Sybille Merian
Livia Capasso
Marika Banci
Sulla figura di Maria Sibylla Merian, nonostante la sua comprovata rilevanza scientifica, è calata nel tempo una coltre di oblio, a riprova di come le donne, soprattutto le scienziate, siano state vittime di un fenomeno di cancellazione. Eppure i suoi contributi sono stati molto importanti per il rigore delle indagini, la chiarezza delle classificazioni, la tenacia con cui ha perseguito i suoi interessi, nonostante la concezione generale vedesse le donne come emotive e gli uomini razionali, nonostante i viaggi e le spedizioni venissero considerati pericolosi per una donna. Nel XIX secolo le donne furono escluse ufficialmente dalle pratiche scientifiche, e la memoria di molte viaggiatrici fu cancellata perché trasgredivano l’immagine allora attesa di una donna rispettabile. Solo nel XXI secolo i movimenti femministi hanno salvato tante di loro dall’oblio.
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Ritratto di Maria Sibylla Merian, 1679, Jacob Marrel
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Merian è tra le artiste scelte per il ciclo “Le Grandi Assenti”: l’articolo che la riguarda è apparso su Vitamine vaganti del 20 maggio 2023: https://vitaminevaganti.com/2023/05/20/le-grandi-assenti-anna-maria-sibylla-merian/. Il suo percorso differisce dalla maggior parte delle altre donne naturaliste che normalmente erano mogli che accompagnavano le spedizioni dei mariti. Le sue spettacolari illustrazioni, essendo diverse dagli standard dell’epoca, furono oggetto di molte critiche e ridotte a illustrazioni artistiche. Per parecchi anni, infatti, è stata vista come un'artista piuttosto che come una scienziata quale era, poiché lei non era un'accademica, non aveva studiato all’università, conosceva poco il latino e sostanzialmente non aveva nessuna delle qualifiche richieste a chi professava un lavoro scientifico. Aveva avuto, però, accesso ai volumi di storia naturale perché era la figlia di un importante editore di libri, Matthäus Merian, che aveva sposato sua madre, la sua seconda moglie, nel 1646. Maria nacque a Francoforte sul Meno l'anno successivo, nona figlia di Matthäus, che morì pochi anni dopo. La madre si risposò con Jacob Marrel, pittore di fiori e nature morte, che impartì alla piccola Maria la prima formazione artistica. Fin dall'infanzia Merian studiò gli insetti, principalmente farfalle e falene, e allevava bruchi. Per anni ha osservato e annotato sistematicamente il comportamento dei bruchi, disegnando ogni fase del loro sviluppo. All'età di tredici anni dipinse le sue prime immagini di insetti e piante da esemplari che aveva catturato. A diciotto anni sposò il pittore Johann Andreas Graff, allievo del patrigno; due anni dopo si stabilirono a Norimberga, città natale del marito. Nel 1675 pubblicò il suo primo libro: Neues Blumenbuch (Nuovo libro di fiori); una seconda edizione, intitolata Florum fasciculi tres, uscì nel 1680 e comprendeva trentasei tavole di incisioni colorate di fiori, spesso con insetti, resi con una particolare cura di dettagli.
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Rosa ad arbusto con lepidottero, larva e pupa (sin.) - Ciclamino bianco (dex)- Maria Sibylla Merian |
Fiori, farfalle e melograno (sin.) -Frutti di anacardi (dex) - Maria Sibylla Merian
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Non tutti i disegni provenivano da osservazione diretta; alcuni dei fiori sembrano essere basati su disegni del patrigno Jacob Marrel. I suoi fiori fornirono modelli per le giovani donne dell’epoca, nella cui educazione il ricamo era una parte essenziale. Nel 1679 pubblicò la prima edizione di Der Raupen Wunderbare Verwandelung, und sonderbare Blumennahrung (La meravigliosa trasformazione dei bruchi e delle loro abitudini alimentari), contenente cinquanta tavole di incisioni; in seguito pubblicò altre edizioni di questo libro.
