Dol's Magazine
Dol's Magazine si è occupata di Toponomastica femminile dagli esordi del gruppo, annunciandone la nascita il 20 gennaio 2012 e divulgandone poi le diverse iniziative.
A partire dal mese di luglio dello stesso anno, la rivista ospita una rubrica dedicata a Vie e disparità,
con approfondimenti sui diversi contesti toponomastici regionali, provinciali e comunali.
Raccogliamo in questo spazio tutte le pubblicazioni inerenti.
 
 

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Molte/i di voi sanno che dols esiste da alcuni anni, dalla fine del secolo scorso! Ma nel nuovo millennio si è più volte rinnovata cercando di adeguarsi ai tempi e alle esigenze delle sue navigatrici, aprendo anche ai navigatori che si sono mostrati sempre più sensibili alle istanze femminili.

 

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La libera repubblica partigiana della Val d’Ossola sulle strade delle nostre città

A Garlasco, in provincia di Pavia, un breve cul de sac si diparte da via Mulino, costeggia da un lato villette con giardino e dall’altro magazzini industriale per chiudersi poco dopo contro un muro di mattoni grigi. A Domodossola, in provincia di Verbania, un quadrilatero alberato si stacca da via Salvo D’Acquisto e delimita un’area residenziale di analoghe villette e condomini discreti. In comune hanno il nome: Gisella Floreanini,...

 

Loi

 

 

Basta con mimose e cioccolatini! L’8 marzo non è la “festa della donna”, ma la “giornata della donna”, una giornata per riflettere sui temi e le realtà che coinvolgono un genere. Il gruppo Toponomastica femminile romano quest’anno ha celebrato la giornata con mostre di fotografie e biografie, curate da alunne e alunni di tre istituti superiori di Roma (liceo Lucrezio Caro, Istituto Superiore di Via di Saponara, ex Verne, Liceo Socrate) sulle targhe delle “Donne del ‘900 nelle strade di Roma”. Da febbraio ad aprile, grazie al sostegno di Monica Cirinnà e Gemma Azuni (Commissione delle elette del Comune di Roma), esposizioni itineranti attraversano la capitale e i suoi dintorni: dai corridoi della Sapienza alla biblioteca di Aprilia, dai centri culturali di periferia (Gabriella Ferri, Aldo Fabrizi, Elsa Morante) alle biblioteche cittadine.

 

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Toponomastica femminile: anteprima a Pietrasanta della guida “Versilia–percorsi di genere femminile”. Poco più di un anno fa, esattamente il 19 gennaio 2012, vede la luce, sul social network Facebook, il gruppo di Toponomastica Femminile nato da un’idea di Maria Pia Ercolini, docente romana, e da lei portato avanti con una tale passione ed entusiasmo da riuscire a coinvolgere, in breve tempo, più di quattromila persone, compresa la sottoscritta, da tutte le regioni d’Italia. Maria Pia Ercolini è anche autrice di una guida di Roma molto particolare edita da Jacobelli: la capitale vista per la prima volta con un’ottica di genere femminile.

 

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Bell’inizio d’anno per la toponomastica femminile di Noto, città gioiello del barocco siciliano: a Tina di Lorenzo, attrice teatrale vissuta a cavallo tra il secolo XIX e il XX, l’8 marzo sarà intitolato il Teatro Comunale, fin ora dedicato al Re Vittorio Emanuele. Quale luogo potrebbe meglio accogliere il nome di Tina Di Lorenzo per il suo Teatro? Noto è, infatti, un luogo scenografico essa stessa, un teatro di pietra bianca, con i giochi di prospettiva, le linee flessuose delle facciate dei palazzi aristocratici, dei collegi storici e delle chiese, con i mascheroni che ornano balconi e parapetti, creando uno scenario surreale che mescola il reale all’immaginario.

 

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Circa un anno fa terminavo il censimento toponomastico di Torino, che avevo iniziato quasi per gioco collaborando con il gruppo di Toponomastica femminile. Scoprivo che su un totale di 1116 odonimi (nomi di persona) nelle targhe stradali cittadine, 1054 sono maschili e solo 62 femminili, il 5,5% . Tolti poi quelli dedicati alla Madonna e alle sante (ben 19), scendono a poco più di 40. Qualche suora, qualche benefattrice, un gruppetto di letterate soprattutto piemontesi o legate a Torino per esserci vissute, ma anche glorie nazionali come Vittoria Colonna, Gaspara Stampa, Ada Negri, Matilde Serao, e naturalmente il premio Nobel Grazia Deledda.

 

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La Valdinievole – in provincia di Pistoia – è una bella conca attraversata dal fiume Nievole e circondata da morbide colline abitate da lunghi secoli, dove si è passati dagli antichi castelli agli attuali piccoli paesi come quelli della Svizzera Pesciatina, e poi : Uzzano, Massa, Cozzile, Colle, Montecatini Alto, Monsummano Alto, Montevettolini, Larciano Castello. Le aree di pianura – sulla direttrice fra Lucca e Pistoia – furono per secoli infestate dalla malaria, ma offrivano la possibilità di scambi commerciali e di mercati di rilievo (come quello di Buggiano) vista anche la produzione di pregiato olio, di vino, di bachi da seta, di erbaggi, di lavorazione del “sarello” e di quanto il Padule poteva offrire (caccia, pesca, erbe palustri).

 

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Nebbia, acqua, mare, fiumi e terra, una terra distesa, bagnata, coltivata, e cielo che si confonde in essa fino a formarne un tutt’uno di incredibilmente vivo: questo è il Polesine, una cultura fatta di natura dove l’uomo è artefice, vittima e carnefice talvolta, dove la creatività e l’arte non prescindono mai dai luoghi. Rovigo ne è parte integrante. Polesine, in ortografia classica, è una voce veneta che deriva probabilmente dal latino medievale pollìcinum o polìcinum o pollum ossia “terra paludosa”, “terreno molle”. Il suo territorio, compreso tra il basso corso dei fiumi Adige e Po, è soggetto a continui cambiamenti per il processo di abbassamento del suolo (subsidenza) e soprattutto per il lento avanzare del delta padano che conquista inesorabilmente il mare con i sedimenti depositati alle foci.

 

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Come ogni anno, la «Rivista Italiana di Onomastica» e il Laboratorio Internazionale di Onomastica (LIOn) dell’Università di Roma “Tor Vergata” propongono il concorso “Il nome dell’anno”. I candidati finali sono qui sotto con le motivazioni.

Per esprimere la vostra preferenza rispondendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., poiché il sito del LIOn è in fase di ristrutturazione. Si allegano le motivazioni anche su file.