni previsione. Hanno partecipato le classi degli istituti “T. Campanella” e “A.Serra”, le insegnanti ed i D.S.delle scuole, la referente nazionale di Toponomastica femminile, Maria Pia Ercolini, Gigliola Corduas, presidente di Fnism e i consiglieri comunali che dall’inizio hanno collaborato per la buona riuscita del concorso. Durante questa giornata sono state consegnate tre targhe e assegnati dei simbolici diplomi di “Toponomasta junior, a ricordo di un’azione con la quale “si lascia un segno in città”.

Le donne prescelte, alle quali saranno intitolate tre strade sono Enrichetta Caracciolo (profilo biografico locale), Rita Atria (profilo biografico nazionale), Hannah Arendt (profilo biografico internazionale).

La prima figura femminile appartiene alla storia napoletana: donna dalla vita avventurosa, ex monaca poi garibaldina, ha attirato l’attenzione dei ragazzi e delle ragazze proprio per la sua personalità fuori dal comune ed è parso loro strano che non avesse una via dedicata nella sua città. Da qui la proposta con tanto di motivazione.

La seconda è la biografia che ha toccato di più per la nota vicenda della ragazza testimone di giustizia, suicida dopo la tragica morte di Paolo Borsellino. Una vita che è l’emblema della lotta alla mafia ma anche delle fragilità di chi decide di ribellarsi a una struttura soffocante e violenta come quella malavitosa.

La terza donna è una filosofa, celebre per i suoi studi sui criminali nazisti e sul totalitarismo, nonché per quelli sulla relazione tra politica e soggettività. Va segnalato che la classe ha optato per questa illustre pensatrice inserendola in un percorso di studi e riflessioni scaturiti da un ampio progetto sulla Giornata della memoria.

Interessanti anche alcune delle altre biografie presentate: Diotima (personaggio di spicco del Simposio di Platone); Olympe De Gouges (autrice della Dichiarazione dei diritti della Donna e della Cittadina); Elena Lucrezia Cornato Piscopia (prima donna laureata); Anna Maria Mozzoni (giornalista e attivista femminista). Come referente campana del progetto sono soddisfatta della risposta che le classi hanno riservato al nostro bando che, e ciò va sottolineato, si inserisce in una precisa volontà di innovazione della toponomastica cittadina, come stabilito dalla delibera n°42 del 3 ottobre 2012 del Comune di Napoli, nella quale si legge “… verificare la percentuale di genere nella assegnazione, di promuovere anche nel settore scolastico la presente iniziativa attraverso la indizione di concorsi di idee tra studenti che si potranno confrontare nelle scelte dei nomi di donne da assegnare alle strade cittadine”, tenendo conto delle sollecitazioni nate in seguito alla nascita del gruppo di ricerca Toponomastica femminile, citato nella suddetta delibera. Già è in cantiere il bando per il prossimo anno scolastico: ciò testimonia che la sezione didattica di Toponomastica femminile è sempre in fermento e lo è in ogni parte d’Italia con progetti attivi e da attivare.