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Falena Sfinge e gloria mattutina - Maria Sibylla Merian
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Le tavole descrivevano dettagliatamente con immagini e didascalie il ciclo di vita da bruco a farfalla, dimostrando che ogni fase del cambiamento dipendeva dal numero di piante di cui l’insetto poteva nutrirsi. Merian notò che la dimensione delle loro larve aumentava se avevano abbastanza cibo, osservò i possibili effetti del clima sulla loro metamorfosi e sul loro numero. I suoi dettagliati disegni sono basati per lo più su insetti vivi nel loro ambiente naturale, e questo le consentiva di rappresentare accuratamente i colori, che erano andati perduti negli esemplari conservati. Ai suoi tempi gli insetti avevano ancora la reputazione di "bestie del diavolo" e il processo di metamorfosi era in gran parte sconosciuto; la convinzione contemporanea diffusa era che fossero "nati dal fango" per generazione spontanea. Merian documentò il contrario e descrisse i cicli di vita di 186 specie di insetti, ma il suo lavoro fu largamente ignorato dagli scienziati dell'epoca. A Norimberga Merian continuò a dipingere e a creare disegni per il ricamo. Nel 1678 la famiglia si trasferì a Francoforte sul Meno; qualche anno dopo si separò dal marito e partì col fratellastro Matthäus e le figlie per il castello Waltha nei Paesi Bassi, per vivere in una comune protestante di labadisti. Rimasero lì per tre anni e Merian trovò il tempo per studiare storia naturale e latino, la lingua in cui venivano scritti i libri scientifici. Nelle brughiere della Frisia, osservò la nascita e lo sviluppo delle rane, e le raccolse per sezionarle.
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Metamorfosi di una rana e di un fiore blu (sin.) - Metamorfosi di una farfalla-bruco su un ramo di ciliegio (dex)- Maria Sibylla Merian
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Merian abbandonò la comunità nel 1691, non condividendo la rigida condotta di vita imposta e la condivisione dei beni. Tornò ad Amsterdam, dove ebbe l’opportunità di visitare l'Orto botanico e le collezioni private di piante e di insetti. Amsterdam era allora un centro importante per la scienza, l'arte e il commercio e Merian divenne una figura di spicco tra i botanici, gli scienziati e i collezionisti. Le navi mercantili riportavano conchiglie, piante e animali conservati mai visti prima, che fecero nascere in lei il desiderio di viaggiare.
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Un ritratto professionale di Maria Sibylla Merian (1700 circa, placca su rame di Jacobus Houbraken da un ritratto di Georg Gsell)
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Nel 1699, la città di Amsterdam le concesse il permesso di recarsi in Suriname in Sud America, insieme alla figlia minore Dorothea. Il 10 luglio, la cinquantaduenne Merian e sua figlia salparono. L'obiettivo della missione era trascorrere cinque anni per studiare nuove specie di insetti. La spedizione non aveva mecenati o sponsor, e Maria Sibilla vendette molti suoi dipinti per autofinanziarla. Madre e figlia lavorarono in Suriname per due anni, viaggiando per tutta la colonia e disegnando animali e piante locali. Registrarono i nomi locali delle piante, ne descrissero gli usi e scoprirono tutta una serie di animali e piante precedentemente sconosciuti. Nel giugno 1701 una malattia, forse la malaria, la costrinse a tornare nella Repubblica olandese, dove aprì un negozio nel quale vendeva gli esemplari che aveva raccolto e le sue incisioni. Per quattro anni si dedicò alla scrittura di Metamorphosis Insectorum Surinamensium, che fu pubblicato nella sua prima edizione in olandese e latino nel 1705.
