Dol's Magazine
Dol's Magazine si è occupata di Toponomastica femminile dagli esordi del gruppo, annunciandone la nascita il 20 gennaio 2012 e divulgandone poi le diverse iniziative.
A partire dal mese di luglio dello stesso anno, la rivista ospita una rubrica dedicata a Vie e disparità,
con approfondimenti sui diversi contesti toponomastici regionali, provinciali e comunali.
Raccogliamo in questo spazio tutte le pubblicazioni inerenti.
 
 

RenataBianchi

 

 

Presenze sportive femminili nella toponomastica nazionale.

Prima parte. Le atlete nella toponomastica.

Se la presenza femminile nelle targhe stradali del nostro Paese è ancora molto limitata, quella delle sportive è assolutamente sporadica. Da una ricerca condotta dal gruppo di Toponomastica femminile risulta che le atlete cui è stata intitolata un’area di circolazione nelle città italiane sono pochissime e che spesso si tratta di donne morte tragicamente in giovane età.

 

decapitazione-di-venerina

 

 

Scorrendo gli stradari calabresi alla ricerca di intitolazioni femminili, mi sono imbattuta in due figure particolari, una santa – Venere - il cui nome ricorre frequentemente nelle strade della regione e sconfina in Basilicata e in Campania, e una religiosa, suor Scolastica, al mondo Pierina Visentin. La storia di santa Venere ci è raccontata da un frate cappuccino di Cropani (CZ), Padre Giovanni Fiore, che nel 1691 scrisse Della Calabria illustrata.

 

FORMIA

 

 

Il turista che giunge a Formia percorrerà, nei giorni di permanenza, certamente il Lungomare della Repubblica, Via Vitruvio, Via Ferdinando Lavanga, via Nenni, Via Saragat, Via Afan de Rivera, Via Bachelet, Via Berlinguer, Via Benedetto Croce, Via Tacito, Via Sthendal, Via Emanuele Filiberto, Via Marziale, Via Nerva, Via Orazio, Via Virgilio, Via Vespucci, Via Togliatti, Via Che Guevara. Girerà per Formia e troverà una decina di strade e piazze intitolate a sante o beate. Imboccherà viottoli e stradine secondarie e periferiche e si imbatterà in Via Tullia: l’unica donna, ad oggi, a godere di una via formiana, tra l’altro, più che per meriti propri, per essere stata figlia del ben più celebre padre Marco Tullio Cicerone.

 

le-tre-vie

 

 

Tre donne si sono fermate per le strade di Campobello di Licata: Artemisia, Graziella e Rita. Le loro vite, grazie alle intitolazioni, potranno essere conosciute da tutti quelli che si faranno guidare dalla loro “curiosità intellettuale”. D’altri tempi la prima, nostre contemporanee le seconde, ma tutt’e tre tristemente legate dal filo della violenza e dell’odio, tutt’e tre tradite dalle persone più care.

 

fotocederna

 

 

Nel giro di una settimana questa è la seconda intitolazione di giardini nel centro di Milano a una donna. Oggi la dedica va a Camilla Cederna, il cui nome inciso nel marmo spicca sullo sfondo sontuoso della facciata dell’Università Statale, in Largo Richini.

L’assessore alla Cultura Filippo Del Corno apre la cerimonia con queste parole: “Milano ricorda oggi una donna di grande sensibilità civile, libertà di pensiero, impegno e coraggio.

 

giardiniANNA Milano

 

 

Sotto un sole finalmente sgombro da dubbi e un cielo estivo smaltato di azzurro, nel cuore della piccola Manhattan di Milano, tra i grattacieli della nuova zona Garibaldi, sono stati intitolati ad Anna Stepanovna Politkovskaja i giardini che fanno da corollario a Corso Como, la via trendy per eccellenza. Sono giunti dalla Russia i familiari della giornalista scomparsa. “Scomparsa” è un termine riduttivo, che blandisce il ricordo cocente di ciò che in realtà fu un assassinio compiuto il 7 ottobre 2006 da sicari ancora impuniti.

 

MARIGLIANO

 

 

L’espressione “fare rete”, sembra sia entrata prepotentemente nell’uso quotidiano e nel linguaggio comune. Se provo a spostarla in un ambito prettamente femminil-femminista, mi accorgo di quanto sia facile metterla in pratica con successo. Sarà che sono ottimista e sarà, soprattutto, che sono stanca di sentire sempre critiche sulle donne che non sono solidali e sulle adulte che ostacolano le giovani, ma ci tengo a riportarvi questa breve cronaca di un pomeriggio di maggio. Toponomastico, ovviamente!

 

Autoritratto

 

 

Via Nori de’ Nobili, nel comune di Ripe in provincia di Ancona, ricorda una pittrice del Novecento, ai più sconosciuta. Anche io, che mi occupo di storia dell’arte da più di trent’anni, l’ho scoperta casualmente durante il lavoro di ricerca delle vie femminili, al quale dedico tempo e passione da oltre un anno, da quando Toponomastica femminile ha cominciato ad esistere. Nel paese anconetano esiste il “Museo Nori de’ Nobili: centro studi sulla donna nell’arte” che raccoglie le opere dell’artista; nell’annesso archivio sono depositati i disegni e tutto il materiale che la riguarda: l’obiettivo è quello di non disperdere il suo lavoro e la sua memoria, come spesso è accaduto alle donne.

 

Arborea

 

 

Cagliari è l’unica città sarda che nella toponomastica stradale dà ampio spazio alla memoria del periodo giudicale. Nello stradario troviamo una via “dei giudicati”, otto strade che ricordano i giudici Chiano, Costantino, Gonario, Guglielmo, Mariano, Salusio, Torbeno, Ugone e ben cinque dedicate alle giudicesse Adelasia, Benedetta, Elena, Vera ed Eleonora d’Arborea.