Dol's Magazine
Dol's Magazine si è occupata di Toponomastica femminile dagli esordi del gruppo, annunciandone la nascita il 20 gennaio 2012 e divulgandone poi le diverse iniziative.
A partire dal mese di luglio dello stesso anno, la rivista ospita una rubrica dedicata a Vie e disparità,
con approfondimenti sui diversi contesti toponomastici regionali, provinciali e comunali.
Raccogliamo in questo spazio tutte le pubblicazioni inerenti.
 
 

Siviglia, come molte altre città, celebra nelle sue intitolazioni stradali lo stretto legame con la religione cristiana: nomi di sante e di santi, di martiri, di religiose/i, epiteti mariani ricorrono spesso e ricordano le radici profonde del culto e della devozione popolare.

Poche, pochissime, le donne del pianeta che sono arrivate a ottenere questa carica. Difficile riassumere in poche righe le probabili cause di questa mancanza, ma da sempre si è ritenuto giusto e opportuno che uno Stato fosse guidato da un uomo.

“Leonessa d’Italia, Brescia grande e infelice” scrive Aleardi nel 1857 nei Canti Patrii e “Brescia leonessa d’Italia beverata nel sangue nemico” la definisce vent’anni dopo il ben più noto Carducci nelle Odi barbare.

Siviglia è una città magica, quasi uno scenario teatrale permanente che rapisce dopo pochi passi tra le sue strade. Sarà che ha ispirato opere liriche celeberrime e dato vita a straordinari personaggi come Carmen, Figaro, Don Giovanni, ma camminando per la città si incontrano scorci e angoli suggestivi indimenticabili. Come spesso accade le vie e i monumenti ricordano soprattutto figure maschili, eroi, condottieri, sovrani, alti prelati, poeti, politici, lasciando in ombra la storia delle donne: una memoria a sghimbescio, parziale e incompleta che consente solo di intravvedere le figure femminili.

 L’unione tra Anna Maria Luisa e Giovanni Guglielmo è un’unione serena, nel complesso felice: moglie e marito sono accumunati dall’interesse per l’arte, per la musica e la cultura in genere: Purtroppo anche la coppia resterà senza eredi decretando la fine di Casa Medici.

La città di Torino dedicherà a Teresa Noce una piazza ricavata nell’area in cui sorgevano un tempo gli stabilimenti Incet, dove si producevano cavi elettrici.

Raramente si trovano tanti giudizi positivi rivolti a una donna Medici.
Nel caso di Margherita, figlia di Cosimo II e di Maria Maddalena d’Austria, gli elogi sono unanimi, ma di lei si parla poco.

Eleonora Luisa Gonzaga di Guastalla era l’ultima possibilità, l’ultima speranza per il granduca Cosimo III, preoccupato ogni giorno di più di non avere eredi maschi.