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Copertina della versione olandese della Metamorphosis Insectorum Surinamensium di Maria Sibylla Merian, pubblicata nel 1705 (sin.) - Copertina della versione latina (dex)
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Il libro contiene illustrazioni di diverse piante, classificate come commestibili, medicinali, aromatiche, tossiche. Per le piante commestibili, criticò i coloni che si preoccupavano di coltivare solo canna da zucchero e accusò la loro mancanza di curiosità che sprecava il potenziale della fertile terra del Suriname dove diverse piante già conosciute, come la vite, potevano essere coltivate. Si concentrò sulle specie medicinali e tossiche, come l'olio dei semi di Ricinus communis o la Senna obtusifolia, che venivano applicate sulle ferite, o le piante abortive con le quali le donne schiave controllavano la loro riproduzione. In un brano Maria Sibylla Merian descrive l'uso tradizionale di Caesalpinia pulcherrima: «I semi vengono dati alle partorienti, perché accelerano il parto. Per questo motivo le donne indigene, duramente ridotte in schiavitù dagli olandesi, cercano questa pianta per abortire, affinché i loro figli non nascano schiavi e non debbano sopportare le stesse sofferenze delle loro madri». Osserva che il consumo di anguria ha numerosi benefici per la salute, come la riduzione delle malattie cardiache, un migliore controllo della pressione alta, un abbassamento del colesterolo LDL.
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Illustrazione (sin.) e descrizione (dex) della Passiflora laurifolia nel Metamorphosis Insectorum Surinamensium di Maria Sibylla Merian (1705) |
Ananas e scarafaggio (sin.) - Ragni, formiche e colibrì su un ramo di guava (dex) - Maria Sibylla Merian (1705)
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Nel corso dei secoli alcune specie classificate da Merian ricevettero, in onore della scienziata, l’epiteto di “Merianella”, in seguito abbandonato. A differenza della maggior parte dei naturalisti del XVII e XVIII secolo, Merian riconobbe l'aiuto degli schiavi, principalmente donne africane e indigene, nel riconoscimento delle specie e nell'acquisizione di conoscenze sul loro uso. Nel 1715 Merian ebbe un ictus. Nonostante fosse parzialmente paralizzata, continuò il suo lavoro. Morì ad Amsterdam nel 1717. Dopo la sua morte il libro fu ristampato nel 1719, 1726 e 1730, in tedesco, olandese, latino e francese. Merian è stata un modello e una guida che ha indicato a tante giovani donne la possibilità di avere successo, perseguendo le proprie passioni, ha mostrato che è possibile essere un’artista o una scienziata, senza essere inevitabilmente svalutate o socialmente escluse. Il volto di Merian era impresso nei biglietti di banca di cinquecento Marchi della Repubblica Federale Tedesca, prima della conversione della Germania all'euro. Il suo ritratto è apparso anche su un francobollo tedesco, uscito il 17 settembre 1987, e molte scuole sono intitolate a lei. Nel 2005 in Germania è stata varata una nave da ricerca intitolata a Maria S. Merian. Il 2 aprile 2013 è stata onorata con un Doodle di Google in occasione del 366° anniversario della nascita.
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Maria Sibylla Merian raffigurata su una banconota da 500 DM |
Doodle di Google per l’anniversario di Maria Sibylla Merian
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Merian è stata la prima donna europea a partecipare autonomamente a una spedizione scientifica in Sud America. Nel XIX secolo altre donne seguirono le sue orme ed esplorarono il mondo naturale dell'Africa. Nel 2016, Metamorphosis Insectorum Surinamensium è stato ripubblicato con descrizioni scientifiche aggiornate e, nel marzo 2017, la Lloyd Library and Museum di Cincinnati, Ohio, ha ospitato "Off the Page", una mostra che ha realizzato molte delle illustrazioni di Merian come sculture in 3D.
