Dol's Magazine
Dol's Magazine si è occupata di Toponomastica femminile dagli esordi del gruppo, annunciandone la nascita il 20 gennaio 2012 e divulgandone poi le diverse iniziative.
A partire dal mese di luglio dello stesso anno, la rivista ospita una rubrica dedicata a Vie e disparità,
con approfondimenti sui diversi contesti toponomastici regionali, provinciali e comunali.
Raccogliamo in questo spazio tutte le pubblicazioni inerenti.
 
 

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Pontedera è un comune pisano del Valdarno inferiore, patria della Vespa e dei tessuti, del commercio e dell’informatica. Il censimento realizzato dal gruppo di lavoro di Toponomastica femminile, supportato dalle indicazioni dell’Agenzia del Territorio, vi segnala un totale di 433 strade, di cui 172 intitolate a uomini e nove a donne.

 

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MARIA GRANDINETTI MANCUSO …un ritratto di donna non si fa con due colori… (Mia Martini)

Il XIII Municipio di Roma ricorda con l’intitolazione di strade tre artiste che riuscirono a emergere all’interno di gruppi dichiaratamente maschilisti: Benedetta Cappa, esponente del Futurismo, allieva di Giacomo Balla, e moglie di Filippo Tommaso Marinetti; Edita Broglio, la cui pittura è vicina al Blaue Reiter e alla corrente del “Realismo magico”; e Maria Grandinetti Mancuso, unica donna accanto a Carlo Carrà, Giorgio De Chirico, attraverso i quali si avvicinò alla pittura metafisica, ricordata con una strada anche nel suo comune natale.

 

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Breve biografia della pediatra Amalia Moretti Foggia

Studiosa, caparbia e intelligente, Amalia Moretti Foggia fin da piccola rivela un carattere riflessivo e tranquillo. Nata nel 1872 in una famiglia che da due secoli coltivava l’arte degli speziali a Mantova, passava ore a osservare il padre che trafficava con gli ingredienti nel retrobottega della farmacia. Dopo gli studi liceali, preferisce però iscriversi a Scienze a Padova.

 

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Chi non ha mai letto “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen? Chi non si è appassionato alle vicende quotidiane delle sue eroine, ai loro sogni d’amore, alle loro emozioni, raccontate con ironia e arguzia, ai loro pregi e difetti? Chi, leggendo i romanzi di Jane, non si è lasciato trasportare nell’atmosfera raffinata e riservata della campagna inglese, contrapposta alla corrotta vita di città? L’universo femminile è stato scandagliato da Austen in ogni sua piega, suscitando l’ammirazione di Virginia Woolf.

 

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Maria Pia Ercolini, Roma. Percorsi di genere femminile – vol. II, Iacobelli editore, 2013

Dopo aver percorso, nel primo volume, Trastevere “con occhi di donna” (la Conferenza di Pechino, 1995, docet), passiamo sulla riva sinistra del Tevere, mantenendo uno sguardo femminile, quello di chi è stata protagonista nella storia di Roma ma non solo – antica e recente, reale o mitologica – e quello di chi oggi osserva.

 

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La grande cancellata del carcere “Lo Russo e Cotugno”, nel quartiere le Vallette di Torino, ha fatto da sfondo venerdì 12 luglio all’intitolazione della via prospiciente la casa circondariale, dedicata ad Adelaide Aglietta. Un’importante scelta per la memoria di chi l’ha conosciuta e una giusta attenzione di chi non sapeva nulla di lei. La toponomastica di Torino, così avara in fatto di nomi femminili, si arricchisce di una tessera preziosa.

 

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Il 26 giugno 2013 è stata una giornata davvero speciale. Su sollecitazione di Toponomastica femminile subito accolta, l’Azienda Ospedaliera Universitaria integrata “Ospedali Riuniti di Trieste” ha intitolato l’Aula Magna dell’Ospedale di Cattinara al Premio Nobel Rita Levi Montalcini scomparsa lo scorso 30 dicembre. L’evento con ospite d’onore la nipote Piera Levi-Montalcini, ha riunito le rappresentanze delle Autorità civili, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dott. Francesco Cobello, il Magnifico Rettore prof. Sergio Paoletti, numerose le componenti della Commissione Pari Opportunità del Comune di Trieste: la Presidente Ornella Urpis, la Vice Presidente Elena Toncelli, Michela Novel e Tania Grimaldi.

 

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Atlete in pista. Presenze sportive femminili nella toponomastica nazionale.

Terza parte. Atlete meritevoli di riconoscimento toponomastico.

Sembra venuto il momento, anche per la toponomastica, che come sappiamo registra fedelmente l’evoluzione della società, di sottolineare la significativa presenza delle donne in questo settore e di rendere merito alle atlete del passato. Di Ondina Valla si è già detto. Ma oltre a lei, diverse atlete italiane hanno ottenuto eccellenti risultati e riconoscimenti in varie discipline.

 

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Presenze sportive femminili nella toponomastica nazionale.

In genere la presenza femminile nel mondo dello sport, mondo fortemente connotato al maschile, ha sofferto fino a un recente passato di poca considerazione e di scarsa visibilità. D’altra parte, “non bisogna dimenticare il contesto in cui ha vissuto per secoli la donna nel nostro Paese, soggetta a pregiudizi di tipo culturale di difficile superamento, condizionata, come negli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalle sue prerogative di madre e sposa, prerogative che l’hanno relegata a un ruolo secondario della vita civile” (Angela Teja); solo recentemente sembra che qualche cosa stia cambiando, nella percezione dello sport femminile e nell’interesse che questo suscita.