Traduzione spagnola
Francesco Rapisarda
Sobre la figura de Maria Sibylla Merian, a pesar de su acreditada relevancia científica, con el tiempo cayó un velo de olvido, prueba de cómo las mujeres, especialmente las científicas, han sido víctimas de un fenómeno de borrado. Sin embargo, sus contribuciones fueron muy importantes por el rigor de sus investigaciones, la claridad de sus clasificaciones, la tenacidad con la que persiguió sus intereses, aun a sabiendas de que la concepción general veía a las mujeres como emotivas y a los hombres como racionales, y a pesar de que los viajes y expediciones eran considerados peligrosos para una mujer. En el siglo XIX las mujeres fueron excluidas oficialmente de las prácticas científicas, y la memoria de muchas viajeras fue borrada porque transgredían la imagen entonces esperada de una mujer respetable. Solo en el siglo XXI los movimientos feministas han rescatado a muchas de ellas del olvido.
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Retrato de Maria Sibylla Merian, 1679, Jacob Marrel
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Merian forma parte del grupo de artistas seleccionadas para el ciclo “Le Grandi Assenti” (Las Grandes Ausentes): el artículo que la concierne apareció en Vitamine Vaganti el 20 de mayo de 2023: https://vitaminevaganti.com/2023/05/20/le-grandi-assenti-anna-maria-sibylla-merian/. Su trayectoria difiere de la mayoría de las otras mujeres naturalistas, que normalmente eran esposas que acompañaban las expediciones de sus maridos. Sus espectaculares ilustraciones, al ser distintas de los estándares de la época, fueron objeto de muchas críticas y reducidas a simples ilustraciones artísticas. De hecho, durante muchos años fue vista como una artista más que como la científica que realmente era, ya que no era académica, no había estudiado en la universidad, conocía poco el latín y, en esencia, no tenía ninguna de las cualificaciones requeridas para quienes ejercían una labor científica. No obstante, tuvo acceso a los volúmenes de historia natural porque era hija de un importante editor, Matthäus Merian, quien se casó con su madre, su segunda esposa, en 1646. Maria nació en Fráncfort del Meno al año siguiente, siendo la novena hija de Matthäus, que murió pocos años después. Su madre se volvió a casar con Jacob Marrel, pintor de flores y naturalezas muertas, quien impartió a la pequeña Maria su primera formación artística. Desde la infancia, Merian estudió los insectos, principalmente mariposas y polillas, y criaba orugas. Durante años observó y anotó sistemáticamente el comportamiento de las orugas, dibujando cada etapa de su desarrollo. A los trece años pintó sus primeras imágenes de insectos y plantas a partir de ejemplares que ella misma había capturado. A los dieciocho se casó con el pintor Johann Andreas Graff, discípulo de su padrastro; dos años después se establecieron en Núremberg, ciudad natal de su marido. En 1675 publicó su primer libro: Neues Blumenbuch (Nuevo libro de flores); una segunda edición, titulada Florum fasciculi tres, apareció en 1680 y contenía treinta y seis láminas de grabados coloreados de flores, a menudo acompañadas de insectos, representados con un cuidado especial por los detalles.


No todos los dibujos procedían de la observación directa; algunas flores parecen estar basadas en diseños de su padrastro Jacob Marrel. Sus flores sirvieron de modelo para las jóvenes de la época, en cuya educación el bordado era una parte esencial. En 1679 publicó la primera edición de Der Raupen Wunderbare Verwandelung, und sonderbare Blumennahrung (La maravillosa transformación de las orugas y sus singulares hábitos alimentarios), que contenía cincuenta láminas grabadas; posteriormente publicó otras ediciones de este libro.
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Falena Sfinge e gloria mattutina - Maria Sibylla Merian
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Las láminas describían detalladamente, con imágenes y leyendas, el ciclo de vida desde oruga hasta mariposa, demostrando que cada fase del cambio dependía de la cantidad de plantas de las que el insecto podía alimentarse. Merian observó que el tamaño de sus larvas aumentaba si tenían suficiente comida, estudió los posibles efectos del clima en su metamorfosis y en su número. Sus detallados dibujos se basaban principalmente en insectos vivos en su entorno natural, lo que le permitía representar con precisión los colores, que se perdían en los especímenes conservados. En su época, los insectos aún tenían la reputación de “bestias del diablo” y el proceso de metamorfosis era en gran parte desconocido; se creía ampliamente que “nacían del fango” por generación espontánea. Merian documentó lo contrario y describió los ciclos de vida de 186 especies de insectos, pero su trabajo fue en gran medida ignorado por los científicos de su época. En Núremberg, Merian continuó pintando y creando diseños para el bordado. En 1678 la familia se trasladó a Fráncfort del Meno; unos años más tarde se separó de su marido y partió con su hermanastro Matthäus y sus hijas hacia el castillo de Waltha, en los Países Bajos, para vivir en una comuna protestante de labadistas. Permanecieron allí durante tres años y Merian encontró tiempo para estudiar historia natural y latín, la lengua en la que se redactaban los libros científicos. En los páramos de Frisia, observó el nacimiento y el desarrollo de las ranas, y las recolectó para diseccionarlas.
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Metamorfosis de una rana y de una flor azul (izq.) – Metamorfosis de una mariposa-oruga sobre una rama de cerezo (der.) – Maria Sibylla Merian
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Merian abandonó la comunidad en 1691, al no compartir ni la estricta forma de vida impuesta ni la comunión de bienes. Regresó a Ámsterdam, donde tuvo la oportunidad de visitar el Jardín Botánico y las colecciones privadas de plantas e insectos. Ámsterdam era en aquel entonces un centro importante de ciencia, arte y comercio, y Merian se convirtió en una figura destacada entre botánicos, científicos y coleccionistas. Los barcos mercantes llevaban conchas, plantas y animales conservados antes nunca vistos, lo que despertó en ella el deseo de viajar.
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Un retrato profesional de Maria Sibylla Merian (ca. 1700, placa de cobre de Jacobus Houbraken a partir de un retrato de Georg Gsell).
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En 1699, la ciudad de Ámsterdam le concedió el permiso para viajar a Surinam, en Sudamérica, junto a su hija menor Dorothea. El 10 de julio, Merian, de cincuenta y dos años, zarpó con su hija. El objetivo de la expedición era pasar cinco años estudiando nuevas especies de insectos. La expedición no contaba con mecenas ni patrocinadores, y Maria Sibylla vendió muchas de sus pinturas para autofinanciarla. Madre e hija trabajaron en Surinam durante dos años, recorriendo toda la colonia dibujando animales y plantas locales. Registraron los nombres locales de las plantas, describieron sus usos y descubrieron toda una serie de especies animales y vegetales hasta entonces desconocidas. En junio de 1701 una enfermedad, posiblemente malaria, la obligó a regresar a la República Holandesa, donde abrió una tienda en la que vendía los ejemplares recolectados y sus grabados. Durante cuatro años se dedicó a escribir Metamorphosis Insectorum Surinamensium, cuya primera edición fue publicada en neerlandés y latín en 1705.
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Portada de la versión neerlandesa de Metamorphosis Insectorum Surinamensium de Maria Sibylla Merian, publicada en 1705 (izq.) – Portada de la versión en latín (der.)
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El libro contiene ilustraciones de diversas plantas, clasificadas como comestibles, medicinales, aromáticas o tóxicas. En cuanto a las plantas comestibles, criticó a los colonos por preocuparse únicamente por cultivar caña de azúcar y los acusó de falta de curiosidad, lo que desperdiciaba el potencial de la fértil tierra de Surinam, donde ya se podían cultivar plantas conocidas como la vid. Se centró en las especies medicinales y tóxicas, como el aceite de las semillas de Ricinus communis o la Senna obtusifolia, que se aplicaban sobre heridas, o las plantas abortivas que las mujeres esclavizadas utilizaban para controlar su reproducción. En un pasaje, Maria Sibylla Merian describe el uso tradicional de Caesalpinia pulcherrima: «Las semillas se dan a las parturientas porque aceleran el parto. Por ende, las mujeres indígenas, cruelmente reducidas a la esclavitud por los neerlandeses, buscan esta planta para abortar, para que sus hijos no nazcan esclavos ni tengan que soportar los mismos sufrimientos que sus madres». Observó que el consumo de sandía tiene numerosos beneficios para la salud, como la reducción de enfermedades cardíacas, un mejor control de la hipertensión arterial y una disminución del colesterol LDL.
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Ilustración (izq.) y descripción (der.) de Passiflora laurifolia en Metamorphosis Insectorum Surinamensium de Maria Sibylls Merian (1705) |
Piña y escarabajo (izq.) – Arañas, hormigas y colibrí sobre una rama de guayaba (der.) – Maria Sibylla Merian (1705)
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A lo largo de los siglos, algunas especies clasificadas por Merian recibieron, en honor a la científica, el epíteto de “Merianella”, aunque posteriormente fue abandonado. A diferencia de la mayoría de los naturalistas de los siglos XVII y XVIII, Merian reconoció la ayuda de las personas esclavizadas, principalmente mujeres africanas e indígenas, en la identificación de las especies y en la adquisición de conocimientos sobre su uso. En 1715, Merian sufrió un derrame cerebral. Aunque quedó parcialmente paralizada, continuó con su trabajo. Murió en Ámsterdam en 1717. Tras su muerte, su libro fue reimpreso en 1719, 1726 y 1730, en alemán, neerlandés, latín y francés. Merian fue un modelo y una guía que mostró a muchas jóvenes la posibilidad de alcanzar el éxito persiguiendo sus pasiones. Demostró que es posible ser artista o científica sin ser necesariamente infravalorada o excluida socialmente. El rostro de Merian apareció en los billetes de quinientos marcos de la República Federal de Alemania, antes de la adopción del euro. Su retrato también figuró en un sello postal alemán emitido el 17 de septiembre de 1987, y muchas escuelas llevan su nombre. En 2005, Alemania bautizó con su nombre un buque de investigación científica: el Maria S. Merian. El 2 de abril de 2013 fue homenajeada con un Doodle de Google con motivo del 366º aniversario de su nacimiento.
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Maria Sibylla Merian representada en un billete de 500 marcos alemanes. |
Doodle de Google para el aniversario de Maria Sibylla Merian
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Merian fue la primera mujer europea en participar de forma autónoma en una expedición científica en Sudamérica. En el siglo XIX, otras mujeres siguieron sus pasos y exploraron el mundo natural en África. En 2016, Metamorphosis Insectorum Surinamensium fue reeditado con descripciones científicas actualizadas y, en marzo de 2017, la Lloyd Library and Museum de Cincinnati, Ohio, organizó Off the Page, una exposición que transformó muchas de las ilustraciones de Merian en esculturas en 3D.
Traduzione inglese
Syd Stapleton
A blanket of oblivion has descended over time on the figure of Maria Sibylla Merian, despite her proven scientific relevance, reflecting how women, especially women scientists, have been victims of a phenomenon of erasure. Yet her contributions were very important because of the rigor of her investigations, the clarity of her classifications, and the tenacity with which she pursued her interests, despite the fact that women were generally seen as emotional and men as rational, and despite the fact that travel and expeditions were considered dangerous for a woman. In the 19th century women were officially excluded from scientific work, and the record of many female travelers was erased because they transgressed the then expected image of a respectable woman. Only in the 21st century have feminist movements rescued many of them from oblivion.
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Portrait of Maria Sibylla Merian, 1679, Jacob Marrel
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Merian is among the artists chosen for the compilation "The Great Absentees." The article about her appeared in Vitamine Vaganti of May 2023: https://vitaminevaganti.com/2023/05/20/le-grandi-assenti-anna-maria-sibylla-merian/. Her path differs from most other women naturalists who were normally wives accompanying their husbands' expeditions. Her spectacular illustrations, being different from the standards of the time, were subjected to much criticism and reduced to artistic illustrations. For several years, in fact, she was seen as an artist rather than the scientist she was, since she was not an academic, had not studied at the university, knew little Latin, and basically had none of the qualifications required of those professing to do scientific work. She had, however, had access to volumes of natural history because she was the daughter of a prominent book publisher, Matthäus Merian, who had married her mother, his second wife, in 1646. Maria was born in Frankfurt am Main the following year, the ninth child of Matthäus, who died a few years later. Her mother remarried Jacob Marrel, a painter of flowers and still life, who imparted little Maria's early artistic training. From childhood Merian studied insects, mainly butterflies and moths, and raised caterpillars. For years she systematically observed and noted the behavior of caterpillars, drawing every stage of their development. At the age of thirteen she painted her first pictures of insects and plants from specimens she had captured. At eighteen she married painter Johann Andreas Graff, a pupil of her stepfather. Two years later they settled in Nuremberg, her husband's hometown. In 1675 she published her first book, Neues Blumenbuch (New Book of Flowers). A second edition, entitled Florum fasciculi tres, came out in 1680 and included thirty-six plates of colorful engravings of flowers, often with insects, rendered with special attention to detail.
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Shrub rose with lepidopteran, larva and pupa (left) - White cyclamen (right) - Maria Sibylla Merian |
Flowers, butterflies and pomegranate (left) -Cashewberry fruit (right) - Maria Sibylla Merian
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Not all of the drawings came from direct observation. Some of the flowers appear to be based on drawings by her stepfather Jacob Marrel. His flowers provided models for the young women of the time, in whose education embroidery was an essential part. In 1679 she published the first edition of Der Raupen Wunderbare Verwandelung, und sonderbare Blumennahrung (The Wonderful Transformation of Caterpillars and their Food Habits), containing fifty plates of engravings; she later published other editions of this book.
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Sphinx moth and morning glory, Maria Sibylla Merian
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The plates detailed with pictures and captions the life cycle from caterpillar to butterfly, showing that each stage of change depended on the number of plants the insect could feed on. Merian noted that the size of their larvae increased if they had enough food, observed the possible effects of climate on their metamorphosis and their numbers. Her detailed drawings were mostly based on living insects in their natural environment, and this allowed her to accurately represent colors, which had been lost in preserved specimens. In her day, insects still had a reputation as "devil beasts," and the process of metamorphosis was largely unknown. The widespread contemporary belief was that they were "born from the mud" by spontaneous generation. Merian documented the opposite and described the life cycles of 186 insect species, but her work was largely ignored by scientists of the time. In Nuremberg Merian continued to paint and create designs for embroidery. In 1678 the family moved to Frankfurt am Main. A few years later she separated from her husband and left with her half-brother Matthäus and daughters for Castle Waltha in the Netherlands to live in a Protestant Labadist commune. They stayed there for three years, and Merian found time to study natural history and Latin, the language in which scientific books were written. On the Frisian moors, she observed the birth and development of frogs, and collected them for dissection.
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Metamorphosis of a frog and a blue flower (left) - Metamorphosis of a butterfly-bruch on a cherry tree branch (right)- Maria Sibylla Merian
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Merian left the community in 1691, disagreeing with the rigid lifestyle imposed and the sharing of property. She returned to Amsterdam, where she had the opportunity to visit the Botanical Garden and private collections of plants and insects. Amsterdam was then an important center for science, art, and commerce, and Merian became a prominent figure among botanists, scientists, and collectors. Merchant ships brought back preserved shells, and plants and animals she had never seen before, which sparked her desire to travel.
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A professional portrait of Maria Sibylla Merian (c. 1700, copper plate by Jacobus Houbraken from a portrait by Georg Gsell).
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In 1699, the city of Amsterdam granted her permission to travel to Surinam in South America, together with her youngest daughter Dorothea. On July 10, the 52-year-old Merian and her daughter set sail. The goal of the mission was to spend five years studying new insect species. The expedition had no patrons or sponsors, and Maria Sibyl sold many of her paintings to self-finance it. Mother and daughter worked in Suriname for two years, traveling throughout the colony and drawing local animals and plants. They recorded the local names of plants, described their uses and discovered a whole range of previously unknown animals and plants. In June 1701 an illness, possibly malaria, forced her to return to the Dutch Republic, where she opened a store in which she sold the specimens she had collected and her engravings. For four years she devoted herself to writing Metamorphosis Insectorum Surinamensium, which was published in its first edition in Dutch and Latin in 1705.
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Cover of the Dutch version of Maria Sibylla Merian's Metamorphosis Insectorum Surinamensium, published in 1705 (left) - Cover of the Latin version (dex)
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The book contains illustrations of different plants, classified as edible, medicinal, aromatic, and toxic. For the edible plants, she criticized the settlers who were concerned with growing only sugarcane and blamed their lack of curiosity that wasted the potential of the fertile land of Suriname where several already known plants, such as grapes, could be grown. She focused on medicinal and toxic species, such as oil from the seeds of Ricinus communis or Senna obtusifolia, which were applied to wounds, or abortive plants with which slave women controlled their reproduction. In one passage, Maria Sibylla Merian describes the traditional use of Caesalpinia pulcherrima: "The seeds are given to parturients because they accelerate childbirth. This is why indigenous women, harshly enslaved by the Dutch, seek this plant for abortion, so that their children are not born slaves and do not have to endure the same suffering as their mothers." She notes that watermelon consumption has numerous health benefits, such as reducing heart disease, better control of high blood pressure, and lowering LDL cholesterol.
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Illustration (left) and description (right) of Passiflora laurifolia in Maria Sibylla Merian's Metamorphosis Insectorum Surinamensium (1705) |
Pineapple and beetle (left) - Spiders, ants and hummingbirds on a guava branch (right) - Maria Sibylla Merian (1705)
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Over the centuries some species classified by Merian received, in honor of the scientist, the epithet "Merianella," later abandoned. Unlike most 17th- and 18th-century naturalists, Merian recognized the assistance by slaves, mainly African and indigenous women, in recognizing species and acquiring knowledge about their use. In 1715 Merian suffered a stroke. Despite being partially paralyzed, she continued her work. She died in Amsterdam in 1717. After her death the book was reprinted in 1719, 1726 and 1730, in German, Dutch, Latin and French. Merian was a role model and guide who pointed out to so many young women the possibility of success by pursuing their passions. She showed that it was possible to be an artist or scientist without being inevitably devalued or socially excluded. Merian's face was imprinted on five hundred mark bills of the Federal Republic of Germany, before Germany's conversion to the euro. Her portrait also appeared on a German postage stamp released on September 17, 1987, and many schools are named after her. In 2005, a research ship named after Maria S. Merian was launched in Germany. On April 2, 2013, she was honored with a Google Doodle on the 366th anniversary of her birth.
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Maria Sibylla Merian depicted on a DM 500 banknote |
Google Doodle for the anniversary of Maria Sibylla Merian
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Merian was the first European woman to independently participate in a scientific expedition to South America. In the 19th century, other women followed in her footsteps and explored the natural world of Africa. In 2016, Metamorphosis Insectorum Surinamensium was republished with updated scientific descriptions, and in March 2017, the Lloyd Library and Museum in Cincinnati, Ohio, hosted "Off the Page," an exhibition that realized many of Merian's illustrations as 3-D sculptures.